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Domenico De Gregorio Il Card. Giuseppe Guarino IntraText CT - Lettura del testo |
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6. Le attività pastorali a Siracusa
Subito dopo i primi approcci con il clero della città e della diocesi e la necessaria conoscenza preliminare della situazione pastorale, mons. Guarino, per meglio approfondirla e rendersene conto di persona, così da potere decidere con cognizione di causa i provvedimenti più urgenti e meglio adatti ai bisogni, il 2 settembre 1872 indisse la visita pastorale. Nella notificazione alla diocesi scriveva: « La visita dei pastori della Chiesa, successori legittimi degli apostoli del Redentore, non è che la riproduzione perenne della visita fatta dal Figliuol di Dio all'umanità; e questa visita è stata eseguita costantemente nella Chiesa cattolica da una successione di pastori non mai interrotta . Verremo, quindi, carissimi figlioli e fratelli, a visitarvi nel nome del Signore e, confortati dallo Spirito Santo già ricevuto nella nostra unzione Episcopale, ravviveremo la vostra fede mettendola in guardia dalle false dottrine; vi comunicheremo la pace del Signore; vi predicheremo il regno dei cieli; esamineremo i costumi per tutelarli se buoni, correggerli se cattivi; solleveremo i deboli, rincuoreremo i buoni e, se pur ce ne siano, ci studieremo di ricondurre all'ovile i traviati! Deh! che non ci avvenga di trovare dei profanatori del tempio e delle cose sacre e dei traditori del Nazareno ». 28 Prescrisse allora, per meglio prepararla, che la visita fosse preceduta da una predicazione al popolo e al clero dei singoli paesi e prima di iniziarla volle consacrare l'archidiocesi al Sacro Cuore di Gesù. Scriveva nella Notificazione: « Perché si sprigioni dal Cuore Sacratissimo di Gesù il fuoco del santo amore e venga ad involvere nelle sue fiamme i nostri cuori, per primo atto di santa visita faremo nella nostra cattedrale la solenne dedica della intera diocesi al Cuore Divino dal quale discendono la misericordia e la pace e questa dedica ripeteremo in ciascuna parrocchia ». 29 Cominciò la visita dalla metropolitana e la condusse istancabilmente sino all'aprile del 1874 quando, finalmente, potè concluderla. La lunga vacanza della sede, i torbidi politici che avevano caratterizzato l'ultimo quindicennio erano riusciti a rallentare la disciplina del clero, ad intiepidire il fervore della vita religiosa e, cosa più grave, a corrompere la vita morale di alcuni sacerdoti e di molti fedeli. L'arcivescovo Guarino, con mano ferma, approntò i rimedi necessari particolarmente a Monterosso Almo, a Lentini, a Carlentini, a Comiso. Le difficoltà della sede vacante e del nuovo ordinamento dello stato italiano avevano impedito la nomina dei canonici della cattedrale e delle
collegiate e di molti parroci per cui il servizio divino era riuscito assai difficoltoso. Per colmare subito i vuoti, il 16 dicembre 1872, nominò otto nuovi canonici, momentaneamente onorari, che si impegnarono a prestare il dovuto servizio corale in attesa di immetterli, appena possibile nel possesso delle prebende. Come suo vicario generale scelse mons. Antonio Casaccio e con il suo consiglio provvide anche alle varie parrocchie e collegiate bisognose cosicché, subito dopo i primi mesi del suo arrivo in sede, l'archidiocesi si avviava ad un ritmo ordinato di vita religiosa.
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28 Notificazione al1'archidiocesi di Siracusa del 2 – 9 - 1872 29 Ibid. |
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