Libro, Favola
1 I, 8 | Se non è sopra, non si crede al male.~ ~ ~
2 II, 1 | pene testimonio intorno~non crede aver che il cane e le pascenti~
3 II, 13| previene,~e offende Iddio chi crede ch'Ei voglia anche i conforti~
4 II, 18| ben della sua Gatta,~che crede donna in tutto e dappertutto.~ ~
5 III, 13| cosa,~ma sol per chi ci crede.~Invece colla gente senza
6 III, 17| rigiri, ovunque ch'ella vada~crede sempre d'aver sbagliato
7 IV, 11| Rana e il Topo~ ~Spesso chi crede d'uccellar altrui,~leggo
8 VI, 11| da fare più di cento re.~Crede d'esser la sola malcontenta~
9 VI, 17| chi corre e s'affanna~e crede l'ombre di toccar col dito.~ ~
10 VII, 16| legge e che per questo ei crede~d'aver diritto. Il nonno
11 VII, 18| umil Terra. Il contadin lo crede~schiacciato scudo, ma il
12 VIII, 9 | estasi per poco,~e facilmente crede all'apparenza;~poi si rivolge
13 VIII, 12| parola.~Ma l'uno e l'altra crede~che lana e latte a vendere
14 VIII, 22| ei fu lieto ognuno me lo crede.~Il Gatto piagnoloso: -
15 VIII, 26| Ippocrate alla gente~non crede troppo, ma a trovar si avvia~
16 IX, 8 | burlati, che nei simboli~crede, e suppon che un senso anche
17 IX, 19| Lieto Taddeo delle promesse, crede~che sian cose di fede;~ma
18 XI, 6 | lascia affascinar e spesso crede~ ~nel dïavolo stesso che
19 XII, 5 | ne implora la clemenza~e crede di commuover Mangiaratto.~ ~-
20 XII, 11| non è sì facile,~come si crede, e costa immenso affanno.~
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