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Domenico De Gregorio
Il Card. Giuseppe Guarino

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  • CAPITOLO  II   IL SACERDOTE
    • 12.  Il discorso sul sacerdozio cattolico
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12.  Il discorso sul sacerdozio cattolico

 

Per la prima solenne messa del sac. Giuseppe Ferrigno, il can. Guarino, tenne il discorso celebrativo che poi venne dato alle stampe.27

Ispirò le sue parole a quelle di Gesù: Sicut misit me Pater et ego mitto vos; haec cum dixisset insufflavit et dixit eis:Accipite Spiritum Sanctum.

Cristo rimane in perpetuo con il suo spirito nella persona dei sacerdoti, banditori della verità e conservatori della vita divina nelle anime per mezzo del loro ministero.

La tesi è dimostrata con un'ampia sintesi della storia della Chiesa in cui si evidenzia l'opera dei sacerdoti nell'illuminare e trasformare i popoli, portandoli alla vera civiltà, quella cristiana.

Come esempio e dimostrazione vengono tratteggiate brevemente le grandi figure di S. Agostino, S. Girolamo, S. Benedetto, S. Gregorio Magno, S. Gregorio VII, S. Francesco, S. Domenico, S. Bernardo, S. Bonaventura, S. Tommaso d'Aquino.

Questi due ultimi sono così delineati: « L'uno va dritto ai cuori, vi penetra dentro nella insinuante dolcezza della sua penna d'oro, se ne impossessa, li rammollisce col crisma soave della pietà e li trasforma; l'altro assedia le intelligenze con la luce invincibile della verità, le rischiara, le purifica, le rassoda; l'uno rende i suoi diritti al pudore, l'altro alla ragione e alla fede; l'uno smaschera l'ipocrisia e ripone nella sua purezza la virtù; l'altro attacca di fronte l'errore di tutti i tempi, di tutte le sette, di tutte le accademie e rialza al suo splendore la verità, delinea i confini della scienza, getta le fondamenta incrollabili dell'eterna giustizia, del diritto, della sapiente legislazione, del domma cattolico, della morale cristiana, della vera filosofia, di tutto lo scibile umano. 28


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Per i tempi successivi il Guarino esalta la figura e l'opera di S. Vincenzo Ferreri, di S. Bernardino da Siena, di S. Francesco di Paola, S. Carlo Borromeo, S. Ignazio, S. Francesco Saverio, S. Camillo de Lellis, S. Giovanni della Croce, S.Giuseppe Calasanzio, S. Filippo Neri, S. Francesco di Sales, S. Vincenzo de' Paoli, S. Paolo della Croce, S. Alfonso de' Liguori.

Lo svolgimento del tema, vasto ed organico, presenta il sacerdote come vindice della verità, luce del mondo e henefattore dell'umanità e questo con la parola e con le opere e soprattutto con la vita.

Spaziando per tutta la storia della Chiesa, dagli Apostoli a Pio IX, il Guarino dimostra come con la forza della predicazione evangelica, dell'esempio, della santità e anche del martirio, il sacerdote ha sconfitto l'errore, vinto il paganesimo, civilizzato la barbarie, purificato i costumi, innalzato gli umili, difeso la virtù, contribuito in mille modi al progresso civile e al miglioramento dell'umanità.

Anche nell'epoca contemporanea, nonostante le difficoltà e le lotte accanite, il sacerdozio cattolico - secondo l'oratore -continua la sua missione specialmente con l'opera multiforme di Pio IX: « La Provvidenza, verso la metà del secolo di Strauss, di Renan, di Proudhon traeva opportunamente da' tesori della sua bontà uno di quegli uomini straordinari che si fan molto attendere nel giro dei secoli, lo riempiva di splendore e facealo sedere sulla cattedra di Pietro. La turba dei ciarloni e dei miscredenti provossi all'illusione immaginando che agevol cosa ella sia trar nella rete chi camminando in mezzo ai lupi, non ha altra regola di quella dettata da Gesù Cristo . . .

Abbondò, quindi, di plausi e chiasso, di ossequi insidiosi ed ipocriti, attorno al Vaticano, sperando di assonnare il pastore per dare un colpo decisivo al gregge. Ma no: non mai dormicchia il custode d'Israele ». 29

Il lungo excursus storico termina con l'accento al concilio Vaticano I e alla sua opera per il rinnovamento della Chiesa e dell'umanità.


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Nella seconda parte del discorso, sulla scorta dei Padri e dei dottori della Chiesa, dopo aver delineato la grandezza spirituale del sacerdozio, specialmente per il potere di consacrare il pane e il vino nell'Eucaristia e di rimettere i peccati, dopo aver esaltato le opere di carità e di beneficenza compiute da innumerevoli sacerdoti per l'umanità sofferente e bisognosa, il can. Guarino rivolge calde parole di esortazione al novello sacerdote.

Esse furono efficaci: il Ferrigno, infatti, riuscì un sacerdote esemplare, tanto benefico nella Chiesa di Dio ed onorò Palermo.

 




27 Il Sacerdozio Cattolico - Discorso del sac. Giuseppe Guarino, canonico della Gollegiata Costantiniana della SS. Trinità detta la Magione, in Palermo, nell'occasione della prima messa solenne del sac. Giuseppe Ferrigno - Palermo, Stabilimento tipografico di Pietro Pensante, 1871.



28 Ibid., p. 14.



29 Ibidem,, pp. 23-24.






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