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Domenico De Gregorio
Il Card. Giuseppe Guarino

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  • CAPITOLO  III     ARCIVESCOVO DI SIRACUSA
    • 8.   La   predicazione
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8.   La   predicazione

 

Mons. Guarino durante il suo episcopato siracusano soprattutto volle nutrire i fedeli con la dottrina di Cristo e della Chiesa e sfruttò ogni occasione per parlare al clero e al popolo, nella cattedrale e nelle altre chiese della città, durante le feste, i tridui, le novene e, con la visita pastorale, in tutta la diocesi.

La sua parola « bella, armoniosa, sonora, vibrata, scolpiva la fede nei cuori e li guadagnava a Dio » come scrisse esattamente il can. Annibale M. Di  Francia. 33

       Mons. Guarino era un vero oratore: non secondo la moda del tempo, per la parola enfatica e il gesto studiato, per gli accorgimenti retorici, ma per la rara capacità di farsi ascoltare, seguire e comprendere: doti che non sempre accompagnano gli oratori di grido.


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« Le sue - nota l'avv. Guarino - non erano le conferenze allora in voga, secondo la scuola del Card. Alimonda, irte di citazioni erudite e a smalti e a mosaici, e neppure le alate antitesi che Lacordaire lanciava sulla folla dotta ed elegante del secondo impero dal pergamo di Nòtre Dame. Egli predicava il Vangelo di Gesù in forma piana, chiara, convincente, arricchito dal commento estratto dalla preziosa miniera delle opere dei Padri della Chiesa, che con l'occhio limpido videro tutte le verità della fede, con il cuore commosso penetrarono nei più riposti meandri del pensiero ». 34

« Una volta, nei primi tempi del suo episcopato a Siracusa, si recò in visita ad un monastero e, notata nelle suore una certa tristezza, domandò:

- Perché tanta tristezza oggi? Che bisogni avete?

- Abbiamo bisogno, Eccellenza, di ascoltare più spesso la parola di Dio. Quando il nostro monastero non era stato ancora impoverito, si aveva il predicatore annuale per la predica mensile della buona morte, ma oggi che i mezzi ci sono venuti meno, ne siamo, con dolore, rimaste senza.

- Ebbene ! - soggiunse il pio arcivescovo - mettiamo le cose ad pristinum. Ve lo do io il predicatore; conosco un sacerdote che ha sempre predicato per amor di Dio, senza interesse e senza aver mai accettato complimenti.

      

       - E come si chiama, Eccellenza ?

       - Lo volete sapere? Si chiama padre Don Giuseppe.

A tale risposta quelle buone e semplici religiose, guardandosi l'una l'altra, ammutolirono pensando chi mai poteva essere quel padre D. Giuseppe. L'Arcivescovo compreso l'equivoco in cui le suore erano incorse, riprese a dire:

        - Il predicatore accennatovi si chiama padre Don Giuseppe Guarino, siete contente ora?

 - Contentissime, Eccellenza, risposero d'una sola voce, ed immensamente fortunate ». 35


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L'arcivescovo mantenne la parola e tanto le monache quanto il popolo, che gremiva la chiesa, furono poi molto contenti di ascoltarlo, ogni mese per il ritiro spirituale.

 

 




33 Card. Guarino, o. c., p. 12.



34 Montedoro, o. c., p. 56.



35 Card Guarino, o. c., p. 15.






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