Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Lorenzo Da Ponte Le nozze di Figaro IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
SCENA III
La Contessa e il Conte vestito da cacciatore.
CONTE (entrando) Che novità! non fu mai vostra usanza Di rinchiudervi in stanza!
CONTESSA È ver; ma io... Io stava qui mettendo...
CONTE Via, mettendo...
CONTESSA Certe robe... era meco la Susanna... Che in sua camera è andata.
CONTE Ad ogni modo Voi non siete tranquilla. Guardate questo foglio.
CONTESSA (da sé) Numi! è il foglio Che Figaro gli scrisse...
Cherubino fa cadere un tavolino, ed una sedia in gabinetto, con molto strepito.
CONTE Cos’è codesto strepito?
CONTESSA (Strepito?...)
CONTE In gabinetto Qualcosa è caduta
CONTESSA Io non intesi niente.
CONTE Convien che abbiate gran pensieri in mente.
CONTESSA Di che?
CONTE Là v’è qualcuno.
CONTESSA Chi volete che sia?
CONTE Lo chiedo a voi. Io vengo in questo punto.
CONTESSA Ah sì, Susanna... appunto...
CONTE Che passò mi diceste alla sua stanza!
CONTESSA Alla sua stanza, o qui — non vidi bene...
CONTE Susanna! — e donde viene Che siete sì turbata?
CONTESSA (con un risolino forzato) Per la mia cameriera?
CONTE Io non so nulla: Ma turbata senz’altro.
CONTESSA Ah questa serva Più che non turba me, turba voi stesso.
CONTE È vero, è vero: e lo vedrete adesso.
La Susanna entra per la porta ond’è uscita, e si ferma vedendo il Conte, che dalla porta del gabinetto sta favellando.
CONTE Susanna or via sortite, Sortite io così vo’.
CONTESSA (al Conte affannata) Fermatevi... sentite... Sortire ella non può.
SUSANNA Cos’è codesta lite! Il paggio dove andò!
CONTE E chi vietarlo or osa?
CONTESSA Lo vieta l’onestà. Un abito da sposa Provando ella si sta.
CONTE Chiarissima è la cosa: L’amante qui sarà!
CONTESSA Bruttissima è la cosa: Chi sa cosa sarà.
SUSANNA Capisco qualche cosa: Veggiamo come va.
CONTE Dunque parlate almeno, Susanna se qui siete...
CONTESSA Nemmen nemmen nemmeno, Io v’ordino tacete.
SUSANNA (si nasconde entro l’alcova) Oh cielo un precipizio, Un scandalo, un disordine Qui certo nascerà.
CONTE, CONTESSA Consorte mia [mio] giudizio, Uno scandalo, un disordine Schiviam, per carità.
CONTE Dunque, voi non aprite?
CONTESSA E perché deggio Le mie camere aprir?
CONTE Ebben, lasciate, L’aprirem senza chiavi: ehi gente...
CONTESSA Come? Porreste a repentaglio D’una dama l’onore?
CONTE È vero, io sbaglio: Posso senza rumore, Senza scandalo alcun di nostra gente, Andar io stesso a prender l’occorrente: Attendete pur qui... ma perché in tutto Sia il mio dubbio distrutto anco le porte Io prima chiuderò. (chiude a chiave la porta che conduce alle stanze delle cameriere)
CONTESSA (a parte)(Che imprudenza!)
CONTE Voi la condiscendenza Di venir meco avrete. (con affettata ilarità) Madama, eccovi il braccio, andiamo.
CONTESSA (con ribrezzo)Andiamo.
CONTE (accenna il gabinetto) Susanna starà qui finché torniamo. (partono)
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |