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Ludovico Ariosto
I cinque canti

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  • CANTO QUARTO
    • XLV
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XLV

E mi narrar che, quando giovenetti

ci vennero, alcun'altri avean trovati,

che similmente d'Alcina diletti,

di poi qui presi e posti erano stati:

sì che, figliuol, non converrà ch'aspetti

riveder mai più gli uomini beati,

ma con noi che tre eramo, et ora teco

siam quattro, starti in questo ventre cieco.

 




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