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Lorenzo Da Ponte Le nozze di Figaro IntraText CT - Lettura del testo |
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SCENA I
Figaro con una misura in mano e Susanna allo specchio che si sta mettendo un cappellino ornato di fiori.
FIGARO (misurando) Cinque... dieci... venti... trenta... Trentasei... quarantatré...
SUSANNA (fra se stessa, guardandosi nello specchio) Ora sì ch’io son contenta; Sembra fatto inver per me. (seguitando a guardarsi) Guarda un po’, mio caro Figaro, Guarda adesso il mio cappello.
FIGARO Sì mio core, or è più bello, Sembra fatto inver per te.
SUSANNA,FIGARO Ah il mattino alle nozze vicino Quanto è dolce al mio [tuo] tenero sposo Questo bel cappellino vezzoso Che Susanna ella stessa si fe’.
SUSANNA Cosa stai misurando, Caro il mio Figaretto? —
FIGARO Io guardo se quel letto Che ci destina il Conte Farà buona figura in questo loco.
SUSANNA In questa stanza?...
FIGARO Certo: a noi la cede Generoso il padrone.
SUSANNA Io per me te la dono.
FIGARO E la ragione? —
SUSANNA (toccandosi la fronte) La ragione l’ho qui.
FIGARO (facendo lo stesso) Perché non puoi Far che passi un po’ qui?
SUSANNA Perché non voglio. Sei tu mio servo o no?
FIGARO Ma non capisco Perché tanto ti spiace La più comoda stanza del palazzo.
SUSANNA Perch’io son la Susanna, e tu sei pazzo.
FIGARO Grazie; non tanti elogi! guarda un poco Se potriasi star meglio in altro loco.
Se a caso Madama La notte ti chiama, din din; in due passi Da quella puoi gir.
Vien poi l’occasione Che vuolmi li padrone, Don don; in tre salti Lo vado a servir.
SUSANNA Così se il mattino Il caro Contino, Din din; e ti manda Tre miglia lontan,
Don don; e a mia porta Il diavol lo porta, Ed ecco in tre salti...
FIGARO Susanna, pian pian
SUSANNA Ascolta...
FIGARO Fa’ presto...
SUSANNA Se udir brami il resto, Discaccia i sospetti Che torto mi fan.
FIGARO Udir bramo il resto, I dubbi, i sospetti Gelare mi fan.
SUSANNA Orbene; ascolta e taci!
FIGARO (inquieto) Parla, che c’è di nuovo? —
SUSANNA Il signor Conte, Stanco di andar cacciando le straniere Bellezze forestiere, Vuole ancor nel castello Ritentar la sua sorte, Né già di sua consorte, bada bene, Appetito gli viene...
FIGARO E di chi, dunque?
SUSANNA Della sua Susannetta.
FIGARO (con sorpresa) Di te?
SUSANNA Di me medesma; ed ha speranza Che al nobil suo progetto Utilissima sia tal vicinanza.
FIGARO Bravo! tiriamo avanti.
SUSANNA Queste le grazie son, questa la cura Ch’egli prende di te, della tua sposa.
FIGARO Oh guarda un po’ che carità pelosa!
SUSANNA Chétati: or viene il meglio: Don Basilio, Mio maestro di canto, e suo mezzano, Nel darmi la lezione Mi ripete ogni dì questa canzone.
FIGARO Chi Basilio? oh, birbante!
SUSANNA E tu credevi Che fosse la mia dote Merto del tuo bel muso!
FIGARO Me n’era lusingato.
SUSANNA Ei la destina Per ottener da me certe mezz’ore... Che il diritto feudale...
FIGARO Come? ne’ feudi suoi Non l’ha il Conte abolito?
SUSANNA Ebben, ora è pentito, e par che tenti Riscattarlo da me.
FIGARO Bravo! mi piace: Che caro signor Conte! Ci vogliam divertir: trovato avete... (si sente suonare un campanello) Chi suona? la Contessa.
SUSANNA Addio, addio, addio, Figaro bello.
FIGARO Coraggio, mio tesoro.
SUSANNA E tu, cervello. (parte)
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