Atto,  Scena

 1 Pro   |         comedia v’appresenti; e inanzi~il fin non dica alcun ch’
 2 Pro   |       la fabula che vol ponervi inanzi~ detta Cassariafia per proprio
 3  1,  1|       vi dia licenzia, mi venga inanzi. M’avete inteso?~ ~
 4  2,  1|        una mitra e lo stendardo inanzi.~ ~VOLPINO Non pò, Fulcio,
 5  3,  3| oscurissimo inferno. Ma andiamo inanzi).~ ~LUCRANO Costui che vien
 6  3,  4|  piumaccio.~ ~GIANDA N’avess’io inanzi in mio potere la botte.~ ~
 7  3,  5|         la giovane.~ ~GIANDA Or inanzi, e non più parole.~ ~TRAPPOLA –
 8  3,  6|           VOLPINO Non venir più inanzi, che tu guasti ogni disegno
 9  4,  1|       stato bisogno di gire più inanzi; e si maraviglia che già
10  4,  4|     resto, a chi non poteva lui inanzi. Siamo Caridoro et io stati
11  5,  2|        per dieci giorni andarli inanzi. Ma chi apre la porta? Ahimè,
12  5,  2|        e sfacciato, tu mi vieni inanzi?~ ~EROFILO M’incresce, patre,
13  5,  2|  battermi, per rompermi e farmi inanzi l’ora morire.~ ~EROFILO
14  5,  3|         capello in dieci guise, inanzi che si contentino che così
15  5,  4|      ero con lui), ce scontramo inanzi al palazzo, come la tua