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Ludovico Ariosto
I cinque canti

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  • CANTO PRIMO
    • LVIII
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LVIII

Da quell'ora il meschin mai più riposo

non ritrovò, non ritrovò più pace:

da l'occulto venen il cor gli è roso,

che notte e giorno sospirar lo face:

gli par che liberale e grazioso

sia a tutti gli altri, et a nessun tenace,

se non a' Maganzesi, il re di Francia;

fuor che la lor premiata abbia ogni lancia.

 




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