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Ludovico Ariosto
I cinque canti

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  • CANTO TERZO
    • LXXIX
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LXXIX

Venne il scudiero, e gli narrò la froda

ch'alla donna avea fatto il Conte iniquo,

e ch'in Maganza lungi da la proda

del fiume la traea per calle obliquo;

poi gli soggiunse: - Non patir che goda

d'aver quest'onta il tuo avversario antiquo

fatta al tuo sangue. Se ciò non ti preme,

come potranno in te gli altri aver speme? -

 




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