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Giovanbattista Vico
Vita di Giovanbattista Vico scritta da se medesimo

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1-cance | candi-difor | diges-genti | geome-lubra | lucan-piram | pitag-s.d. | s.m.-turch | tutta-zio

                                                          grassetto = Testo principale
     Testo, Parte                                         grigio = Testo di commento
1001 1,VIII| come fa ne' Paratitli de' Digesti (De codicillis), e non per 1002 1,VIII| come egli è uso, aperto il Digesto vecchio, sopra del quale 1003 1,V | concepita: "Eius legis tot sunt digito omnipotenti perscripta capita, 1004 App,I | grandezza della perdita: ~Si digni in terris reges - qui exemplis 1005 App,I | in fastigio muliebris dignitatis sui ad imam usque conditionem 1006 1,V | nascitor. Mens verum falsumque dignoscito. Sensus menti ne imponunto. 1007 1,VI | dànno a divedere un gran dilargamento de' vasi escretòri; nelle 1008 App,II | ha ora un campo di poter dilatarsi in tal libro, in cui gli 1009 1,I | a suo tempo si avesse a dilettare più di tutt'altre della 1010 1,III | egli nulla o assai poco si dilettasse della morale così degli 1011 1,IV | nulla o pochissimo si era dilettato di critica - forse perché 1012 1,III | dell'eloquenza che fanno dilettevoli l'acutezze.~"Talché con 1013 1,I | per la riflessione non si dilettino dell'arguzie e del falso.~ 1014 1,II | egli frattanto a perdere la dilicata complessione in mal d'eticìa, 1015 App,II | fare sperienza quanto la dilicatezza de' sensi greci potesse 1016 App,I | cultus aeternarum rerum diligentia - quae - Helionora augusta 1017 1,I | de' quali egli, con le "diligenze" che essi padri dicono, 1018 App,IV | abbozzate, polirsi o, corte, più dilungarsi; né ad una gran folla di 1019 1,III | finalmente, se bisogna, dimandare discretamente cosa che per 1020 1,VIII| Cuiacio, nel seguirlo si dimenticò di Ottomano e, dopo Alciato, 1021 1,II | avvenne, perché quivi avendo dimorato ben nove anni, fece il maggior 1022 1,VI | giurisprudenza; e, mentre dimorava in Firenze a rileggere i 1023 1,IX | diritto naturale delle genti, dimostrando a quali certi tempi e con 1024 1,VII | innanzi tempo un'idea che dimostrasse poter un tal sistema uscire 1025 1,III | riflettendo che in quella dimostrazione si conteneva insomma una 1026 App,IV | dolor d'Achille, però - dipartendosi con le sue genti dal campo 1027 App,I | appena otto giorni avanti di dipartirsi, talché dovettela scrivere 1028 App,II | alle cose future, che tutte dipendono dalle leggi di quell'istoria 1029 App,IV | n suo luogo, proporre la dipintura al frontispizio di quei 1030 1,III | quel che appresso se ne dirà.~ 1031 1,VII | colligatas alias in alias dirigere et cunctas ad Deum, ipsarum 1032 1,V | nello scrivere, così andò dirozzando i suoi lavori d'ingegno, 1033 1,VII | orazioni augurali ed aveva dirozzato pur grossolanamente nella 1034 1,V | Del metodo, in cui egli disappruova gli studi delle lingue, 1035 App,IV | alle sue opere, dopo le disappruovi e ne faccia rifiuto, perché 1036 1,V | teologia, in conseguenza di cui discendano alla cristiana morale, e, 1037 1,V | sapiente d'idea, così Tacito discende a tutti i consigli dell' 1038 1,I | punto che egli dava a' suoi discepoli tal giudizio di Ermanno 1039 1,I | facesse i doveri di buon discepolo; e, colui affermandoglielo, 1040 App,II | non mancano leggitori di discernimento e di mente."~A' gentil inviti 1041 1,II | della metà si apprenda la disciplina legale con questo metodo 1042 1,IX | seconda guerra di Cartagine, discorrendo sopra diverse cose che seguirono 1043 App,IV | dintorno al ben parlare discorreva talmente ch'ella fusse animata, 1044 App,II | composto. Con le lodi e col discorso andandosi sempre più diffondendo 1045 1,III | finalmente, se bisogna, dimandare discretamente cosa che per natura si possa 1046 1,I | ma, perché egli era assai discreto, volle in ciò compiacere 1047 1,IV | Epicuro permette il mondo alla discrezione del caso, così, dalla necessità 1048 1,IX | non hanno punto badato" - discuopre questa nuova Scienza in 1049 App,I | compassione inverso il reo e di disdegno contro l'attore: laonde 1050 App,II | letteratura e per nobiltà, avendo disegnato una via da indirizzarvi 1051 1,III | delicate figure come con tanti disegni descritti con sottilissime 1052 1,IV | professori di medicina; così poi disegnò alquante prime linee di 1053 App,II | suplicarla ad aggiungervi altre disertazioni su la stessa materia o illustrazione 1054 App,III | vivere tralle fiere ne' diserti dell'Affrica. Aveva destinato 1055 1,I | sopra la lor età!) fatto disertore degli studi, ne divagò un 1056 App,IV | quell'empio voto: ch'Ettore disfacesse il resto de' greci ch'erano 1057 App,III | o almeno, per non fargli disiderare, vi si devono stampare detti 1058 App,III | Anzi, acciocché nemmeno si disiderassero i libri del Diritto universale, 1059 App,IV | profitto de' giovani, e, per disingannargli o non fargli cadere negl' 1060 1,IV | esso ne arebbe ottenuta dispensa da Roma. Qui, vedendosi 1061 1,VIII| dissavventura del Vico, per la quale disperò per l'avvenire aver mai 1062 App,IV | pasce la mente umana. Gli dispiacciono i libri del Diritto universale, 1063 1,VII | in questa seconda parte dispiacendo a taluni un capitolo così 1064 1,II | uditori: onde, come farebbe dispiacenza alle gravi e severe, così 1065 App,II | favorito il Vico, tanto dispiacer gli ha fatto lo stampatore, 1066 App,III | il primo per far cosa che dispiacesse all'autore; il secondo per 1067 1,VI | grazia si compose. Ma il dispiacimento delle etimologie gramatiche, 1068 1,VII | opera del Vico, altrettanto dispiacque a coloro che ne avevano 1069 1,III | particolari e sa fil filo disporgli, tanto difficilmente comprende 1070 1,VII | vi spese due anni, uno a disporne da quelle molto sparse e 1071 1,V | vedan corrotto, per potersi disporre ad emendarlo naturalmente 1072 App,II | Ciccarelli finalmente vi si dispose. E, come si vede, scrissela 1073 1,III | deriva una morale tutta ben disposta per la civiltà, onde la 1074 1,VIII| già le leggi ne' Pandetti disposte con alcun metodo scolastico 1075 1,III | Delle Carte; onde si ritrovò disposto a compiacersi della fisica 1076 1,III | e ad esser rattenuto di disprezzare la fisica stoica, che vuole 1077 1,IV | tempi era andata in un sommo disprezzo. Gl'interpetri antichi della 1078 1,I | profondi tagli il fanciullo si dissanguò; talché il cerusico, osservato 1079 1,VIII| dal pretenderla.~Questa dissavventura del Vico, per la quale disperò 1080 1,II | perché non si assideri e si dissecchi affatto, e con la molta 1081 App,I | ragionare, che durò molto poco, dissegli: - Il signor cardinale mi 1082 1,VII | congruerit, verum; quod dissenserit, falsum esse demonstremus. 1083 App,IV | carità e da vero filosofo o dissimulare o compatirgli. Però quanto 1084 App,III | opera, distratto leggevasi e dissipato, ora con assai molto di 1085 1,VI | numero ed in ogni numero dissuguale vi sta dentro indivisibilmente ( 1086 1,VI | fomento in proporzionata distanza concepisce il foco e, in 1087 1,VI | sta egualmente sotto linee distese ineguali (onde la diagonale 1088 1,VI | come il punto, che non è disteso, con un escorso faccia l' 1089 1,IX | forza de' raziocini, senza distinguervi con un qualche privilegio 1090 App,II | signori letterati d'Italia più distinti o per l'opere date alla 1091 1,IV | dentro l'etimologia e la distinzion dello "stato", ripiena di 1092 1,IX | confusamente e non con tutta distinzione aveva inteso nelle sue opere 1093 App,III | il filo di quell'opera, distratto leggevasi e dissipato, ora 1094 1,II | particolari, commutativa e distributiva, come a due fabre divine 1095 1,III | immagina affatto nulla; distrugge l'intendimento, perché professa 1096 1,VI | tanto dividergli quanto distruggergli), così il punto, che sta 1097 1,VI | inestensa, che sotto corpi disuguali vi stia egualmente sotto 1098 1,VI | d'intorno a' vantaggi e disvantaggi della maniera di studiare 1099 1,VII | dal tempo degli esercizi diurni rimanevagli la sola notte 1100 1,VIII| egli avesse punto dal testo divagato, perché sarebbe stato affatto 1101 1,I | disertore degli studi, ne divagò un anno e mezzo. Non fingerassi 1102 1,VI | colliquativi, che dànno a divedere un gran dilargamento de' 1103 App,III | aveva tenuto, a tutto cielo diversa. Ed in questa tutto ciò 1104 1,V | efficacia e ad un medesimo tempo diversissime cose e moltissime; che i 1105 1,V | delle opinioni nate dalla diversità de' gusti de' sensi, ne' 1106 1,IV | fisiche erano al Vico come divertimenti dalle meditazioni severe 1107 1,II | fatto errore potrebbe dirsi divertimento poco meno che necessario 1108 1,IV | quale con l'impresso moto la divida in quadrelli, e, impedita 1109 1,VII | quale in questo libro si divide in due parti, una De constantia 1110 1,VI | siccome i numeri, ch'è tanto dividergli quanto distruggergli), così 1111 1,VII | hanc tractationem universam divido in partes tres: in quarum 1112 1,III | finalmente ragionano, ne diviene la gioventù arida e secca 1113 1,VII | stati finora osservati, e divinamente esser tessuti sopra due 1114 1,VII | demonstremus. Atque adeo de divinarum atque humanarum rerum notitia 1115 1,VII | a Deo esse; in secunda, divinum lumen sive aeternum verum 1116 1,IX | scorsi loro dinanzi essi divisero in tre epoche, una dell' 1117 1,IV | questo fa i suoi tre elementi divisibili all'infinito; quello pone 1118 1,IV | Epicuro, che quello ferma la divisibilità del corpo negli atomi, questo 1119 1,VII | oscuro ed eroico secondo la division di Varrone. Le quali lezioni 1120 1,II | per generi e, con esatte divisioni condotte fil filo per le 1121 App,IV | stravagante male che gli ha divorato quasi tutto ciò ch'è al 1122 1,III | dipendenza dal corpo nostro, dobbiamo intendere essere principio 1123 1,VII | quam apud ipsos; imo vero doctiora et acutiora dici ab italis 1124 1,V | ipsius cognitionem ad omnem doctrinarum orbem brevi absolvendum 1125 1,IX | un libro in dodicesimo di dodeci fogli, non più, in carattere 1126 App,II | rada che un libretto di dodici fogli in dodicesimo fu comperato 1127 App,I | contulit - animitus eheu dolenda optimo cuique iactura!~La 1128 1,IV | giovine quanto valesse, si doleva gentilmente che non se ne 1129 App,IV | quantunque fusse giusto il dolor d'Achille, però - dipartendosi 1130 App,IV | tormentata da spasimosi dolori nelle cosce e nelle gambe 1131 1,III | dimostrare la grandezza che si domanda; e tutto ciò per fruttare, 1132 1,III | ritrovare le grandezze che si domandano, si avesse a durare una 1133 App,IV | finì ad ore ventuna della domenica di Pasqua di Resurrezione; - 1134 App,IV | fatighe, afflitta da tante domestiche cure e tormentata da spasimosi 1135 1,VII | ed in mezzo agli strepiti domestici e spesso in conversazion 1136 1,V | basti perché ammansisca e domi la filautia o sia l'amor 1137 App,I | ricevutosi questo Reame al dominio austriaco, dal signor conte 1138 App,I | grazie per l'essemplare mi dona, il quale si è letto nella 1139 1,VII | Nova scientia tentatur, donde s'incomincia la filologia 1140 1,IX | andarono ad unire con certe donne in perpetua compagnia di 1141 1,III | fanciulli e le deboli delle donnicciuole. E quantunque egli non sapesse 1142 App,IV | di candidissimi costumi, donò il manoscritto delle annotazioni 1143 1,I | figliuolo, non che imprestò, donògli non solo il Vulteio, ma 1144 1,I | comandandogli che andasse a dormire, più volte il ritruovò aver 1145 1,III | convellere ne' giovinetti quelle doti della mente giovanile, le 1146 1,IV | Grecia, nel tempo che fu più dotta e ben parlante, sembrava 1147 1,VII | che sono le tre lingue dotte antiche che ci son pervenute 1148 1,IV | aveva steso Virgilio la dottissima ecloga Sicelides musae, 1149 1,I | di Ermanno Vulteio ad un dottor di leggi per nome Nicolò 1150 App,IV | cadere negl'inganni de' falsi dottori, nulla curò di contrarre 1151 App,III | travaglia ad impugnare le dottrine di Grozio e di Pufendorfio ( 1152 App,III | onde uscì tal ragionamento, dovendo il Vico risponder a' signori 1153 App,I | componesse l'orazione funebre, e dovendosi fare gli altri componimenti 1154 1,III | fa spedito l'ingegno in dover correrle tutte, e tra tutte 1155 App,III | libro, ch'è il principal dovere de' novellieri letterari ( 1156 1,VI | mole non regge, e solamente dovervi portare in mezzo libri d' 1157 1,V | che, quando si credevano dovervisi per lunga età ristabilire 1158 App,I | avanti di dipartirsi, talché dovettela scrivere sulle stampe, che 1159 1,VIII| vecchio, sopra del quale dovevan sortire quella volta le 1160 1,II | che la suppellettile più doviziosa della poesia ella si proccura 1161 1,I | erudizione; ma, con ingenuità dovuta da istorico, si narrerà 1162 App,II | appruovasse tale e non altra aver dovuto essere la sua vita letteraria.~ 1163 App,I | nuova idea, ch'è d'un poema dramatico monodico col titolo di Giunone 1164 1,II | stravagante che sorprenda la dritta espettazione degli uditori: 1165 1,V | aeterno animo esto. Ad duas res, verum honestumque, 1166 1,IV | topica legale nelle cause di dubbia equità. Il dottissimo signor 1167 1,VII | una ilia re de qua omnino dubitare non possumus, nimirum cogitatione, 1168 App,I | Torre, nobile genovese, duchessa di Carignano.~E qui lo studio 1169 1,IV | donna Ippolita Cantelmi de' duchi di Popoli con don Vincenzo 1170 1,V | Ratio vitae auspicium, ductum imperiumque habeto. Cupiditates 1171 App,I | proemio:~Helionoræ augustæ - e ducum Neoburgensium domo - Leopoldi 1172 App,IV | assequar,~et cedo invidiae, dummodo absolvar cinis.~ 1173 1,VII | Baptistae Vici Notae in duos libros, alterum De universi 1174 1,III | compatimento il vedeva posto nella dura necessità di dare in mille 1175 1,IV | sovente con lavorar canzoni, durando ancora il primo abito di 1176 | ea 1177 | eam 1178 App,III | vestras civiles virtutes earumque laudes complecteretur. Cum 1179 1,VII | ricevé il comando perché ébbene pronta dal duca una sformata 1180 | ebbero 1181 1,IV | molto più per le alterazioni eccessive degli scolastici, era già 1182 1,VI | quella d'altri animali, e l'eccessivo freddo egualmente che 'l 1183 1,IV | steso Virgilio la dottissima ecloga Sicelides musae, compose 1184 1,II | decreti del senato e degli editti de' pretori che interpetrano: 1185 1,II | la idea eterna che da sé educe e crea la materia medesima, 1186 1,II | è materia dalla quale si educono le forme particolari e, 1187 1,VII | letterati dottissimi, co' quali efficacemente la lodarono, non sono costoro 1188 1,IV | darne i giudizi e adoperarvi efficaci rimedi; e la galenica, la 1189 App,IV | fu fatto impiccare dagli efori.~"Il terzo errore è nel 1190 1,VI | accomoderebbe la medicina egiziana del lasco e dello stretto. 1191 1,VII | tamen oculo vidi multa et egregia, tum philosophica tum etiam 1192 1,VII | clarissime, meque inter egregiae tuae eruditionis iustos 1193 1,III | triangolo, che si dimostra con egual distesa combaciarsi con 1194 App,I | quamplurimum contulit - animitus eheu dolenda optimo cuique iactura!~ 1195 | ei 1196 App,III | eruditorum lipsiensium collegio eiusque praefecto excellentissimo 1197 1,II | quello sono ripresi in latina eleganza i romani giureconsulti, 1198 1,VIII| ore, col fior fiore dell'eleganze legali della giurisprudenza 1199 App,I | signor Giovanni Clerico ed eleggé via più sicura per Livorno, 1200 1,V | amica de' giovani, perché eleggono la lor sorta della vita 1201 App,IV | incomparabile latin poeta elegiaco e di candidissimi costumi, 1202 1,VIII| prefetto scusandosene, esso si elesse l'ultima legge, dicendo 1203 1,IV | tre canzoni, In lode dell'elettor Massimiliano di Baviera, 1204 App,I | funerali dell'imperadrice Elionora fu comandato di fare le 1205 App,I | dedit Leopoldo - talem ex Elisabetha augusta Carolo imp. - a 1206 1,V | incominciarsi gli studi, poiché elle tutte s'attengono alla memoria, 1207 1,VI | mentre s'addrizzano al polo, elleno apertamente si vedono sforzarsi 1208 App,III | numero di materie vi si emendano quantità d'errori volgari, 1209 App,I | populorum ac gentium corruptos emendant mores - et rebuspp. civilem 1210 1,V | per potersi disporre ad emendarlo naturalmente con la morale 1211 1,V | difetti sia egli necessario emendarsi; né per affezione o di particolar 1212 App,IV | nella Scienza nuova seconda emendato. Ma il brevissimo tempo, 1213 App,II | avevano conosciuto), egli l'emendava talmente con la sapienza 1214 App,IV | di quest'opera, un ultimo emergente, anco natogli da Venezia, 1215 1,I | filosofia con una maniera eminente, come a metafisico si conviene, 1216 1,IX | fortuna di meritare dall'eminentissimo cardinale Lorenzo Corsini, 1217 1,IV | Carlo Rossi la greca, don Emmanuel Cicatelli, celebre orator 1218 App,IV | costume de' letterati suoi emoli, che doveva con cristiana 1219 1,IV | avesse servito innanzi agli empi averroisti, però, essendone 1220 App,III | narrato; ed un italiano con empia bugia informò i signori 1221 App,IV | scrivere altrettanti fogli ch'empiessero il vuoto di quel picciol 1222 App,IV | sono di cuor picciolo, s'empiono de' favorevoli giudizi dati 1223 1,VIII| risposto, il Vico arebbe empiuta la lezione di Fabbro e non 1224 1,I | altro fe' cadere infermo per emularlo, il terzo, perché ben visto 1225 App,IV | dell'eroica virtù, egli entra nell'idea dell'eroe quale ' 1226 1,IV | con una critica filosofica entrando nel di loro spirito, siccome 1227 App,II | che 'l van leggendo, più entrano in ammirazione e stima della 1228 1,V | exponitque. Qui egli fa entrar gli uditori in una meditazion 1229 App,II | incomodo per la lontananza, son entrati in deliberazione alcuni 1230 | entro 1231 1,VIII| aspettazione, perché egli vi entrò con una brieve, grave e 1232 1,VII | ante perpaucos dies ab ephoro illustrissimi comitis Wildenstein 1233 App,III | che ed egli si accusa o epicureo o spinosista, e, 'n vece 1234 App,IV | grave malore, contratto dall'epidemia del catarro, ch'allora scorse 1235 1,II | ricorda, o apologia di un epigramma di un valentuomo, canonico 1236 1,IX | favella eroica; la terza epistolica per parlari convenuti negli 1237 App,I | in quarto, vi compose un epitalamio di nuova idea, ch'è d'un 1238 1,IX | razza furono certamente gli Eraclidi, da' quali sotto due re 1239 1,IX | antichissimi greci dissero "razze erculee", riputate di origine divina 1240 1,VII | uomo dottissimo e degno erede della celebre biblioteca 1241 1,VII | di note opera di auttore eretico.~Con questi studi, con queste 1242 1,VI | apertamente si vedono sforzarsi d'ergere verso il zenit; talché forse 1243 1,VI | ella più che altrove si ergesse, potrebbe dare la misura 1244 1,IX | essere stati di certi regni eroici o sia d'ordini regnanti 1245 1,I | altra riuscita di litterato.~Errando egli così fuori del dritto 1246 1,IX | eterno. Nello che hanno errato di concerto Grozio, Seldeno 1247 1,I | Instituzioni canoniche di Errigo Canisio, perché questi a 1248 App,IV | prima, se non nelle materie, errò certamente nell'ordine, 1249 App,IV | tutto contrario. Ma cotal error da noi preso era in fatti, 1250 1,VII | praeter Deum tenebras esse et errores". E vi ragionò sopra da 1251 1,V | gloriae sive communi bono erudiatur. Ella è contra i falsi dotti 1252 App,II | libro che contenga più cose erudite e filosofiche, e queste 1253 1,V | simulata, solida non vana, eruditione ornari studeatis. E dimostra 1254 1,VII | septentrionalibus eruditis acumen atque eruditionem non minus apud italos inveniri 1255 1,VII | nostris septentrionalibus eruditis acumen atque eruditionem 1256 1,IV | poesia, o per ostentare un'erudizion da memoria. Si condannava 1257 App,II | compose, e contiene varie erudizioni spettanti al progresso del 1258 1,VI | linguae latinae originibus eruenda. E vi si attaccò la contesa 1259 1,III | congruenza di triangoli esaminata partitamente per ciascun 1260 1,II | i giureconsulti medesimi esaminavano le parole delle leggi, de' 1261 1,III | affermare se non prima si esaminino partitamente le parti che 1262 App,I | talmente piena, chiara ed esatta, che gli risparmiò l'appuramento 1263 1,II | il vero per generi e, con esatte divisioni condotte fil filo 1264 App,IV | dalla peste campati, e gode esaudirsi (siccome, nel ragionando 1265 App,III | delle nazioni straniere, esca dal mondo degli uomini e 1266 1,IV | Né dalla sua metafisica esce una logica propia, perché 1267 App,III | far incetta de' libri ch'escono nell'Europa tuttodì dalle 1268 1,VI | gran dilargamento de' vasi escretòri; nelle ardenti, il tatto 1269 App,I | adempito i miei doveri ed eseguito i pregiati comandi di Vostra 1270 1,I | perché egli speditamente eseguiva in casa ciò se gl'imponeva 1271 App,II | avevasi ritirato tutti gli esemplari ch'erano rimasti a Felice 1272 1,V | perpetua successione di esempli. Nell'Assiria sursero i 1273 App,III | sperienza, come, per cagion d'esemplo, sulle propietà del diritto 1274 1,I | esso non faceva altro che esercitar la memoria, e l'intelletto 1275 App,I | Vico delle occasioni di esercitarsi anco negli ameni; come, 1276 1,III | come materie più propie da esercitarvi la memoria, la fantasia 1277 1,I | generoso cavallo e molto e bene esercitato in guerra e lunga pezza 1278 1,IV | usi di poetare, in che si esercitava sovente con lavorar canzoni, 1279 1,VII | conservava. E dal tempo degli esercizi diurni rimanevagli la sola 1280 1,II | tal sorta di poesia per un esercizio d'ingegno in opere d'argutezza, 1281 App,IV | considerazione che merita, ed esibendole in ogni congiontura di suo 1282 1,V | critici a compiacenza, che esiggono con iniquità i tributi di 1283 App,III | affatto contrari. Fa una grave esortazione a costui, che, poiché peggio 1284 1,V | fisiche corpuscolari, in esperienze ed in macchine, dovettero 1285 1,II | che sorprenda la dritta espettazione degli uditori: onde, come 1286 App,II | libro una prefazione ch'esponesse i vari princìpi delle varie 1287 App,II | molto più di quello si vede espresso e 'l considerano come capo 1288 App,I | gentilmente l'impiego:~"Non saprei esprimere il piacere da me provato 1289 1,VII | et philologia, quod, cum essem Ultraiecti, vix leviter 1290 App,I | rendo infinite grazie per l'essemplare mi dona, il quale si è letto 1291 1,VIII| aveva recitata e ne diede essemplari, fra gli altri, al signor 1292 1,V | altro si regola che con gli essempli, che devono apprendersi 1293 | essendogli 1294 1,IV | agli empi averroisti, però, essendone la pianta quella di Platone, 1295 | essendosi 1296 | essendovi 1297 1,III | differenza, che costituisca l'essenza della cosa che si desidera 1298 1,VI | onde Aristotile disse l'essenze essere indivisibili siccome 1299 1,IX | nascere; osservandovi sempre essenziali differenze tra gli ebrei 1300 | essergli 1301 App,IV | fattagli da Achille, e stimando esserglici andato del punto suo, per 1302 1,V | unicamente perché non vogliamo esserlo, quando, col sol volere 1303 App,II | proponimento, il Vico, oltre di essersene protestato da Roma per una 1304 | est 1305 1,I | Nel qual tempo, essendo di està, egli si poneva al tavolino 1306 App,II | da essi risulta, sino ad estendersi alle cose future, che tutte 1307 1,VI | con un escorso faccia l'estension della linea, così vi sia 1308 1,V | gusto di lettere e grande estimatore de' letterati, e da don 1309 1,II | eruditi, che poi avvertì ed estimò essere puri storici del 1310 | esto 1311 1,VIII| avrebbono bisogno di ben lunghi estratti; è ordita con "metodo mattematico", 1312 App,II | ne ho mandato un picciolo estratto in Francia per far conoscere 1313 1,II | posta in mezzo, come a due estremi, tra la calvinistica e la 1314 | etiam 1315 1,II | dilicata complessione in mal d'eticìa, ed eran a lui in troppe 1316 1,IV | caussarum contenendosi dentro l'etimologia e la distinzion dello "stato", 1317 1,V | in onore del cardinale d'Etré, suo protettore, cominciò 1318 App,IV | fa quell'empio voto: ch'Ettore disfacesse il resto de' 1319 1,V | tra gl'infiniti irregolari eventi della malizia e della fortuna 1320 1,VIII| fatto accorto dell'infelice evento, qual in fatti riuscì anche 1321 1,VII | Ultraiecti, vix leviter evolvere potui. Coactus enim negotiis 1322 App,III | vestra eruditi nominis caussa evulgaverim, eas nedum nullius offensionis 1323 App,III | spero, tecumque in primis, excellentissime Burcarde Menckeni, qui praestantissimae 1324 App,III | collegio eiusque praefecto excellentissimo viro BURCARDO MENCKENIO, 1325 1,VII | tria elementa, quae tam existere et nostra esse quam nos 1326 1,VII | frigidiorum orarum incolis expectari queant. Cras vero Ultraiectum 1327 1,VII | possumus, nimirum cogitatione, explicemus. Quod quo facilius faciamus, 1328 1,V | perdiscendis ordinem proponit exponitque. Qui egli fa entrar gli 1329 1,III | séguito di conseguenze vi fabbrica sopra una fisica meccanica, 1330 1,IV | sopra le prime righe di Fabio Quintiliano nel lunghissimo 1331 1,II | distributiva, come a due fabre divine che misurino le utilità 1332 1,VIII| Cuiacio absoluto, Hotmanum a Fabro vindicabimus". Tanto egli 1333 1,VI | che è un solido di quattro facce triangolari, e vi si accomoderebbe 1334 App,IV | fortunato di Socrate, del quale, faccendo menzione il buon Fedro, 1335 1,VII | explicemus. Quod quo facilius faciamus, hanc tractationem universam 1336 1,VII | altera ostendam quanti sit faciendum. Vale, vir clarissime, meque 1337 1,V | invitat incitatque, ac rectum, facilem ac perpetuum in iis perdiscendis 1338 1,VII | cogitatione, explicemus. Quod quo facilius faciamus, hanc tractationem 1339 App,I | cavaliere napoletano, prima facondo avvocato ed allora auditor 1340 App,III | il talento, col tacere e falsare il titolo, la forma e la 1341 1,VII | verum; quod dissenserit, falsum esse demonstremus. Atque 1342 1,V | uni, nascitor. Mens verum falsumque dignoscito. Sensus menti 1343 App,IV | cuius non fugio mortem, si famam assequar,~et cedo invidiae, 1344 1,II | troppe angustie ridotte le famigliari fortune, ed aveva un ardente 1345 App,III | letterati uomini d'un'intiera famosa nazione, e gli ammonisce 1346 1,V | Averroi in metafisica e tanti famosi astronomi e medici che ne 1347 App,II | sua tragedia del Cesare famoso nell'Italia, nella Francia, 1348 1,I | ciò che potesse un ingegno fanciullesco che avesse da riuscire in 1349 App,I | del signor Clerico, per fargliele recapitare in mano propria 1350 | farne 1351 | farvi 1352 App,I | fluxae voluptatis fuga - in fastigio muliebris dignitatis sui 1353 App,IV | Né già questo dee sembrar fasto a taluni: che il Vico, non 1354 App,IV | opera, con un estro quasi fatale, il quale lo strascinò a 1355 1,III | avesse a durare una disperata fatica col nostro umano intendimento 1356 1,IV | che soggettano il mondo al fato. E di tal suo giudizio egli 1357 App,II | finalmente d'un ascesso fattogli nel fianco destro cagionògli 1358 App,IV | a ringraziarla del libro fattomene presentare, del quale ho 1359 1,VI | delle origini de' latini favellari ripurgò i punti di Zenone 1360 1,IX | nazioni in tempi diformati di favelle articolate. Quindi scuopre 1361 1,IX | raggionata di tempi oscuro e favoloso de' greci, da' quali abbiamo 1362 App,IV | sospetto de' nobili che col favor popolare volesse farsi tiranno 1363 1,IV | primario de' tribunali e gran favoreggiatore de' letterati, volle fare 1364 App,IV | picciolo, s'empiono de' favorevoli giudizi dati alle loro e, 1365 App,I | mi trovai sempre colmo di favori e di grazie compartitemi 1366 App,I | quattro signori viceré), per favorire il Vico, a bella posta vi 1367 1,V | per imprudentiam, secus faxit, perduellionis reus ipse 1368 App,II | l'umor della collera (che fecegli spesso mortali infermità, 1369 | fecero 1370 App,IV | appena dopo tre giorni che le feci per un mio figliuolo presentar 1371 App,II | qual è così sublime e così feconda l'idea che ne ha assegnata."~ 1372 1,V | letterati propostagli da don Federico Pappacoda, cavalliere napoletano 1373 1,IV | ritragge dai diritti delle fedi con le quali tal professore 1374 App,IV | faccendo menzione il buon Fedro, fece quel magnanimo voto:~ 1375 App,I | capiatis dolorem - quae felici foecunditate - quod erat 1376 1,VI | la vita, sopra cui, come femmina, operi come maschio l'etere, 1377 1,IX | alle stelle, portati da' fenici in Grecia (lo che dimostra 1378 1,VI | assai volgari nel fuoco; de' fenomeni della calamita tre essere 1379 1,VII | infingesse i nemici per poi ferirgli, risponde senza nominargli 1380 App,I | l'avversa fortuna volle ferirlo nella stima di letterato; 1381 1,IX | ultimi governi in che si ferman finalmente le nazioni; e 1382 1,V | il più potente mezzo di fermare l'umana società, così dalle 1383 App,I | deve ella adoperare "verba ferme poetarum", forse per mantenersi 1384 1,IX | principio sorsero e stieron fermi sopra pratiche di un giusto 1385 1,IV | E, infatti, sul maggior fervore che si celebrava la fisica 1386 1,VII | fonte me proluere possem. Festinante tamen oculo vidi multa et 1387 1,VII | aestimatores numerato. Dabam, festinanti manu, Amstelodami, ad diem 1388 1,I | moto e privo di senso, e fiaccatagli la parte destra del cranio 1389 1,IX | critica usata; e, con la fiaccola di tal nuova arte critica, 1390 App,II | d'un ascesso fattogli nel fianco destro cagionògli la morte, 1391 1,II | Aristotile, di cui più soventi fiate su vari princìpi d'instituzioni 1392 App,IV | stato averla quasi ad un fiato scorsa quanto averla fin 1393 1,IV | della letteratura i Marsili Ficini, i Pici della Mirandola, 1394 1,V | restaron congionti in una fida e signorile amicizia.~Fino 1395 App,III | magnanimitatem et bonam fidem, istius malitiam, invidiam 1396 1,I | la poca sperienza è tutta fiducia e piena di alte speranze, 1397 App,III | uomini e vada a vivere tralle fiere ne' diserti dell'Affrica. 1398 1,V | Almanzorri tutti barbari e fieri, e servirono a stabilire 1399 App,III | padre e per figliuoli e figliuole ancor avolo); narra che 1400 App,II | lettere di ciascun autore sono figurate in rame, con emblemi ritruovati 1401 App,I | orazione, che vanno in un libro figurato in foglio, magnificamente 1402 1,III | fantasia con le sue delicate figure come con tanti disegni descritti 1403 1,V | perché ammansisca e domi la filautia o sia l'amor propio, ed 1404 App,I | venuto in Napoli il re Filippo quinto, ebbe egli ordine 1405 1,IX | così da' filosofi come da' filologi di ritrovarne i progressi 1406 App,I | signor don Giambattista Filomarino, cavalliere di pietà, di 1407 1,IV | di note, con una critica filosofica entrando nel di loro spirito, 1408 1,III | progressi del Vico nelle filosofie, fa qui bisogno ritornare 1409 | finché 1410 1,I | divagò un anno e mezzo. Non fingerassi qui ciò che astutamente 1411 1,VI | generazione, dia forma alle cose finite; - e come Pittagora, che 1412 1,V | certo l'infinito che il finito, la mente che 'l corpo, 1413 1,III | di vuoto interspersovi, fìnselesi indivisibili: ch'è una filosofia 1414 1,VI | Firenze a rileggere i Pandetti fiorentini, ne tenne onorevoli ragionamenti 1415 App,II | Sostegni, canonico lateranense fiorentino, uomo che e per le migliori 1416 1,VI | sapere della setta italica fiorì assai innanzi, nella scuola 1417 1,V | quelle arti o professioni che fioriscono nella loro gioventù; ma, 1418 1,VI | giurisprudenza; e, mentre dimorava in Firenze a rileggere i Pandetti fiorentini, 1419 1,VI | che forse quello che i fisici ammirano strani effetti 1420 App,I | delle quattro ch'avevano da fissarsi sopra i quattro archi della 1421 1,IX | osservati in Roma e poi fissi nelle tavole, reggono le 1422 1,V | potentes, quum maxime litteris floruerunt. E si pruova vigorosamente 1423 App,I | regiæ fortunae delicias fluxae voluptatis fuga - in fastigio 1424 App,IV | a p. 313, v. 19, ove io fo Briseide propia d'Agamennone 1425 App,I | capiatis dolorem - quae felici foecunditate - quod erat optandum - ex 1426 App,I | coniugii sorte ita virtute - foemina in orbe terrarum vere primaria - 1427 App,IV | dilungarsi; né ad una gran folla di numeri poetici, che si 1428 1,VI | essere più volgare che 'l fomento in proporzionata distanza 1429 1,IV | romane, i cui principali fondamenti sono la filosofia degli 1430 1,VI | che è tanto dire quanto fondare un principio infinito dell' 1431 1,IX | volgari delle nazioni che essi fondarono, appresso i quali doppo 1432 1,VI | dentro in fuori, - fu mosso a fondarvi sopra un sistema di medicina: 1433 1,V | legge sopra la quale il fondasse; e, mentre i greci, dall' 1434 1,II | sopra la quale idea son poi fondate tutte le repubbliche di 1435 1,VII | temporis ut tam limpido fonte me proluere possem. Festinante 1436 1,IV | delicato o di robusto da' fonti greci o latini o da' limpidi 1437 1,IV | si ricevé in Napoli come forestiero nella sua patria, e vi ritruovò 1438 1,III | natura stessa i giovani a formarsi e filosofi e ben parlanti. 1439 1,V | tutte le nazioni, onde se ne formasse il sapiente insieme e di 1440 1,VIII| praetor", con somigliante formola "Ait iurisconsultus" interpetrò 1441 1,IX | prima volta i costumi che forniscono tutta l'iconomia di cotal 1442 App,I | cogita - namque inter regiæ fortunae delicias fluxae voluptatis 1443 App,III | clarissimi viri, in eam adversam fortunam pertraxisset, ut a vestro 1444 App,IV | onore, si teneva per più fortunato di Socrate, del quale, faccendo 1445 1,V | come operino con divine forze di speditezza, facilità 1446 1,IV | ringraziò quelle selve, fralle quali, dal suo buon genio 1447 1,IV | volle mai pur sapere la francesa), e tutto confermarsi nella 1448 1,IV | Piccolomini, i Mattei Acquavivi, i Franceschi Patrizi, ed avea tanto conferito 1449 1,IX | nazioni gentili e, per un gran frantume di greca antichità, che 1450 1,II | portava in luoghi comuni o frasari; la qual pratica stimava 1451 1,I | la cotenna, quindi dalla frattura cagionatogli uno sformato 1452 1,V | erario, gl'impostori, che fraudano le loro contribuzioni all' 1453 1,V | litteraria societate omnem malam fraudem abesse oportere, si vos 1454 1,VIII| dritto universale, onde con fremito dell'udienza arebbe rotte 1455 App,II | posta, la qual non solea frequentare, erano lettere a lui indiritte. 1456 1,VIII| possiedono per intestazioni più fresche; ed affidato nella vita 1457 1,VII | dici ab italis quam quae a frigidiorum orarum incolis expectari 1458 1,IX | repubbliche; anzi con la froda e con la forza, come si 1459 App,IV | proporre la dipintura al frontispizio di quei libri, e della di 1460 1,V | piace e 'n conseguenza non frutta più. Imperciocché ad un 1461 1,V | Marsili, onde nel Cinquecento fruttarono tanti gran letterati, ma 1462 1,I | istrada. Questo bellissimo frutto rendono alle città le luminose 1463 1,IV | nulla. Né la sua metafisica fruttò punto alcuna morale comoda 1464 App,I | sua ragione, tal avversità fruttògli un onore, il qual nemmeno 1465 1,VII | mentem tuam probe adsequutus fuero, tum vero in voluminis XVIII " 1466 App,I | delicias fluxae voluptatis fuga - in fastigio muliebris 1467 App,IV | magnanimo voto:~cuius non fugio mortem, si famam assequar,~ 1468 | fuit 1469 App,III | al pericoloso rimedio de' fumi del cinabro, il qual anco 1470 1,V | ignoranti, quando, come il fumo agli occhi, la puzza al 1471 App,I | vi componesse l'orazione funebre, e dovendosi fare gli altri 1472 App,I | componessero una orazion funerale. Quella che doveva venire 1473 App,I | erario col titolo: Acta funeris Caroli Sangrii et Iosephi 1474 App,IV | tiranno di Roma, condennato, funne fatto precipitare dal monte 1475 1,VI | un giorno di pubblica funzione di concorsi di cattedre, 1476 1,VIII| scoverte e curiose osservazioni fuor di loro aspettativa". Per 1477 1,VII | uscire all'effetto, ne diede fuora un saggio l'anno 1720, che 1478 App,II | ad estendersi alle cose future, che tutte dipendono dalle 1479 1,IV | Il primo fu il padre don Gaetano di Andrea teatino, che poi 1480 1,IV | adoperarvi efficaci rimedi; e la galenica, la quale, coltivata innanzi 1481 1,VI | italiano della scuola di Galileo, il quale soleva dir spesso 1482 App,IV | ròcca del Campidoglio da' Galli, fu il Capitolino, dopo 1483 App,IV | dolori nelle cosce e nelle gambe e da uno stravagante male 1484 App,III | tempo che, per un'ulcera gangrenosa fattagli nella gola (perché 1485 1,III | filosofia d'Epicuro sopra Pier Gassendi, e due anni doppo ebbe novella 1486 1,IX | filosofia e filologia del gener umano, spiega una storia 1487 1,VI | perché l'uno non è numero e genera il numero ed in ogni numero 1488 1,II | interpetri astratti in massime generali di giusto i particolari 1489 1,VIII| non intendersi, giudica generalmente: che l'opera è "ripiena 1490 1,VI | caldo conferiscono alla generazion delle cose: il freddo a 1491 App,I | conditionem demissio - inter generis humani mortales cultus aeternarum 1492 App,I | commessario d'una causa d'un suo genero, che vi si trattò a ruote 1493 App,IV | avviso il Vico gli professò generosamente le grazie nella seguente 1494 App,IV | opere, le quali chiamava "generose vendette de' suoi detrattori"; 1495 App,I | Marina Della Torre, nobile genovese, duchessa di Carignano.~ 1496 1,II | padre, per altro generoso e gentile, che, in età grave d'anni 1497 1,IX | ch'abbiamo delle antichità gentilesche. E già l'opera era stata 1498 1,II | romano ed ogni altro civile gentilesco per quel che riguarda la 1499 App,I | e particolarmente dalla gentilissima sua persona, che mi ha onorato 1500 App,IV | scempie degli autori della gentilità, quando doveva tener il 1501 App,I | quam legibus - populorum ac gentium corruptos emendant mores -


1-cance | candi-difor | diges-genti | geome-lubra | lucan-piram | pitag-s.d. | s.m.-turch | tutta-zio

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