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Ludovico Ariosto La Cassaria IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena prima Volpino, Trappola servi, Erofilo
VOLPINO Prima che tu mi lassi, impara bene, sì che venir sappi con la femina qua, dove t’ho detto. Ricordati che, passato el portico che tu trovi su per questa contrada, è la terza casa a man ritta.
EROFILO Non serà meglio, perché non falli, che la meni qui sùbito e noi la conduciamo poi là?
VOLPINO Per nessun modo, che la potrebbe vedere alcuno vicino, e verrieno scoperte le insidie che al ruffiano si tendono.
VOLPINO È una porta piccola fatta di nuovo.
VOLPINO Lena si chiama la patrona de la casa.
VOLPINO All’incontro v’è uno sporto di legname.
TRAPPOLA Va, non dubitare, ch’io vi saprò quasi venire sì ritto, come alla taverna.
VOLPINO Noi anderemo quivi ad aspettarti e faremo apparecchiare la cena intanto.
TRAPPOLA Fa che vi sia da bere in copia, che queste veste longhe m’han già messo sete.
VOLPINO Non te ne mancherà. Abbi el cervel teco, che questo ruffiano, che ha il diavolo in corpo, non s’avedesse.
TRAPPOLA Ah, ah, ah! chi vol insegnarmi a dir bugie, che prima in bocca l’ebbi, che tu le poppe!
VOLPINO Ora va, che prosperi succedino i disegni.
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