Capitolo LI
DEDICARSI A COSE PIU' UMILI QUANDO SI
VIENE MENO NELLE PIU' ALTE
Tu non
riesci, o figlio, a persistere in un fervoroso desiderio di virtù e restare in
un alto grado di contemplazione. Talora, a causa della colpa che è all'origine
dell'umanità, devi scendere più in basso e portare il peso di questa vita
corruttibile, pur contro voglia e con disgusto; disgusto e pesantezza di
spirito, che sentirai fino a che vestirai questo corpo mortale. Nella carne,
dunque, e sotto il peso della carne devi spesso patire, poiché non sei capace
di stare interamente e continuamente in occupazioni spirituali e nella
contemplazione di Dio. Allora devi rifugiarti in occupazioni umili e materiali
e fortificarti con azioni degne; devi attendere, con ferma fiducia, che io
venga dall'alto e mi manifesti a te; devi sopportare con pazienza il tuo esilio
e la tua aridità di spirito, fino a che io non venga di nuovo a te, liberandoti
da tutte le angosce. Invero ti farò dimenticare le tue fatiche, nel godimento
della pace interiore; ti aprirò dinanzi il campo delle Scritture, nel quale
potrai cominciare a correre con animo sollevato "la via dei mie
comandamenti" (Sal 118,32). Allora dirai: "i patimenti di questo
mondo non sono nulla in confronto alla futura gloria, che si rivelerà in
noi" (R>m 8,18).
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