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Ludovico Ariosto
I cinque canti

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  • CANTO QUINTO
    • XLVII
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XLVII

E perché ad ogni incommodo occorresse

(che non men ch'animoso, era discreto),

contra quei de la terra il fratei messe,

con buona gente, per far lor divieto

che, mentre gli occhi e le man volte avesse

a quei dinanzi, non venisser drieto,

o venisser da' fianchi, e con gran scorno,

oltre il danno, gli dessero il mal giorno.

 




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