Libro, Favola
1 I, 5 | già ridotto al lumicino~grazie ai cani che stavan sempre
2 I, 16| fratello,~posso giovarti? - O grazie, soltanto ti chiamai,~perché
3 II, 5 | sia.~Io sono Uccello e, grazie a Dio che fece~il mondo
4 II, 19| io,~ma ti conosco e tema, grazie a Dio,~degli asini non ho -.~ ~
5 III, 7 | marito senza giudicare,~grazie al vin, se sian cose false
6 IV, 1 | Sévigné, tu che alle Grazie~d'ogni grazia sei modello,~
7 IV, 4 | piaccion, son vostri. - Grazie, amico,~mandateli, vi prego,
8 IV, 13| Rivolto all'alleato:~- Grazie, - dice il Caval non troppo
9 IV, 21| della foresta~rende già grazie ai bovi,~e sospira il momento
10 V, 1 | Anch'io discrete amo le Grazie. Esopo~apre la via per cui
11 V, 12| creduto più che a voi.~ ~- Grazie tante, - trionfante~disse
12 VI, 5 | satanasso.~Anch'io, che, grazie al ciel, non fo per dire,~
13 VI, 14| vanno tutti nella rete.~ ~Grazie tante, Maestà,~della grazia
14 VI, 18| corre da sé...~Deo gratias! Grazie a te.~ ~- Se il tuo baroccio
15 VII, 12| nostro vagabondo~non fu di grazie Jeddo generosa~più di Calcutta,
16 VIII, 10| che stai benone.~ ~- Sì, grazie a Dio, signor commendatore,~
17 VIII, 22| Rispose il Topo: - Grazie, n'ho piacere,~ma non è
18 IX, 9 | diritto è mio,~che vedo, grazie a Dio,~come non vede un'
19 X, 10| gregge~e sano e bello e grazie alle indefesse~cure del
20 X, 10| suo,~lo raccolse e ne rese grazie al cielo.~Ma un passeggier
21 XI, 2 | dagli occhi belli,~e dalle grazie care,~a lui l'arte d'amare~
22 XII, 26| la tenerezza e le soavi~grazie e gli affetti e i nobili
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