Libro, Favola
1 I, 7 | grande compassione~egli sente in cor per l'orso,~che gli
2 II, 1 | mio censore. -~Non ci si sente quel sapore classico~in
3 II, 19| dieci miglia quasi la si sente;~onde il Leon pensò,~poi
4 II, 20| pagare i debiti,~quando si sente d'essere in malora.~Si porta
5 V, 2 | viaggi chi il corpo si sente più saldo,~qui dentro la
6 V, 6 | molto prima dell'aurora~si sente tramestare per la casa.~ ~
7 V, 8 | gran segnale~ch'egli si sente male.~Se don Poledro vuole
8 VI, 13| gelato animale ancor non sente~il tiepore, che già l'anima
9 VI, 20| Alfin la Fama, che si sente stanca~di cercar questa
10 VIII, 6 | che a cantar nel ventre sente~il gran segreto, al solito
11 VIII, 17| volta è il Can che non ci sente.~ ~- Non gridar, - gli risponde, -
12 IX, 2 | ancora in quell'età~che non sente pietà,~con un colpo di fromba
13 IX, 7 | sentimento quasi di pietà,~che si sente da noi per un fratello.~
14 IX, 7 | scherzi traditori.~ ~L'acqua sente del monte onde deriva,~vuol
15 XI, 1 | boschi e parchi suoi.~ ~Un dì sente che nato era un Leone~nella
16 XI, 2 | duca del Maine)~ ~Di nulla sente amor la fanciullezza,~ma
17 XII, 26| nobile e baldo,~che il cor si sente caldo,~invan sospira un
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