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Ludovico Ariosto La Cassaria IntraText CT - Lettura del testo |
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Lucrano ruffiano, Furba servo.
LUCRANO Tu sei pur tornato quando non hai possuto indugiar più: non ti bisogna mai dar meno d’un giorno di tempo a fare uno servizio, asino da bastone. Corri al porto in tuo mal punto; corri te dico, e fa che tu sia tornato subito. Oh dove vai tu che non aspetti a ‘ntendere quel ch’io voglia? Trova il patrone da Barutti, con chi parlammo questa matina, e sappi da lui el certo se questa notte ha da partirsio fino a quanto indugiasse; e quando ti raffermasse quel che ti disse oggi, di pur volersi questa notte partire, ritorna subito, e mena dua carri teco e tre facchini o quattro, che prima che ci manchi il giorno, fo pensiero avere tutta sgomberata la casa et imbarcata ogni mia cosa, che nulla c’impedisca da potere con lui partire; che più util viaggio far possiamo che quando venimmo ad abitare qui, dove sono più li forestieri in odio, che la verità ne le corti. Che guardi, che non voli via tosto? Spuleggia de non calarte in solfa per questa marca, che al cordoan si mochi la schioffia.
FURBA Ciffo ribaco il contrapunto.
LUCRANO (Averò cantato in guisa che, se Erofilo è in casa, mi potrà aver sentito.)
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