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Ludovico Ariosto
I cinque canti

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  • CANTO PRIMO
    • LXXXI
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LXXXI

Sempre ella tenea gente alla veletta,

a' porti et all'uscita de le strade,

che con inviti i pellegrini alletta

venir a lei da tutte le contrade.

Con gran splendor il suo palazzo accetta

poveri e ricchi e d'ogni qualitade;

e il cor de' viandanti con tai modi

nel suo amor lega d'insolubil nodi.

 

LXXXII

E come avea di accarezar usanza

e di dar a ciascun debito onore,

fece accoglienza al conte di Maganza

Gloricia, quanto far potea maggiore;

e tanto più, che ben sapea ad instanza

d'Alcina esser qui giunto il traditore:

ben sapeva ella, ch'avea Alcina ordito

che capitasse Gano a questo lito.

 




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