abbai-attin | attir-cessi | cesso-darla | darmi-fiato | ficca-incar | incen-marco | maren-panch | pando-pudor | pugna-salde | saldo-sosso | sosta-traba | trabo-zufol
grassetto = Testo principale
Libro, Favola grigio = Testo di commento
1004 X, 5 | il denaro~per goderlo e cessò d'essere avaro.~Come restasse
1005 X, 2 | invano a lui di pomi empie il cestello.~ ~Invan d'estate le sue
1006 VI, 20| accolta~in un con suo fratel Che-sì-che-no,~e con suo padre Roba-data-e-tolta.~ ~
1007 VIII, 23| morde il cane,~è l'acqua cheta che corrode il ponte.~ ~ ~
1008 XII, 16| intatte l'alte querce e cheti~i venerandi abeti.~ ~L'innocente
1009 I, 16| O grazie, soltanto ti chiamai,~perché mi aiuti a reggere
1010 XII, 24| la nazione.~Queste Rane (chiamandole alla fine~col nome lor non
1011 IX, 7 | dottrina che Metempsicòsi~chiamano i dotti.~Il mio Bramin vi
1012 VIII, 21| che si perde il fiato~a chiamarti? E v'è gente più citrulla~
1013 III, 15| concento.~ ~- Filomela, - così chiamasi~l'Usignol in vecchio stile, -~
1014 XI, 3 | vecchio gallo.~Perché dunque chiamasti, o sommo Giove,~la figlia
1015 IV, 4 | aggiustatevi da voi.~Se li chiamate prima nelle guerre~li vedrete
1016 I, 15| soccorso un Misero la Morte~chiamava notte e dì:~- O cara Morte,
1017 VIII, 1 | bisticciarsi prese~colla Morte e chiamavala indiscreta,~che lo facea
1018 VIII, 24| la testa.~ ~Leccardone il chiamavano pertanto~(e il nome fu da
1019 XII, 27| quelli~che questo tempo chiameranno antico~trarne succo vital.
1020 VIII, 6 | dal dirlo. Ogni vicino~mi chiamerebbe gallinetta allora -.~ ~La
1021 IV, 16| quel tal Lupo che mangia chiameremo -.~Messer il Lupo, precorrendo
1022 VI, 4 | fa il doppio Pescator di Chiaravalle.~Inaffia, soffia, tuona,
1023 X, 1 | e non potrìa la fiamma~chiarificata ancor dare un'idea~dell'
1024 VIII, 16| salti~e in spassi ed in chiassosa compagnia~allegramente egli
1025 IX, 10| Amico, vengo teco. Il chiavistello~sta per aprir adesso il
1026 IV, 15| mia,~la porta non aprire a chicchessia,~se non ti dice il motto:~
1027 XII, 9 | buono,~udito un gallo a far chicchiricchì,~la Volpe pianta lì~la lezione,
1028 XII, 5 | padron esser di spesa.~D'un chicco io vivo al moderato prezzo~
1029 IV, 20| tuo tesor? - un passeggier chiedé.~- Il mio tesor ch'era sepolto
1030 IX, 18| primavera~della sua vita a lui chiedea perdono,~dicendo: - E che
1031 VIII, 26| mandarono ad Ippocrate, chiedendo~con lettere a quel medico
1032 VII, 14| secche mai, né scogli gli chiesero i pedaggi~e i dazi della
1033 VIII, 11| Due buoni Amici c'erano al Chilì~simbol dell'amicizia più
1034 VIII, 25| O s'io sapessi almeno~la chimica, la storia,~la medicina,
1035 VIII, 27| sorte, -~disse il Lupo e fe' chiòsa alla morale.~ ~
1036 II, 20| luoghi di cuccagna,~con chioschi ben guarniti e con cantine~
1037 VI, 20| gente maritata~(non v'eran chiostri femminili allora),~fu Discordia
1038 IV, 15| il Lupo che in un canto, chiotto,~sen stava ad ascoltare,~
1039 V, 8 | credi all'arte mia,~io so la chirurgia~e servo dei cavalli cavalieri -.~ ~
1040 VII, 10| fabbrichi un castello;~o don Chisciotti, o Pirri, o saggi, o mentecatti,~
1041 XI, 2 | A lui sarò maestro di chitàra, -~soggiunse il biondo ed
1042 XI, 3 | tolta un poco la molestia~di chiuder l'uscio bene,~avreste fatto
1043 II, 8 | di quelle selve non può chiudere l'occhio.~E quando nella
1044 V, 13| che la bestia peregrina~chiudesse in grembo qualche gran tesoro,~
1045 VI, 21| bella. - In un convento~chiudetemi ove possa le mie pene~raddolcire
1046 IV, 9 | misera,~che in faccia ora le chiudono la porta.~ ~Oh quante son
1047 XI, 3 | guadagnar ci perdo il sonno)~se chiusa oppure aperta sia la porta? -~ ~
1048 VIII, 10| fatta.~ ~Sono i sciocchi che ciarlano, ma l'Orso~è saggio prudentissimo.
1049 II, 2 | alla precisa conclusione.~A ciarlar son bravi in cento,~ma diverso
1050 II, 13| sol, le stelle.~O grandi ciarlatani,~che preparate ai principi
1051 XII, 11| fatterello -.~E volentier ciarlò Gazza pettegola,~qua e là
1052 XII, 11| questo, in quello.~ ~Quel tal ciarlon di cui racconta Orazio,~
1053 XII, 11| collera,~- Addio, - grida, - ciarlona, resta qui:~non voglio alla
1054 XII, 11| e costa immenso affanno.~Ciarloni, spie, persone a fondo doppio~
1055 X, 6 | loro dell'età dell'oro~i cibi duri e schietti?~Non han
1056 IX, 18| che roba è ciò? forse un cibreo~che piace ai Nibbi? - il
1057 XI, 5 | sorpassa~il ragghiamento il cicalar che fanno~tanti avvocati
1058 XII, 11| di fronte a questa Gazza cicalona.~ ~Ella ch'è buona spia,
1059 XII, 24| sconquasso~per tre rane cicalone.~ ~Non sperar mai di vedere~
1060 VI, 19| che potrà servire~ai falsi Ciceroni in avvenire.~ ~- Dieci anni?
1061 VI, 21| dolore~in attesa di nuovi cicisbei~divenne una galante occupazione.~ ~
1062 IV, 4 | insalatine!~Addio porri, cicorie, addio fagioli,~che fate
1063 VII, 18| Se gli uomini nel Senso~ciecamente s'affidano, è comun~fonte
1064 VI, 2 | prova~e colla man tocca il cimento e vince.~ ~ ~
1065 IV, 6 | ciascuno in testa~qualche cimiero o piuma o diadema.~ ~Se
1066 VII, 1 | se va bene,~d'empire i cimiteri in un momento,~la Peste
1067 VII | più bene di me l'allòr vi cinga.~ ~A me basta che il nome
1068 XII, 26| sua bellezza sulla testa~cingendo i freschi fior delle campagne.~-
1069 III, 16| permesso,~un sentimento cinico mi pare,~ché a queste donne
1070 IV, 4 | cento lepri in un anno o cinquecento.~ ~O stati microscopici,~
1071 X, 14| re! -~ma lieto il serto cinse che il popolo gli diè.~ ~
1072 VIII, 14| guai,~ché la regal Consorte~cinta di fior, dal regno della
1073 XI, 7 | di capra e giunchi alla cintura...~Ecco dell'uom la nobile
1074 I, 11| bellimbusti~e fin sulle cinture delle belle,~ovunque insomma
1075 VII, 18| male macchie e i nèi~che Cinzia ne' sereni pleniluni~mostra,
1076 | cioè
1077 VII, 5 | di rendere leggiadro~con cipria e con belletto,~fin ch'ella
1078 XII, 23| Albïon le fredde nebbie~di Cipro nei giardini.~ ~ ~
1079 | circa
1080 XII, 1 | con lusinghieri inganni~Circe, figlia del Sol. In un momento~
1081 IX, 7 | antico~per questo immenso circolo salire~ancora al Sole e
1082 VIII, 23| fracasso~le rive e la campagna circostante.~ ~Fuggìan le genti dalla
1083 IX, 5 | nell'orto circa un cento,~e citando Virgilio e Cicerone,~sfodera
1084 XI, 7 | sentenza;~ma posso anche citare Esopo e Socrate,~gente conosciutissima,
1085 X, 3 | Ulisse, - (io meraviglio~che citassero Ulisse anche costoro).~ ~
1086 VIII, 21| al tribunal un dì venne citato~del suo padrone.~- Qui,
1087 VI, 7 | sua madre illustrissima~citava con boria,~che stata era
1088 XII, 7 | Con sbirri, e carte, e citazioni intorno,~con creditori indocili,
1089 VIII, 21| chiamarti? E v'è gente più citrulla~di questa razza d'uccellacci
1090 XI, 7 | mandaron deputato~alcune cittadelle del paese~che l'Istro bagna,
1091 XI, 4 | muse mie gentili~lontano da cittadi, lontano dalle corti,~ad
1092 X, 11| O pesciolini~dell'onda cittadini,~uscite dalla liquida e
1093 XII, 1 | il fato,~e torno ancora cittadino d'Itaca,~il re ritorna un
1094 IV, 14| effetto sol sugli ignoranti.~I ciuchi a lor s'inchinano,~perché
1095 IV, 5 | colla musica~più soave che ciuco modulò,~al padroncin la
1096 IV, 3 | ornamento~delle belle donnine civettuole,~è un giuoco di parole,~
1097 I, 14| eccessiva mai non è~per tre classi speciali di persone:~gli
1098 VI, 1 | coltivaron quest'arte antica e classica~di raccontar aneddoti ed
1099 XII, 5 | vecchio Gatto,~ne implora la clemenza~e crede di commuover Mangiaratto.~ ~-
1100 VIII, 13| mal che sento in core~per Clidamante-.~Ahi disgraziato Tirsi!~
1101 V, 15| crescon sovente~nei caldi climi, un Cervo, spinto in caccia,~
1102 III, 12| non è un uccello che si coce.~Non sia giammai ch'io tolga
1103 IX, 7 | dunque eguale~è l'onda di codesta umana vita.~Sol che, operando
1104 I, 21| val più di tutti quanti~i codici, o, sofferto strazi e croci,~
1105 II, 8 | inverno l'ova,~quando la coleottera razza a dormir discende~
1106 X, 9 | imita~che porta anche un collare.~Così guarnito e non avendo
1107 X, 1 | frenar l'acque correnti~e collegar le rive dei torrenti.~Questi
1108 IX, 5 | Un Ragazzaccio allievo di collegio,~vo' dir due volte peste,~
1109 VII, 9 | siamo alfine~su queste alte colline.~Ehi, signori cavalli, ringraziatemi,~
1110 X, 15| in cui se alcuna~verità collocai, la deggio a Voi,~del quale
1111 IX, 14| di bracchi~fe' le ragioni collocar nei sacchi.~ ~- Fra gli
1112 VI, 11| a un carbonaio~pensò di collocarlo;~ ~ma l'Asino non meno si
1113 IX, 6 | lo zelo~da lui creati e collocati in cielo.~ ~Temer per un
1114 X, 1 | la vostra~ambizïon, e son colloqui e dolci~amicizie ed incontri
1115 III, 1 | in qual parte,~in intimo colloquio di cuor, di mente e d'arte,~
1116 XII, 12| primi~anni, senza rival, vi colma il cielo.~Nel suo spirto
1117 VII, 14| moda e la pazzia, le mani colme d'oro,~a far più grosso
1118 X, 10| ricchezze confiscate ha colmo~un suo palagio e che rinchiuso
1119 III, 1 | Se visita Brighella la Colombina cara,~va sulla mula”, è
1120 IX, 2 | cor gli scendono~stette il Colombo in forse,~ma poi sì forte
1121 VII, 7 | mondo fior non c'è,~che Colonia profumi non trovò,~per quanto
1122 IX, 10| quale aggiungo ancor qualche colore~per farlo, s'è possibile,
1123 II, 17| Tanto ricca di luci e di colori,~che sol pavoneggiandosi,
1124 IX, 6 | Ciascun i sogni suoi~di colorir procura,~per la menzogna
1125 IV, 14| la favola) innanzi a un colossale~busto d'un grande eroe la
1126 VIII, 15| se il bello fosse in un colosso...~O gente sciocca, ov'è
1127 X, 2 | dentro un sacco rinserrato~e colpevole o meno, io non decido,~a
1128 VII, 1 | tanta guerra,~che morivan colpiti a cento a cento.~ ~Nessuno
1129 XII, 23| impiccata.~Ahimè! scoperta e còlta~ci lasciò le calzette questa
1130 VIII, 21| lontano~caro quell'uomo col coltello in mano!~A questo dolce
1131 XI, 7 | campi in pace~noi sempre coltivammo e l'arte e i cari~affetti
1132 VI, 1 | quei, che in tutti i tempi~coltivaron quest'arte antica e classica~
1133 VII, 6 | folletti in illo tempore~coltivava il giardin d'un galantuomo~
1134 IV, 4 | armi, cavalli e cani,~e, comandando in casa allegramente,~-
1135 VII, 7 | razza di sudditi~gli è dato comandar, ordine dà~a tutti i suoi
1136 VI, 19| Vostra Altezza non ha che a comandare -.~ ~Il re gli fa pagare
1137 IV, 21| volendo saper de' fatti suoi,~comandarono a lui d'allontanarsi.~ ~-
1138 XI, 4 | far sacrifici, e quando comanderà la Sorte~ch'io scenda di
1139 X, 14| passa oltre il torrente,~combatte, vince, va~là dove l'elefante,
1140 II, 1 | cinque e cinque ormai si combattea~anni d'intorno alla superba
1141 VIII, 16| volea discendere nei campi~a combatter le fiere. E più fremea~quanto
1142 V, 19| L'elefante, oltre al combattere,~a portar l'artiglieria~
1143 XII, 25| su, corriamo,~andiamo, combattiamo! -~Invan le spose piangono,
1144 V, 1 | mia, che si distende~ampia comedia in cento atti diversi,~e
1145 VI, 3 | polveroso va superbo,~e comignoli schianta e manda a picco~
1146 VIII, 27| provviste,~s'io so contar. Comincerò dimani,~o meglio fra due
1147 I, 8 | sentirla predicare,~a far rumor cominciano gli Uccelli,~come i Troiani
1148 V, 3 | il butta nella cesta~per cominciar la festa.~ ~- Sono così
1149 VIII, 26| disparte i frivoli argomenti,~cominciaron i due grandi maestri~a cercar
1150 VI, 14| l'altre bestie~in solenne comitato~a far visita ufficiale~al
1151 VI, 6 | degli animali,~costoro nei comizi generali~trassero dall'astuccio
1152 IV, 14| son di solito~larve di commedianti,~che fanno effetto sol sugli
1153 IV, 12| illustrissimo Leone,~(almen commendator) che dice: - O bravi,~ben
1154 VIII, 10| Sì, grazie a Dio, signor commendatore,~se vuol accomodarsi in
1155 VIII, 13| che davanti a lei senza commento~possa tornar più volte e
1156 XII, 7 | più bello.~ ~Con agenti e commessi una gran banca~aprirono
1157 IX, 7 | certo ancor avria~per lei commesso più d'una pazzia~quel figliuolo
1158 II, 4 | un pezzo,~che se i grandi commettono pazzie~sono i piccini che
1159 III, 13| verbale~è redatto per via di commissari~nei modi regolari,~e questa
1160 II, 2 | di topi) e qualche altra commissione~che venne alla precisa conclusione.~
1161 XII, 1 | argomento inventar, nel qual commisto~fosse l'utile al dolce:
1162 X, 11| e con accordi~che avrian commossi i sordi,~Tirsi l'amore della
1163 X, 11| Pastorello~col suon, che avria commosso anche i leoni,~di muovere
1164 XII, 23| intendere ogni cosa e dolcemente~commovere la gente.~Nella fortuna
1165 X, 1 | dicono i saggi,~l'animal si commuove e va diritto~ove lo spinge
1166 XII, 5 | implora la clemenza~e crede di commuover Mangiaratto.~ ~- Pietà,
1167 II, 15| matricolato, -~davver che mi commuovon queste cose,~e proprio te
1168 IX, 5 | Fagiuolo,~ch'ebbero i cento la comodità~di saccheggiare in cento
1169 XII, 26| Alcimaduri fra le sue compagne~celebrava il bel dì della
1170 IX, 15| stento compatito,~ed io lo compatisco... era marito!~ ~Non la
1171 IX, 15| mal tollerato e a stento compatito,~ed io lo compatisco...
1172 XII, 2 | gli rispose,~ma il Gatto compativalo.~Tra vecchi amici è sempre
1173 X, 1 | grata altrui.~ ~Altre gioie compensano la vostra~ambizïon, e son
1174 V, 1 | lettor alcuna~dottrina o compiacenza, oh almen mi giovi~l'indole
1175 X, 12| legati in amicizia~vecchia si compiacevan di veder~i figli, che malgrado
1176 VII, 12| sfuma.~ ~Povera gente! io la compiango. I matti~chiedon pietà,
1177 VIII, 1 | abbia a tempo~avvisato e che compiere ti resta~qualche faccenda.
1178 XII, 6 | partì dal letto,~se non ebbe compiuta la missione~di togliere
1179 IV, 21| molto elegante.~Per fare più completa la lezione,~aggiungeremo:
1180 XII, 12| intanto co' suoi dolci affetti~compone a voi corona ed alla sposa,~
1181 VII, 18| di valore brillò, cerca comporre~diuturne contese e coll'
1182 X, 15| quando l'Uomo io veggio~comportarsi da bestia ed anche peggio,~
1183 VIII, 2 | comprare sul mercato,~come si compra il bere ed il mangiare.~ ~
1184 XI, 1 | pari suoi.~L'amicizia tu comprane, se vuoi,~o se non vuoi,
1185 XI, 1 | senti:~ma dico che bisogna o comprar questa razza~nemica, o meglio
1186 XI, 6 | discese e col suo peso, tu comprendi,~che la Volpe dal pozzo
1187 XI, 6 | men ogni altro animale~(compreso il Lupo) in furberia, per
1188 IV, 13| tristo godimento,~se tu la compri d'un piacere a spesa,~che
1189 VII, 18| ciecamente s'affidano, è comun~fonte d'errori; ma rimosso
1190 I, 6 | che una volta stringesser comunella~la Pecora, la Mucca, la
1191 | Comunque
1192 VIII, 18| tre turchi~s'offriron di concedergli favore~a meno prezzo, in
1193 I, 22| tempesta.~ ~Pazienza ancor, se concedesse il Cielo~che voi nasceste
1194 IX, 7 | sposo?~ ~- Poiché tu lo concedi, -~disse la bella, - io
1195 IV, 1 | splende il viso bello,~deh! concedimi attenzione~per il tempo
1196 XII, 1 | ma di farlo, se credi, lo concedo -.~ ~Subito Ulisse vola~
1197 III, 15| al vento~l'Usignol il suo concento.~ ~- Filomela, - così chiamasi~
1198 X, 1 | assai difficile, Signora,~a concepirsi dalla mente umana,~un'essenza
1199 VIII, 13| modesta lira~di capri e lupi concertar le voci.~ ~Tirsi diceva
1200 XII, 27| quando d'altrui coscienza~v'è concessa? se un poco si raccoglie~
1201 VI, 4 | lontani~americani.~E tuttavia concesse~a lor feconda messe il Gran
1202 IV, 18| la Forza! - A questo alto concetto,~antico quanto Esopo,~per
1203 IX, 1 | Fabbricata l'avean, - l'altro conchiuse, -~per far bollire i cavoli
1204 VI, 11| mettendolo al servizio~d'un certo conciatore.~Ma fu malaugurato il benefizio,~
1205 XII, 27| Onde il nostro, buon uomo e conciliante,~volle quasi guarir la razza
1206 VIII, 26| volta ei sapea nelle contese~conciliar le discordie, oggi in se
1207 II, 8 | in fra que' due qualche conciliazione,~allora decretò:~ ~che l'
1208 VII, 2 | matrimoni, alcuno~non è che mi concilii con Imene,~anzi di quattro
1209 X, 16| gente instruirò.~- Ed io, - concluse il Nobile, -~lezioni d'alta
1210 X, 15| esser sinceri,~al nostro concorrente~non caveremmo gli occhi
1211 VII, 15| solaio.~È l'insegna che fa la concorrenza.~ ~ ~
1212 VI, 4 | a stendere i contratti.~Concorse molta gente~inutilmente,~
1213 VIII, 14| lunga processione.~Grande il concorso fu. Dentro la grotta~che
1214 X, 13| trascinare ora dovrò.~- Chi vi condanna? - Il mio crudel destino -.~
1215 XII, 13| che a quella fin volesser condannarla...~È dura, che una Volpe
1216 X, 2 | io non decido,~a morte condannato.~Per dargli tuttavia qualche
1217 X, 2 | serpente:~- Ohimè! se tu condanni quanti sono~al mondo ingrati,
1218 IV, 13| degli altri piaceri è il condimento.~ ~ ~
1219 IX, 10| sì misera porzione,~che a condirlo con me perdi il tuo pane.~ ~
1220 XII, 26| del Parnaso, oggi salga condiviso.~Un segreto io posseggo,
1221 XII, 1 | pazzi ed imprudenti, entro condotti~alle vane lusinghe, in sozze
1222 XII, 10| che Luigi e il Destino conducon l'universo.~ ~La Gambaressa
1223 IV, 7 | usanza~e Cani e Scimie di condur sui mari~per gioco ai marinari.~
1224 VIII, 12| il padrone anche volesse~condurli al teatrin dei burattini,~
1225 III, 6 | dalle radici~il tronco e condurrà nella rovina~i figli nostri,
1226 X, 3 | portarla intorno.~ ~- Ti condurrem - dicevano, - attraverso~
1227 XII, 4 | dì nell'isola,~che della Conferenza il nome prese.~Le nostre
1228 VII, 1 | Asino~contrito in cor, e confessando il vero,~narra che un giorno,
1229 VII, 1 | mani.~ ~S'avanza in fine a confessarsi l'Asino~contrito in cor,
1230 VII, 1 | con altrettanta~sincerità confessi, onde il più reo~colla sua
1231 VII, 1 | di coscienza~fratelli, e confessiam senza indulgenza~i fatti
1232 II, 14| Anche il boccon ti si conficca in gola,~vivi e dormi sospeso,
1233 XII, 26| dell'amato bene,~e al vento confidando l'aspre pene,~chiede e sospira
1234 III, 13| Amici troppo buoni e confidenti,~è la pace una bella e santa
1235 VII, 7 | chiese il re con un far confidenziale:~- E tu che senti? dillo
1236 IX, 1 | a un suo vicino~un cento confidò libbre di ferro.~Partì,
1237 IX, 19| popolo di star dentro il confine,~strette serrate per non
1238 X, 10| mormora~che di ricchezze confiscate ha colmo~un suo palagio
1239 XI, 1 | illo tempore,~a furia di confische,~aveva molti cervi e molti
1240 IV, 16| signore del castello.~Qui confitta al portone ancor si vede~
1241 III, 9 | osso.~ ~Con quell'affar confitto in mezzo all'ugola~che strozza
1242 IV, 6 | invitto~Artapace sostengano il conflitto.~ ~Alfin bisognò cedere~
1243 III, 17| molti altri conviene,~ma confonder le cose non conviene~per
1244 VIII, 14| cessino ed i pianti.~Mi conforta il dolore universale~e il
1245 X, 15| duecento~esempi ancor potrei~confortar questo bel ragionamento,~
1246 X, 12| la gabbia,~l'un l'altro confortiamoci nel duol -.~ ~E il vecchio
1247 VI, 1 | contentiamoci intanto dei confronti.~ ~Al qual intento conterò
1248 XII, 23| di sua pochezza timida e confusa.~Pago sarò se de' favori
1249 VII, 6 | così fu che in forza del congedo~il nostro Indou divenne
1250 III, 5 | non avrei trovata~sì bene congegnata -.~ ~Uscì la Volpe ed al
1251 X, 1 | regge~e che del corpo apre i congegni e chiude,~sento un poter
1252 X, 1 | squilla l'ora~come vuole il congegno. A ciò la Scienza~lo spirito
1253 XII, 12| Nel suo spirto regale essa congiunge~e perfeziona ogni celeste
1254 VII, 2 | la bellezza andasse ognor congiunta~colla bontà del cor, prometto
1255 X, 6 | cacciatori e villanzoni~congiuran contro un povero animale~
1256 VII, 6 | quindi i ladri si svegliano e congiurano,~quindi i signori chiedono
1257 VII, 6 | e tanto i suoi fratelli congiurarono,~che il Capo di partir gli
1258 V, 18| alla rovina~de' figli loro congiurato mai.~ ~- Conosci i figli
1259 XII, 7 | tramontar del giorno.~ ~E congiuravan per trovar appigli~di non
1260 V, 20| e coll'altro di cuore si congratula~che ancor la sia passata
1261 VII, 16| chiedon a un diplomatico congresso.~ ~ ~
1262 IV, 18| e il senso a loro spese conobbero, ma tardi,~di questi disuniti
1263 XII, 12| se cresciuti liberi~non conoscean che gli uomini del bosco.~ ~
1264 II, 19| replicare,~ma tanto non osò,~conoscendo l'umor del suo compare.~
1265 VIII, 12| il coraggio,~è perché di conoscer non gli è dato~ciò che l'
1266 V, 18| loro congiurato mai.~ ~- Conosci i figli miei? - chiese l'
1267 XI, 7 | citare Esopo e Socrate,~gente conosciutissima, mi pare,~e insieme raccontare~
1268 XII, 10| qualche riferirlo nostro conquistatore,~che scioglie d'una lega
1269 VII, 3 | Iddio protegge~qual si consacra volentieri a lui.~ ~Un dì,
1270 VIII, 4 | distornare il colpo,~a voi consacrerò de' miei montoni~(non picciol
1271 V, 20| saranno pronti~la pelle a consegnar, non altrimenti~che la pelle
1272 VI, 13| grembo e senza~pensar la conseguenza~d'un atto di sì stolta carità,~
1273 VI, 21| e mestissima storia e vi consento,~sperando che nel suo fuoco
1274 IV, 20| almen mi pare,~in casa conservare o non lontano,~se vuoi di
1275 XI, 9 | bisogna ben ch'io pensi a conservarli.~ ~Però togliendo ai topolini
1276 XII, 1 | il male e il bene,~visto, considerato~che scellerato vale scellerato,~
1277 XII, 7 | della gente per chiedere consigli;~ ~tormentato dai birri
1278 VII, 5 | allo specchio~più tardi si consiglia,~cangia parere e - Piglia, -~
1279 II, 20| la toga per disperazione,~consigliando a ciascuna di dividere~il
1280 XI, 9 | Se non era ragion che consigliavalo~ad ingrassar quei topi nella
1281 I, 11| balenar davanti questo~tacito consigliere delle belle.~Al mio Narciso
1282 VI, 20| trovare all'occorrenza~le consigliò di eleggere~in qualche luogo
1283 IX, 17| degli uomini e che fanno~consistere l'ingegno nel macchinar
1284 V, 3 | che in me non hai da consolare un dente.~Lasciami andar,
1285 XII, 6 | voglion sollevarlo,~o almeno consolarlo.~- Ma, cari amici, - esclama
1286 III, 8 | perseguitata e rotta,~e corre a consolarsi colla Gotta,~che meglio
1287 V, 15| tondo~ed i cani ne furon consolati.~Esempio a quanti ingrati
1288 IX, 17| che non trovasse troppa consolazione.~ ~Più grande non la provano
1289 IX, 2 | in voi cercate ciò che vi consoli.~Potete tra voi soli~essere
1290 X, 8 | spennacchiavan anche fra di lor,~ ~si consolò, dicendo che il peccato~
1291 VIII, 10| che il vecchio in l'ora consueta~dormiva, ecco una mosca
1292 XII, 2 | cresciuti insieme~in lunga consuetudine,~e più che in lotte estreme~
1293 XI, 1 | un grido di spavento.~Si consulta il visir. - Ecco il momento, -~
1294 VII, 15| per qualunque buccicata~a consultare la sacerdotessa.~ ~Chi perdeva
1295 VIII, 3 | flebotomi, anatomici,~a consultarsi intorno all'ammalato.~ ~
1296 XII, 1 | sicuro impero.~Se voi li consultate, a voi diranno~qual senso
1297 XII, 25| volle andar per la sicura~e consultò un vicin molto potente~che
1298 VI, 21| serpenti.~Più che la penna consumar sul tema,~è bello il fiore
1299 X, 11| colle parole belle,~voi consumate il fiato inutilmente.~Assai
1300 XI, 7 | apparenza.~Del pipistrello già contai la favola~per meglio dimostrar
1301 XII, 12| sia la bella favola,~la contan pure in quest'altra maniera.~
1302 IX, 18| mia storia. - Aspetta~di contarla a' tuoi re questa tua fola.~ ~
1303 XII, 5 | Saresti men balordo~se la contassi a un sordo.~Gatto e vecchio
1304 IV, 12| proprio se meriti~d'esser contata; a voi per quel che possa~
1305 VIII, 3 | consiglio al re,~che il conte Lupo tosto uccider fe',~
1306 VII, 10| fortuna in terra dispersa contemplò.~Tornata a casa, vede ch'
1307 IX, 9 | perché volea ciascun dei contendenti~mangiarla anche coi denti.~ ~
1308 VIII, 24| avea rivali.~ ~Leccardon si contenta d'ogni cosa~che passa per
1309 II, 18| cielo, che il Destino~per contentare le sue strane voglie,~a
1310 I, 7 | mio gran trono~se si possa contentarli -.~ ~Il babbione per suo
1311 VI, 11| La Sorte, buona ancora a contentarlo,~e per finire il guaio,~
1312 VI, 1 | o mal vedano i critici,~contentiamoci intanto dei confronti.~ ~
1313 I, 12| lui fece osservare, -~noi contiam dei vassalli in questa terra~
1314 III, 1 | celebre Racanio Malerba un dì contò.~ ~Questi del vecchio Orazio
1315 | contra
1316 IX, 2 | desiderio di veder le belle~contrade dei dintorni.~Di mie venture
1317 III, 16| radicato in l'ossa,~sempre contradirà fino alla fossa,~e forse
1318 III, 16| perso:~avrà la donna per contradizione~il fiume risalito in senso
1319 XII, 9 | natura all'estro.~ ~Che vale contraffare di natura~l'ingegno ed il
1320 XII, 8 | ogni creatura~abbia il suo contrapposto, e inutil è~di queste leggi
1321 IV, 18| fratelli in lite fra lor e di contrari~pareri, il fianco aperto
1322 II, 20| dare la parte all'indole contraria,~ossia fiaschi e cantine~
1323 IX, 9 | al fiuto -.~ ~Intanto che contrastan sulla riva,~ecco Azzeccagarbugli
1324 I, 6 | la quarta qualcuno osasse contrastarmi~lo mangio in un boccone -.~ ~ ~
1325 XII, 8 | parolone~e a decifrar difficili contrasti~è cosa che vi stanca~e fa
1326 VI, 4 | mandò Mercurio a stendere i contratti.~Concorse molta gente~inutilmente,~
1327 II, 20| Convengano le parti~contribuire per un terzo al debito~pagabile
1328 X, 2 | e il tuo velen più non contristi~la mesta umanità -.~A questo
1329 VII, 1 | fine a confessarsi l'Asino~contrito in cor, e confessando il
1330 II, 19| ché un asino spaccone è un controsenso.~ ~ ~
1331 IV, 18| misero di mezzo,~e liti e controversie scoppiaron tra di loro~a
1332 IV, 22| Maggior spavento allor conturba i semplici~uccellini che: -
1333 VIII, 18| qual dimostra ancora~come convenga ai piccoli paesi~appoggiarsi
1334 II, 20| che da lor trovato fu:~ ~“Convengano le parti~contribuire per
1335 X, 1 | il lume~negli animali e conveniam con esso,~sebben non manchin
1336 VI, 21| interruppe la bella. - In un convento~chiudetemi ove possa le
1337 X, 1 | universo.~Sta ben, ma di converso~ha tanta l'animal vitalità~
1338 IX, 7 | leggenda della sua filosofia.~ ~Convinto in quest'idea volle il Bramino~
1339 IV, 3 | parassiti~dei ricchi e dei conviti?~Dunque, amica, non far
1340 VIII, 1 | quando un si toglie dal convito~e col cartoccio in man l'
1341 I, 14| due santi gemelli~con tal copia di storie e fatterelli,~
1342 I, 14| piatti rompe e va sopra ai coppieri.~Inutil dir che quella gente
1343 II, 19| di farsene suo pro'.~ ~Copre il Messer di lauro e d'altre
1344 I, 8 | pentimento.~Quando la neve coprirà la terra,~sarà divertimento~
1345 VI, 2 | spalla al buon momento.~Coraggioso è colui che regge a prova~
1346 II, 16| pelo aggrovigliò del mio corbaccio~così bene gli sgraffi,~che
1347 XII, 20| la falce e taglia... ma corbezzoli!~In lungo e in largo taglia
1348 XII, 15| e quel che c'è.~Rode la cordicella ancora e disviluppa~il Topo
1349 XII, 26| devoti~oggi ancor mille cori (e qui non conto~i rispettosi
1350 XI, 5 | va nel canto)~è una mezza corista da strapazzo.~Ma voi, ma
1351 II, 17| e pel tempo cattivo la Cornacchia.~Tu fa' che a lamentarti
1352 III, 8 | Ragno intanto, scelta una cornice~di camera elegante,~la sua
1353 VII, 6 | e l'Abbondanza versa il cornucopia.~Piovon marenghi, gli scrigni
1354 XII, 4 | rapidissima~e assai profonda alle cornute amazzoni~dovette un poco
1355 V, 4 | della Lepre~ ~Un animal cornuto~col corno offese un giorno
1356 IV, 6 | pericolo,~amici, aver la testa coronata,~e i troppi lunghi strascichi~
1357 VI, 6 | di persone~il ben portar corone.~ ~ ~
1358 I, 12| un sol capo sopra un gran corpaccio,~e non so quante code alla
1359 IX, 8 | matti ei vuole che lo spazio~corra di questo fil, o avranno
1360 X, 2 | focherello.~- De' miei difetti mi corregga pure~l'uomo, ma non adoperi
1361 I, 17| teneva in prezzo ed in figura~correggendo coll'arte la natura.~ ~Le
1362 II, 14| il sangue nelle vene.~ ~“Corrèggiti”, mi dice un barbassoro.~
1363 III, 16| di seguitar gli disse la corrente,~che il corpo avria trovato
1364 X, 1 | con argini frenar l'acque correnti~e collegar le rive dei torrenti.~
1365 VII, 12| Fortuna innanzi e indietro~correr le sale e aprir la porta
1366 X, 3 | Miracolo! - grida, - olà, correte~la regina a veder delle
1367 VI, 5 | ricacciarmi indietro,~subito gli correvo nelle braccia.~ ~- Male
1368 XII, 25| dei Topi. - È ver, su, su, corriamo,~andiamo, combattiamo! -~
1369 XII, 14| c'è pena sì grande,~che corrisponda ad opre sì nefande;~ma poi
1370 XI, 3 | ridermi sul muso.~E mentre io corro e fuggo~e di fame mi struggo,~
1371 VIII, 23| cane,~è l'acqua cheta che corrode il ponte.~ ~ ~
1372 VIII, 23| po', ma visto~che i ladri corron sempre per di qua,~tentò,
1373 XI, 4 | vita questo gran bascià corrotto~cercava spesso la pia solitudine:~
1374 IX, 16| Avar non vive mai~senza corrucci e guai,~la terra, i ladri
1375 IX, 7 | il Can dal Lupo, e via di corsa~avria potuto il favolista
1376 XII, 9 | vecchie e nuore~e madri tutte corsero a gridare~ai piedi dell'
1377 VIII, 11| apparso colla faccia scura~e corsi a te pensando a una sciagura -.~ ~
1378 II, 10| scettro in mano,~guidava due corsier di Asineria;~l'uno di spugne
1379 VIII, 3 | Lupo, un degli assidui~al corteggiar, si giova del momento~per
1380 IV, 12| rispetto,~e sollevato, e corteggiato; e vanno~superbi di servir
1381 V, 11| passasse a lui vicino,~e assai cortesemente lo svegliò.~- Mio caro, -
1382 IV, 4 | il fazzoletto,~con altre cortesie, da cui procura~difendersi
1383 VI, 19| d'asin sulla testa.~ ~Un cortigian, ridendo: - In man del giudice, -~
1384 VII, 12| stette un buon pezzo il cortigiano~attento all'ore più propizie,
1385 III, 12| Il Cigno e il Cuoco~ ~Nel cortil d'una grande fattoria~il
1386 II, 13| come in un libro aperto.~Cos'è questo Destino, che Omero
1387 XI, 7 | Romani e voi, padri coscritti, udite.~Invoco ai detti
1388 IV, 11| aria fa la ronda,~vede quei cosi diguazzar nell'onda~e come
1389 VIII, 15| gente~stesse a guardar quel coso stravagante,~più che animale,
1390 VIII, 18| o tre~di piccoli mastini costan meno~a un uomo come te,~
1391 II, 1 | ordito~pagò dei Greci la costanza...”.~ ~- Oh basta! -~sento
1392 IV, 8 | ed a tal segno~che gli costava un occhio della testa~a
1393 I, 9 | vuole che del pranzo ad ogni costo~si vada fino in fin.~ ~-
1394 V, 2 | il più forte~ha rotte le costole il Vaso di terra.~ ~Chi
1395 V, 4 | capretti~a far fagotto furono costretti~ed a cercar paese più sicuro.~
1396 I, 8 | profetessa di sventura,~costringerli a mangiar roba indigesta~
1397 V, 17| branco di cani scatenati~costrinser quella a chiedere uno scampo~
1398 IX, 12| tesori.~ ~L'uomo imparò dalle costrutte celle~a spremere l'ambrosia,
1399 II, 20| ricchi d'or, superfluità,~cosucce rare di galanteria,~eunuchi,
1400 XII, 17| Lusingato il buon Lupo a udir cotali~elogi, al piede il muso
1401 | cotesti
1402 II, 12| sembragli~d'averla bella e cotta nella pentola.~Ma in quel
1403 II, 1 | affaticati~cedeano il campo i coturnati Achei,~allor che da Minerva
1404 VII, 10| agevolmente.~L'ova di poi si covano ed ecco a poco a poco~un
1405 VII, 11| Abbondio seguia, quasi il covasse,~coll'occhio il suo bel
1406 X, 1 | Come salvar e riparar nel covo~quell'ovo benedetto?~Farne
1407 III, 1 | stravagante, che col buon senso cozza,~che l'uomo vada a piedi
1408 X, 1 | seconda anima santa~nata a crear l'angelica farfalla,~un
1409 VII, 17| E non sono anch'io creata~d'egual sangue? - prese
1410 IX, 6 | dèi l'amor, lo zelo~da lui creati e collocati in cielo.~ ~
1411 X, 8 | di natura:~Giove non ha creato~tutta la gente sopra una
1412 IX, 4 | dell'unghia della mano?~ ~Il Creator, io credo, era distratto~
1413 VIII, 6 | dell'avvenimento,~e l'ovo crebbe sì di mano in mano,~che
1414 V, 6 | alba a sera,~anche il tempo cred'io del desinare.~ ~Quando
1415 XII, 1 | belle virtù.~E mentre si credean dai ceppi liberi,~cadevan
1416 X, 10| assiderato in terra~un serpente, credendolo un frustino,~poi che perduto
1417 XI, 5 | grattandosi a vicenda,~più valenti credendosi e più scaltri,~passeggiando
1418 I, 1 | e senza~una mosca in la credenza.~ ~Affamata e piagnolosa~
1419 IX, 1 | feccia del popolo, potrei~crederlo un poco e allor saria minore~
1420 XI, 6 | venìa qualche altro che credesse~per appetito quel formaggio
1421 III, 4 | che un gigante dapprima credettero~apparve più tardi un re
1422 XII, 24| la gente.~ ~Sollevar esse credevano~ogni buona creatura~col
1423 VII, 8 | se concordia li assicura,~credilo a me, sempre soffrirne i
1424 VI, 10| veloci. - O mia~buona comare, credimi, che questa è una pazzia.~
1425 VII | che vanta,~come sapete, crediti infiniti~da noi. Se la Bugia
1426 IX, 13| Giove, - si dice, - è un creditor cortese,~che non manda l'
1427 X, 1 | degli eroi fu madre~e fia creduta figlia del demonio.~Di queste
1428 IX, 4 | laus deo~a Quei che il sol creò,~il buon Taddeo~a mangiar
1429 I, 8 | starvene al sicuro~dentro i crepacci d'un cadente muro -.~ ~Seccati
1430 V, 18| venne, e visto in un oscuro~crepaccio d'una grotta, ovver d'un
1431 VII, 6 | marenghi, gli scrigni ne crepano,~le biade da' granai quasi
1432 VI, 8 | mangiò dell'erba fino a crepapancia.~Ma sul più bello~ecco il
1433 V, 12| avesse a noi,~non sarebbe mai crepato.~ ~ ~
1434 VI, 16| di natura,~e mentre l'un crepava sotto il peso~del suo grosso
1435 IV, 6 | piuma o diadema.~ ~Se pei crepi passò la razzapaglia,~per
1436 XII, 5 | arrotondo tanto~che quasi crepo in mezzo.~Son magro, aspetta
1437 XII, 20| inutili~rami toglieva e la crescente chioma,~felice più che adesso
1438 XI, 1 | animale.~ ~Se voi lasciate crescere il potente,~fatelo amico -
1439 VIII, 10| mal pettinato,~selvatico cresceva in fondo a un bosco,~solo,
1440 VIII, 22| ogni buon gatto fa quando è cresciuto~nel santo amor di Dio,~e
1441 V, 15| vite alta e frondosa,~come crescon sovente~nei caldi climi,
1442 IX, 8 | e del meschino,~e mogi e cresimati se ne andavano,~ché a cercar
1443 I, 22| innalzo contro il sol la cresta,~ma sfido il temporale.~
1444 V, 2 | Vaso di ferro a un altro di creta~un giorno chiedeva: - Viaggi,
1445 V, 14| al titolo,~illustrissimi cretini,~non a voi sono gli inchini.~ ~ ~
1446 IV, 16| fidève nen d'maman ch'a cria~a sua masnà, ma scapè subit
1447 VIII, 2 | aggiustascarpe: - O mio compar Crispino, -~gli domandò, - non mi
1448 I, 11| incanto~ch'ei non può dal cristal torcer lo sguardo.~ ~Della
1449 VIII, 7 | ciò che non sanno fare i cristiani.~ ~Andando questo Cane un
1450 II, 9 | al furor che la testa gli crivella.~ ~La grossa bestia a tanta
1451 I, 21| codici, o, sofferto strazi e croci,~il giudice di solito ha
1452 IV, 12| un pezzo, allor che ad un crocicchio~incontran l'illustrissimo
1453 VII, 5 | gran ladro.~ ~Se oggi mi crolla un muro,~di rifarlo dimani
1454 VII, 7 | morti e di moria,~da far crollare il naso della gente.~L'Orso
1455 II, 14| vivi e dormi sospeso, in crucci, in pene:~ogni voce, ogni
1456 VIII, 4 | franga. Un tal pensier mi cruccia~e invoco pace al gran Luigi,
1457 II, 14| misera figura -~ ~Trista, crucciata e di paura gialla,~così
1458 VII, 2 | che la gelosa~donna avara, crucciosa e tormentosa,~s'ei volle
1459 XII, 27| borbottano i malati~impazienti, crucciosi, noiosi.~Come se all'uno
1460 I, 8 | mangiar roba indigesta~e cruda come questa.~Fossero stati
1461 X, 6 | signori,~che parlan della mia crudelità,~sanno gustare il ghiotto
1462 XI, 7 | al cielo grida~ormai la crudeltà,~che i sacri altari e gl'
1463 X, 6 | gente sciocca:~sian essi crudi o cotti non ci guardo -.~ ~
1464 VII, 10| in principio~a furia di cruschello~diventa un porco bello.~
1465 II, 20| di campagna~e luoghi di cuccagna,~con chioschi ben guarniti
1466 III, 7 | fantasima?~- Io son la cuciniera dell'inferno,~e porto da
1467 IV, 11| guadagno,~e carne e pesce cucinò per cena.~ ~L'insidia è
1468 VIII, 2 | su questo calendario;~io cucio i giorni miei per ordinario~
1469 VII, 7 | volle uscire dal rotto della cuffia~col dire: - Non ho naso! -.~ ~
1470 II, 20| cascine,~e cappellini e cuffie~alla sorella della mano
1471 XII, 8 | bestie ribelli~divennero cugini, anzi fratelli.~ ~Quest'
1472 VI, 16| nessuno -.~Il Cavallo, del cul fatta trombetta,~che non
1473 X, 1 | al dolce suono~delle lodi cullate addormentarsi,~né le biasmo
1474 VIII, 1 | tributo, e spesso~nelle culle regali aprono e a un punto~
1475 X, 14| cammina ove una valle dal culmine si aprìa;~un grido alto
1476 III, 1 | asino non resterà che il cuoio...~- Se dura un po', capisco
1477 XI, 2 | alla virtù si va -.~ ~Sorse Cupido: - Ed io, -~disse d'amore
1478 XII, 6 | i medici e coloro~che ti curan la coscienza~e ti costano
1479 XII, 21| Immortali,~ovvero non si curano dei fatti vostri ancora.~
1480 XI, 5 | avvocati e rètori?~Non ti curar di lor ma guarda e passa.~
1481 VII, 1 | cento.~ ~Nessuno ormai volea~curarsi d'una vita orrida troppo;~
1482 IV, 11| resterete stupefatto -.~Il Topo curioso accettò subito.~ ~Ella prima
1483 X, 14| intrigo e me ne fido poco.~Se curïoso sei,~ti lascio l'elefante
1484 VIII, 6 | a chi porta le gonne~il custodire un gran segreto in petto;~
1485 VI, 6 | che in un antro~era ben custodita da un dragone.~ ~Prova e
1486 VIII, 2 | provvedete, io ve li dono,~custoditeli bene, o galantuomo -.~ ~
1487 XII, 3 | riva~in un sicuro luogo custodiva.~ ~Ben difeso dai ladri,
1488 | D
1489 VIII, 17| ti morde, e tu, Modesto,~dàgli un calcio frattanto sopra
1490 | dallo
1491 X, 8 | maniere,~che si usan colle dame forestiere.~ ~Anzi avvenia
1492 III, 11| bella in apparenza,~che damigella subito pensò~di farsene
1493 IV, 15| Caro, se vuoi ch'io t'apra~dammi a vedere in prima lo zampino -.~ ~
1494 II, 20| donne erano spinte~per far danari o per trovar marito~a sbarazzarsi
1495 I, 19| che Dio conserva a nostra dannazione!~In ogni cosa, a torto od
1496 VI, 19| tempo io ve lo cambio in Dante.~ ~- Signori sì, - dicea, -
1497 XII, 26| giovine pastore.~Ella invece danzante, ilare, e in festa~esce
1498 VII, 12| gran solitudine dell'acque~danzar vicino a sé vide la Morte.~ ~
1499 X, 16| intanto chi un boccone mi darà~per rompere il digiuno?~ ~
1500 VIII, 7 | Mal resiste il cuore al dardo~d'un bel guardo, ed alla
1501 X, 1 | solo io la potente~forza darei che da ragion deriva,~due
1502 VII, 8 | accidenti e i casi,~chi voce mi darìa? molti perirono~dei capi
1503 XI, 5 | arte si riducono~di saper darla a bere.~Il tuo sapere~per
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