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Ludovico Ariosto
I cinque canti

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  • CANTO QUARTO
    • LXVIII
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LXVIII

Conietturando, similmente, seppi

esser costei d'Alcina messaggera;

che dal dì ch'io mi sciolsi dai suoi ceppi,

sempre venuta insidiando m'era.

Come ho detto, costei Gualtier pei greppi

pianger trovò di sua fortuna fiera;

né chi offeso l'avea gli mostra solo,

ma il modo ancor di vendicar suo duolo.

 




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