Testo, Parte
1 1,II | saper diffinire i nomi di legge.~Studiato che egli ebbe
2 1,IV | Cicerone nell'orazion della legge Manilia, della quale non
3 1,V | città, nella quale con una legge eterna Iddio condanna gli
4 1,V | stupido Maometto diede la legge sopra la quale il fondasse;
5 1,VI | iuris ecc., a' cui piedi si legge la dissertazione dell'illustrissimo
6 1,VIII| peculio, e la terza fu la legge prima sotto il titolo De
7 1,VIII| esso si elesse l'ultima legge, dicendo il perché quella
8 1,VIII| perché si avesse eletto tal legge, perché tanto sarebbe stato
9 1,VIII| egli diffinisce nomi di legge, s'insuperbisce con merito
10 1,VIII| o che, ella essendo una legge dove Ottomano aveva detto
11 1,VIII| comparsa, o che, su questa legge avendo Fabbro attaccato
12 1,VIII| immediatamente il principio della legge, sul quale e non negli altri
13 1,VIII| interpetrò le parole della legge una per una partitamente,
14 1,VIII| della metafisica, della legge e della filologia, e la
15 1,IX | vanità della favola della legge delle XII tavole venuta
16 App,III | della favola d'intorno alla legge delle XII Tavole venuta
17 App,III | intorno alla favola della Legge regia di Triboniano, - anco
18 App,IV | Lacedemone, per una stessa legge di conto nuovo, non già
19 App,IV | nuovo, non già per alcuna legge agraria, e per un'altra
|