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Ludovico Ariosto
I cinque canti

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  • CANTO QUARTO
    • LXXXVIII
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LXXXVIII

che con l'acque ch'entravan per la bocca

del mostro, il grano macinava a scosse,

il quale o in barcia o in caravella o in cocca

rotta, dentro ritrovato fosse.

D'una fontana similmente tocca,

ch'a ridirla le guance mi fa rosse:

lo scrive pure, et il miracol copre

dicendo ch'eran tutte magich'opre.

 




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