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11. Il
Giubileo Episcopale
Il 17 marzo 1897 ricorreva il XXV della consacrazione episcopale di
mons. Guarino. Nonostante lo stato della sua salute si volle festeggiare
l'avvenimento, ma bisognò lungamente lottare per vincere la sua opposizione.
Poiché la data ricorreva in quaresima e perché si volle dare anche
occasione di manifestare devozione e amore al Papa, i festeggiamenti furono
fissati per il 29 giugno.
Mons. Basile preparò e organizzò tutte le varie manifestazioni e dal
gennaio del 1897 cominciò a pubblicare un mensile intitolato «Il Giubileo
Episcopale » per prepararvi l'animo dei fedeli.
In esso, man mano, vennero pubblicate le lettere di adesione di molti
vescovi e illustri personalità, tra cui ricordiamo quelle di tutti i vescovi di
Sicilia e specialmente di mons. Genuardi, dei fratelli vescovi Blandini, del
Card. Celesia, di mons. Bernardo Cozzucli di Nicosia.
Mons. Gaetano Blandini, vescovo di Agrigento, tra l'altro, così
scrisse: « All'Em.mo Guarino ho avuto sempre gratitudine e devozione di
beneficato, di discepolo, di figlio: Girgenti poi che ebbe la bella sorte di
essere a lui quasi patria, perché per molti anni si educò il cuore bennato e la
mente eletta nel Seminario e nel Collegio rinomati sovr'ogni altro di Sicilia,
massime per le scienze sacre e giuridico-civili, Girgenti che ne presagì la
luminosa carriera e serba tutt'ora viva la memoria del suo grande alunno, vedrà
riverberare a suo decoro i grandiosi festeggiamenti che verranno celebrati ad
onore dell'esimio porporato ». 80
Mons. Guarino volle che i
festeggiamenti si traducessero in iniziative di carità verso i poveri e in
realizzazioni concrete per il bene spirituale dei suoi fedeli. Perciò dispose
che in tutta la diocesi, specialmente durante la quaresima di quell'anno, si
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tenessero dei corsi di esercizi spirituali, per le associazioni, i
vari ceti e gli altri fedeli in modo che tutti sentissero la parola di Dio e si
avvicinassero al Signore con i Santi Sacramenti. L'iniziativa riscosse il
consenso generale e fu attuata in tutte le parrocchie con gran frutto.
I festeggiamenti si svolsero dal 27 al 29 giugno concludendosi con un
pontificale del Card. Celesia, presenti gli arcivescovi di Monreale, Reggio,
Siracusa; i vescovi di Piazza Armerina, Noto, Acireale, Agrigento, Nicosia,
Patti, Caltanissetta, S. Lucia e l'Ausiliare di Messina. Pronunziò il discorso
celebrativo mons. Giovanni Blandini, vescovo di Noto.
L'oratore, prendendo spunto dalla festività dei Ss. Pietro e Paolo, la
vita e l'opera dei quali è
così importante nella Chiesa perché i due apostoli
« più
largamente bevettero alla sorgente del Divino Amore e seppero, davanti agli
altri, mediante il magistero della soprannaturale carità sopraffare e vincere
l'egoismo» dimostrò che tutta la vita e l'attività pastorale di mons. Guarino
furono illuminate, guidate e riscaldate dall'amore cristiano, anche nelle forme
più eroiche.
«
Troverete voi - domandò a conclusione del suo discorso - un atto solo dei suoi
venticinque anni di episcopato che egli non abbia informato a squisita carità,
un solo atto in cui egli siasi per poco dimenticato che comandare nel pastoral
ministero sia servire con pazienza e soavità, farsi tutto a tutti per lucrare
ogni anima a Cristo, piangere con i piangenti, gioire coi giubilanti, infermare
con gli infermi, chinarsi con gli umili, debellare i superbi, non resistendo
loro con dispetto, ma fiaccandoli con la fermezza di chi ama gli errori e le
iniquità sconfiggere e nello stesso tempo abbracciare e stringere al cuore il
peccatore e l'errante?
Tanto
ai buoni quanto ai tristi non si è reso mai impossibile rimanere indifferenti
all'espansione generosa dell'amore disinteressato nè artefatto di lui,
mostrarsi insensibili al suo sorriso carezzevole, al suo sguardo dolcissimo,
alle attrattive della sua bontà squisitamente gentile? ». 81
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Il
Papa Leone XIII indirizzò al Cardinale questa lettera:
«Diletto figliuol nostro, salute e apostolica
benedizione. Compiesi il XXV anno dacché fosti insignito della dignità
episcopale e lo auguriamo felicissimo a te e all'intera diocesi di Messina.
Meritamente
si rallegrano teco i fedeli a te commessi, come quelli che per lungo volger di
anni sperimentarono la tua sollecitudine a loro eterno vantaggio e Noi pure ci
rallegriamo che di tanta letizia abbia voluto Iddio giocondarti, premiando così
i travagli volenterosamente incontrati.
E
affinché la nostra benevolenza aggiunga alcunché al tuo gaudio, mentre ti
auguriamo lunga vita e un perfetto ritorno alla sanità antica, a Te e
all'intera diocesi accordiamo con ogni affetto nel Signore la benedizione
apostolica, auspicio abbondevole di celesti doni.
Dato in Roma, presso S. Pietro, il 28 giugno 1897, vigesimo del Nostro
Pontificato ». 82
Per l'occasione fu coniata una medaglia che sul retro reca il profilo
del Cardinale con la scritta: « Joseph Guarino S.R.E. Cardinalis Archiep. et
Archim. Messanensis e nel verso l'iscrizione Ioseph Guarino S.R.E. Cardinalis
Arch. et Archim. Messanen jubilaeum
episcopale celebranti Messanae civitas amatissimo suo Patri et Antistiti fausta
omnia adprecatur - XVI Kal. Apr. A. D. MDCCCXCVII ».83
Un
esemplare in oro fu consegnato al Cardinale, mentre a vescovi e illustri
personaggi ne venne offerto uno di argento e agli altri uno di bronzo.
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