102-brama | bravo-dieci | diede-immag | imman-moven | movim-purga | purif-senti | separ-vecch | veci-zolfo
grassetto = Testo principale
Libro, Capitolo grigio = Testo di commento
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18 IV, XI | al sancta sanctorum (Eb 6,19s; 9,3). ~ 3. Ti siano, dunque,
19 I, XX | passano i suoi desideri" (1Gv 2,17). I desideri dei sensi
20 III, LIX | confido, o mio Dio (Sal 24,1s), padre di misericordia" (
21 IV, XIV | camminando con loro (Lc 24,30s). Da me sono spesso ben
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24 III, LVIII | regno dei cieli" (Mt 18,3s). Guai a coloro che non
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45 III, XLIII | parole erano meravigliose. Abbandonando ogni cosa, egli aveva imparato
46 II, XII | interiore. Talvolta sarà Dio ad abbandonarti, talaltra sarà il prossimo
47 III, I | tutte le creature, se sarai abbandonata dal Creatore? Oh, anima
48 II, VII | tutti se ne andranno, non ti abbandonerà, né permetterà che, alla
49 I, XXII | appena il necessario - si abbarbica, come se potesse restare
50 II, X | si ha che con il massimo abbassamento. I santi più alti agli occhi
51 IV, XVII | disse con slancio devoto, abbassando grandemente se stesso: "
52 III, LVIII | non ne traesse motivo di abbassarsi dinanzi a me, levandosi
53 I, XIII | per poterla sopportare. Abbassiamo, dunque, in umiltà, l'anima
54 III, XX | basta una cosa da nulla per abbattermi e rattristarmi: mi propongo
55 III, XXIII | io andrò innanzi a te e "abbatterò i grandi della terra" (Is
56 III, XXXIV | vogliono la guerra (Sal 67,31)abbattile con la tua potenza" (Sal
57 III, XXII | del tuo nome" (At 5,41), abbracciando con grande slancio quello
58 III, XIII | gratitudine per i miei benefici ed abbracciassi, senza esitare, un'umile
59 III, XXVII | più o meno fortemente a te abbracciata, a seconda dell'amore e
60 III, VIII | sollevato, e così amorosamente abbracciato da te; ché, per la mia gravezza,
61 III, XIV | mia bassezza e della mia abiezione; e come devo considerare
62 IV, XI | di luce in luce fino agli abissi della divinità, e gustano
63 I, XXV | nel Signore e fa il bene; abita la terra e nutriti delle
64 II, I | parola, e verremo a lui e abiteremo presso di lui" (Gv 14,23).
65 I, XVII | Cristo. ~ 2. Poco contano l'abito e la tonsura; sono la trasformazione
66 IV, XI | essere gli occhi di lui, che abitualmente sono fissi alla visione
67 I, XI | lasciare ciò a cui si è abituati; ancor più difficile è camminare
68 II, XII | per natura, essa fugge e abortisce. Non è secondo la natura
69 IV, III | annoverato tra i figli d'Abramo. L'anima mia ha fame del
70 III, XXX | cose future, che forse non accadranno mai. ~ 2. Tuttavia, è umano
71 II, I | veramente puro, ogni cosa accadrebbe per il tuo bene e per il
72 III, VI | eretti contro di me interi accampamenti, il mio cuore non vacillerà (
73 III, XLIV | piuttosto che metterci in accanite discussioni. Se sarai in
74 IV, IX | oggi; affinché tutto tu accenda e consumi nel fuoco del
75 IV, X | della passione di Cristo, accendendosi di amore per lui. Chi si
76 IV, XVII | solo avessi tutti quegli accesi desideri, che tanto ti sono
77 IV, IX | sia gradito e tu voglia accettarlo, accrescendone il valore;
78 III, LV | le altre virtù sono a te accette, senza la carità e la grazia. ~
79 I, XXV | perfettamente Dio; allora accetterà di buon grado ogni cosa
80 I, XXI | inferno e del purgatorio, accetteremmo certamente fatiche e dolori,
81 II, IX | buona voglia e prontamente accettiamo un po' d'aiuto; difficilmente
82 IV, X | tiepidezza e leggerezza, accettino di buon grado questi ritardi
83 II, XII | giacché si sente tanto più accetto a Dio quanto più numerosi
84 III, XX | assista in ogni cosa a cui si accinge. Fammi forte della divina
85 III, III | ascoltare nel silenzio, accogliendole con tutta umiltà e con grande
86 IV, IX | perdonando e misericordiosamente accogliendomi nel bacio della pace. Che
87 II, IX | consolazione spirituale, accoglila con gratitudine. Ma comprendi
88 IV, XII | si degna di venire a te, accoglilo con timore, con venerazione,
89 IV, XII | quel che ti manca. Vieni ed accoglimi. Se ti concedo la grazia
90 IV, IV | uomo. Tu vuoi che io ti accolga in me, in unione d'amore.
91 II, X | è gradito a Dio. Invece, accolgo con gioia una grazia che
92 II, XII | In verità coloro che ora accolgono volonterosamente la parola
93 IV, I | veritiere, esse devono essere accolte tutte da me con gratitudine
94 II, VI | una certa tristezza le si accompagna sempre. Invece la gloria
95 I, XIII | modo che la tentazione sia accompagnata dai mezzi per poterla sopportare.
96 III, VII | capacità di comprendere, accompagnati dall'umiltà, valgono di
97 III, VII | gran tesoro di scienza, accompagnato dal vuoto compiacimento
98 III, XX | pur quando ad esse non si acconsenta del tutto, già molto mi
99 III, XXXI | consiste in questo, che ci si accontenta degli indizi esterni e di
100 III, XI | tutto; fino a che non sappia accontentarsi, lieta di poche e semplici
101 III, XIII | quando il corpo non si accorda con lo spirito. Per avere
102 III, LVIII | la grazia; sono io che ho accordato la gloria; sono io che,
103 III, XXI | cosicché, per amor tuo, non mi accorga di me stesso, ma soltanto
104 I, XIV | se stessi, senza neppure accorgersene. Sembrano essere in perfetta
105 IV, XIV | certe anime devote, che si accostano al tuo Sacramento con grandissima
106 IV, V | istituita da Dio, ti devi accostare con reverenza e con timore. "
107 IV, XVIII | con schietta e ferma fede; accostati al Sacramento con umile
108 IV, IV | devozione. Chi mai, essendosi accostato umilmente alla fonte stessa
109 IV, III | E così occorre che io mi accosti frequentemente a te, ricevendoti
110 IV, X | tutto la Comunione o vi si accostino con poco fervore. Ma non
111 IV, IV | dimestichezza del tuo mistero s'accresca lo slancio della mia devozione. ~ ~
112 I, XXIII | corregge i difetti; anzi spesso accresce maggiormente le colpe. Magari
113 IV, IX | e tu voglia accettarlo, accrescendone il valore; affinché tu voglia
114 III, XXIII | progresso dell'anima mia, accresci sempre la tua grazia, così
115 III, V | io sono interamente tua. Accrescimi nell'amore, affinché io
116 III, LVIII | dei santi. Essi tolgono e accrescono secondo il loro capriccio,
117 I, XXIII | che cosa sarà di te dopo. Accumula, ora, ricchezze eterne,
118 III, XIII | contrapporre a coloro che ti accusano; tu, che tante volte hai
119 IV, VII | giudicare, così severo nell'accusare; così gioioso quando le
120 II, III | invece più giusto che tu accusassi te stesso e scusassi il
121 III, XVIII | terreni; ho udito molte accuse rivolte a me; ho sopportato
122 I, XXII | sempre verso il vizio. Ti accusi oggi dei tuoi peccati e
123 I, XIII | un impulso cattivo e un'acquiescenza. E così, piano piano, il
124 III, XXXI | quella che faticosamente si acquista con il nostro intelletto. ~
125 III, XLV | cielo che ciò mi serva per acquistare maggiore prudenza e non
126 III, LV | per colpa del primo uomo Adamo, la natura decadde, corrotta
127 II, XII | cose del cielo, se non si adatta a sopportare le avversità
128 II, I | doverosa; giacché egli sa adattarsi alle situazioni, così come
129 I, XXV | di Dio. Il monaco che si addestra con intensa devozione sulla
130 I, XIX | Capitolo XIX ~COME SI DEVE ADDESTRARE COLUI CHE SI E' DATO A DIO~ ~
131 III, LVI | 24). Che il tuo servo si addestri alla scuola della vita,
132 I, XX | a montare in superbia o addirittura a volgersi sfrenatamente
133 I, XXI | giudica, tanto maggiormente si addolora. Sono i nostri peccati e
134 III, XVII | qualunque tribolazione mi piombi addosso non mi farà alcun male. ~ ~
135 I, XXV | saremmo d'un colpo pienamente addottrinati se avessimo nel nostro cuore
136 III, V | non possa raggiungere, non adduce a scusa la sua insufficienza,
137 III, XL | cosa posso, a buon diritto, addurre se tu non mi concedi quello
138 III, III | darò; quel che ho detto adempirò, purché uno sia rimasto
139 III, XXX | non bada se ti illuda o ti adeschi con cose vere o false; non
140 III, LIV | delle perdite di quaggiù; si adira per una piccola parola offensiva.
141 II, II | difficoltà coloro che si sono adirati contro di lui. All'umile
142 I, XXIV | alla vista del solo volto adirato di un uomo? Perché non pensi
143 IV, III | sensi dell'uomo, fin dall'adolescenza, sono proclivi al male" (
144 I, III | non si perde anche se si adopera in molteplici faccende,
145 III, LIII | sono pochi quelli che si adoprano per morire del tutto a se
146 IV, I | infiammo di più alla tua adorabile presenza; perché non mi
147 III, LVIII | terra dinanzi all'Agnello e adorando il Vivente nei secoli dei
148 IV, XI | adoro colui che gli angeli adorano in cielo. Io lo adoro per
149 I, VIII | metterti con i ricchi per adularli; non farti vedere volentieri
150 | Adunque
151 III, XXVII | migliorare te stesso. Se, affacciandosi un'occasione, la coglierai,
152 III, VI | questo: lottare quando si affacciano cattivi impulsi dell'animo,
153 IV, I | non dovrebbe, di certo, affacciarsi alcun pensiero non degno
154 III, LIV | amore di Dio. La natura s'affanna per il suo vantaggio, e
155 III, XXXVII | pienamente in Dio, e perciò si affannano a provvedere a se stessi.
156 III, XLIV | un piccolo guadagno ci si affatica e si corre. Invece un danno
157 III, V | sonno, non s'abbandona; affaticato, non è prostrato; legato,
158 IV, IV | 11,28). In verità io mi affatico, e suda il mio volto; il
159 III, XXXIX | figlio, ogni tua faccenda affidala a me; al tempo giusto disporrò
160 IV, VII | nome, sacrificio perpetuo, affidando a me con fede il tuo corpo
161 I, IV | sentiamo dire; non dobbiamo affidarci a ogni nostro impulso. Al
162 III, XVII | Capitolo XVII ~AFFIDARE STABILMENTE IN DIO OGNI
163 III, XLIX | silenzio. Ad altri sarà affidata questa o quella faccenda;
164 III, XXV | faccende che non ti siano state affidate. In tal modo potrai essere
165 III, XLV | misero?; e perché mi sono affidato tanto leggermente ad altri?
166 III, LVII | ancora del solito, se a me ti affiderai, devotamente invocandomi. "
167 I, XXV | rasserenato e confortato, egli si affidò alla volontà di Dio, e cessò
168 II, IX | grazia o da non avvertire un affievolimento del suo fervore. Non ci
169 IV, IX | possa ferire la carità e affievolire l'amore fraterno. Abbi compassione,
170 IV, X | perplessi, finché non abbia affievolito il loro slancio o abbia
171 III, XXX | non ti risparmi e che ti affligga delle sofferenze. ~"Come
172 III, XXVII | al volere di Dio, sarai affrancato dalla schiavitù delle cose.
173 IV, VII | compiute distrattamente affrettandone col desiderio la fine; così
174 I, I | con tutta rapidità e non affrettarsi là, dove dura eterna gioia.
175 II, XII | fragile carne, da farle affrontare ed amare con fervore di
176 I, III | saldo e semplice, tanto più agevolmente capirà molte cose, e difficili,
177 III, XXX | se non a far sì che tu aggiunga tristezza a tristezza? "
178 II, IX | sua interiore condizione, aggiungeva: "togliesti, o Dio, da me
179 III, II | delle parole, ma sei tu che aggiungi all'ascolto il potere di
180 II, XII | voglia, essa ti peserà; aggraverai te stesso, e tuttavia la
181 III, XX | miserie; dove tutto è pieno di agguati e di nemici! Ché, se scompare
182 III, XII | persone che vivono tra gli agi più grandi. Tuttavia - mi
183 III, XXIV | o diversa, o quell'altra agisca e dica così e così? Tu non
184 III, LIV | guarda all'eternità; non si agita per la perdita di cose materiali;
185 I, XIV | diversamente, subito si agitano e si rattristano. ~ 2. Avviene
186 I, X | possibile, stai lontano dall'agitarsi che fa la gente. Infatti,
187 III, XLV | non sarei tanto facilmente agitato da timori umani, né mi sentirei
188 III, XXIV | lasciando che altri si agiti quanto crede, e metta agitazione
189 III, XI | sembrato caro e che avevi agognato, come preferibile sopra
190 | Ah
191 III, XXXV | sprezzanti. Cose, queste, che aiutano nella via della virtù e
192 I, XIII | fervorosamente, affinché si degni di aiutarci in ogni tentazione; Lui
193 III, LVII | Is 49,18), pronto ad aiutarti più ancora del solito, se
194 II, IX | tutte queste cose, poco mi aiuterebbero e avrebbero per me ben poco
195 I, XVI | consoliamo, che egualmente ci aiutiamo e ci ammoniamo. Quanta virtù
196 IV, IV | degni di essere fervorosi, alacri e pieni di devozione. Chi
197 II, IX | concederò di mangiare dell'albero della vita" (Ap 2,7). In
198 III, LV | tristezza, toglie il timore, alimenta la pietà, genera le lacrime.
199 IV, XI | di avere bisogno, cioè di alimento e di luce. E a me, che sono
200 IV, XV | traboccante, e contemplerà e si allargherà in Dio" (Is 60,5), poiché "
201 III, VI | 3). Il Signore è il mio alleato e il mio redentore" (Sal
202 IV, III | dal tuo dono e ricevere allegrezza al banchetto santo, "che,
203 IV, XII | là è il luogo del mio so. Allestisci e "apparecchia per me un'
204 III, XLIX | dei figlio di Dio; già ti alletta la dimora eterna, la patria
205 III, XXVII | tormento, senza lasciarsi allettare da vari desideri di cosa
206 III, XXXVIII| rifugiarsi nella preghiera, per alleviare i pericoli e le perversità
207 III, III | legge, così che gli siano alleviati i giorni del dolore" ed
208 III, XXII | altra cosa, consolandolo e allietandolo più di tutti i doni che
209 II, XII | Cristo, piuttosto che essere allietato da molte consolazioni; giacché
210 III, L | fai è buono. Che in te si allieti il tuo servo, non in se
211 I, XIII | progredirà colui che si allontana un pochino e superficialmente
212 III, LIII | cose passeggere. Occorre allontanarsi dalle persone che si conoscono
213 II, IX | eterno" (Sal 29,7); poi, allontanatasi la grazia, avendo esperimentato
214 II, XII | alla fine, questa parola: "allontanatevi da me maledetti, nel fuoco
215 III, XII | consolazioni. Quanto più ti allontanerai da ogni conforto che venga
216 II, IX | conoscono la via di Dio; questo alterno ritmo si ebbe frequentemente
217 III, II | SENTIRE DENTRO DI NOI SENZA ALTISONANTI PAROLE~ ~ 1. "Parla, o Signore,
218 | altrettanto
219 III, XLVII | guadagnare il regno di Dio. Alza, dunque, il tuo sguardo
220 I, XXII | domani il tuo proposito? Alzati, e comincia all'istante,
221 III, XXI | eterno. Dammi, dolcissimo e amabilissimo Gesù, di trovare quiete
222 III, XXI | sei tutta la bellezza e l'amabilità; tu solo sei, più d'ogni
223 III, VIII | innumerevoli. ~ 2. Mi ero perduto, amandomi di un amore davvero non
224 III, XX | condannarlo. Inducono ad amarlo il desiderio dell'uomo carnale, "
225 III, XLIII | nulla all'infuori di me e ad amarmi con ardore, al di sopra
226 III, IV | gradito. Ripensa con grande, amaro dolore, ai tuoi peccati,
227 II, IX | sacerdote di Dio, che egli amava sopra ogni cosa. Per amore
228 Int | possa essere collocato in ambiente monastico attorno ai secoli
229 III, XXI | umana; al di sopra di ogni ambita ricompensa, di ogni dono
230 III, LIX | libertà; non ci sarà un luogo ameno e raccolto che mi possa
231 I, XXII | uomo religioso; il quale amerebbe essere sciolto e libero
232 III, LVI | osserva, questi mi ama; e io l'amerò, mi manifesterò a lui" (
233 I, XX | essa diventerà per te un'amica diletta e un conforto molto
234 II, VIII | tutti lo conoscano e lo amino. Non desiderare di essere
235 III, III | Signore, fin dall'inizio ammaestrai i profeti, e ancora non
236 III, XVIII | miracoli e nonostante i tuoi ammaestramenti; che cosa mai sarebbe di
237 I, III | Capitolo III ~L'AMMAESTRAMENTO DELLA VERITA'~ ~ 1. Felice
238 III, II | senza di loro, mi puoi ammaestrare pienamente; quelli, invece,
239 III, LIX | non sarai presente tu ad ammaestrarmi e a proteggermi. In verità,
240 III, L | stia sopra di me; essa mi ammaestrerà. ~ 3. Padre diletto, ecco,
241 I, XXIII | potrai fare quando sarai ammalato. Giacché sono pochi quelli
242 II, II | Così colui che umilmente ammette la propria colpa si sente
243 I, XIX | vi dico che gli darà da amministrare tutti i suoi beni" (Lc 12,
244 IV, II | in cibo te stesso! Come è ammirabile questo che tu fai; come
245 IV, I | compiute dai santi stessi; ammirano le grandi chiese; osservano
246 I, XXIV | miserabile dimora sarà più ammirata che un palazzo dorato. In
247 III, IV | sembri grande, prezioso e ammirevole; niente ti sembri meritevole
248 I, XVI | egualmente ci aiutiamo e ci ammoniamo. Quanta virtù ciascuno di
249 I, XXI | di te, e rivolgi il tuo ammonimento particolarmente a te stesso,
250 I, XXV | Vigila su te stesso, scuoti e ammonisci te stesso; checché facciano
251 III, XXXV | umiliazioni e sbigottimenti; ammonizioni e critiche sprezzanti. Cose,
252 III, VI | piuttosto che cedere a te. Taci, ammutolisci; non ti ascolterò più, per
253 I, XIII | medicina" (Ovidio, Remedia amoris, II,91). Infatti, dapprima
254 III, VIII | improvvisamente sollevato, e così amorosamente abbracciato da te; ché,
255 IV, XIV | Comunione, un poco dell'impeto amoroso del tuo cuore; così si irrobustirà
256 I, XX | stato detto: ogni volta che andai tra gli uomini ne ritornai
257 III, XI | faccia violenza a te stesso, andando virilmente contro l'impulso
258 III, XX | piombare su di me che ad andarsene. Voglia il Cielo, o potentissimo
259 III, XLVI | i segreti; io so come è andata la cosa; io conosco, sia
260 III, XXVII | subirai alcun nocumento. Se tu andrai cercando questo o quest'
261 III, IV | e puri nei loro affetti, anelando continuamente alle cose
262 I, XXII | questa vita mortale. La loro anelante tensione e tutta la loro
263 IV, XIV | insieme con quella del corpo, anelavano dal profondo a te, fonte
264 I, XII | offende e ci scredita, noi aneliamo con maggior forza al testimone
265 III, LVII | Dio; carne, non spirito angelico. Come potresti mantenerti
266 IV, IV | della Comunione si sentivano angosciati e privi d'amore, poi, ristorati
267 I, XXV | Dio, e cessò in lui quella angosciosa incertezza; egli non volle
268 III, XXVII | si liberi da ogni vano, angoscioso tormento, senza lasciarsi
269 I, X | nel nome di Dio, a persone animate da pari spiritualità. ~ ~
270 I, XXIII | morto di ferite e un altro è annegato; che uno, cadendo dall'alto,
271 III, XLII | cuore umile. Se tu sapessi annichilirti e uscire da ogni affetto
272 III, XIII | permettere che in te si annidi la tumefazione della superbia.
273 III, XLVII | 119,5). Ché la morte sarà annientata e vi sarà piena salvezza,
274 III, XLII | puro, se non sono io ad annodarlo. Perciò tu devi essere totalmente
275 III, LIV | La natura si compiace di annoverare molte amicizie e parentele;
276 III, LVIII | saranno degni di essere colà annoverati tra i più piccoli. Ed è
277 IV, XVII | quando, all'Angelo che le annunciava il mistero dell'Incarnazione,
278 IV, X | dei saggi, tralasciando ansie e scrupoli, che costituiscono
279 III, LIII | nulla; alle cose esteriori anteponi l'occuparti di Dio. Ché
280 II, XII | esempio. Invece egli esortò apertamente i discepoli che stavano
281 III, XXIV | la mia venuta, con piena apertura del cuore. Stai dunque in
282 III, LIII | temporale. Ecco ciò che il santo apostolo Pietro chiede, in nome di
283 III, XLIX | pienamente il tuo animo, appagandolo del tutto. Nei cieli, per
284 I, II | salvezza. I molti discorsi non appagano l'anima; invece una vita
285 III, XVI | bene di quaggiù, ti potrà appagare perché non sei stata creata
286 II, I | ricco, sarai pienamente appagato. Sarà lui a provvedere e
287 III, XXXIV | ed atteso, in cui tu mi appagherai pienamente con la tua presenza
288 III, XLIII | parole particolari. Ad alcuni appaio con la mite luce di figurazioni
289 III, XV | Spirito Santo, anche se a noi appaiono retti e buoni. E' difficile
290 IV, XII | del mio so. Allestisci e "apparecchia per me un'ampia sala ove
291 II, IX | disprezzò ogni cosa che gli apparisse cara quaggiù. Egli giunse
292 I, XX | gente e preferivano stare appartati, al servizio di Dio. E'
293 III, XXVII | devi dare tutto e non più appartenerti per nulla: sappi che l'amore
294 III, XIII | spesso l'inferno? Ma, ecco, apparve preziosa al mio sguardo
295 III, V | sopra me stesso, in estasi appassionata, che io canti il canto dell'
296 IV, XVII | tutto lo slancio di un cuore appassionato, io desidero riceverti,
297 I, XXI | ciò che può macchiare o appesantire il suo spirito. Tu devi
298 III, XI | questo che ti impedisce e ti appesantisce. Guardati, dunque, dal basarti
299 III, XLVIII | atterrito da molte fatiche, appesantito dalle tentazioni, snervato
300 III, LIV | potenti, corteggia i ricchi ed applaude coloro che sono come lei.
301 III, XLIII | aveva imparato assai più che applicandosi a sottili disquisizioni.
302 I, XX | anima devota progredisce e apprende il significato nascosto
303 I, XVI | Dio così dispone, affinché apprendessimo a portare l'uno i pesi dell'
304 | appresso
305 IV, IV | del tuo nome; tu che hai apprestato il tuo corpo e il tuo sangue
306 IV, VII | che il sacerdote di Dio si appresti a celebrare, a toccare e
307 IV, I | passato, da Dio ai patriarchi; apprestò strumenti vari, compose
308 III, LIV | i suoi doni siano molto apprezzati. La grazia, invece, non
309 II, VIII | Non desiderare di essere apprezzato od amato per te stesso,
310 III, L | sommamente piace a te; che io apprezzi ciò che a te pare prezioso;
311 I, V | indagare, perché vogliamo approfondire e discutere là dove non
312 IV, VII | salvezza. Non v'è dono più appropriato; non v'è altro modo per
313 III, LIV | oppure di riceverne lodi e approvazioni; desidera ardentemente che
314 III, L | che è da amare; fa' che io approvi ciò che sommamente piace
315 III, XLIV | lo sguardo da ciò che non approviamo, lasciando che ciascuno
316 IV, XVIII | piccoli" (Sal 118,130), apre la mente ai puri di cuore;
317 IV, IV | sacramento, quasi sua fonte. Apri i miei occhi, cosicché io
318 I, VIII | ECCESSIVA FAMILIARITA'~ ~"Non aprire il tuo cuore al primo che
319 IV, XIII | di trovare te solo", di aprirti tutto il mio cuore e di
320 III, I | quotidiano, a comprendere le cose arcane del cielo. Beati coloro
321 III, XLVI | l'uno e l'altro, al mio arcano giudizio. ~ 2. La testimonianza
322 III, VII | più. Molti, poi, fattisi arditi per il fatto che sentivano
323 I, XI | poco, in una situazione più ardua. Se tu comprendessi quanta
324 IV, XVIII | semplicità, che tralascia le ardue strade delle disquisizioni
325 III, III | divenga per te come una terra arida (Sal 142,6). Signore, insegnami
326 I, XIX | offeso Dio o il prossimo. Armati, come un soldato, contro
327 I, IX | di pertinacia non volersi arrendere agli altri, quando la ragionevolezza
328 IV, III | grande e di nobile, pur non arrivando essi alla grandezza del
329 III, XLIV | Signore, a che punto siamo arrivati? Ecco per una perdita nelle
330 III, XXV | gioia il mio volto. Se poi arriverai a disprezzare pienamente
331 I, XIX | che il padrone, al suo arrivo, avrà trovato sveglio e
332 IV, XIV | spesso mi sento in colpa ed arrossisco. Al tuo altare e alla mensa
333 I, II | gonfiare, dunque, per alcuna arte o scienza, che tu possegga,
334 III, XXXVIII| Dio e istituite dal sommo artefice. Il quale nulla lascia,
335 Int | concreto tracciato di vita ascetica. La tensione spirituale
336 I, III | leggere molte cose, o di ascoltarle: quello che io voglio e
337 III, II | Parlaci tu, e potremo ascoltarti; non ci parli il Signore,
338 III, XXV | molto sopportare. Se mi ascolterai e seguirai le mie parole,
339 III, VI | Taci, ammutolisci; non ti ascolterò più, per quante insidie
340 III, IX | di ciò che è buono devi ascrivere a te; nessuna capacità,
341 III, VI | sovente i lacci dell'inganno. Ascrivile a lui, quando ti insinua
342 III, LVIII | vantano dei loro meriti; non ascrivono a sé nulla di ciò che è
343 III, XLIX | ottenere adesso. Sono io "aspettami, dice il Signore" (Sof 3,
344 III, XVI | ma una felicità quale si aspettano i buoni seguaci di Cristo;
345 IV, XV | chiederla con gran desiderio, aspettarla con fiduciosa pazienza;
346 IV, XI | te nel regno dei cieli, aspettarono l'evento della tua gloria,
347 II, X | che viene soltanto da Dio; aspirano e sono tutti tesi a questo:
348 III, XLIX | me sempre unito, a nulla aspirerà che venga di fuori, a nulla
349 III, XLIX | eterna beatitudine; quando aspiri ad uscire dalla povera dimora
350 III, XV | fuori di te ogni cosa è aspra e tormentosa. "In questa
351 III, L | correzione. E' preferibile essere aspramente rimproverato quaggiù, che
352 I, XXV | fronte agli ostacoli e l'asprezza di questa lotta. Invero
353 III, VI | per così dire, un primo assaggio della patria celeste. Ma
354 III, XXXV | trovi tra nemici e vieni assalito da destra e da sinistra.
355 I, XXIII | una pestilenza, chi per un assalto dei predoni. Insomma, comunque
356 I, VI | peso della colpa, perché ha assecondato la sua passione, la quale
357 III, XXVII | che è, secondo il posto assegnatogli dalla sapienza. Dammi la
358 III, XXXIV | che la tua grazia non sia assente; occorre che questa cosa
359 IV, I | non hanno la fede e sono asserviti al peccato. In questo sacramento
360 IV, II | al Salvatore, affamato e assetato alla fonte della vita, povero
361 III, IV | giacché sei più debole assi di quanto tu possa capire.
362 III, XLV | ambire a ciò che sembri assicurare ammirazione all'esterno,
363 I, XX | medita argomenti che ti assicurino una compunzione di spirito,
364 III, XX | del tuo servo; che tu l'assista in ogni cosa a cui si accinge.
365 III, LV | legge del peccato, se non mi assiste la tua grazia santissima,
366 IV, IX | alla presenza e con l'assistenza invisibile degli angeli -
367 III, XIV | moriamo; se tu, invece, ci assisti ci teniamo ritti e viviamo.
368 III, IV | cose terrene e soffrono ad assoggettarsi a ciò che la natura impone.
369 III, XXXVII | Capitolo XXXVII ~L'ASSOLUTA E TOTALE RINUNCIA A SE STESSO
370 III, XLVIII | volto. Ancora, perdonami e assolvimi, nella tua misericordia,
371 III, LIV | grandi" (1Cor 12,31), così da assomigliare, per le loro virtù, al Figlio
372 II, XII | spirito; nella croce si assommano le virtù e si fa perfetta
373 III, XIII | carne e sul sangue, devi assumere un totale e vero disprezzo
374 I, XIX | separatamente; né tutti possono assumersene ugualmente. Se non sono
375 I, XXII | e le cose mortali "siano assunte dalla vita eterna" (2Cor
376 IV, X | Se uno qualche volta si astiene dalla Comunione per umiltà,
377 IV, III | che, per una prolungata astinenza, io mi allontani dal mio
378 I, XVIII | offrirono a Dio; quali dure astinenze seppero sopportare. Come
379 IV, X | curare per nulla delle sue astuzie e delle sue suggestioni,
380 II, VII | è l'amore di Gesù. Chi s'attacca alla creatura cadrà con
381 III, VII | ingannano e cadono, se non si attaccano al consiglio di persone
382 III, XLIV | Capitolo XLIV ~NON CI SI DEVE ATTACCARE ALLE COSE ESTERIORI~ ~ 1.
383 III, XXVI | usi moderatamente, senza attaccarmi ad esse con desiderio eccessivo.
384 III, VII | non ne era degno. Non devi attaccarti troppo forte a un tale slancio
385 III, XXXVIII| non sono attratti, così da attaccarvisi, dalle cose di questo tempo,
386 III, LIV | grazia, invece, non sta attaccata all'oggi, ma guarda all'
387 IV, I | parole mi spinge, ma poi mi attarda il cumulo dei miei difetti.
388 I, XXI | gente, questa lascerà che tu attenda tranquillamente a te stesso.
389 I, XIX | mantenerci in più grande pietà, attenendoci più rigorosamente ai nostri
390 III, XXXII | amare più te stesso, e ad attenerti soltanto alla volontà mia
391 III, I | alle cose esteriori, sono attenti alle interiori. Beati coloro
392 I, VII | che sostiene gli umili e atterra i presuntuosi. Non vantarti
393 III, XIX | difficoltà, mi trovo d'un colpo atterrato. Che mi diventi cara e desiderabile,
394 III, LVI | abbia paura, né si lasci atterrire; che noi siamo pronti a
395 III, XXX | vana paura quella che ti atterrisce. A che serve la preoccupazione
396 IV, I | amore, mi sollevano; ma mi atterriscono i miei peccati, e la mia
397 I, XXII | una ferma pazienza, nell'attesa della misericordia divina, "
398 III, XXXIV | verrà quel momento beato ed atteso, in cui tu mi appagherai
399 I, XVIII | certi ruderi abbandonati, ad attestare che furono veramente uomini
400 III, XXXVIII| dominare e governare i tuoi atti, e tu non sia come un servo
401 I, XX | soltanto intorno a ciò che attiene a Dio e alla salute dell'
402 III, XXXIX | sempre io per il meglio. Attieniti al mio comando e ne sentirai
403 IV, IV | Perciò, anche se non posso attingere alla pienezza di questa
404 III, IX | sua origine. Acqua viva attingono a me, come a fonte viva,
405 II, I | infatti, quanto più uno attira a sé le cose esteriori,
406 I, III | ci dedichiamo a cose che attirano la nostra curiosità e possono
407 III, LVIII | chiamarli con la mia grazia, ad attirarli con la mia misericordia;
408 IV, V | di Dio. Nel sacramento, attore primo, invisibilmente operante,
409 I, XX | Tralascia ogni cosa umanamente attraente; medita argomenti che ti
410 III, XXX | pochezza d'animo lasciarsi attrarre tanto facilmente verso le
411 IV, XIV | Dio, e non così fortemente attratto d'amore verso di te, come
412 IV, XVI | per sempre, la mia dolce attrazione, ché tu solo sei mio cibo
413 III, LVIII | di ciò che è buono, tutto attribuendo a me; poiché sono stato
414 III, IX | nessuna capacità, devi attribuire ad un mortale. Riconosci,
415 II, X | sottrazione di essa, non oserà mai attribuirsi un briciolo di bene; egli
416 II, X | modo insuperbire. Essi, che attribuiscono a Dio tutto quel che hanno
417 I, XVIII | tocca. Tale è la nostra attuale condizione di negligente
418 III, XXIII | si faccia pace, e nell'aula santa, cioè nella coscienza
419 II, XII | suo esilio su questa terra aumenta insieme con l'amore di Dio. ~
420 IV, IV | almeno diminuite; viene aumentata la grazia, rafforzata la
421 IV, I | questo eccelso sacramento aumento di grazia nella devozione
422 III, L | di nuovo con te, in una aurora di nuova luce, nello splendore
423 III, XXI | gloria ed onore, potere e autorità; al di sopra di tutto il
424 I, XIX | interamente il dovere imposto, se avanza tempo, ritornerai a te stesso,
425 I, XXV | di questa lotta. Invero avanzano nelle virtù coloro che si
426 I, XIII | 1Pt 5,8). Nessuno è così avanzato nella perfezione e così
427 I, XXIV | ogni smarrimento; e gli avari saranno oppressi da gravissima
428 I, VI | inquieti. Il superbo e l'avaro non hanno mai requie; invece
429 | averlo
430 | averne
431 | aversi
432 | avevamo
433 IV, XIV | letizia e con spirituale avidità. Veramente ardente, la loro
434 IV, VII | rigore e al fervore; così avido di udire o vedere cose nuove
435 | avremo
436 | avresti
437 | avrete
438 III, LV | infusa nel mio cuore, che ne avvampa. Appunto una tua grazia
439 II, VIII | ricco di tutto. ~ 2. Grande avvedutezza è saper stare vicino a Gesù;
440 I, XX | ascoltare chiacchiere sugli avvenimenti del giorno. I più grandi
441 III, XXXVIII| Se, di fronte a qualunque avvenimento, non ti fermerai all'apparenza
442 III, XXV | di me; non giudicare mai avventatamente quello che dicono o fanno
443 IV, VII | disordinato nella condotta e così avventato nell'agire; così profuso
444 IV, XV | tutto, ciò che chiedevi si avvererà. In verità, non appena ti
445 I, XXIV | Perché non pensi a quel che avverrà di te nel giorno del giudizio,
446 II, I | di qualcuno? Cristo ebbe avversari e oppositori; e tu vuoi
447 III, XXVIII | volano; giacché, nei momenti avversi, è prudenza, e non piccola,
448 II, IV | tribolazioni ed angustie, queste le avverte di più chi ha il cuore perverso.
449 II, V | grosse, commesse da noi. Avvertiamo con prontezza, e pesiamo
450 III, XX | mentre, fino a che non l'avverto, mi sento abbastanza sicuro,
451 III, XLII | amicizia. ~ 2. Tanto più ci si avvicina a Dio, quanto più ci si
452 III, XXI | piegato e mi hanno fatto avvicinare a te. Dicevo io allora:
453 IV, II | comunione con te, in questo avvicinarmi al mio Signore; al mio Signore
454 IV, I | chi avrebbe il coraggio di avvicinarsi? Ecco, Noè, uomo giusto,
455 II, XII | giudicare. In quel momento si avvicineranno, con grande fiducia, a Cristo
456 III, LIII | se stessi. I più restano avviluppati, né sanno innalzarsi spiritualmente
457 III, XXVI | amare le cose eterne e mi avvince tristemente a sé, facendomi
458 IV, I | e baciano le sacre ossa, avvolte in sete intessute d'oro.
459 I, XXI | vizi dai quali siamo così avvolti e schiacciati che raramente
460 IV, I | grandi chiese; osservano e baciano le sacre ossa, avvolte in
461 III, VI | comunione. Non credergli, non badargli, anche se ti avrà teso sovente
462 IV, I | finire persino col non badarvi! Se questo sacramento santissimo
463 II, VI | stesso, interiormente, non baderai a ciò che possano dire di
464 III, XXXI | nostri affetti, noi non badiamo; e non ci disgusta che tutto
465 IV, XI | con la Maddalena amorosa, bagnare di lacrime i tuoi piedi.
466 III, XXVI | tristemente a sé, facendomi balenare qualcosa che, al momento,
467 III, XXXIII | qualcosa di piacevole che balzi dinanzi. E poi raramente
468 II, VIII | che Maria Maddalena non balzò subitamente dal luogo in
469 IV, XI | del paradiso e nel quale banchettano con noi, e con più dolce
470 III, LVII | Tu sii più rassegnato" (Bar 4,30); sii pronto a una
471 III, XI | appesantisce. Guardati, dunque, dal basarti troppo su un desiderio concepito
472 II, X | gloria di questo mondo; basati saldamente in Dio, non possono
473 III, L | volere. Se il giudizio umano, basato sui sensi, sovente trae
474 I, XIV | modo di vedere. Così, se ti baserai sui tuoi ragionamenti e
475 II, X | propri occhi , sono i più bassi; essi hanno una gloria tanto
476 I, XXIV | poi non hai ancora amore bastante per star lontano dal male,
477 II, IX | cuore. Colui che pretende di bastare a se stesso va molto facilmente
478 IV, VIII | dono, ma te. Come non ti basterebbe avere tutto, all'infuori
479 III, XLIV | verso le cose esteriori, e beatamente vi si acquieta, se subito
480 II, I | familiarità straordinariamente bella. Via, anima fedele, prepara
481 IV, III | terra, con tutte le loro bellezze; giacché dalla degnazione
482 III, XXI | create ti esaltino e ti benedicano. ~ ~
483 III, LVIII | sono andato loro incontro benedicendoli nella mia bontà (Sal 20,
484 III, LIX | misericordia" (2Cor 1,3). Benedici e santifica, con la tua
485 IV, XI | il Signore altissimo; di benedirlo con le proprie labbra, di
486 I, XXII | tutto ha secondo il suo beneplacito? Non io, non tu, né alcun
487 III, XLIX | bontà, che si mostra tanto benigna con te, venendo indulgente
488 | bensì
489 III, XVIII | ingratitudine; per i miracoli, bestemmie; per il mio insegnamento,
490 III, XXIII | per me e vinci queste male bestie, dico le allettanti concupiscenze,
491 III, XXXIII | venuti, quella volta, a Betania, da Marta e Maria, "non
492 IV | Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in
493 II, XII | Signore ed essergli compagno, bevi avidamente il suo calice.
494 I, I | conoscenza esteriore di tutta la Bibbia e delle dottrine di tutti
495 III, XXV | atto di ringraziamento, bilanciando bene tutte le cose, le prospere
496 I, IV | malevolenza e troppo facile a blaterare. Grande saggezza, non essere
497 III, XIV | Dove mai si nasconde la mia boria, dove finisce la sicurezza
498 IV, VIII | Parola del Diletto ~Con le braccia stese sulla croce, tutto
499 III, XXXV | oltre ogni cosa, e avere braccio valido contro ogni ostacolo: "
500 III, I | cielo. Beati coloro che bramano di dedicarsi a Dio, sciogliendosi
501 III, XV | dimenticato in questo mondo. Fammi bramare sopra ogni altra cosa di
502 I, VI | infine, raggiunge quel che bramava, immediatamente sente in
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