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Ludovico Ariosto
I cinque canti

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  • CANTO QUARTO
    • XCVII
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XCVII

Né ch'ella fosse alli suoi danni volta

prima sentì, ch'era in Boemmia entrata;

sì che ben si pentì più d'una volta

che la sua più del terzo era scemata.

Già credendo aver vinto, quindi tolta

n'avea una parte et al nipote data.

Ma quel ch'oggi dir volsi è qui finito:

chi più ne brama udir, domani invito.

 




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