102-brama | bravo-dieci | diede-immag | imman-moven | movim-purga | purif-senti | separ-vecch | veci-zolfo
grassetto = Testo principale
Libro, Capitolo grigio = Testo di commento
1003 I, XVIII | questi uomini di Dio, quando diedero inizio alle loro istituzioni.
1004 IV, VIII | tutto al Padre, per te; diedi persino tutto il mio corpo
1005 II, II | coscienza; Dio sicuramente ti difenderà. Non ci sarà cattiveria
1006 III, LII | me, e nessuno verrebbe a difendermi. Che cosa ho meritato con
1007 III, XIV | non è sicura, se tu non la difendi; la vigilanza su se stessi
1008 III, XLV | e se ne va. Oh, Signore, difendimi da siffatte fandonie e dalla
1009 III, XXXVI | pazienza e con l'umiltà egli si difese dalla sfrontatezza di quelli
1010 I, XXIV | potrà essere scagionato e difeso da altri, e ciascuno costituirà
1011 III, XXXI | nulla va considerata. ~Ben differenti sono la virtù della sapienza,
1012 IV, X | meglio che se tu avessi differito tutto ciò. Se oggi, per
1013 IV, I | luoghi; e così quanto più è diffusa nel mondo la sacra comunione,
1014 II, XI | mensa, pochi disposti a digiunare. Tutti desiderano godere
1015 IV, XVI | che io mi allontani da te digiuno e languente, ma usa misericordia
1016 III, VI | insinua cose cattive e turpi. Digli: vattene, spirito impuro;
1017 IV, V | Grande è l'ufficio, grande la dignità dei sacerdoti, ai quali
1018 IV, XIV | irrobustirà la mia fede, si dilaterà la speranza nella tua bontà,
1019 I, XXV | Tutto può, l'uomo fervido e diligente. Impresa più grande delle
1020 III, XXXI | corrotto. Invece il grande diluvio avvenne perché "ciascuno
1021 I, XXV | Gran danno procura, questo dimenticarsi delle promesse della propria
1022 III, XV | per causa tua, e di essere dimenticato in questo mondo. Fammi bramare
1023 I, XVIII | soavità della contemplazione, dimenticavano persino la necessità di
1024 III, IV | non puro: persone che - dimentiche di se stesse e della propria
1025 I, XXIII | parenti; tutti costoro ti dimenticheranno più presto di quanto tu
1026 III, XLVIII | concentrati in te; fa' che io dimentichi tutto ciò che appartiene
1027 IV, IV | Sal 26,9), fa' che nella dimestichezza del tuo mistero s'accresca
1028 IV, IV | sono sconfitte o almeno diminuite; viene aumentata la grazia,
1029 I, III | saputo vivere devotamente. Dimmi: dove si trovano ora tutti
1030 I, XII | così da poter scomparire e dimorare in Cristo (Fil 1,23). Allora
1031 II, XI | consolazione? Forse che non si dimostrano più innamorati di sé che
1032 IV, XI | Redentore degli uomini, che, per dimostrare al mondo intero il tuo amore,
1033 IV, I | unione con tutto il popolo - dimostrarono un così grande slancio devoto
1034 III, XIII | tumefazione della superbia. Dimostrati così basso e così piccolo
1035 III, XIX | vedi se anche questo non dipenda dalla tua incapacità di
1036 IV, XIII | Dio. Allora Dio stesso mi dirà: se tu vuoi essere con me,
1037 I, III | colui che viene ammaestrato direttamente dalla verità, così come
1038 II, I | Altissimo; e la tua preghiera si diriga, senza sosta a Cristo. Che
1039 III, VII | stesso, e a ben governare e dirigere il tuo spirito non cadresti
1040 III, LIX | pericoli della vita di quaggiù; dirigila con la tua grazia per la
1041 IV, I | a me". Se non fossi tu a dirlo, o Signore, chi lo crederebbe;
1042 III, XXIII | tue brevi parole: brevi a dirsi, ma piene di significato
1043 III, XXIV | Invece io sarò lieto di dirti la mia parola e di palesarti
1044 II, I | cose spesso ti sono causa i disagio o di turbamento, è proprio
1045 III, II | della tua bocca; il tuo dire discenda come rugiada. Dissero una
1046 III, LIV | un luogo celebre o della discendenza da nobile stirpe; sorride
1047 III, LV | è umile di cuore, vieni, discendi in me, colmami, fin dal
1048 III, L | 3). Fa' che io, invece, discerna le cose esteriori e le cose
1049 III, XVIII | CRISTO~ ~ 1. Figlio, io discesi dal cielo per la tua salvezza
1050 IV, II | stesso, "pane vivo, che sei disceso dal cielo e dai la vita
1051 I, XIX | tue proprie. Che, compiuto disciplinatamente e interamente il dovere
1052 I, XXV | numerosi, che vivono ben disciplinati dalla regola del convento?
1053 III, LVIII | poiché "io non sono un Dio di discordia ma di pace" (1Cor 14,33).
1054 III, I | che colgono la preziosa e discreta voce di Dio, e non tengono
1055 I, III | giova un'ampia e sottile discussione intorno a cose oscure e
1056 III, LIV | tutto a sé; lotta per sé, discute per sé. La grazia, invece,
1057 III, LVIII | venerare i miei giudizi, non discuterli, perché essi sono incomprensibili
1058 III, IV | e comprendere gli alti disegni di Dio. Costoro cadono sovente
1059 IV, II | la nostra salvezza il tuo disegno, quando hai istituito questo
1060 III, VI | che tali manchevolezze ti disgustano, e ad esse resisti, questo
1061 III, XI | pentirti; affinché non abbia a disgustarti ciò che dapprima ti era
1062 II, I | abbandonato, tra sofferenze disonoranti, da quelli che lo conoscevano
1063 IV, XII | tutto il mondo e tutto il disordine delle passioni; sta "come
1064 IV, V | defunti e fa di se stesso il dispensatore di tutti i benefici divini. ~ ~
1065 III, VII | circostanza che lo opprima, si dispera eccessivamente e concepisce,
1066 II, IX | deboli e poveri, non dobbiamo disperarci, se siamo ora ferventi,
1067 II, IX | Tuttavia quegli frattanto non disperava, ma pregava Iddio più insistentemente,
1068 I, XIII | lasciarci cogliere dalla disperazione, quando siamo tentati. Dobbiamo
1069 III, XII | durare? Ecco "come fumo si disperderanno" (Sal 36,20) coloro che
1070 I, XXI | cuore, sogliono subitamente disperdersi. E' meraviglia che uno possa
1071 I, XXI | da ogni impacci dovuto a dispersione spirituale, concentrando
1072 III, IV | verità eterna; e sempre ti dispiaccia la tua estrema pochezza.
1073 I, I | e perciò alla Trinità tu dispiaci? Invero, non sono le profonde
1074 I, XIII | sappiamo; ma la tentazione dispiega palesemente ciò che siamo.
1075 IV, XI | preparato la grande cena, in cui disponesti come cibo, non già il simbolico
1076 I, XIII | piuttosto lievi: secondo quanto dispongono la sapienza e la giustizia
1077 III, XXXIX | affidala a me; al tempo giusto disporrò sempre io per il meglio.
1078 III, LIV | una virtù superiore; è ben disposta verso il povero, più che
1079 III, XXXVIII| bene, così come sono state disposte da Dio e istituite dal sommo
1080 I, VI | vinto in cose da nulla e disprezzabili. Colui che è debole nello
1081 III, XX | virtù. Quelli invece che disprezzano totalmente il mondo, e si
1082 III, XXXII | mondo, acquisti una cosa disprezzante: la vera sapienza, che viene
1083 II, VI | questa gloria caduca, anziché disprezzarla dal profondo dell'animo,
1084 I, II | conoscersi veramente e disprezzarsi. Non tenere se stessi in
1085 III, XLVI | perché hai paura che ti disprezzino, non vuoi che ti rimproverino
1086 II, IX | sacerdote, giacché egli disprezzò ogni cosa che gli apparisse
1087 III, LVIII | quella che fa colui che disputa intorno alla maggiore o
1088 III, LVIII | figlio, guardati dal voler disputare delle cose del cielo e degli
1089 III, LVIII | che danno luogo spesso a dispute e a contese inutili e fomentano
1090 III, LVIII | proprio personale piacere, di disquisire della condizione dei santi.
1091 III, LVIII | ragionamento, non v'è alcuna disquisizione che valga a comprendere
1092 III, XXXVII | scompariranno il timore dissennato, e ogni amore non conforme
1093 III, II | dire discenda come rugiada. Dissero una volta a Mosè i figli
1094 I, I | Invero, non sono le profonde dissertazioni che fanno santo e giusto
1095 III, IV | subitamente vieni sconvolto e dissolto. Non hai nulla di che ti
1096 I, XI | inizio alla tua inclinazione; distaccati dall'abitudine, affinché
1097 III, XII | ciò che è nel mondo e nel distacco da ogni piacere. Così ti
1098 III, LIV | molte esperienze; desidera distinguersi e darsi da fare in modo
1099 III, LIV | particolare di Dio, un segno distintivo degli eletti, una garanzia
1100 IV, X | le anime fedeli e devote, distogliendole da essa. Taluni, infatti,
1101 I, XXV | fare violenza a se stessi, distogliendosi dal male, a cui ciascuno
1102 III, VI | molestarti e spaventarti, per distoglierti dalla preghiera e dalle
1103 III, XXIII | felicità suprema. Strappami e distoglimi dalle effimere consolazioni
1104 III, XII | alle "tue concupiscenze; distogliti dal tuo capriccio" (Sir
1105 III, XXI | intralciano il cammino o me ne distolgono, tenendomi legato e impacciato,
1106 IV, XV | attaccamento non retto e da un distorto amore per le cose di questo
1107 IV, VII | nelle sacre veglie, compiute distrattamente affrettandone col desiderio
1108 IV, I | raramente libero da ogni distrazione. Mentre, alla presenza salvatrice
1109 III, XLIII | azioni degli uomini, vado distribuendo a ciascuno secondo che ritengo
1110 IV, XI | con la propria bocca e di distribuirlo agli altri. Quanto devono
1111 II, XI | Molti seguono Gesù fino alla distribuzione del pane, pochi invece fino
1112 I, XV | buona: in tal modo non si distrugge l'opera buona, ma soltanto
1113 IV, X | impedimento alla grazia divina e distruggono lo spirito di devozione.
1114 III, XV | io abbia un solo volere e disvolere con te; che io possa desiderare
1115 II, XI | che vi è stato comandato, dite: siamo servi inutili" (Lc
1116 III, LVIII | di quaggiù; mentre c'è un divario incolmabile tra il modo
1117 III, III | affinché l'anima mia non divenga per te come una terra arida (
1118 I, XI | via un solo vizio all'anno diventeremmo presto perfetti. Invece
1119 I, XIV | di frequente che nascono divergenze tra amici e concittadini,
1120 I, XIV | persone pie e devote, per diversità nel modo di sentire e di
1121 III, LVIII | onde nascono invidie e divisioni, giacché uno si sforza,
1122 I, XIII | attorno cercando chi possa divorare (1Pt 5,8). Nessuno è così
1123 I, XXIV | stabilito da Dio. Che altro divorerà, quel fuoco, se non i tuoi
1124 I, XVIII | quanto rispetto e quanta docilità sotto la regola del maestro
1125 I, XXI | restiamo attaccati alle dolci mollezze, restiamo freddi
1126 III, XXVI | consolazioni del mondo, dammi la dolcissima unzione del tuo spirito;
1127 III, III | figlio, le mie parole; parole dolcissime, più alte di tutta la dottrina
1128 IV, IX | commetterne, anzi di essi mi dolgo e mi dorrò per tutta la
1129 I, XXV | la speranza, sfinito dal doloro, si prostrò in chiesa davanti
1130 I, XXI | ben trova motivo di pianto doloroso. Sia che rifletta su di
1131 III, XII | darà ciò che il tuo cuore domanderà" (Sal 36,4). In verità,
1132 III, LIII | stroncato radicalmente. Domato e superato questo vizio,
1133 III, LV | Romano, oremus della XVI domenica dopo Pentecoste). ~ ~
1134 III, LIII | perfetta; giacché colui che domina se stesso - facendo sì che
1135 III, XXXVIII| esse. Cosicché tu abbia a dominare e governare i tuoi atti,
1136 III, LVII | provi indignazione, devi dominarti; non devi permettere che
1137 IV, XIV | desiderio e venire a me donandomi ardore di spirito, finché
1138 IV, XVII | io ti dono ora, e voglio donarti ogni giorno e in ogni tempo,
1139 III, V | guarda a ciò che gli viene donato, ma, al di là dei doni,
1140 IV, VIII | CRISTO SULLA CROCE E LA DONAZIONE DI NOI STESSI~ ~Parola del
1141 I, VIII | avere familiarità con alcuna donna, ma raccomanda a Dio tutte
1142 I, VIII | raccomanda a Dio tutte le donne degne. Cerca di essere tutto
1143 I, XXIV | ammirata che un palazzo dorato. In quel giorno una pazienza
1144 II, IX | stato di consolazione. Non dorme il diavolo, e la carne non
1145 I, XXIII | vita passata, e molto ti dorrai di esser stato tanto negligente
1146 IV, IX | anzi di essi mi dolgo e mi dorrò per tutta la vita, pronto
1147 III, L | corregge. Percuotimi il dorso e il collo, affinché io
1148 I, III | più sicuramente che una dotta ricerca filosofica. Non
1149 I, V | desiderio con cui leggiamo opere dotte e profonde. Non lasciarti
1150 I, II | se ne trovano molti più dotti di te, e più esperti nei
1151 IV, XI | gli apostoli e gli altri dottori. Ti siano rese grazie, Creatore
1152 I, I | tutta la Bibbia e delle dottrine di tutti i filosofi? "Vanità
1153 | Dov'
1154 IV, X | spirituale con Cristo; pur dovendo, in certi giorni e nel tempo
1155 I, XIX | rigorosamente ai nostri doveri, quasi stessimo per ricevere
1156 III, XLIX | contrasta con la tua volontà, e doverlo sopportare; specialmente
1157 III, XLVI | pur quando non sentissi di dovermi nulla rimproverare", non
1158 II, I | in quel momento, appaia doverosa; giacché egli sa adattarsi
1159 I, XIX | festività, come se in quel punto dovessimo lasciare questo mondo e
1160 I, XVIII | si lamentavano quando si dovevano sottomettere a necessità
1161 I, XXV | utile e necessario; e non dovrà cercare nulla di meglio,
1162 II, III | fare; sta attento a ciò che dovrebbero fare gli altri, e trascura
1163 I, XXII | pienamente le deficienze dovute alla corrotta natura umana.
1164 III, XXII | minimamente, renderti i dovuti ringraziamenti di lode.
1165 III, XLI | disprezzato ed umiliato. Drizza il tuo animo a me, nel cielo;
1166 IV, XIII | vicino tu, o Dio nostro" (Dt 4,7), a tutti i tuoi fedeli.
1167 IV, X | devoti e una certa angustia dubbiosa sul confessarsi. Ma tu agisci
1168 III, III | promette cose da poco e che durano ben poco; eppure ci si fa
1169 IV, XII | preparazione - anche se essa durasse un intero anno e tu non
1170 III, LIV | terra, nulla che sia nuovo e duraturo. La grazia insegna, dunque,
1171 I, XVII | 27,6). Qui nessuno potrà durevolmente stare, se non si sarà fatto
1172 I, XXIV | cento anni passati qui in durissima penitenza. Nessuna tregua,
1173 | é
1174 III, XII | turpe. Eppure gli uomini, ebbri e ciechi, non capiscono;
1175 III, XXXIII | soddisfazione: Come gli Ebrei, che erano venuti, quella
1176 III, XXXVIII| libero veramente come l'ebreo, che passa dalla servitù
1177 I, XX | chi ama la sottomissione eccelle senza sbagliare; soltanto
1178 III, XLVII | inferiore a tutti, piuttosto che eccellere anche su di un solo; non
1179 III, XXVI | guidi, per evitare ogni eccesso. ~ ~
1180 III, XXXVII | stessi, ma facendo certe eccezioni: essi non confidano pienamente
1181 III, LVII | ai semplici. Ben presto l'eccitazione emotiva si placherà, e l'
1182 III, XII | Capitolo XII ~L'EDUCAZIONE A PATIRE E LA LOTTA CONTRO
1183 III, XXIII | Strappami e distoglimi dalle effimere consolazioni che danno le
1184 II, XI | commisto con alcun interesse ed egoismo! Forse che non si debbono
1185 III, XLIII | sola, e non plasma tutti in egual modo. Io, invece, che sono
1186 III, LIV | lodato Iddio, che tutto elargisce per puro amore. ~ 4. E',
1187 III, LVIII | santi tutti; sono io che ho elargito la grazia; sono io che ho
1188 III, XLIII | ragionamenti umani, per quanto eleganti e profondi; ché "il regno
1189 I, V | spirituale, piuttosto che l'eleganza della parola. Perciò dobbiamo
1190 I, XX | e la terra e tutti glie elementi dai quali sono tratte tutte
1191 I, XXII | anche se, lavorando o elemosinando, mette insieme appena appena
1192 III, VII | al consiglio di persone elette. E se vogliono seguire quello
1193 I, XXII | Quanto più uno desidera elevarsi spiritualmente, tanto più
1194 III, LIII | del mondo. ~ 2. Se brami elevarti a questa somma altezza,
1195 I, XXII | alle cose di quaggiù - si elevava interamente alle cose invisibili,
1196 II, X | alto; giacché la massima elevazione non si ha che con il massimo
1197 III, V | preso dall'amore, che mi elevi sopra me stesso, in estasi
1198 III, XIV | quelli che fanno tanti elogi, ecco, non sono che nulla,
1199 III, L | un miserabile; quando lo elogia a vuoto, realmente lo fa
1200 III, XIV | ha soggiogato. Neppure un elogio da parte di tutti gli uomini
1201 III, LV | e forza, intelligenza ed eloquenza, nulla valgono presso di
1202 III, XXXI | Giacché la sapienza che emana da Dio, e fluisce dall'alto
1203 III, IX | Considera ogni cosa come emanata dal sommo bene, e perciò
1204 III, LII | facile al vizio e tardo all'emendamento. Questa è la verità; non
1205 I, XXI | della vita, senza dubbio ci emenderemmo con maggior fervore. Di
1206 III, XXII | di sopra degli altri e di emergere nel mondo. Invero, il desiderio
1207 III, II | che sta dietro al simbolo; emettono ordini, ma sei tu che aiuti
1208 III, LVII | Ben presto l'eccitazione emotiva si placherà, e l'eterna
1209 II, VI | giacché "non c'è pace per gli empi", dice il Signore (Is 48,
1210 III, L | il giusto insieme con l'empio, ma sempre con imparziale
1211 III, LVIII | Dio colui che pensa alla enormità dei suoi peccati, alla pochezza
1212 III, X | per il tuo nome, saranno entrati nella via stretta, lasciando
1213 III, LVIII | consolazioni; mentre i poveri entreranno nel regno di Dio, essi resteranno
1214 III, LVIII | fatti come fanciulli non entrerete nel regno dei cieli; chi
1215 I, XX | meno uomo di prima (Seneca, Epist. VII, 3). E ne facciamo
1216 I, XX | sei ritenuto buon monaco o eremita devoto; spesso, infatti,
1217 III, VI | 26,1). Anche se fossero eretti contro di me interi accampamenti,
1218 | eri
1219 III, V | atterrito, non si turba: erompe verso l'alto e procede sicuro,
1220 I, XX | in mezzo alla gente senza errare; soltanto chi ama il silenzio
1221 III, IV | iniquità: in quante cose hai errato e quante cose buone hai
1222 I, XXIV | coscienza darà più gioia che la erudita dottrina; il disprezzo delle
1223 III, XXXI | la scienza, propria dell'erudito e dotto uomo di studio.
1224 | Es
1225 IV, II | totalmente di fronte a te, esaltando, su di me la tua bontà infinita?
1226 II, XII | patire è cosa che tutti esaltano a parole; sono pochi però
1227 IV, I | il cuore, a benedire ed esaltare ogni giorno il nome di Dio,
1228 II, IX | dono non devi gonfiarti o esaltarti, né presumere vanamente
1229 IV, II | risulti più perfettamente esaltata. Poiché, dunque, questo
1230 III, XL | nome, non il mio; siano esaltate le tue opere, non le mie;
1231 II, X | vanno cercando di essere esaltati l'uno dall'altro, ma vogliono
1232 III, LVI | vita presente. Vuoi essere esaltato in cielo? Umiliati in questo
1233 III, XLVI | pensiero; così come non si esalterà vanamente, se, a buon diritto,
1234 IV, II | glorifico, o mio Dio, e ti esalto in eterno; disprezzo me
1235 I, XIX | come le altre, dobbiamo esaminarle attentamente e metterle
1236 III, XLI | sedurre dall'apparenza. Ma se esamino seriamente me stesso, non
1237 III, XII | Ti istigherà, fino all'esasperazione, l'antico serpente; ma sarà
1238 I, XXIV | piacere a Dio ed essere esauditi; è adesso che il tuo dolore
1239 II, IX | proclamava di essere stato esaudito, con queste parole: "Il
1240 IV, II | l'amore di Cristo; né si esaurisce la grandezza della sua intercessione.
1241 III, V | ardente dell'anima, che esclama: Dio mio, mio amore, tu
1242 III, XLVII | morte?" (Rm 7,24); e non esclamerai "ohimé!, quanto si prolunga
1243 II, VII | abbia posto negli uomini, escludendo Gesù, ti risulterà quasi
1244 III, XXXVII | nelle grandi cose. Nulla io escludo: ti voglio trovare spogliato
1245 III, XLIX | desiderio, non lo compiono esclusivamente per la gloria di Dio. Tale
1246 I, XXV | dalla regola del convento? Escono di rado e vivono liberi
1247 III, II | ma sei tu che aiuti ad eseguirli; indicano la strada , ma
1248 III, XLIX | giusto, facendo in modo di eseguirlo con buona volontà. Altri
1249 I, XIII | trovi il punto dove possa esercitare il suo inganno; il diavolo,
1250 I, IX | ragionevolezza o l'evidenza lo esigano. ~ ~
1251 IV, XVIII | perdettero la fede. Da te si esigono fede e schiettezza di vita,
1252 III, III | conoscevi prima che il mondo esistesse, prima che io fossi nato. ~ ~
1253 III, XIII | stesso; per questo sei tanto esitante a rimetterti interamente
1254 III, LIV | non già con gli ipocriti; esorta sempre le anime buone ad
1255 III, III | rimproverando i loro vizi, l'altra, esortandoli a rafforzare le loro virtù.
1256 I, I | parole di Cristo, le quali ci esortano ad imitare la sua vita e
1257 II, XII | con l'esempio. Invece egli esortò apertamente i discepoli
1258 IV, XII | e rimanga presso di te, espelli "il vecchio fermento" (1Cor
1259 III, LIV | uscir fuori, per fare molte esperienze; desidera distinguersi e
1260 II, IX | allontanatasi la grazia, avendo esperimentato la sua interiore condizione,
1261 IV, IV | conoscano in verità, ed esperimentino chiaramente, quanto siano
1262 III, LIX | bene per me. Pur quando mi esponi a varie tentazioni e avversità,
1263 III, LIV | trasformazione del vecchio, non essendoci mai, su questa terra, nulla
1264 | essendosi
1265 | essergli
1266 II, III | né permette agli altri di esserlo; dice sovente cose che non
1267 III, XLI | non c'è cosa che possa essermi fatta da alcuna creatura
1268 | esserne
1269 | essersi
1270 III, V | elevi sopra me stesso, in estasi appassionata, che io canti
1271 II, VIII | giacché dopo l'inverno viene l'estate, dopo la tempesta una grande
1272 IV, IV | sempre vivo, che mai non si estingue. Perciò, anche se non posso
1273 II, XII | gloria ne trarresti; quale esultanza ne avrebbero i santi; e
1274 III, XL | sperare nella tua grazia ed esultare del dono di una rinnovellata
1275 III, LVIII | lamenti. Godete, voi piccoli; esultate, voi "poveri, perché il
1276 III, V | sei santo e mi ami, come esulteranno tutte le mie viscere, quando
1277 IV, XV | qui, nel ricevere la santa Eucarestia; perché non mira alla propria
1278 III, XLVIII | lamentano gli esuli figli di Eva quanto, invece, sia grave
1279 I, XIX | Beato quel servo - dice Luca evangelista - che il padrone, al suo
1280 III, XLVII | dalle tribolazioni. In ogni evenienza ti dia, invece, forza e
1281 III, XXXIII | pur attraverso così vari eventi, l'occhio puro della sua
1282 IV, XI | dei cieli, aspettarono l'evento della tua gloria, mentre
1283 III, LIV | invece, cammina schietta, evita il male, sotto qualunque
1284 I, XX | giorno. I più grandi santi evitavano, per quanto possibile, di
1285 II, XII | sottometta interamente a lui, facendoti più umile per mezzo della
1286 III, XX | in orrore sono molto più facili a piombare su di me che
1287 II, I | uomini, sopportando con facilità quanto si dice contro di
1288 III, XXXIV | spirito, in tutte le sue facoltà; che esso sia intimamente
1289 III, XLVI | ti rimproverino dei tuoi falli e cerchi di nasconderti
1290 III, XL | io ho da me stesso; anzi fallisco in ogni cosa, tendendo sempre
1291 III, LIV | luogo di origine o alla famiglia da cui discende, a meno
1292 III, LVIII | fatto piccolo come questo fanciullo, questi è il più grande
1293 III, XLV | Signore, difendimi da siffatte fandonie e dalla gente stolta, cosicché
1294 III, XLVIII | carnali, di esse sovente vado. Fantasticando; se amo ciò che è spirito,
1295 I, X | ci diletta discorrere e fantasticare delle cose che amiamo assai
1296 I, IV | che andare dietro alle tue fantasticherie; prima di agire, devi consigliarti
1297 III, VI | confessi; se potesse, lo farebbe disertare dalla comunione.
1298 III, LVII | di favo" (Sal 18,11). Che farei io mai, in così grandi tribolazioni
1299 III, XL | Cor 12,5). Lasciando ai Farisei il cercare gloria gli uni
1300 IV | che sarà dato per voi: fate questo in memoria di me" (
1301 III, XIX | giunge se non dopo aver faticato, così alla vittoria non
1302 I, XXV | orizzonte, alcun timore e dolore faticherai qui per un poco, e poi troverai
1303 I, XVIII | avere di che coprirsi; nel faticoso lavoro; nelle veglie e nei
1304 III, VII | non di più. Molti, poi, fattisi arditi per il fatto che
1305 III, LVII | orecchio "più del miele di favo" (Sal 18,11). Che farei
1306 I, XII | sono buone. Tutto ciò suol favorire l'umiltà, e ci preserva
1307 III, XI | approvazione, va subito favorito; ne ogni moto che ci ripugna
1308 III, XIII | le cose per amor tuo, mi feci piccolo fino a sottopormi
1309 III, II | superficialmente, ma tu rendi fecondi; essi fanno risuonare delle
1310 IV, IX | contesa e tutto ciò che possa ferire la carità e affievolire
1311 III, XXXVIII| qualunque avvenimento, non ti fermerai all'apparenza esterna e
1312 III, XXXIX | nostri amori non restano fermi intorno a uno stesso punto,
1313 II, IX | disperarci, se siamo ora ferventi, ora tiepidi; ché lo spirito
1314 I, XVIII | diavolo; quante ripetute e fervide preghiere offrirono a Dio;
1315 I, XXV | amore. Tutto può, l'uomo fervido e diligente. Impresa più
1316 I, XVIII | schiera delle persone poco fervorose. ~ 3. Quanto fu grande l'
1317 I, XIX | del Signore. ~ 3. Nelle feste più solenni dobbiamo rinnovare
1318 I, XIX | devono andare da una ad altra festività, come se in quel punto dovessimo
1319 IV, X | perché è imminente il giorno festivo, o perché la consuetudine
1320 III, XXXIV | grande pace e una gioia festosa. Sei tu che fai gustare
1321 I, XXIV | abbondanza pece ardente e zolfo fetido; e gli invidiosi, per il
1322 IV, X | è scarso l'amore, come è fiacca la devozione di coloro che
1323 III, V | come fiamma viva, come fiaccola ardente. ~ 3. Questo mio
1324 I, XXIV | più abbondante per quelle fiamme. Ciascuno sarà più gravemente
1325 I, XIV | ragionamento grazie ad un fiammeggiante amore. ~ ~
1326 III, XLVI | ogni giudizio e non ci si fidi del proprio criterio. Il
1327 IV, XV | desiderio, aspettarla con fiduciosa pazienza; devi riceverla
1328 I, XI | sostiene coloro che combattono fiduciosi nella sua grazia; anzi,
1329 III, VI | riprendi forza maggiore, fiducioso in una mia grazia più grande,
1330 III, XV | OGNI NOSTRO DESIDERIO~ ~ 1. Figliolo, così tu devi dire in ogni
1331 I, XXV | dinanzi ai tuoi occhi la figura del crocifisso. Riflettendo
1332 III, XLIII | appaio con la mite luce di figurazioni simboliche, ad altri rivelo
1333 IV, XI | venga meno il velo delle figure simboliche (cf. Ct 2,17;
1334 I, III | sicuramente che una dotta ricerca filosofica. Non già che sia una colpa
1335 I, III | sollevare sottili questioni filosofiche non ci sarebbero tanti mali
1336 III, XXVI | all'anima, così che io non finisca schiacciato da queste difficoltà.
1337 III, XLVIII | tutte queste cose temporali finissero e che sopra di noi brillasse
1338 II, VII | splendore cadrà come il fiore del fieno" (1Pt 1,24). Se
1339 I, XXII | corpo o a ciò che rende fiorente questa vita mortale. La
1340 I, XVIII | sotto la regola del maestro fiorì in tutti loro. Restano ancora
1341 I, XX | dell'anima, e ponendo ben fissa ogni sua speranza in Dio!
1342 I, XX | silenzio e nella quiete trova fiumi di lacrime per nettarsi
1343 II, X | gratitudine. E così non possono fluire su di noi i doni della grazia,
1344 III, XXXI | sapienza che emana da Dio, e fluisce dall'alto in noi, è di gran
1345 III, XXXIV | mare e plachi il moto dei flutti (Sal 88,10), levati in mio
1346 IV, III | misericordioso, predicando alle folle e guarendo varie malattie,
1347 III, LVIII | dispute e a contese inutili e fomentano la superbia e la vanagloria;
1348 Int | lo anima, ne fa un testo fondamentale nel tracciare una via alla
1349 III, XLIII | farle comprendere i molti fondamenti della verità eterna; più
1350 III, XL | confortare - allora potrei fondatamente sperare nella tua grazia
1351 III, LIII | conservino in questo mondo "come forestieri e pellegrini" (1Pt 2,11).
1352 II, I | abbia a trovarti, sei un forestiero e un pellegrino, né mai
1353 I, V | verità, non la bellezza della forma. Essi vanno letti nello
1354 Int | tenuto come manuale di formazione cristiana robusta per tante
1355 I, XXI | peccati e i nostri vizi a fornire materia di giusto dolore
1356 III, LI | occupazioni umili e materiali e fortificarti con azioni degne; devi attendere,
1357 | fra
1358 III, L | il detto dell'umile san Francesco, quanto ciascuno è ai tuoi
1359 III, V | deflettere, qualsiasi evidenza si frapponga. ~ ~
1360 III, XXXIII | tutte le varie cose che si frappongono, sia indirizzato a me. ~ ~
1361 IV, IX | carità e affievolire l'amore fraterno. Abbi compassione, o Signore,
1362 I, XVIII | nella fame e nella sete; nel freddo, senza avere di che coprirsi;
1363 III, LVIII | riuscissero a limitarsi, frenando i loro vaniloqui. I santi
1364 III, XI | Capitolo XI ~VAGLIARE E FRENARE I DESIDERI DEL NOSTRO CUORE~ ~
1365 IV, IV | miei vizi; le passioni sono frenate; le tentazioni sono sconfitte
1366 I, XVI | ammettiamo di essere un po' più frenati. In tal modo, dunque, è
1367 IV, X | troppo prolisso né troppo frettoloso; ma osserva il ragionevole
1368 IV, XVIII | profeti (2Cor 20,20), e fuggirà da te l'infame nemico. Che
1369 II, XII | sia gravoso e tu cerchi di fuggirlo, non sarai a posto: ti terrà
1370 III, XXVII | di più, quello che avevi fuggito. ~Preghiera per ottenere
1371 IV, VI | mi accosto al sacramento, fuggo la vita; e se lo faccio
1372 III, XLVIII | Sal 26,9). "Lancia i tuoi fulmini", disperdi questa turba; "
1373 III, VI | non crede alla suadente furbizia del nemico. Come gli sono
1374 III, XXXVIII| Israele furono raggirati dai Gabaoniti, fu proprio perché non chiesero
1375 III, XLIX | Confortati, pertanto e sii gagliardo" (Gs 1,7), nell'agire e
1376 I, XVI | l'uno i pesi dell'altro (Gal 6,2). Infatti non c'è alcuno
1377 II, IX | nel desiderio di tutti. Galoppa leggero chi è sostenuto
1378 III, LIV | distintivo degli eletti, una garanzia della salvezza eterna. La
1379 III, XXX | è "ogni dono perfetto" (Gc 1,17). ~ 3. Non indignarti
1380 I, XXIV | sopportazione, come ti renderà la Geenna? Ecco, in verità, non le
1381 III, LVIII | alcuni che, quasi per un geloso affetto, sono tratti verso
1382 III, XXXII | lontani. Eppure essa è la gemma preziosa, che i più lasciano
1383 III, LV | timore, alimenta la pietà, genera le lacrime. Che cosa sono
1384 IV, VII | tutti i tuoi peccati in generale; e maggiormente, in particolare,
1385 Int | cristiana robusta per tante generazioni di laici, di cristiani nel
1386 III, XXXV | difficoltà e tentazioni di ogni genere e grandi desolazioni. Sennonché,
1387 I, III | importa del problema dei generi e delle specie? Colui che
1388 I, XIII | a poco a poco, con una generosa pazienza e con l'aiuto di
1389 IV, IV | migliori. E questo tu fai generosamente con i tuoi eletti, affinché
1390 III, XXXIV | Sal 43,25); disperdi le genti che vogliono la guerra (
1391 I, III | Abbiamo occhi e non vediamo" (Ger 5,21). Che c'importa del
1392 III, XLIII | coscienza di ognuno. Allora Gerusalemme sarà giudicata in gran luce (
1393 III, LIV | ardentemente che i suoi gesti e i suoi doni siano molto
1394 II, VIII | trascinandoti, cosicché, scacciata e gettata via ogni cosa, tu possa
1395 III, XLVII | di vivere, per certo, ti getteresti subito a terra, preferendo
1396 IV, XVI | il male e i vizi in cui giaccio e come io sia frequentemente
1397 III, XX | rimanga confitto" (Sal 68,15), giacendo a terra per sempre. Quello
1398 III, XXXI | peso. Sarà sempre piccolo e giacerà a terra colui che apprezza
1399 | giammai
1400 III, L | più, gli si piegheranno le ginocchia, fino a toccargli il petto;
1401 I, XXIII | altro è morto mentre stava giocando? Chi muore per fuoco, chi
1402 III, XXXII | compiere in un giorno; non è un gioco da ragazzi. Che anzi in
1403 III, LIV | mettersi da sé sotto il giogo. La grazia, invece, tende
1404 I, XI | fare ogni cosa facilmente e gioiosamente. Certo è difficile lasciare
1405 IV, I | collocò solennemente, tra gioiosi suoni di tromba, l'arca
1406 III, XXXVIII| Che se - come si legge - Giosuè e i figli di Israele furono
1407 III, XLIX | un superiore, o uno più giovane di te o uno pari a te, a
1408 I, XXV | verso le virtù. Due cose giovano particolarmente al raggiungimento
1409 III, II | invece, senza di te, non gioverebbero a nulla. Possono, è vero,
1410 III, XXXVII | si ha e non si avrà una giovevole unione con me. ~ 2. Te l'
1411 III, L | fin dagli anni della mia giovinezza" (Sal 87,16); talvolta l'
1412 I, VIII | esse tratta di cose che giovino alla tua santificazione.
1413 III, XLIII | Allora Gerusalemme sarà giudicata in gran luce (Sof 1,12).
1414 I, II | Dinanzi a Dio, il quale mi giudicherà per le mie azioni, che mi
1415 II, V | fondo su se stesso, non giudicherebbe severamente gli altri. L'
1416 III, XLVI | Lc 2,35). Sono io che giudicherò il colpevole e l'innocente;
1417 I, XIV | sempre fruttuosamente. Spesso giudichiamo secondo un nostro preconcetto;
1418 III, XLVI | Ap 2,23); io, che non giudico secondo superficiale apparenza
1419 III, XXXVII | mia intimità, costoro non giungeranno, se non dopo una totale
1420 III, XXXII | così fosse per te; che tu giungessi a non amare più te stesso,
1421 III, IV | schiavo di esse. Da te non giungi a nulla: subitamente cadi
1422 I, IX | se ne lamentano; essi non giungono a libertà di spirito, se
1423 II, IX | apparisse cara quaggiù. Egli giunse a sopportare con dolcezza
1424 IV, XI | spero anch'io; dove essi giunsero, confido, per la tua grazia,
1425 | glie
1426 | glielo
1427 III, XLIX | altri quello; che uno si glori in una cosa, e un altro
1428 III, XL | invece, e gaudio santo, è gloriarci in te, non in noi; trovare
1429 III, XL | cuore; in te esulterò e mi glorierò sempre: "per nulla invece
1430 IV, XV | devozione o consolazione, a glorificare e ad onorare Iddio. ~ ~
1431 I, XXIV | schietta obbedienza sarà glorificata più che tutta l'astuzia
1432 IV, II | istituito massimamente a tua glorificazione e perenne memoria di te. ~
1433 IV, IX | sono - a un termine beato e glorioso. Offro parimenti a te tutti
1434 III, XLVII | giorni lieti in questa vita, godendo piuttosto delle tribolazioni
1435 IV, I | un dono così grande, o, godendone tutti i giorni, finire persino
1436 III, LVIII | resteranno fuori, in lamenti. Godete, voi piccoli; esultate,
1437 III, XLVIII | tutta la mia gioia; quando godrò di libertà vera, senza alcun
1438 I, XIX | diavolo. Tieni a freno la gola; così terrai più facilmente
1439 I, XXIV | da pungoli infuocati; e i golosi saranno tormentati da grande
1440 I, II | tua vita. ~ 2. Non volerti gonfiare, dunque, per alcuna arte
1441 III, XIV | cfr. Is 45,9). Come può gonfiarsi, con vane parole, colui
1442 III, XXXVIII| Capitolo XXXVIII ~IL BUON GOVERNO DI SE' NELLE COSE ESTERNE
1443 IV, I | di sette anni, un tempio grandioso a lode del tuo nome; ne
1444 III, III | smania. Io prometto cose grandissime ed eterne; eppure il cuore
1445 III, XLVIII | alcun legame, senza alcun gravame della mente e del corpo;
1446 III, XXVI | maledizione dell'umanità, gravano dolorosamente sull'anima
1447 III, LVI | lotta; che non abbiamo a gravare il nostro buon nome con
1448 III, XIX | quanto grande sia il peso che graverà su di me. E frattanto che
1449 I, XXIV | avari saranno oppressi da gravissima miseria. Un'ora trascorsa
1450 II, XII | Dio quanto più numerosi e gravosi sono i mali che può sopportare
1451 IV, XVII | Santo, mentre era ancora nel grembo della madre; e come di poi,
1452 III, IX | scompariranno l'invidia e la grettezza del cuore; perché l'amore
1453 II, V | passiamo sopra a quelle più grosse, commesse da noi. Avvertiamo
1454 I, X | faccende del mondo è un grosso impaccio, perché ben presto
1455 I, XXIV | delizie; risplenderà la veste grossolana e quella fine sarà oscurata;
1456 III, LIV | detesta quelle spregevoli e grossolane. La grazia, invece, si compiace
1457 I, XXV | poveramente e vestono panni grossolani; lavorano molto e parlano
1458 I, XVII | in un monastero o in un gruppo, e viverci senza lamento
1459 III, XLIX | pertanto e sii gagliardo" (Gs 1,7), nell'agire e nel sopportare
1460 I, XXV | mortificandosi nello spirito, più si guadagna, e maggior grazia si ottiene.
1461 III, XLVII | di poco conto, perdere o guadagnare il regno di Dio. Alza, dunque,
1462 I, III | cosa terrena, al fine di guadagnarsi Cristo (Fil 3,8). Dotto,
1463 III, LIV | questo tempo; gioisce dei guadagni e si rattrista delle perdite
1464 III, VI | una mia grazia più grande, guardandoti però attentamente dalla
1465 II, VII | del fieno" (1Pt 1,24). Se guarderai soltanto alle esterne apparenze
1466 III, XXIV | del cuore. Stai dunque in guardia, veglia in preghiera (1
1467 III, XXXIX | inganno qualcuno che sia poco guardingo. "Vegliate e pregate, dice
1468 IV, III | predicando alle folle e guarendo varie malattie, dicesti
1469 IV, X | fino a che tu non riesca a guarire dalle tue passioni e dai
1470 III, XXXI | guastata, necessariamente si guasta anche la conseguente azione
1471 I, VII | minima malattia esse si guastano e si deturpano. Non compiacerti
1472 III, XXXI | inclinazione è profondamente guastata, necessariamente si guasta
1473 III, XXXIV | le genti che vogliono la guerra (Sal 67,31)abbattile con
1474 III, XV | che dapprima sembravano guidati da sentimento buono, alla
1475 III, XXVI | Signore, te ne prego; e mi guidi, per evitare ogni eccesso. ~ ~
1476 II, I | perfettamente nell'intimo di Gesù, gustando un poco dell'ardente suo
1477 IV, XI | abissi della divinità, e gustano appieno il verbo di Dio
1478 III, XXIII | questo mondo, dopo aver gustato la dolcezza della felicità
1479 I, XIV | i loro desideri e i loro gusti; se, invece, vanno diversamente,
1480 I, XXV | dell'anima, che purtroppo gustiamo ben di rado. ~ 4. Quando
1481 III, V | fatica, e rende dolce e gustosa ogni cosa amara. Il nobile
1482 III, VIII | che giunsi. Sono un nulla ì, e neppure me ne rendo conto.
1483 III, L | sarà più come prima, ieri o ier l'altro, quando il tuo lume
1484 III, L | non sarà più come prima, ieri o ier l'altro, quando il
1485 II, XI | miracoli, pochi seguono l'ignominia della croce. Molti amano
1486 I, II | manifesta piuttosto la tua ignoranza. Perché vuoi porti avanti
1487 I, III | quali, anche se le avremo ignorate, non saremo tenuti responsabili,
1488 I, II | spiritualmente utile, cerca di essere ignorato e di essere considerato
1489 III, XLIV | molte cose occorre che tu le ignori, considerandoti come morto
1490 IV, V | peccatore, non lasciandosi illanguidire nella preghiera e nell'offerta,
1491 III, XXIII | anima mia. Come ne uscirò illeso, come mi aprirò un varco
1492 III, XXX | Il quale non bada se ti illuda o ti adeschi con cose vere
1493 III, XLIII | esse infiammano i cuori e illuminano le menti; conducono al pentimento
1494 III, XXI | nuovo, con la tua presenza illuminante, mostrandomi un volto benevolo,
1495 IV, XVIII | sempre pronta ad essere illuminata, e desiderosa di muoversi
1496 III, VI | diretto a Dio. Non è una vana illusione che, talvolta, tu sia d'
1497 III, I | le cose corporali, se non illusioni? E a che gioveranno tutte
1498 III, XI | Occorre che la carne sia imbrigliata e costretta a stare soggetta,
1499 I, XXIII | venerando i santi di Dio e imitando le loro azioni, "affinché
1500 I, XXV | ardere dal desiderio di imitarli; se, invece, ti pare che
1501 IV, XVIII | SACRAMENTO, MA SI FACCIA UMILE IMITATORE DI CRISTO E SOTTOMETTA I
1502 III, XXXII | mollezze. Essi vanno spesso immaginando e raffigurando, non ciò
1503 III, XVI | Qualunque cosa io possa immaginare e desiderare per mia consolazione,
1504 I, XIII | pensiero, di poi una forte immaginazione, infine un compiacimento,
1505 IV, X | lui bisogna ritorcere le immaginazioni che provengono da lui. Va
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