Libro, Favola
1 I, 8 | Voi non potete come è dato a noi,~e come fan le gru,
2 II, 16| e il tristo augello~fu dato ai pastorelli per zimbello.~ ~
3 II, 17| querelandosi, a Giunone), -~m'hai dato un canto ch'è una stonatura,~
4 II, 20| debito~pagabile secondo un dato termine,~oppur si stabilisca
5 III, 13| boschi ed ai lontani~parenti dato avviso,~anche i cani mi
6 IV, 5 | Ciel ha in maggior cura~è dato il dolce dono di natura~
7 IV, 13| Uomo gli salta in groppa, e dato un freno~da rodere al protervo,~
8 VI, 11| sciagurata, -~m'era ben dato prima facilmente~senza spendere
9 VII, 7 | qual razza di sudditi~gli è dato comandar, ordine dà~a tutti
10 VIII, 12| perché di conoscer non gli è dato~ciò che l'aspetta appena
11 IX, 1 | il dirlo? A tutti non è dato il dono~di sì belle bugie,
12 IX, 16| scorsoio.~Ma al primo colpo dato all'apparecchio~si ruppe
13 X, 2 | lascia in un cantuccio. Oh dato almeno~mi fosse di brucar
14 XI, 7 | sull'universo solo a voi~dato è un poter che non è dato
15 XI, 7 | dato è un poter che non è dato a noi?~I nostri campi in
16 XI, 9 | interpretar col canto,~almen dato mi sia~questo modesto vanto~
17 XII, 27| mondo insano~se stessi è dato di trovar. Se l'onda~agitate,
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