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Giovanni Della Casa
Le terze rime

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


abbac-lato | latto-veggi | veltr-zucch

     Rima
1 5| Non gli conteria tutti uno abbachista,~Sì ch'io le lascio lor 2 | abbi 3 | abbia 4 | abbiam 5 1| che certi garzonacci ~L 'abbin mandato poco men ch'al sole.~ 6 2| non le conterebbe.~Basti accennarvi sol le cose vere;~Però dico, 7 3| nome Francesco.~Più tosto accettarei Bartolomeo, 25~Piú tosto 8 1| spesso alla camicia anche l'accocca:~ che con tale e fatto 9 3| Odi, se gli è chi voglia accompagnarlo. 45~Non si può dir in 10 1| fornaio che si prolunga,~Per accostarla del forno alle mura,~E Dio 11 4| strana fortuna ambi n'accozza,~Frate, ch'abbiam piagato 12 4| Ma sopra tutte l'altre acerbe strette~È quando giostra 13 5| la mostarda forte e con l'aceto.~S'egli è nessun ch'abbia 14 1| capace,~Ma pur s'intende acqua e non tempesta:~Perch' alla 15 5| pronti il cervello e 'l corpo adatto; ./. Mena sempre le man 16 4| Non lo farebbe 'l sonno addormentare;~E chi contasse allora i 17 5| uom punto v'attizza~Voi v'adirate com'un bel soldato: 35~Dirò 18 1| come si mena.~Se ti bisogna adoperar le mane~A stropicciarlo 19 1| vuol esser dura,~E chi l'adopra gagliardo di schiena,~Che 20 5| Però ch'un tutto l'anno s'affatica ~Per istar cheto, e poi 21 4| altre persone disoneste.~Affaticarti ben, ed aver male~E non 22 1| vuol mai che chi 'nforna s'affretti:~E perch'ella ha da far 23 5| vi dá mai dirieto, ma v'affronta.~La lingua del stizzoso 24 1| strapiove loro in venti lati, ~Affumicato, arsiccio e ismattonato.~ 25 3| Che nol racconcieria santo Agostino.~Svergognerebbe ogni bella 26 1| rodete il basto,~Venitemi aiutar, quand'io mi stracco.~D' 27 4| Com'ei l'aperse, uscir dell'albarello 110~Infermitá, dispetto 28 | alcun 29 1| fa bene e tosto.~E puossi almanco infornar piano e forte ~ 30 | altra 31 2| E se tu trovi chi dica altrimente,~E vuol preporgli il zucchero 32 | altrimenti 33 | altrove 34 1| fassi:~Ed or si torce, or alza la gambetta, 160~Perché 35 3| Voi e questi altri, che m'amate sano,~Non mi chiamate, di 36 4| col fratello;~Fugge gli amici, e sta bizzarro e strano,~ 37 3| lo volesse avere~Né per amico, né per conoscente.~Non 38 4| di qua, di , suda e s'ammazza 20~Per trovarle la mula 39 1| vescovaccio ha la ricetta, 80~Ch'amore e crudeltá gli han posto 40 | ancora 41 2| dar cosí perfetto bere 5~M'andava molto per la fantasia.~E ' 42 2| aspetta il prete,~Che l'andiam a baciar, con la man tesa.~ 43 4| veri:~La ragionò col tal, l'andò, la stette:~Quest'è, ch' 44 5| Perch'ella è dolce, ch'andrebbe piú adagio~Con la mostarda 45 3| avessi manco quindici o vent'anni,~Messer Gandolfo, i' mi 46 5| coperti.~Però ch'un tutto l'anno s'affatica ~Per istar cheto, 47 4| suoi pensieri,~Potrebbe annoverar l'onde del mare. 30~Va racconciando 48 5| Golponi cortigian fatti all'antica, ~Che vorrebbono star sempre 49 3| cognome bravo seco.~Giann'Anton, Gian Maria, Gian Pier, 50 4| lattovaro dentro v'era:~Com'ei l'aperse, uscir dell'albarello 110~ 51 5| Dappoich'ella vi mostra i cori aperti,~E necessaria, piú che ' 52 1| e rosse,~A tal servigio apparecchiate e destre.~E vo' mostrare 53 1| che con tale e fatto apparecchio ~La tien quel forno bianco 54 5| perfetto~Per farci schietti, arditi e liberali:~Che sia tu mille 55 5| dico ben, ch'ella fa l'uomo ardito 85~Come quando un s'adira, 56 1| troppo buon da far le cose arrosto:~Cuocere, come a dir, pasticci 57 1| Di cenci e pezze, tutte arsiccie e rosse,~A tal servigio 58 1| venti lati, ~Affumicato, arsiccio e ismattonato.~Hanno certi 59 1| Soleva esser giá'l forno un'arte santa,~Ora il mestiero è 60 2| sorte, 70~Parte ne sono asciutti e parte molli:~I primi s' 61 2| Anzi fin su l'altar ci aspetta il prete,~Che l'andiam a 62 1| fermi la pala e ch'io l'aspetti; 150~E sempre mai si dimena 63 3| io leggo cosí nel primo aspetto,~Anzi ch'io sappia che cognome 64 2| parrocchian non vuol che l'assaggiate:~Ch'è segno pur, ch'egli 65 | assai 66 1| e crudeltá gli han posto assedio.~E perché vuol del pan tal 67 1| par che ancor ben vi si assetti;~Ma benedetta sia la mia 68 1| con gala:~Perché quando un attende a frugacchiare, 140~Su ' 69 4| cosa grande.~Basta, ch'essi attendevano a godere,~E vivean sempre 70 5| che quando l'uom punto v'attizza~Voi v'adirate com'un bel 71 3| Perché chi vede il nome de l'autore, 50~Fa subito pensier d' 72 5| delle vostre lodi una m'avanzi, 25~L'altre le lascio a 73 1| guasto.~Perch'oggidí quest'avarizia è tanta, ~C'h'ognun vorrebbe 74 | avea 75 | avean 76 3| 50~Fa subito pensier d'averla letta;~ che mio padre 77 4| una roffiana; 45~Che per averle detto una parola,~Non chiede, 78 | avesse 79 | avessero 80 | avessi 81 | avuto 82 2| del parmigiano.~Come tu t'avviluppi seco punto,~Ti fa doler 83 2| un savio in varie vie~Vi bacerá le notti intere intere.~ 84 2| 95~E colui, ch'è baciato, bacia anch'esso.~E perché paia 85 2| ritrovò, Dio gliel perdoni. 60~Baciansi le parenti tutte quante,~ 86 2| tanto mena e rimena.~Se tu baciassi il cento persone,~Vi 87 2| questo caso; 95~E colui, ch'è baciato, bacia anch'esso.~E perché 88 1| bucato, 125~Netto come un bacin, come uno specchio;~Dove 89 1| benché il mondo lo stimi una baia,~Gli ha piú manifattura 90 4| la gola,~Una vecchia, una balia, una roffiana; 45~Che per 91 4| foss'ella mozza.~Cavaci la bambagia del giubbone, 40~Ed a contemplazion 92 4| sottile,~Che a Giove la barba giá di stoppa~Quando gli 93 3| con un fischio, come un barbagianni.~Perché mi par tuttavia 94 4| cavalcare, 95~E tagliar delle barbe e dei capelli.~Di queste 95 3| qualche intelletto di cavallo,~Barbier o castra porci o cava denti~ 96 5| Mena sempre le man com'un barbieri:~Quando un altro comincia, 97 3| Francesco.~Più tosto accettarei Bartolomeo, 25~Piú tosto mi farei chiamar 98 2| anco non le conterebbe.~Basti accennarvi sol le cose vere;~ 99 1| questi signor rodete il basto,~Venitemi aiutar, quand' 100 3| anco Matteo.~E però chi battezza le persone,~Doverebbe tener 101 3| ritrovar questa poltroneria~Da battezzare un suo figliuol maggiore,~ 102 2| Sabati e venerdí non se ne becca.~ che 'l popone e 'l cacio 103 4| sospiri a ritrovare, ~E beccasi il cervello a bel diletto.~ 104 4| giá di stoppa~Quando gli beccò su l'esca e 'l focile.~Come 105 3| che mio padre si un bell'onore ~A ritrovar questa 106 1| ragion se l'abbi mossa;~E bench'io dica or contra'l fatto 107 5| Che sia tu mille volte benedetto.~E poi metton costor ne' 108 4| tosto delle stelle,~Che un beneficiol ben sciagurato,~E gire a 109 3| meco,~Che nessun voglia ber al mio bicchiere.~Va che 110 3| Carlo, ./. Infin a Gian Bernardo e Gian Martino~Odi, se gli 111 2| Ma né per questo gli vo' biasimare, 100~Perché nel vero non 112 3| nessun voglia ber al mio bicchiere.~Va che si possi derivar 113 5| con le seste e le bilance in mano,~Così tornate a 114 5| Ch'i collerici fan le lor bisogne 40 Nette e spedite, dove 115 1| gran lavorio;~Io credo che bisogni, ch'ella sia 55 ~Grande 116 3| non lo dica mai,~S'egli ha bisogno di robe a credenza. 75~Mutalo 117 5| Che par ch'e' monti lor la bizzarria 80~Al primo, e saltan, come 118 4| Fugge gli amici, e sta bizzarro e strano,~Ed è per far del 119 2| Non hanno in sè la somma bontá vera. 30~Io cercai ben di 120 2| cari,~Sol qualche buona borsa se ne sazia.~Il cacio è 121 1| tienla il suo garzon nella brachetta:~E benché in casa sia molto 122 3| E mettergli un cognome bravo seco.~Giann'Anton, Gian 123 | breve 124 5| far rinnegar Cristo alla brigata.~Dove un di questi freddi 125 3| persone,~Doverebbe tener la briglia in mano,~E non lo metter 126 1| tien quel forno bianco di bucato, 125~Netto come un bacin, 127 4| signora, ~Parti aver le budelle in un canestro,~Vatti pur, 128 1| Perché Soranzo, a non vi dir bugia,~La pala mia non è gran 129 3| fosse un Giovanni, e de' buoni.~Per Dio, ch'io vorrei ' 130 5| dinanzi,~A giudicio d'ognuno è buono e bello.~Ma delle vostre 131 4| la figliuola.~Sempre ti butta in occhio: - io feci, io 132 1| quest'avarizia è tanta, ~C'h'ognun vorrebbe infornare 133 2| a impiccar presciutti e caci. 45~Forse che ti debilitan 134 5| capo sano~Che sete solo il caffo e l'eccellenza 110~Di quante 135 1| mal, netto,~E sonne ben cagion questi fratacci,~Io per 136 4| quattrino,~E guardar in cagnesco l'ospitale, 90~Litigar col 137 1| buon appunto la furia gli cala.~Non è facil cosa l'infornare;~ 138 1| E poi si reca in mano il calendario, 115~E guarda molto ben 139 3| signor né messere, 70~Ma calzerebbe ben per eccellenza,~Se voi 140 2| E non avete a dislacciar calzoni, ./. Nuova manifattura 141 4| guazzabuglio;~Ogni stanza era camera e cucina. 75~Poi che quel 142 5| votar l'orinale~Se fussi camerier forse d'un prete,~Ognun, 143 1| capecchio,~E spesso alla camicia anche l'accocca:~ che 144 4| E gire a stare a suon di campanelle. 105~Fu il vaso molto ben 145 1| Ell'hanno a posta le belle canestre~Di cenci e pezze, tutte 146 4| Parti aver le budelle in un canestro,~Vatti pur, e confessa allora 147 1| l'aggiunga meglio in ogni canto:~Che siate un'altra volta 148 1| Se la dovesse ben tor del capecchio,~E spesso alla camicia anche 149 4| tagliar delle barbe e dei capelli.~Di queste e di mill'altre 150 5| vino; 60~Nemica proprio capital di certi ~Golponi cortigian 151 3| gente 65~Rinvolto nella cappa stretto stretto.~Nome che 152 3| un vituperio espresso.~I cappellani, i notai, i pedanti 10 Vi 153 4| Non dico giá del nostro cardinale,~Ma con altre persone disoneste.~ 154 2| perché costan sempre tanto cari,~Sol qualche buona borsa 155 3| Gian Maria, Gian Pier, Gian Carlo, ./. Infin a Gian Bernardo 156 4| vivean sempre lieti a la carlona; 65~Quando gli avean mangiato, 157 5| invito.~Vuol che si dian le carte presto presto,~E 'nvitavi 158 3| intelletto di cavallo,~Barbier o castra porci o cava denti~Sempre 159 3| tocchi, peggio fai,~Che gli è cattivo intero, e peggior mozzo.~ ~ 160 4| man, cosí foss'ella mozza.~Cavaci la bambagia del giubbone, 161 4| l'esca e 'l focile.~Come caval da spron tocco galoppa, 162 4| scrivere e far guardie e cavalcare, 95~E tagliar delle barbe 163 3| Cosí qualche intelletto di cavallo,~Barbier o castra porci 164 5| neri~S'un non s'adira, gli cavano gli occhi.~E mangianli la 165 1| ne ridon poi come ne 'l càvano.~E ciascheduno strazia, 166 5| mal, che Dio dia loro,~Per cavarla de' corpi de' mortali.~Che 167 3| in volgar in latino:~Cavine pur chi vuol lettere, o 168 3| che piú m'increscie, e' cedoloni, 60~Che m'han dato a miei 169 5| persone,~Ognun infin di celebrarvi è roco:~ son le vostre 170 2| Puossene aver a desinare e a cena:~Or vadinsi a impiccar presciutti 171 1| posta le belle canestre~Di cenci e pezze, tutte arsiccie 172 2| somma bontá vera. 30~Io cercai ben di lei drento e di fuora,~ 173 5| a peso d'oro:~Perché un cervel ch'ha poca levatura, ~Vò 174 4| guardi ogni fedel cristiano.~Chiamala or furfantella, or ninfa, 175 3| che m'amate sano,~Non mi chiamate, di grazia, Giovanni:~Pur. 176 3| tirato esser pe' panni,~Chiamato a grido, come un sparviere, 177 3| chi mi vuol chiamar, mi chiami piano.~Vo' piú tosto tirato 178 4| averle detto una parola,~Non chiede, ma comanda, e vuol ch'altrui~ 179 2| Perché nol proibisce mai la chiesa,~Anzi fin su l'altar ci 180 4| Per trovarle la mula o la chinea.~In somma questa è una cosa 181 1| Tiengli la notte e 'l chiusa la bocca,~Se la dovesse 182 4| 105~Fu il vaso molto ben chiuso e serrato,~E per una saccente 183 | ciascheduno 184 1| vario.~Va ricercando dalla cima al fondo~Perché quel forno, 185 | cinque 186 3| villania.~Sanza che monitori e citazioni~Comincian per Giovanni d' 187 3| lessi i marroni,~Chi trovò i citrioli e '1 cacio fresco, 20 ~Credo 188 4| Partir il patrimonio co' i fratelli,~E mancarti 189 2| lunga diceria:~Perché cosí cogl'intendenti fassi.~Bacio 190 1| trovar, dove l'hanno nascosto~Colá dirieto un certo fornellino,~ 191 5| rimarria roba né fiato.~Ch'i collerici fan le lor bisogne 40 Nette 192 2| Piegate le ginocchia e torti i colli. 75~Venere segue poi quell' 193 5| è netta farina,~Se non è colmo il sacco, e' basta pieno.~ 194 2| Perché nel vero non ci han colpa avuto,~Se la natura gli 195 | colui 196 4| una parola,~Non chiede, ma comanda, e vuol ch'altrui~Mariti 197 2| unto,~Come son le vigilie comandate, 20~Quando egli è necessario 198 3| che monitori e citazioni~Comincian per Giovanni d'otto e sette,~ 199 2| buone,~Massime col salame in compagnia:~Perché quel dar cosí perfetto 200 4| destro;~Crucciasi or col compagno, or col fratello;~Fugge 201 1| quando l'opra è presso che compiuta,~Acciò che 'l forno non 202 2| schiena?~O che ti guastan la complessione?~Non ci va qui tanto mena 203 1| Con l'espedizion bella e composta,~E pensioni, e scudi che 204 5| de' mortali.~Che saria da comprarla a peso d'oro:~Perché un 205 2| che di drieto: è lecito e concesso~Di poterci baciar dal capo 206 4| mandò freddo e caldo,~E conciò tutti i mali in un mescuglio.~ 207 5| presto,~E 'nvitavi alla bella condannata, ~E giuoca in su la fede, 208 4| un canestro,~Vatti pur, e confessa allora allora.~Passeggia 209 3| che buona presenza,~Non lo confessi, e non lo dica mai,~S'egli 210 3| avere~Né per amico, né per conoscente.~Non gli sta ben né signor 211 4| infirmitá d'un ospitale,~Contandovi il francioso e la moria,~ 212 1| si pagava in quel tempo a contanti.~O forno da signor! Fornai 213 4| sonno addormentare;~E chi contasse allora i suoi pensieri,~ 214 4| bambagia del giubbone, 40~Ed a contemplazion d'una puttana ~Ci toglie 215 2| E poi forse anco non le conterebbe.~Basti accennarvi sol le 216 5| i vostri onori ~Non gli conteria tutti uno abbachista,~Sì 217 4| di ghiande;~Facciam pur conto ch'elle fosser pere, ~Per 218 | contra 219 2| E con lo intonar bene i contrabbassi,~E 'l bacio resti a chi 220 1| noi, poco fermento.~E per contrario s'egli è buona pasta,~Al 221 5| Che vorrebbono star sempre coperti.~Però ch'un tutto l'anno 222 5| Dappoich'ella vi mostra i cori aperti,~E necessaria, piú 223 1| veltro giovinetto a suon di corno;~E com'un che gl'invecchia, 224 5| dia loro,~Per cavarla de' corpi de' mortali.~Che saria da 225 5| pronti il cervello e 'l corpo adatto; ./. Mena sempre 226 4| furfantella, or ninfa, or dea:~Corre di qua, di , suda e s' 227 1| volta e '1 tondo,~Che '1 corso della luna è sempre vario.~ 228 1| La pala poi vuol esser corta e grossa,~Dice la gente 229 2| primi s'usan volentier in corte.~Se noi vogliam ch'un prete 230 5| capital di certi ~Golponi cortigian fatti all'antica, ~Che vorrebbono 231 4| promettessi, 100~E mill'altre cosette e zaccherelle,~Che faria 232 | Così 233 1| che'l pane a questi mi cosse.~La lo lava ben bene, e 234 2| e poco sano,~Perché non costa mai molti denari.15~Ma sia 235 2| per disgrazia; 10~E perché costan sempre tanto cari,~Sol qualche 236 1| pare.~Ed ecci tal, ch'ha cotto alle migliaia,145~E non 237 4| giostra teco un prete, e cozza: 35~Questo, cred'io, n'ha 238 4| con persona, ~Non eracreanza né respetto,~Che la vita 239 2| BACIO~Io stetti giá per creder, che 'l popone~Fussi dinanzi 240 5| ragionano in sul saldo, 5~Crederei dir di voi cose di foco. ~ 241 5| monta, 65~Bisogna, s'e' crepassi, ch'e' lo dica.~Ha la stizza 242 2| non iscema mai, ma sempre cresce.~Questi come i popon, non 243 4| Iddio ne guardi ogni fedel cristiano.~Chiamala or furfantella, 244 5| stento,~Un far rinnegar Cristo alla brigata.~Dove un di 245 4| manco ed or sul destro;~Crucciasi or col compagno, or col 246 4| tocco galoppa, 55~Cosí si crucciò lui quel mariuolo,~Che non 247 4| pentola e 'l paiuolo, ./. Ma crude si mangiavan le vivande:~ 248 1| la ricetta, 80~Ch'amore e crudeltá gli han posto assedio.~E 249 1| chi si mangia anche il pan crudo:~Ognun faccia a suo modo 250 2| fuora,~Otri, volte, spezial, cucine e letti,~E dove la trovai, 251 4| letto.~Non era né sorella né cugina;~Si facca d'ogni cosa un 252 1| da far le cose arrosto:~Cuocere, come a dir, pasticci e 253 1| potrebbon domandar fornace~Da cuocervi una regola di frati.~È ver 254 5| com'io dicev'ora,~Non vi mai dirieto, ma v'affronta.~ 255 | dalla 256 | Dalle 257 5| dunque uno spirito divino~Dappoich'ella vi mostra i cori aperti,~ 258 2| in compagnia:~Perché quel dar cosí perfetto bere 5~M'andava 259 4| furfantella, or ninfa, or dea:~Corre di qua, di , suda 260 5| parlan, e ch'io gli odo,~Debbo pur poter dir qualcosa anch' 261 2| e caci. 45~Forse che ti debilitan la schiena?~O che ti guastan 262 | dei 263 2| Perché non costa mai molti denari.15~Ma sia del nostro, o 264 3| Barbier o castra porci o cava denti~Sempre han viso d'aver quel 265 | dentro 266 3| bicchiere.~Va che si possi derivar dal Greco, 40~Come certi 267 2| fallaci:~Puossene aver a desinare e a cena:~Or vadinsi a impiccar 268 | desso 269 3| per eccellenza,~Se voi gli deste un maestro o un sere,~E 270 1| servigio apparecchiate e destre.~E vo' mostrare a queste 271 4| sul piè manco ed or sul destro;~Crucciasi or col compagno, 272 5| scamonea, e 'l mal, che Dio dia loro,~Per cavarla de' corpi 273 5| terria l'invito.~Vuol che si dian le carte presto presto,~ 274 5| rispetto ch'io vi dissi dianzi:~Che in ver le vostre lodi 275 1| lor, nessun non vacci: 25~Dican pur ch'egli è umido e mal, 276 2| Senza far troppo lunga diceria:~Perché cosí cogl'intendenti 277 4| Fu pieno il vaso, come tu dicessi,~Non far piatto la sera, 278 5| pronta~E' veritiera, e com'io dicev'ora,~Non vi dá mai dirieto, 279 5| anch'io.~Io dico dunque, e dicolo in sul sodo,~Che la natura 280 4| quanto il figliuolo. 60~Dicono alcun, che si vivea di ghiande;~ 281 2| Han per una virtú cento difetti.~Cosí quel che si fa tra 282 4| Non far piatto la sera, o digiunare,~Non servar cosa che tu 283 2| il zucchero e le torte,~Digli da parte mia, che se ne 284 2| volta, la cucina, i suoi diletti,~E tutti infin gli spassi 285 1| aspetti; 150~E sempre mai si dimena e favella.~Inver quello 286 1| molto segreto, 85~Io sento dire un non so che di pesche:~ 287 5| con discrezion l'occhio dirizza,~La porrá sempre in capo 288 2| il fegato e le rene,~Per dirizzare a ciò le fantasie.~E sempre 289 5| adirate com'un bel soldato: 35~Dirò dunque le lode della Stizza,~ 290 5| bella in vista~Ma chi con discrezion l'occhio dirizza,~La porrá 291 3| mano,~E non lo metter senza discrezione. 30~Voi e questi altri, 292 2| n'è buon di mille un per disgrazia; 10~E perché costan sempre 293 2| voi volete.~E non avete a dislacciar calzoni, ./. Nuova manifattura 294 4| cardinale,~Ma con altre persone disoneste.~Affaticarti ben, ed aver 295 4| mille volte all'ora 5~Di disperarti e di gittarti via.~Purché 296 4| albarello 110~Infermitá, dispetto e doglie a schiera;~Ma il 297 1| Perch' alla fine ogni troppo dispiace. 135~S'io mi ricordo bene, 298 4| truffator da Giove irato.~Disse, che un lattovaro dentro 299 2| E puossi il bacio usar disteso e 'n piede,~Faccia la Luna 300 5| ben ver, ch'una donnadivina ~Non istá bene in bocca 301 2| avviluppi seco punto,~Ti fa doler la testa a mano a mano.~ 302 4| serrato e saldo.~Gotte, gomme, dolor, doglie franciose,~Mal di 303 1| smisurati, 130 Che si potrebbon domandar fornace~Da cuocervi una 304 1| so dir io, tu infornerai domane:~Che quando il pane a lievitarsi 305 4| sguazza.~Quando altri per dormir è ito al letto 25 Comincia 306 1| Questa è materia da persone dotte:~Chi non ha'n capo del cervello 307 1| sicura.~Or io v'ho dato la dottrina piena: ./. Restami a dir, 308 1| chiusa la bocca,~Se la dovesse ben tor del capecchio,~E 309 1| E poi vi mando a casa, e dovvi festa.~Inforni pian chi 310 5| Che sono un poetuzzo di dozzina. 15~Ma pur di questo, al 311 2| 30~Io cercai ben di lei drento e di fuora,~Otri, volte, 312 | due 313 1| sopra tutto la vuol esser dura,~E chi l'adopra gagliardo 314 3| poco manco ch'i non dissi ebreo,~E verbi grazia aver nome 315 1| manifattura ch'e' non pare.~Ed ecci tal, ch'ha cotto alle migliaia, 316 2| quante,~Perché il bacio in effetto par capace~Fin de gli altar, 317 4| ghiande;~Facciam pur conto ch'elle fosser pere, ~Per non voler 318 5| tu gli tocchi.~Non voglio entrar in la filosofia.~Che sarebbe 319 5| niente,~E terrebbeci ognun l'entrate indreto,~Se non fussi che 320 4| stoppa~Quando gli beccò su l'esca e 'l focile.~Come caval 321 3| quel desso;~E par che n'escan fuor oggi tanti,~Ch'in 322 1| allor volavano 95~Con l'espedizion bella e composta,~E pensioni, 323 3| buona fede è un vituperio espresso.~I cappellani, i notai, 324 | essi 325 2| ove voi siete, 55~In ogni etade, in tutte le stagioni~Voi 326 4| né sorella né cugina;~Si facca d'ogni cosa un guazzabuglio;~ 327 4| amor l'aver e le persone.~Facci aspettar tutt'una settimana,~ 328 4| che si vivea di ghiande;~Facciam pur conto ch'elle fosser 329 1| furia gli cala.~Non è facil cosa l'infornare;~E benché 330 2| Questi come i popon, non son fallaci:~Puossene aver a desinare 331 3| dir io, non ne va uno in fallo)~Gli hanno nome Giovanni 332 4| Va racconciando insieme i falsi e i veri:~La ragionò col 333 5| né fiato.~Ch'i collerici fan le lor bisogne 40 Nette 334 2| M'andava molto per la fantasia.~E 'l cacio con le fave 335 2| Per dirizzare a ciò le fantasie.~E sempre è netto il vaso, 336 | farci 337 4| cervello a bel diletto.~Non lo farebbe 'l sonno addormentare;~E 338 3| Bartolomeo, 25~Piú tosto mi farei chiamar Simone,~E presso 339 | fargli 340 5| che quando ell'è netta farina,~Se non è colmo il sacco, 341 | farlo 342 5| a suo modo.~Ciò che voi fate par fatto a pennello;~Ciò 343 | fatte 344 2| fantasia.~E 'l cacio con le fave e con le pere ~Anch'ebbe 345 1| E sempre mai si dimena e favella.~Inver quello infornar fatto 346 | fece 347 4| ti butta in occhio: - io feci, io fui;~Ben si può dir, 348 4| giornea:~Iddio ne guardi ogni fedel cristiano.~Chiamala or furfantella, 349 2| porcherie, 85~E riscaldarsi il fegato e le rene,~Per dirizzare 350 4| quand'egli ha martello;~Fermasi or sul piè manco ed or sul 351 1| talvolta anch'ella,~Vuol ch'io fermi la pala e ch'io l'aspetti; 352 1| vi mando a casa, e dovvi festa.~Inforni pian chi lo vuol 353 4| doglie franciose,~Mal di fianco e di stomaco, e la peste,~ 354 3| poltroneria~Da battezzare un suo figliuol maggiore,~Acciò che si mi 355 4| Mariti or la nipote, or la figliuola.~Sempre ti butta in occhio: - 356 4| il padre allor, quanto il figliuolo. 60~Dicono alcun, che si 357 5| Non voglio entrar in la filosofia.~Che sarebbe un andar per 358 | finché 359 1| non tempesta:~Perch' alla fine ogni troppo dispiace. 135~ 360 1| quel forno, dove piove o fiocca,~Non lo terrebbe asciutto 361 3| un sparviere, 35~O con un fischio, come un barbagianni.~Perché 362 1| com'un che gl'invecchia, a fiume il caccia.~Ma lasciam questo, 363 2| Ristorinsi costor dunque col fiuto,~E con lo intonar bene i 364 4| gli beccò su l'esca e 'l focile.~Come caval da spron tocco 365 5| Crederei dir di voi cose di foco. ~Non ch'io mi senta però 366 1| ricercando dalla cima al fondo~Perché quel forno, dove 367 5| lingua del stizzoso taglia e fora, 70~E la mano fa sempre 368 1| ismattonato.~Hanno certi fornacci smisurati, 130 Che si potrebbon 369 1| Che si potrebbon domandar fornace~Da cuocervi una regola di 370 1| contanti.~O forno da signor! Fornai a posta!~Ti so dir, che 371 1| Soranzo, state cheto.~Le fornaie non voglion queste tresche,~ 372 1| nascosto~Colá dirieto un certo fornellino,~Ch'è troppo buon da far 373 4| mescuglio.~E per fargli piú forti, quel ribaldo~In un vasetto 374 4| piú di sette.~In strana fortuna ambi n'accozza,~Frate, ch' 375 5| non val un tesoro. 105~O fortunata voi, che la natura ./. 376 4| polmone~D'una sol man, cosí foss'ella mozza.~Cavaci la bambagia 377 4| Facciam pur conto ch'elle fosser pere, ~Per non voler or 378 | fra 379 3| E verbi grazia aver nome Francesco.~Più tosto accettarei Bartolomeo, 380 4| Gotte, gomme, dolor, doglie franciose,~Mal di fianco e di stomaco, 381 4| ospitale,~Contandovi il francioso e la moria,~Quanto il martel 382 1| sonne ben cagion questi fratacci,~Io per me rade volte altrove 383 4| fortuna ambi n'accozza,~Frate, ch'abbiam piagato ambi 384 4| Partir il patrimonio co' i fratelli,~E mancarti or il pane ed 385 4| or col compagno, or col fratello;~Fugge gli amici, e sta 386 1| Da cuocervi una regola di frati.~È ver che il forno è sempre 387 5| brigata.~Dove un di questi freddi invita lento,~Non si punge 388 1| infornar, per Dio, le starien fresche. 90~Molti di questi giovani 389 3| trovò i citrioli e '1 cacio fresco, 20 ~Credo che fosse un 390 1| vuol del pan tal volta in fretta,~M'è stato detto, che l' 391 1| Perché quando un attende a frugacchiare, 140~Su 'l buon appunto 392 4| compagno, or col fratello;~Fugge gli amici, e sta bizzarro 393 | fui 394 1| E pensioni, e scudi che fumavano: ./. Prometton or, finché 395 3| desso;~E par che n'escan fuor oggi tanti,~Ch'in buona 396 2| cercai ben di lei drento e di fuora,~Otri, volte, spezial, cucine 397 | fuori 398 4| la peste,~E la quartana fur le prime cose.~La star con 399 4| fedel cristiano.~Chiamala or furfantella, or ninfa, or dea:~Corre 400 1| 140~Su 'l buon appunto la furia gli cala.~Non è facil 401 1| si guasta. 75~Ma se pur fusse qualche sciagurato,~Che 402 1| esser dura,~E chi l'adopra gagliardo di schiena,~Che la sappi 403 1| pian chi lo vuol far con gala:~Perché quando un attende 404 4| Come caval da spron tocco galoppa, 55~Cosí si crucciò lui 405 1| or si torce, or alza la gambetta, 160~Perché l'aggiunga meglio 406 3| quindici o vent'anni,~Messer Gandolfo, i' mi sbattezzerei,~Per 407 4| Poi che quel trafurel fece garbuglio,~Quel Dio lassú ci mandò 408 1| drieto,~E tienla il suo garzon nella brachetta:~E benché 409 1| Oggi mi par, che certi garzonacci ~L 'abbin mandato poco men 410 4| si può dir, Pandolfo mio gentile, 50~Chi s'innamora, o poveretto 411 1| lunga,~E s'altro nome ha la geometria:~Perch'io veggio il fornaio 412 4| Dicono alcun, che si vivea di ghiande;~Facciam pur conto ch'elle 413 | giammai 414 3| mettergli un cognome bravo seco.~Giann'Anton, Gian Maria, Gian 415 3| O Nanni o Gianni o Giannino o Giannozzo,~Come piú tu 416 3| Nanni o Gianni o Giannino o Giannozzo,~Come piú tu lo tocchi, 417 2| ve la bacio,~Piegate le ginocchia e torti i colli. 75~Venere 418 5| invita lento,~Non si punge gioca sempre stretto, 95~E se 419 4| buona.~Speranza, sanità, gioia e diletto 70~Si levavano 420 4| del suo amor si mette la giornea:~Iddio ne guardi ogni fedel 421 1| mi levassi un'ora innanzi giorno~E ragionassi insino a mezza 422 4| acerbe strette~È quando giostra teco un prete, e cozza: 423 1| fresche. 90~Molti di questi giovani galanti~Tenner giá il forno 424 1| mena a caccia 100~Il veltro giovinetto a suon di corno;~E com'un 425 4| beneficiol ben sciagurato,~E gire a stare a suon di campanelle. 426 4| ora 5~Di disperarti e di gittarti via.~Purché ti guardi torto 427 4| Cavaci la bambagia del giubbone, 40~Ed a contemplazion d' 428 5| alla bella condannata, ~E giuoca in su la fede, e toglie 429 2| Che chi gli ritrovò, Dio gliel perdoni. 60~Baciansi le 430 4| Basta, ch'essi attendevano a godere,~E vivean sempre lieti a 431 5| proprio capital di certi ~Golponi cortigian fatti all'antica, ~ 432 4| serrato e saldo.~Gotte, gomme, dolor, doglie franciose,~ 433 1| primo tratto è lievito e gonfiato,~Portalo alla fornaia, che 434 4| ntorno era serrato e saldo.~Gotte, gomme, dolor, doglie franciose,~ 435 1| forno delle donne un po'grandetto.30~Benché chi fa questo 436 3| m'han dato a miei di grandi strette~Quando io leggo 437 3| che si possi derivar dal Greco, 40~Come certi altri nomi, 438 1| non si raffreddassi, 155~Grida a tutta la casa, aiuta, 439 3| esser pe' panni,~Chiamato a grido, come un sparviere, 35~O 440 4| non era uso di portar in groppa.~Non era ancor la pentola 441 1| mostrare a queste genti grosse, ~Con quanto studio se lo 442 4| san Silvestro; 10~Rodesi i guanti un, quand'egli ha martello;~ 443 1| mano il calendario, 115~E guarda molto ben la volta e '1 444 4| ladro d'un quattrino,~E guardar in cagnesco l'ospitale, 445 5| sì tosto in man, che l'ha guardata~Che quel vedere adagio è 446 4| tinelli,~E scrivere e far guardie e cavalcare, 95~E tagliar 447 1| Portalo alla fornaia, che si guasta. 75~Ma se pur fusse qualche 448 2| debilitan la schiena?~O che ti guastan la complessione?~Non ci 449 1| mestiero è poco men che guasto.~Perch'oggidí quest'avarizia 450 4| Si facca d'ogni cosa un guazzabuglio;~Ogni stanza era camera 451 2| pente: 65~Bene ha perduto il gusto a chi non piace.~E se tu 452 1| quest'avarizia è tanta, ~C'h'ognun vorrebbe infornare 453 3| viso d'aver quel nome, ed hallo. 15~Credo che '1 primo che 454 4| amor si mette la giornea:~Iddio ne guardi ogni fedel cristiano.~ 455 4| ch'io non la vidi oggiieri.~Ma sopra tutte l'altre 456 1| e grossa,~Dice la gente ignorante; ma io 50~Non trovo che 457 1| inforna, doverebbe stare ignudo;~Benché vestito anche infornar 458 1| E se la pala in forno s'imbrattassi,~La ne la cava, e di sua 459 5| prete,~Ognun, con ch'e' s'impaccia, gli fa male.~Non vuol la 460 3| Che nessun non si voglia impacciar meco,~Che nessun voglia 461 2| desinare e a cena:~Or vadinsi a impiccar presciutti e caci. 45~Forse 462 4| una settimana,~A disagio impiccati per la gola,~Una vecchia, 463 5| in su la fede, e toglie impresto. 90~Non l'ha sì tosto in 464 1| se l'avessero aspettar gl'incanti~Per infornar, per Dio, le 465 3| sette,~E quel che piú m'increscie, e' cedoloni, 60~Che m'han 466 5| terrebbeci ognun l'entrate indreto,~Se non fussi che l'uom 467 4| uscir dell'albarello 110~Infermitá, dispetto e doglie a schiera;~ 468 5| Che sarebbe un andar per l'infinito,~E potrevi anche dir qualche 469 4| CAPITOLO DEL MARTELLO~Tutte le infirmitá d'un ospitale,~Contandovi 470 1| ohi!~Voi non potete mai informare a mezzo.~Ma pure a questo 471 1| infornar si possa,~E per una infornata anch'io non sudo.~La pala 472 1| stento;~Ti so dir io, tu infornerai domane:~Che quando il pane 473 4| Pandolfo mio gentile, 50~Chi s'innamora, o poveretto lui.~So che 474 | innanzi 475 4| mare. 30~Va racconciando insieme i falsi e i veri:~La ragionò 476 3| tutti quanti.~Cosí qualche intelletto di cavallo,~Barbier o castra 477 1| sempre mai capace,~Ma pur s'intende acqua e non tempesta:~Perch' 478 2| diceria:~Perché cosí cogl'intendenti fassi.~Bacio la man di vostra 479 3| peggio fai,~Che gli è cattivo intero, e peggior mozzo.~ ~ 480 2| dunque col fiuto,~E con lo intonar bene i contrabbassi,~E ' 481 5| paziente ~Ha sempre mille intrichi e mille rogne.~Non si riscoterebbe 482 1| Questo non è mestier da farlo invano:~Chi ha danari, inforni 483 1| di corno;~E com'un che gl'invecchia, a fiume il caccia.~Ma lasciam 484 1| mai si dimena e favella.~Inver quello infornar fatto alla 485 5| Dove un di questi freddi invita lento,~Non si punge gioca 486 5| sangue freddo non terria l'invito.~Vuol che si dian le carte 487 4| Mandato al truffator da Giove irato.~Disse, che un lattovaro 488 2| virtú de' baci,~Che non iscema mai, ma sempre cresce.~Questi 489 1| Affumicato, arsiccio e ismattonato.~Hanno certi fornacci smisurati, 490 5| una donna sì divina ~Non istá bene in bocca ad un par 491 5| tutto l'anno s'affatica ~Per istar cheto, e poi s'ella gli 492 4| Quando altri per dormir è ito al letto 25 Comincia i suoi 493 1| Grande e profonda e grossa e larga e lunga,~E s'altro nome 494 2| lui sarebbe,~Come son le lasagne senza cacio.~Credo ogni 495 1| invecchia, a fiume il caccia.~Ma lasciam questo, e ritorniamo al 496 4| respetto,~Che la vita non lascian saper buona.~Speranza, sanità, 497 4| fece garbuglio,~Quel Dio lassú ci mandò freddo e caldo,~ 498 1| strapiove loro in venti lati, ~Affumicato, arsiccio e 499 3| può dir in volgar in latino:~Cavine pur chi vuol lettere, 500 5| la qual in vero da ogni lato~Ci sarian fatte il cento


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