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Domenico De Gregorio
Il Card. Giuseppe Guarino

IntraText - Concordanze

era

    Capitolo,  Paragrafo
1 I, 2, pag. 11 | inizi del secolo XVI, si era stabilito a Sutera (CL) 2 I, 2, pag. 11(2) | La sposa, Angela Papia, era nata in Aragona il 2 ottobre 3 I, 2, pag. 12 | Angela Papia. Mio padre era un uomo di fede patriarcale 4 I, 2, pag. 12 | in ogni cosa. Mia madre era dotata di uno spirito angelico 5 I, 2, pag. 12(5) | Fratello di sua madre era il sacerdote Modesto Papia, 6 I, 2, pag. 12(5) | di Aragona a quei tempi era discretamente buono, sebbene, 7 I, 3, pag. 14 | comunione con l'animo di lei. Era religiosissima, adorava 8 I, 4, pag. 15 | disabitato per tanti anni, era servito in parte da magazzino 9 I, 4, pag. 15 | istruzione che a Montedoro non c'era chi me la desse regolarmente. 10 I, 4, pag. 15 | particolari : « Poiché lo zio era parroco, tutti i padri cappuccini 11 I, 4, pag. 15 | parlavano di cose sante. Io era ragazzino, infra gli anni 12 I, 4, pag. 15 | nascondeva nel vuoto che era sotto il forno da dove poi 13 I, 4, pag. 15 | ai trastulli dell'età ed era irrefrenabile . . Era in 14 I, 4, pag. 15 | ed era irrefrenabile . . Era in continuo movimento, ./. 15 I, 4, pag. 16 | e felicissima innocenza! Era negato allo studio, molto 16 I, 5, pag. 16 | per curare la sua salute. Era innocentissima quella religiosa 17 I, 5, pag. 17 | grandissimo trasporto e mi era di gran peso il diniego 18 I, 5, pag. 17 | di tendere al sacerdozio. Era questa la ragione precipua 19 I, 6, pag. 18 | Germano che vive ancora ed era nostro maestro ed ajo. Sia 20 I, 6, pag. 18 | Paolino e io rimanere colà mi era di pena intollerabile e 21 I, 6, pag. 18 | giovava.~Credevasi, e così era, che la mia mente fosse 22 I, 6, pag. 18 | alle lettere. Frattanto era inquieto, vispo, iracondo 23 I, 6, pag. 18 | nostro, a studiare.~Non era atto ancora alla scuola 24 I, 6, pag. 19 | Esopo e l'Eutropio.~ ./. Era però ancora secolare e sebbene 25 I, 7, pag. 19 | cose sublimi.~Ragazzo com'era, non capiva che in simili 26 I, 9, pag. 21 | contento? Nel mio cuore era più che imperatore. Un regno 27 I, 9, pag. 21 | portamento, la quale non era che sentimento di superbia, 28 I, 9, pag. 21 | sentimento di virtù, di cui non era, né sono capace ancora. 29 I, 9, pag. 21 | Montedoro un parroco novello che era versato a dare scuola, pensò 30 I, 10, pag. 22 | seminario di Agrigento, che era stato fondato nel 1577 dal 31 I, 10, pag. 22 | Sicilia 1781 - Agrigento 1863) era una delle più eminenti figure 32 I, 10, pag. 22 | Jacono e suo convisitatore.~Era un. uomo ricco di cultura 33 I, 10, pag. 22 | elogio.~Prefetto degli studi era allora mons. Innocenzo Rizzo-Gramitto21 34 I, 10, pag. 22(21)| Era fratello della madre di 35 I, 10, pag. 23 | generale di mons. Lo Jacono. Era maestro di spirito un pio 36 I, 10, pag. 23(23)| dell'uscita per il Guarino era dovuto a motivi di salute.~ 37 I, 10, pag. 25 | accademico.~Il seminario era abbondantissimo di studenti 38 II, 1, pag. 26 | conclusioni teologiche, come era diritto e dovere del principe 39 II, 1, pag. 26 | ordinazione a suddiacono . . . Era questo il perno della mia 40 II, 2, pag. 27 | contrada Fontana Grande, era di patronato del fondatore 41 II, 3, pag. 28 | difettava: l'orazione mentale era giornaliera e dovea rendersene 42 II, 3, pag. 28 | sera; l'esame di coscienza era pure giornaliero, la confessione 43 II, 3, pag. 29 | in una stanza a studiare. Era mia delizia scherzare qualche 44 II, 4, pag. 30 | Palermo.~ ./. Mons. Stromillo era assai rigoroso sull'età 45 II, 4, pag. 31 | annunziarmi che Pietrino era fuori pericolo e migliorava. 46 II, 5, pag. 33 | donne e nella mia patria era il confessore straordinario 47 II, 6, pag. 33 | monarchia.~Nel 1855 da sei anni, era giudice di monarchia l'Arcivescovo 48 II, 8, pag. 39 | quel tempo Beniamino non era che a 7 o al più a 8 anni 49 II, 8, pag. 39 | piangere, ma rammentando che era già grande si frenò …~Beniamino 50 II, 8, pag. 39 | Beniamino nacque quando io era suddiacono, prossimo ad 51 II, 8, pag. 39 | Girgenti, dove il vescovo era assente, dovea recarmi in 52 II, 8, pag. 39 | il nipotino. Ma allora io era più asino di ora e cercava 53 II, 9, pag. 39 | dimora in Palermo, ove già era canonico della Costantiniana, 54 II, 9, pag. 39 | teologiche e giuridiche: era questa la sua occupazione 55 II, 9, pag. 40 | e canonici. Fra costoro era assiduo il caro poeta can. 56 II, 9, pag. 40 | il p. Nunzio (1841-1906) era così gravemente ammalato 57 II, 9, pag. 40 | quale più che un conforto era un vaticinio di due sacerdoti 58 II, 9, pag. 40 | maestro - un giorno che ella era maggiormente afflitta, le 59 II, 9, pag. 41 | Antonino Pennino16 - egli era carissimo ad ogni ceto di 60 II, 9, pag. 41 | sentito il parere di lui che era da tutti riconosciuto come 61 II, 9, pag. 41 | ufficiatura. Al pergamo poi eradolce ed affascinante 62 II, 9, pag. 41 | delle anime perché la sua era parola di fuoco, era spada 63 II, 9, pag. 41 | sua era parola di fuoco, era spada a due tagli che penetrava 64 II, 10, pag. 42 | padre Giacomo Cusmano. . . Era bello vedere il nostro Guarino, 65 II, 10, pag. 42 | lo invitava, mentre egli era arcivescovo di Messina, 66 II, 10, pag. 43 | giorno del mio servizio era la domenica ed in quel tempo 67 II, 10, pag. 44 | non palermitano capì che era venuta a cercare ventura, 68 II, 10, pag. 44 | trovarmi alla stessa ora; era sbigottito in faccia, credevasi 69 II, 11, pag. 45 | Una delle più importanti era quella di Maria SS. del 70 II, 11, pag. 45 | p. Gioacchino Ventura, « era riunito tutto cio che il 71 II, 11, pag. 46 | a ciascuno quel che gli era dovuto, per la rettitudine, 72 II, 13, pag. 49 | via della perfezione. Si era formata a Palermo una congregazione 73 II, 13, pag. 50 | mostrata da Rosa in tali prove era la più fine e perfetta, 74 II, 13, pag. 50 | mentre in tale anima vi era lo spirito di Dio e suggerì 75 II, 13, pag. 50 | fatto peccato e che non era mancata perciò nell'ubbidienza 76 II, 13, pag. 50 | tutto quello che in essa era accaduto ». 32~« La risposta 77 III, 1, pag. 53 | Rifiutava ogni cibo, gli era possibile chiudere gli occhi 78 III, 1, pag. 56 | figlioli che Dio gli affidava: era il cuore del Padre, del 79 III, 2, pag. 58 | Don Gaetano Bonanno che era stato Vicario Capitolare. 80 III, 3, pag. 59 | chiamava il Sommo Pontefice.~« Era mestieri, dilettissimi, 81 III, 4, pag. 60 | anticlericale, dicevano essi, ma che era invece antireligiosa e incivile.~ ./. 82 III, 4, pag. 61(18) | pose nella sede che già ne era priva.~Il carme del Battaglia 83 III, 5, pag. 62 | Siracusa, mons. Rubino, era morto quattro anni prima 84 III, 5, pag. 62 | anni prima e la diocesi era stata amministrata da un 85 III, 5, pag. 63 | partiti e della massoneria si era potuta svolgere in senso 86 III, 5, pag. 64 | il Parlati - mi recai che era poco tempo dalla sua presa 87 III, 5, pag. 64 | con monsignore.~Un giorno, era d'estate, dopo il pranzo, 88 III, 6, pag. 67 | per cui il servizio divino era riuscito assai difficoltoso.~ 89 III, 8, pag. 69 | Francia. 33~ Mons. Guarino era un vero oratore: non secondo 90 III, 8, pag. 70 | il nostro monastero non era stato ancora impoverito, 91 III, 9, pag. 71 | il palazzo arcivescovile era stato in balia di parecchi 92 III, 9, pag. 71 | pretendenti tanto che si era giunti all'arbitrio di allestirvi 93 III, 9, pag. 71 | che tanto lo venerava, gli era favorevole. Monsignore aveva 94 III, 9, pag. 72 | compartita ». 37~« Un giorno - era il 16 luglio 1875 - mentre 95 III, 9, pag. 73 | addosso. Il delegato che era un sardo e di fresco venuto 96 III, 9, pag. 73 | per affermare che ancora era l'Arcivescovo di Siracusa.~ 97 III, 9, pag. 74 | Provvidenza di Dio che si era servita di lui, povero prete 98 III, 10, pag. 76 | Quando giunse questa lettera era presente il segretario, 99 IV, 1, pag. 81 | Lettera perché quel giorno era di sabato.~ Terminata la 100 IV, 1, pag. 81 | il palazzo vescovile non era ancora disponibile, essendo 101 IV, 2, pag. 82 | famiglie religiose di cui era ricco il messinese.~Il Guarino, 102 IV, 2, pag. 82 | ecclesiastica, punendo quando era necessario, ma principalmente 103 IV, 3, pag. 86 | rilevato ciò che mancava; ma se era facile costatare il male, 104 IV, 3, pag. 86 | facile costatare il male, era quasi impossibile avere 105 IV, 3, pag. 86 | ricordare che una parrocchia era stata per tanti anni tenuta 106 IV, 3, pag. 86 | anni tenuta da uno che non era prete e pure aveva fatto 107 IV, 4, pag. 88 | ecclesiastico istruito c'era, avendo studiato da sé o 108 IV, 4, pag. 88 | quattro anni, dopo di che si era dato subito a migliorare 109 IV, 4, pag. 88 | formazione educativa. C'era bensì un rettore, ma abitava 110 IV, 4, pag. 88 | intercessione di Don Guidazio (che era stato il primo direttore 111 IV, 4, pag. 89 | non tanto perché non si era riusciti, nemmeno con l' 112 IV, 4, pag. 89 | poiché di rimuoverlo non vi era possibilità, con l'indipendenza 113 IV, 4, pag. 89 | seminario di Girgenti, dove era stato educato per lunghi 114 IV, 5, pag. 91 | degli immobili alla consegna era così disastroso che l'arcivescovo 115 IV, 5, pag. 91 | redditizi, ma anche non si era consegnato in ordine lo 116 IV, 5, pag. 93 | nipote Beniamino, - che era un bravo avvocato - per 117 IV, 5, pag. 94 | progetto del sindaco non era poi condiviso da tutti i 118 IV, 5, pag. 94 | magistratura e dei cittadini era sciente dell'insolentissimo 119 IV, 6, pag. 97 | Macrì che allo scopo non si era risparmiato sacrifici anche 120 IV, 6, pag. 99 | da Santa Domenica, dove era in visita pastorale, passò 121 IV, 6, pag. 100 | acerbo dolore. Quell'uomo era un miracolo, era la Provvidenza 122 IV, 6, pag. 100 | Quell'uomo era un miracolo, era la Provvidenza di Dio resa 123 IV, 7, pag. 104 | Serve della Sacra Famiglia era quello di santificarsi praticando 124 IV, 7, pag. 105 | dalle macerie dopo giorni, era una delle prime tre suore 125 IV, 8, pag. 107 | Immacolata che, per altro, era a tutti molto cara.~Nominate 126 IV, 8, pag. 108 | Castellaci; direttore dei lavori era l'ing. Pasqualino Mallandrino.~ 127 IV, 8, pag. 109(55) | restassero senza chiesa, dato che era l'unica del paese. Anche 128 IV, 9, pag. 110 | in Messina, da tempo, non era stato nominato l'archimandrita 129 IV, 10, pag. 113 | Papa che con più virulenza era stata ripresa in quei giorni.~« 130 IV, 10, pag. 117 | devozione verso di essa che gli era tanto cara e gli sembrava 131 IV, 11, pag. 118 | continua il Soderini - che si era recato colà non comprese 132 IV, 12, pag. 121 | nausea ». 83~ Un giorno si era recato alle cucine economiche 133 IV, 12, pag. 122 | Ventiquattr'ore dopo il prefetto si era aggravato e si tro vava 134 IV, 14, pag. 125 | un diadema di luci. Nulla era più bello di quella visione, 135 IV, 14, pag. 125 | soggiorno a Gazzi mons. Guarino era sempre con l'occhio vigile 136 IV, 14, pag. 126 | più piccola due. Mia madre era molto espansiva e non provava 137 IV, 14, pag. 126 | La sua camera da letto era distante dalla stanza dove 138 IV, 14, pag. 126 | buie da attraversare: non c'era luce elettrica, ma solo 139 V, 1, pag. 128 | spadino. Ed il poveretto era molto impacciato e diceva 140 V, 2, pag. 129 | S. Tommaso in Parione. 12~Era presente una folta delegazione 141 V, 2, pag. 130 | famiglia del Card. Guarino era presente l'Avv. Beniamino 142 V, 3, pag. 131 | ferrovia, il giorno precedente era giunto a Reggio rimanendo 143 V, 3, pag. 132 | senza distinzione di ceti era accorsa alla marina. La 144 V, 3, pag. 132 | dalla via Vittorio Emanuele era commovente e splendido.~ 145 V, 4, pag. 135 | anche il marchese Arezzo si era illuso con danno gravissimo 146 V, 4, pag. 135 | così triste impressione che era sul punto di partire per 147 V, 4, pag. 136 | esserti nello stato attuale (era in attesa) sommamente nociva 148 V, 5, pag. 138 | ecclesiastica della Sicilia era accaduto che tre suoi vescovi, 149 V, 5, pag. 139 | cambiamento di regime, si era rifiutato di prestare giuramento 150 V, 5, pag. 139 | il Dusmet quando questi era nell'abbazia di Santa Flavia, 151 V, 5, pag. 142 | argomentate ».33 Mons. Guarino era stato proposto alla S. Sede 152 V, 5, pag. 145 | chiamato da Lui V. E. non era arrivata a Roma ».38~ Con 153 V, 5, pag. 146 | diffidenza e di sospetto che si era instaurato nell'isola da 154 V, 6, pag. 148 | Caltanissetta quando il Dusmet era in S. Flavia, prima come 155 V, 6, pag. 151 | cronaca: « Sua Eminenza era vivamente commossa, le lacrime 156 V, 6, pag. 151 | e della religione di cui era soprappieno il cuore dell' 157 V, 6, pag. 151 | dell'illustre prelato. Egli era sempre vissuto per Dio e 158 V, 6, pag. 152 | ubbidire perché il tempo era cattivo ed io era convalescente 159 V, 6, pag. 152 | tempo era cattivo ed io era convalescente di una lieve 160 V, 6, pag. 153 | e nostro confratello che era decoro e gemma del S. Collegio ». 54~ 161 V, 7, pag. 154(57) | Monrovia (Liberia) il 5-3-1967. Era stato ordinato sacerdote 162 V, 7, pag. 155 | la « sua unica ambizione era quella di stringere presto 163 V, 7, pag. 156 | e salvi quei poveretti~ Era per il Padre quanto bastava. 164 V, 7, pag. 156 | la volontà del Signore si era manifestata ».61~ Per suggerimento 165 V, 7, pag. 156 | immensa Roma, nella quale era canonico. La benedico nel 166 V, 7, pag. 156 | presentatasi all'arcivescovo, era riuscita a carpirne la buona 167 V, 7, pag. 158 | ambiente che egli stesso si era formato intorno » 69~ 168 V, 8, pag. 159 | carattere mite e personalmente era assai remissivo; ma quando 169 V, 9, pag. 161 | movimento della terribile scossa era sempre crescente e quando 170 V, 9, pag. 163 | Ma in tutta la diocesi si era convinti che il flagello 171 V, 9, pag. 163 | convinti che il flagello era stato mitigato e sospeso 172 V, 9, pag. 163 | Sicilia: « Ciascun messinese era in doglia allora, ma le 173 V, 12, pag. 168 | gravità del male, dato che era stato colpito da polmonite 174 V, 12, pag. 169 | concluse che tutto nel Guarino era memorabile: « Ah! tutto 175 V, 12, pag. 169 | Chiesa, della cui libertà era così geloso da ripetere 176 V, 12, pag. 169 | della Chiesa messinese si era compita. E Dio lo trovò 177 V, 13, pag. 171 | morbidezza. E com'essa, era anche consistente e flessibile


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