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Ludovico Ariosto
La Cassaria

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


10-dices | dicon-merit | merre-sares | sarre-zizan

                                                 grassetto = Testo principale
     Atto,  Scena                                grigio = Testo di commento
1502 5, 4 | denari a trovare Caridoro: sarremo tutti insieme adosso al 1503 5, 5 | mondo, non mi par che mai satisfar potessi all’obligo ch’io 1504 4, 8 | l’impresa; che, poi che a satisfarli in l’amorosi desiderii non 1505 1, 5 | altro mezo che me stesso per satisfarmi! Dui giorni soli che se 1506 5, 4 | tre giorni interi: io ti satisfarò volentieri, e vi darò principio 1507 4, 2 | barca, e serai el primo che sbigottir ti lassi da sì piccola tempesta? 1508 2, 1 | piccola cosa te avessi a sbigottire.~ ~EROFILO Piccola cosa 1509 5, 1 | sempre el bargello e la sbirraria li pareva avere alle spalle.~ ~ 1510 1, 2 | guadagno. Ma andiamo; che se sboccasse Erofilo, mal per noi.~ ~ 1511 3, 3 | maldicente, seminatore di scandali e di zizanie.~ ~LUCRANO 1512 5, 4 | coltello, che costeria meno, e scannarlo.~ ~CRISOBOLO Io non dico 1513 3, 3 | prima facci che costui si scarichi in casa tua, e poi dirò 1514 4, 7 | abbia del mio sino alle scarpe.~ ~VOLPINO È così, per Dio: 1515 1, 3 | del mondo, non si potrebbe scegliere el più avaro, el più crudele, 1516 4, 2 | parmi.~ ~VOLPINO O città scelerata e piena di ribaldi!~ ~CRISOBOLO 1517 4, 5 | bene in loco ove la tua scelerità serà punita.~ ~LUCRANO Non 1518 4, 3 | Scenza terza~Critone, Crisobolo 1519 4, 1 | puoi dar vanto del migliore schermidore, che oggi sia al mondo. 1520 1, 4 | vostre, non doveresti però schernire e pigliare di noi gioco: 1521 5, 1 | volte ha fatto di simili scherzi il mio patrone; così gli 1522 1, 3 | disgrazia nostra? Noi siamo schiave, la qual condizione pur 1523 4, 2 | qual è el mio Erofilo, e di schiavi senza fede, non ero sicuro 1524 4, 2 | peggio chi più si fida d’un schiavo imbriaco, che del suo figliuol 1525 1, 7 | che al cordoan si mochi la schioffia.~ ~FURBA Ciffo ribaco il 1526 5, 4 | posserti fare utile et onore e schivarti biasimo e danno, non è mai 1527 1, 3 | andiamo dentro, che per nostra sciagura Lucrano non ci sopragiugnesse.~ ~ 1528 4, 2 | il giuoco?) Che faremo, sciagurati noi? Distrutti e ruinati 1529 4, 2 | un tratto m’aveggio de la sciocca astuzia del tuo Nebbia, 1530 4, 1 | si avessi sì subito e sì scioccamente a perdere? La qual cosa 1531 5, 4 | Altro non mi resta ora che sciorre il voto che ti feci, Fortuna, 1532 4, 1 | in quel punto che era per sciorsi, arrivò da Negroponte un 1533 4, 3 | CRISOBOLO Ben m’incresce di sconciarvi a quest’ora: a voi toccherà 1534 5, 4 | et io ero con lui), ce scontramo inanzi al palazzo, come 1535 1, 5 | mio disegno, ci verrò alla scoperta; né chiavi né chiovi mi 1536 3, 1 | alcuno vicino, e verrieno scoperte le insidie che al ruffiano 1537 5, 1 | purgasse, anderia a periculo di scoprire altri veri delitti, che 1538 5, 2 | crederai ch’io me l’abbia scordato.~ ~EROFILO Io serò un’altra 1539 4, 1 | di qua tutta la città scorrendo; né le mie suasioni o prieghi, 1540 3, 5 | Metellino? –~ ~GIANDA Come se scosti un poco, leviamogliela.~ ~ 1541 1, 6 | pagamento mi vorrebbono di scripte pagare, di promesse e di 1542 5, 1 | aiutarlo. Accettò il partito, e scrisse questa polizza e dièmi per 1543 1, 2 | casa. Non ti puoi tu sempre scusare col patrone, e narrare per 1544 1, 3 | restati. Hanno poi fatto sdegnare Lucrano, che se ha veduto 1545 5, 1 | Caridoro, che avesse di pietate, abracciarli le 1546 1, 5 | Quando non possa venire secretamente al mio disegno, ci verrò 1547 5, 4 | che avendoti a dire cose secretissime, non me fido costà drento 1548 3, 3 | TRAPPOLA (Li altri hanno i segni di loro arti sul petto, 1549 4, 1 | al Bassà de la terra, e seguir tutto che oggi ordinammo; 1550 3, 5 | dovessi ben morire, voseguitarli per vedere ove la menano.~ ~ 1551 3, 6 | El se n’è ito, et io voseguitarlo in ogni modo, perché non 1552 3, 7 | quando?~ ~FURBA Non gli selasti col furbido in berta?~ ~ 1553 3, 3 | Reportatore, maldicente, seminatore di scandali e di zizanie.~ ~ 1554 1, 4 | abbi la medesima fede e senno: poco poco ci manca per 1555 3, 5 | CORBACCHIO E chi è quello che senta gridar la notte, e vogliasi 1556 1, 6 | ruffiano, solo.~ ~Quando si sente lodar molto e sublimare 1557 5, 1 | altrove ancora.~ ~EROFILO Pur, sentendosi innocente...~ ~FULCIO Che 1558 2, 1 | Erofilo, di sì poco animo che, sentendoti Volpino appresso, in sì 1559 1, 6 | ancora a creder più, quando senti biasimare uno avaro, uno 1560 1, 2 | mi vi trovai già, ma ben sentii sin colà, dove ero, el suono 1561 2, 1 | qual cosa non dubito. Tu ne sentirai le grida solo; io el bastone 1562 5, 1 | conducesti?~ ~FULCIO Io seppi tanto cicalare che ve lo 1563 4, 8 | che sì prospera n’avea sequito un pezzo, e non ce averia 1564 4, 2 | per una mia faccenda: fa serbar, fin ch’io torni, questa 1565 3, 7 | chiave, e dettomi, ch’io la serbi fin che mi porti el pregio 1566 1, 4 | CARIDORO Queste son le serene e luminose stelle, che al 1567 5, 1 | ho che darli.~ ~FULCIO Tu seresti ben povero: fatti prestar 1568 4, 2 | questo ruffiano?~ ~VOLPINO Serìa lunga diceria, né averemo 1569 4, 6 | rendergli il suo gabbano, che serrai ne la mia stanza.~ ~FULCIO 1570 1, 5 | chiavi né chiovi mi potrà serrare cosa ch’io sappia che sia 1571 2, 1 | sua bulletta, prima che si serri l’uffizio.~ ~FULCIO E che 1572 3, 3 | quella volta, desideroso di servirlo bene e presto, ti son venuto 1573 4, 5 | dove io possa, vi degnate servirvi. To’, Volpino, quel lume, 1574 3, 3 | l’avessi, per questo suo servitore, che ha mandato meco a posta, 1575 4, 6 | intendere.~ ~CRITONE Bon servitori tutti dua sète, e cortesi 1576 1, 5 | patisca che stia più in servitù? Non bisogna che vadi più 1577 5, 2 | Con che audacia, ribaldo e sfacciato, tu mi vieni inanzi?~ ~EROFILO 1578 5, 4 | Che so io? Ben so il più sfortunato e miser uomo che sia al 1579 4, 7 | patrone, tuo figliuolo m’ha sforzato a fare così: tu me gli lassasti 1580 5, 2 | scelerato.~ ~EROFILO Patre, mi sforzerò per l’avenire esserti più 1581 1, 7 | fo pensiero avere tutta sgomberata la casa et imbarcata ogni 1582 1, 5 | sì bene il granaro, e sì sgomberrei di ogni masserizia camere 1583 4, 2 | aven meglio di cotesto, siàn forniti. A chi dànno più 1584 4, 5 | Andiamo.~ ~LUCRANO Mi vedrete, siatene sicuri: non anderà, non, 1585 4, 2 | l’usato tuo ingegno? Tu siedi al governo di questa barca, 1586 5, 2 | tu farai l’utilità tua; e siene certo.~ ~ 1587 | siete 1588 3, 7 | ha aperta, e poi chiusa e sigillata, e portatosene la chiave, 1589 4, 8 | avaro. Così, Fortuna, mi sii favorevole, che se mi riesce 1590 5, 1 | altra parte veduto avessi simulare di lui pietoso, ma timido 1591 3, 7 | deliberato fare; e così la simulazion, che facevo oggi di volermi 1592 1, 3 | EULALIA Corisca, non te slungare da questa porta, che se 1593 1, 2 | corno da caccia che aveva smarrito; e così mal mio grado l’ 1594 3, 3 | qua, deve essere pur ora smontato di nave, che si mena drieto 1595 5, 1 | s’altri non hai che ti soccorra.~ ~EROFILO E che pegno ho 1596 4, 7 | miglior riparo: ora è da soccorrergli.) Patron, che hai a far 1597 4, 7 | domandarlo a me, che lo soglio intendere non meno ch’io 1598 1, 5 | bono, non starò più a tante soie, con che da matina a sera, 1599 3, 7 | Questa è una occasione che sòl venire di rado, e s’io serò 1600 2, 1 | servo de’ mammalucchi del Soldano, venuto per faccende del 1601 5, 4 | agio. Ma ecco che li miei soldati escono, carichi di spoglie 1602 5, 4 | FULCIO Mi fu già detto che un soldato valacco gli ne offerse cento 1603 4, 2 | ricordar d’un corno che soleva avere e che già molti giorni 1604 1, 7 | Spuleggia de non calarte in solfa per questa marca, che al 1605 4, 2 | a capo al letto, ov’era solita di stare. In un tratto m’ 1606 4, 2 | ne’ periculosi casi sei solito d’essere: ritruova l’antique 1607 5, 3 | se non questa faccenda? Sollecitala tu fin ch’io ritorni, che 1608 4, 2 | figliuolo? ha così pensiero e sollecitudine de le mie cose e sue?~ ~ 1609 5, 4 | leggerezza d’uno fanciullo, sollicitata dal stimulo d’un ribaldo!~ ~ 1610 | sopra 1611 4, 1 | el vecchio patrone non ci sopragiunga, e mi cogli e mi opprima 1612 1, 6 | o l’altro si partirà per Soria: son stato a parlamento 1613 3, 5 | TRAPPOLA – Io sto tutto sospeso di andare a questa ora così 1614 4, 2 | CRISOBOLO Dove hai tu sospetto?~ ~VOLPINO Tìrati un poco 1615 | sotto 1616 4, 8 | Come la mutabil Fortuna ha sozopra il tutto riversato, che 1617 4, 7 | vo’ altro mezo in questo. Spacciatevi, e se non avete altro, spiccate 1618 3, 2 | Trappola servi~ ~BRUSCO Spàcciati presto. Che avemo da fare 1619 4, 9 | gran ventura non l’aiuta, spacciato lo veggio.~ ~LUCRANO Non 1620 1, 5 | anno vi avesseno avuto li Spagnuoli alloggiamento. Ma eccolo 1621 3, 3 | li peccati solo, che sono sparsi per tutto el mondo, e che 1622 4, 1 | difendere, s’io avessi tanto spazio che vi pensassi un poco: 1623 5, 3 | vederse, a contemplarse nel specchio: in pelarse poi le ciglia, 1624 1, 6 | liberali giovini, e li più spendenti in femine, che in altro 1625 5, 5 | ogni tuo cenno io son per spenderla dove ti parrà.~ ~FULCIO 1626 2, 1 | or non siamo.~ ~VOLPINO Spera fin che vivi, e lassa disperare 1627 2, 1 | allegrezza che dimostrano sperar mi giova.~ ~EROFILO Nulla 1628 5, 1 | aiuto o consiglio, non si sperasse averlo da altri.~ ~EROFILO 1629 1, 3 | in subiezione.~ ~CORISCA Speriamo, Eulalia. Avemo, tu Erofilo 1630 5, 5 | mantenere la fanciulla, e per le spese, e per li altri suoi bisogni.~ ~ 1631 3, 5 | Aiuto, aiuto!~ ~GIANDA Spezzali el capo, càvali la lingua.~ ~ 1632 Pro | non dica alcun ch’ella mi spiace.~ Per ch’ormai si cominci, 1633 5, 2 | ti farò con tuo grande spiacere connoscere ch’io mi risento. 1634 5, 4 | ripari e lor fortezze tutte spianate a terra, e tutti al mio 1635 4, 1 | che lui, solo intento a spiare de la femina tolta, va di 1636 4, 7 | Spacciatevi, e se non avete altro, spiccate la fune del pozzo. Legali 1637 5, 4 | soldati escono, carichi di spoglie e preda ostile, di casa 1638 3, 1 | VOLPINO All’incontro v’è uno sporto di legname.~ ~TRAPPOLA Va, 1639 5, 3 | questa porta, assalterò le sprovedute guardie.~ ~MARSO Chi è?~ ~ 1640 1, 7 | che non voli via tosto? Spuleggia de non calarte in solfa 1641 5, 4 | sangue, senza danno de le mie squadre, ho lor ripari e lor fortezze 1642 2, 1 | sufficienti spalle che coteste: a stancare ogni bon braccio pur troppo 1643 4, 2 | a carte o a dadi, o che stanco da le faccende del giorno 1644 4, 2 | che quando più soli sono e stannosi a grattar la pancia, vogliono 1645 | starà 1646 | starei 1647 3, 3 | purgatorio, a lor misere in starvi sia uno oscurissimo inferno. 1648 | state 1649 | stavo 1650 1, 4 | son le serene e luminose stelle, che al lor bello apparire 1651 2, 1 | andai con tuo padre, dove stemmo più di duo mesi; e domane 1652 2, 1 | FULCIO Anzi una mitra e lo stendardo inanzi.~ ~VOLPINO Non , 1653 4, 3 | CRITONE Andiamo.~ ~VOLPINO Stendetevi lungo el muro, e nascondasi 1654 | Stiamo 1655 5, 4 | e fa che questi tuoi si stieno drento.~ ~CRISOBOLO Aspettatemi 1656 5, 2 | esser presso alli omini boni stimato bono, e con quelli conversavo, 1657 3, 6 | paura, ti resta: io nulla stimo, perduta la mia Eulalia; 1658 2, 1 | Tutto ‘l mi prieghi, stimoli e tormenti ch’io trovi modi 1659 5, 4 | fanciullo, sollicitata dal stimulo d’un ribaldo!~ ~FULCIO Io 1660 3, 3 | non potrei mandare ne lo stomaco senza vomitarlo poi sùbito.~ ~ 1661 4, 7 | per te non voglio esser né storpiatomorto.~ ~CRISOBOLO O 1662 3, 4 | sul viso e sul capo, e ti storpierà o ti occiderà un giorno, 1663 3, 5 | hanno gettato nel fango, stracciato la veste e tutto pesto il 1664 2, 2 | impacciare sempre in quelle de li strani, e che niente t’appertengono.~ ~ 1665 1, 1 | indietro!... Andate tutti e strascinatemelo fòra per li capelli. Non 1666 2, 1 | Trovatogli apresso il furto, serà strascinato in prigione, e impiccato 1667 5, 1 | persuaso che ’l bargello aveva strettissima commissione, senza essamina, 1668 1, 5 | mezo l’acqua mi lassassi strugger di sete. Ho in casa panni, 1669 5, 3 | tagliarse l’ugne, in fregarse, strusciarse li denti, oh quanto studio, 1670 5, 2 | dimostri di donar quello che tu studi con fatti levarmi sempre. 1671 1, 4 | neh?~ ~CARIDORO Non si studia al ben de l’una senza quel 1672 3, 3 | Sempre cercano, sempre studiano di porsi al contrario de’ 1673 4, 9 | avuta tua connoscenzia, e studiato di farti, ove ho possuto, 1674 4, 1 | città scorrendo; né le mie suasioni o prieghi, né il proprio 1675 3, 4 | el più odorifero, el più suave?~ ~GIANDA E di che possanza! 1676 4, 7 | Perché così?~ ~CRISOBOLO Al Subassi vo’ mandarlo, che con la 1677 1, 3 | pessima sorte ce ha dato in subiezione.~ ~CORISCA Speriamo, Eulalia. 1678 1, 6 | Quando si sente lodar molto e sublimare al cielo o beltà di donna 1679 5, 2 | che mi fussi bastone per substentare la mia vecchiezza, mi dovessi 1680 2, 1 | pieno.~ ~VOLPINO Quando non succeda, aremo uno conforto almeno, 1681 5, 3 | tenacissimo vecchio; che, se mi succede come io spero, rapporterò 1682 3, 4 | amico Erofilo, e vederai succeder bene i fatti tuoi. Se per 1683 2, 1 | per Dio: il disegno è da succedere.~ ~VOLPINO Tu, Caridoro, 1684 3, 1 | VOLPINO Ora va, che prosperi succedino i disegni.~ ~ 1685 5, 1 | gesti, che mi sono benissimo successi, posi tanta paura a quel 1686 4, 2 | CRISOBOLO Io tremo e sudo di paura che qualche grave 1687 5, 2 | lato del tuo avo, e con sudore e fatica lo aiutavo ad ampliare 1688 Pro | tale impresa non li par suggetto~de li moderni ingegni, e 1689 5, 4 | Che è di quel tuo Volpino? Suol avere pure il diavolo in 1690 5, 1 | egli è, sì ben imita li superbi costumi di suo patrone.~ ~ 1691 3, 3 | viso!)~ ~LUCRANO Quanta superbia, quanta insolenzia han tutte 1692 5, 1 | tremebundo, dimandare, pregare, suplicare Caridoro, che avesse di 1693 4, 1 | sùbito, per levarti da tanti supplizii che ti si apparecchiano?~ ~ 1694 4, 2 | castigame, e famme portar supplizio; ma de la tua camera, che 1695 4, 1 | ruina de suo patre e sua, si suscita una continua guerra in casa, 1696 2, 1 | stata di casa tolta, e che suspetti ch’un ruffiano vicin tuo 1697 3, 5 | Eulalia.~ ~CORBACCHIO O sventurato Erofilo!~ ~GIANDA Oh che 1698 1, 5 | non mi lassa la giovene, sviluppar già mai. Ch’io stia più 1699 4, 7 | in casa, e dàgli qualche tabarro vecchio, che non macchiasse 1700 5, 4 | dagli qualche aspro, che si taccia.~ ~CRISOBOLO Gli farei la 1701 Pro | priega chi sta a veder che tacer debbia.~ ~ ~ 1702 5, 1 | FULCIO Va’, ch’io ti tacevo il meglio. Noi l’avemo, 1703 5, 5 | vederò di farlo rimanere tacito per quel che poterò meno, 1704 3, 3 | TRAPPOLA Ladro, falsamonete, tagliaborse.~ ~LUCRANO È forse tristo 1705 5, 3 | in ungerse le mani, in tagliarse l’ugne, in fregarse, strusciarse 1706 | tali 1707 5, 2 | ch’io mi risento. Se ben talor fingo di non vederti, non 1708 1, 5 | bene a peggior termini che Tantalo, se in mezo l’acqua mi lassassi 1709 2, 2 | Andiamo, che non è più da tardare.~ ~ ~ 1710 4, 2 | studiamo el passo, che, mentre tardiamo a dir parole, non ci facesse 1711 4, 2 | apparecchiata ho già la tasca da farli il più netto e 1712 1, 3 | adirrebbe con noi.~ ~CORISCA Non temere, Eulalia, che miglior vista 1713 4, 2 | in qua.~ ~CRISOBOLO Che temi tu che n’oda?~ ~VOLPINO 1714 1, 4 | apparire achetar ponno le tempeste de’ nostri travagliati pensieri.~ ~ 1715 5, 3 | che è la borsa di questo tenacissimo vecchio; che, se mi succede 1716 3, 3 | TRAPPOLA (Credo ben che del tenerle in casa a te sia un purgatorio, 1717 5, 4 | bene, perché hai denari da tenerlo tutta la vita sua in piato, 1718 4, 3 | aprano, intrate tutti. Io tenerò la porta, a ciò, mentre 1719 3, 4 | vecchio tu perseveri di tenertelo odioso, tu l’averai sempre, 1720 4, 7 | Rosso, Gallo, Marochio, tenete costui, e legatemelo.~ ~ 1721 4, 6 | sì poca memoria!~ ~FULCIO Tenetelo voi, e fatevi lume voi stessi, 1722 1, 2 | Filostrato, acciò che mi tenga in opera, né ritornarci 1723 1, 3 | Vogliono la baia, e ci tengono in ciancie, e ci fanno gran 1724 4, 4 | alla prova, non ardiscono tentarle; fra li quali è questo briaco 1725 4, 8 | questa... serà il medesimo. Tentian quest’altra, è meglio forse; 1726 1, 5 | bisogno. Sarei bene a peggior termini che Tantalo, se in mezo 1727 1, 4 | navigare a Negroponte, e non mi terrà li occhi alle mani sempre, 1728 4, 7 | CRISOBOLOmiglior terreno sei ancor tu, dove io mi 1729 3, 5 | lassare. –~ ~MORIONE Voi lo terrete a bada con bone pugna e 1730 3 | ATTO TERZO~ 1731 3, 7 | fortunato, che avendo oggi tese le panie a dui magri uccelletti, 1732 5, 4 | avere pure il diavolo in testa. Egli serà buono quanto 1733 3, 5 | più pezzi di cotesta tua testaccia, che non si fe’ mai di vetro. 1734 | testé 1735 5, 4 | detto, mi par che voglino testificar per lui a carico.~ ~CRISOBOLO 1736 1, 6 | la più parte, a guisa di testudine, porta ciò che gli ha al 1737 2, 1 | Aristandro, che mio padre la tiene in deposito? Queste mi paion 1738 5, 5 | quel che ti pare.~ ~FULCIO Tiengli e portagli teco, che sùbito 1739 4, 2 | piccola tempesta? Caccia ogni timor da parte, e mostrati qual 1740 5, 1 | ritrovare, dopo tanti disturbi e timori avuti che per me non fussi 1741 5, 4 | in un tratto aviluppare e tirarsi come ’l bufalo per el naso.~ ~ 1742 4, 2 | hai tu sospetto?~ ~VOLPINO Tìrati un poco più in qua; ancor 1743 1, 2 | bastonate, che da dieci in su toccasti, prima che dargliene volessi.~ ~ 1744 3, 4 | vino, che m’ha per certo tocco il core.~ ~CORBACCHIO Non 1745 2, 1 | ho fatto.~ ~VOLPINO E che togliessi quella cassa che ti mostrai?~ ~ 1746 2, 1 | medesimo; che mentre li toi servi meneranno Lucrano 1747 3, 3 | guadagno in vendita, e che tolerar possi la lor pratica senza 1748 1, 3 | la qual condizione pur tolerare si potrebbe, quando fussimo 1749 4, 2 | fusse ne la tua camera. Tolle la chiave, apre l’uscio, 1750 4, 7 | che uno qui di casa gli ha tolti i suoi panni, e che gli 1751 4, 5 | porre quanti n’ho in casa al tormento, e farò constare a qual 1752 5, 3 | guastano, cominciano di nuovo, tornano mille volte a vederse, a 1753 5, 5 | a ritrovare. – Brigata, tornàtevene a casa, che questa fanciulla 1754 3, 5 | bulletta? Questa non è merce da tòrne bulletta.~ ~GIANDA D’ogni 1755 3, 4 | NEBBIA Così ci fussimo quando tornerà il vecchio! Tutti al bere 1756 4, 6 | anch’io.~ ~VOLPINO Vien, che torneremo insieme ragionando. Oh diavolo!~ ~ 1757 5, 1 | prigione, e farsi porre alla tortura, connoscendosi ribaldo. 1758 2, 1 | Queste mi paion forbici da tosar noi, più presto che la pecora 1759 2, 1 | ti dissi, le forbici da tosarlo?~ ~EROFILO Di che forbici 1760 2, 1 | Lucrano, uomo sì arrogante, toserò come una pecora.~ ~EROFILO 1761 4, 2 | CRISOBOLO E come? Hai tu nessuna traccia per la quale la possiamo 1762 4, 7 | cotesto, e legatemi quel traditore.~ ~VOLPINO O patrone, tuo 1763 3, 5 | TRAPPOLA A questo modo, traditori, m’avete tolto la mia femina?~ ~ 1764 4, 2 | CRISOBOLO Che lassare i miei traffichi e la roba mia a discrezione 1765 2, 1 | non sia mercatante di gran traffico.~ ~EROFILO Séguita.~ ~VOLPINO 1766 2, 1 | daremo tempo di poterla trafugare altrove. Egli dirà ch’un 1767 1, 5 | vadi più in longo questa trama. Se non viene oggi Volpino 1768 1, 2 | perché non si veggin le loro trame, non mi vogliono in casa: 1769 3, 4 | vecchio! Tutti al bere e al trangugiare siamo stati compagni: a 1770 4, 8 | pericolosa disperazione lo trarran, più presto che lo riduchino 1771 4, 6 | mia stanza.~ ~FULCIO Ah trascurataccio! va subito e fallo nascondere, 1772 5, 4 | ribalderia: io l’ho in ceppi, e trattarollo come proprio lui merita.~ ~ 1773 5, 5 | VOLPINO Fulcio, di gran travagli, di gran paura, di crudelissimi 1774 2, 2 | in tua fatica sola, senza travagliare e me e li altri che non 1775 1, 4 | ponno le tempeste de’ nostri travagliati pensieri.~ ~EULALIA Con 1776 4, 2 | VOLPINO Tanto mi sono oggi travagliato, e tanto sono ito come un 1777 5, 1 | ch’udiva, più che foglia tremava, che sempre el bargello 1778 5, 1 | avessi, pallido, lacrimoso e tremebundo, dimandare, pregare, suplicare 1779 4, 2 | proprio.~ ~CRISOBOLO Io tremo e sudo di paura che qualche 1780 5, 1 | FULCIO Venticinque o trenta saraffi che mi dessi, saria 1781 5, 4 | fisco fatti di più somma tributari, che non fu al mio principio 1782 5, 4 | aspetto. – Or mi perviene il trionfo meritamente, poi che rotti 1783 2, 1 | campo, che non manco de triste, che de bone erbe, si vede 1784 | troppi 1785 2, 2 | Non è bestia di sì duro trotto, che non pigliasse l’ambio, 1786 5, 1 | nessuno.~ ~EROFILO Dunque, trovagli tu.~ ~FULCIO Penso ove trovarli.~ ~ 1787 1, 2 | trovasti.~ ~GIANDA Non mi vi trovai già, ma ben sentii sin colà, 1788 5, 1 | cura a me, ch’io spero di trovargli questa notte. Ancora io 1789 5, 1 | trovagli tu.~ ~FULCIO Penso ove trovarli.~ ~EROFILO Pénsavi.~ ~FULCIO 1790 3, 3 | piano, che sei per la via di trovarlo. Come è il proprio nome?~ ~ 1791 5, 1 | impiccarlo sùbito che lo trovasse?~ ~EROFILO Io non so come 1792 5, 1 | nuovo, se ben non se ne trovassi al mondo.~ ~FULCIO Orsù, 1793 4, 2 | seria l’andata vana: o che trovassimo che cenar vorrebbe, o che 1794 4, 8 | serà perfetta. Io l’ho trovata, io l’ho conclusa; così 1795 2, 1 | valuta di più di mille assai? Trovatogli apresso il furto, serà strascinato 1796 5, 1 | Il resto fino a cinquanta troverà Caridoro.~ ~EROFILO S’io 1797 5, 4 | querela, a che termine ti troverai? Patirai tu sentire inquirerti 1798 5, 1 | tuttavia, e forse forse te gli troverò.~ ~EROFILO Io mi confido 1799 3, 7 | furbido in berta?~ ~LUCRANO Trucca de bella al mazo de la lissa, 1800 4, 7 | CRISOBOLO Tu non rispondi, truffatore? A chi dico io? Aiutatemi, 1801 5, 2 | core averti dato causa di turbarte.~ ~CRISOBOLO Se dicessi 1802 | tuttavia 1803 1, 2 | fin qui t’abbia giovato! Ubidisci, col malanno, o mal o ben 1804 3, 7 | servo.~ ~LUCRANO Non fu mai uccellatore più di me fortunato, che 1805 3, 7 | tese le panie a dui magri uccelletti, che tutto el mi cantavano 1806 2, 1 | Perché veste?~ ~FULCIO Che li uccelli di rapina, che usano dietro 1807 3, 3 | precipizio.~ ~TRAPPOLA (Mai non udii alcuno altro lodar meglio 1808 2, 1 | EROFILO Non è cosa da udire: è troppo periculosa.~ ~ 1809 4, 4 | posta, né ancor n’aviamo udita novella. Io vo per saper 1810 5, 1 | dietro: d’ogni poco suono ch’udiva, più che foglia tremava, 1811 2, 1 | bulletta, prima che si serri l’uffizio.~ ~FULCIO E che se gli faccia 1812 5, 3 | le mani, in tagliarse l’ugne, in fregarse, strusciarse 1813 5, 3 | artigliaria, per battere l’ultima ròcca che mi fa guerra, 1814 5, 2 | sicuro che questo serà l’ultimo fallo che t’abbia a far 1815 1, 3 | fussimo de alcuno che avesse umanitade e ragione in sé. Ma fra 1816 4, 8 | chi gli giungessi questo uncino?... Saria forse buona: serà 1817 5, 3 | fianchi, in lavarse, in ungerse le mani, in tagliarse l’ 1818 5, 5 | EROFILO Ma dove è la mia unica speranza, il mio refugio, 1819 1, 4 | vestito, e sia di Crisobolo unico figliolo, estimato el più 1820 4, 7 | CRISOBOLO Tu déi esser quell’uom da bene che m’avea rubata 1821 2, 1 | credo: sono arti che egli usa per ispaventarvi.~ ~EROFILO 1822 4, 2 | stare in ozio. Non so io l’usanza di questi che ci reggono, 1823 4, 7 | altri, che non ardiranno usarmi fraude mai più.~ ~VOLPINO 1824 3, 3 | non di rubarti, se non di usarti fraude, se non di mandarti 1825 1, 3 | e manco parole averiano usate e più fatti, e per rispetto 1826 5, 4 | sempre.~ ~FULCIO Or odi. Uscendo egli testé di casa per andare, 1827 4, 2 | intendere? Non sai tu come li uscieri e portinari usano a rispondere? – 1828 5, 2 | S’egli sa con sue astuzie uscir di ceppi, ove io l’ho fato 1829 2, 2 | altre cose necessarie per uso nostro in nave; che avendo 1830 1, 7 | con lui partire; che più util viaggio far possiamo che 1831 5, 2 | si conviene, tu farai l’utilità tua; e siene certo.~ ~ 1832 5, 1 | stanza di Caridoro?~ ~FULCIO Va’, ch’io ti tacevo il meglio. 1833 5, 4 | prezzo s’aria uno armento di vacche. Cotesto saria ben troppo: 1834 1, 1 | fòra per li capelli. Non vaglion parole con questo asino, 1835 5, 4 | già detto che un soldato valacco gli ne offerse cento saraffi, 1836 5, 2 | CRISOBOLO Tu sei qui, valentomo?~ ~EROFILO O patre, 1837 2, 1 | Ch’io ponga roba di tanto valore in mano d’uno ruffiano fuggitivo?~ ~ 1838 1, 6 | assai bene è l’arte mia valutomi; e dubito di giungere a 1839 4, 2 | andassimo ora, seria l’andata vana: o che trovassimo che cenar 1840 1, 3 | veduto menare a lungo con vane promesse; e ieri mi disse, 1841 4, 5 | dove non averanno sì gran vantaggio.)~ ~CRISOBOLO Vedesti voi 1842 4, 7 | sciocco del mondo? Non te ne vanterai, per Dio. Lassate cotesto, 1843 4, 1 | sai difendere, te puoi dar vanto del migliore schermidore, 1844 Pro | comedia v’appresento, piena~di vari giochi, che né mai latine~ 1845 5, 3 | quanti bossoli, ampolle, vasetti, oh quante zacchere si mettono 1846 1, 4 | altro ancora, che li nostri vecchi non sono meno ricchi che 1847 5, 2 | bastone per substentare la mia vecchiezza, mi dovessi essere bastone 1848 4, 6 | fallo nascondere, che non lo veda Crisobolo almeno.~ ~VOLPINO 1849 2, 1 | non serà chi non creda, vedendolo, che lui non sia mercatante 1850 5, 3 | nuovo, tornano mille volte a vederse, a contemplarse nel specchio: 1851 5, 2 | Se ben talor fingo di non vederti, non ti creder ch’io sia 1852 1, 3 | ci partiamo così presto: vediamo ciò che oggi ci apportano.~ ~ 1853 3, 5 | GIANDA Costui, per quel ch’io vedo, se ne mena Eulalia.~ ~CORBACCHIO 1854 3, 4 | profeta né astrologo; ma tu vedrai, come in casa siamo, che 1855 4, 5 | domane. Andiamo.~ ~LUCRANO Mi vedrete, siatene sicuri: non anderà, 1856 1, 2 | giovane in casa.~ ~GIANDA L’ho vedute.~ ~NEBBIA De l’una d’esse 1857 1, 2 | Negroponte. E perché non si veggin le loro trame, non mi vogliono 1858 1, 6 | lochi, fattol mercato, si veggono; qui non so per qual miracolo 1859 1, 3 | guadagnassi il pane; e non potendo venderne in grosso, ne venderia a 1860 3, 3 | me femine a guadagno in vendita, e che tolerar possi la 1861 | vengo 1862 | Vengon 1863 | venimmo 1864 4, 2 | d’una cosa e d’un’altra: venimo a dire, come parlando accade, 1865 | veniva 1866 5, 1 | ho io da darli?~ ~FULCIO Venticinque o trenta saraffi che mi 1867 | venuta 1868 5, 5 | speranza, il mio refugio, la vera mia salute?~ ~VOLPINO Fulcio, 1869 5, 1 | periculo di scoprire altri veri delitti, che condennar lo 1870 4, 4 | disegnato del mondo, e che poi verrebbe avisarne d’ogni successo, 1871 4, 8 | Io farò..., non è buono, verria scoperto... Che s’io vo’ 1872 2, 1 | Lucrano sapere, che non verrianolieti.~ ~VOLPINO Dio 1873 3, 1 | vedere alcuno vicino, e verrieno scoperte le insidie che 1874 Pro | paragon con prose antique o versi,~né pari è l’eloquenzia 1875 4, 7 | Tuo figliuolo e costui mi vestirno oggi così.~ ~CRISOBOLO A 1876 3, 5 | testaccia, che non si fe’ mai di vetro. Se tu ci pretendi aver 1877 1, 7 | lui partire; che più util viaggio far possiamo che quando 1878 2, 1 | suspetti ch’un ruffiano vicin tuo te l’abbia tolta.~ ~ 1879 5, 1 | così uno improviso male vie più che l’aspettato molesta. 1880 5, 1 | arroganzia. S’io te son bisogno, viemmi dreto.~ ~FULCIO Costui dimostra 1881 1, 4 | spendere, che la lor cura di vietarci el modo. Ma or che partito 1882 5, 4 | non sia poco guadagno a vietare con pochi danari un grandissimo 1883 3, 3 | astinenzie, di tutte le vigilie, cilici e discipline che 1884 1, 4 | ingrato, il più discortese villan del mondo, se per tutto 1885 2, 1 | hai detto? Ancora se per viltà non mi mancate, non serà 1886 1, 5 | drappi d’oro e d’argento, vini e grani da fare in una ora 1887 5, 3 | rapporterò di aver rotti, vinti et esterminati gli inimici: 1888 1, 6 | meno: e perciò attende che, vinto da la necessitade, io mi 1889 5, 4 | al mio ingegno, alla mia virtù attribuire.~ ~ 1890 4, 2 | agli onesti cittadini e virtuosi uomini repulsa?~ ~VOLPINO 1891 1, 3 | temere, Eulalia, che miglior vista avemo che lui, e seremo 1892 1, 6 | pane o vino o altre cose al viver necessarie, mi convien fare 1893 5, 2 | CRISOBOLO Se dicessi el vero, viveresti meglio che tu non fai. Va 1894 1, 4 | braccio.~ ~EULALIA Et io viverò in questa speranza.~ ~CORISCA 1895 2, 1 | VOLPINO Spera fin che vivi, e lassa disperare a’ morti.~ ~ 1896 1, 6 | giuntatore, uno ladro e simili vizii, che praticando, maggiori 1897 3, 7 | giuntatore, ladro e pien d’ogni vizio; se pur s’è voluto poi di 1898 3, 5 | bella giovane. –~ ~GIANDA Vogliàn ben fare?~ ~NEBBIA Che?~ ~ 1899 3, 5 | senta gridar la notte, e vogliasi subito saltar su la via?~ ~ 1900 5, 4 | come t’ho detto, mi par che voglino testificar per lui a carico.~ ~ 1901 4, 2 | Corri, dico: te aspetto qui, vola.~ ~VOLPINO Che ne vuoi fare?~ ~ 1902 2, 1 | dirò. È bisogno a chiunque vole...~ ~EROFILO Che ciancie 1903 2, 2 | patrone.~ ~BRUSCO Se pur sei volenteroso de novi amici, te doveria 1904 5, 4 | interi: io ti satisfarò volentieri, e vi darò principio tosto 1905 5, 1 | volesse essere cagione di volerlo mettere in disgrazia di 1906 | volermi 1907 | volersi 1908 | volessi 1909 | voleva 1910 | volevi 1911 4, 2 | improvviso, ch’io non so dove mi volga.~ ~VOLPINO Mi par che andiamo 1912 Pro | perfetto.~ È ver che né volgar prosa né rima 10~ha paragon 1913 1, 7 | corti. Che guardi, che non voli via tosto? Spuleggia de 1914 3, 4 | MORIONE Deh venisse ogni volontà al patrone di prestare la 1915 1, 4 | che siamo... – Odili pure: vòlte che ci avete le spalle, 1916 4, 7 | si tocca or il capo or il volto?~ ~VOLPINO Mostra che è 1917 4, 2 | aveva veduto; e gli venne voluntà di cercare se fusse ne la 1918 3, 6 | TRAPPOLA (Che da mia voluntade, e non per forza, m’abbia 1919 3, 3 | mandare ne lo stomaco senza vomitarlo poi sùbito.~ ~LUCRANO Coglilo 1920 | vorrebbe 1921 1, 6 | quando semo al pagamento mi vorrebbono di scripte pagare, di promesse 1922 | vorremmo 1923 | vorrò 1924 | vostro 1925 1, 2 | pigliarti sì gran cura, se ben votassi la casa? Egli del rimanente 1926 Pro | indietro fersi. 15~ La vulgar lingua, di latino mista,~ 1927 5, 3 | ampolle, vasetti, oh quante zacchere si mettono in opera! in 1928 3, 4 | Erofilo lo sappiamo ridir poi: zit.~ ~ 1929 3, 3 | seminatore di scandali e di zizanie.~ ~LUCRANO Se noi fussimo


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