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Jean de La Fontaine
Favole

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


abbai-attin | attir-cessi | cesso-darla | darmi-fiato | ficca-incar | incen-marco | maren-panch | pando-pudor | pugna-salde | saldo-sosso | sosta-traba | trabo-zufol

                                                            grassetto = Testo principale
     Libro, Favola                                          grigio = Testo di commento
4005 XI, 8 | d'onor, per la sua patria~pugnando, entro la mischia~d'un colpo 4006 I, 13| rubato un Somarello~e a pugni il disputavan fra di loro:~ 4007 VIII, 10| afferrato, s'appressa, il pugno chiuso,~dov'è la mosca, 4008 VI, 5 | quell'altro animal tanto pulito.~ ~Questo ha un pel di velluto, 4009 IV, 22| bella stagion che si apre e pullula~la terra ai primi amori,~ 4010 VIII, 25| bevi... bevvero~tanto che punf... scoppiarono di botto.~ ~ 4011 VII, 18| molto, un dotto~astronomo, puntando il telescopio,~ben credette 4012 XII, 24| Sole un si mette~sui puntigli, poverette!~ ~ ~ 4013 VII, 9 | una Mosca, che volando,~punzecchiando, e di qua, di ronzando,~ 4014 VI, 14| reggia ben si vede~come puossi porre il piede:~non così~ 4015 VI, 3 | facendo men di ciò ch'ei puote; indizio~che la dolcezza 4016 VIII, 13| per ogni cosa è cieca la pupilla~fuor di quella parvenza. 4017 VIII, 1 | punto~chiudon per sempre le pupille al sole~principi e re.~Che 4018 | purché 4019 V, 8 | il Cavallo, -~ci ho una pustema grossa sotto un piede -.~ 4020 VI, 1 | sgozzerò,~se mi fai che il reo quadrupede~resti preso nel tranello -.~ ~ 4021 VII, 3 | legge,~arrivaron non so quai pellegrini~di popoli vicini~ 4022 | qualcheduna 4023 | qualcosa 4024 | quamquam 4025 VIII, 4 | aereo,~invecchiato oramai da quarant'anni~in cotesti mezzucci 4026 | quaranta 4027 I, 6 | perché sono il Leone,~e se la quarta qualcuno osasse contrastarmi~ 4028 III, 6 | casa l'odio ed il sospetto,~quatta la trista si rinchiude in 4029 II, 2 | il muso cacciar fuora.~ ~Quatti nei buchi sen morian di 4030 III, 18| infarina,~e così bianco quatto s'accovaccia~a dar la caccia~ 4031 IX, 13| piede sulla riva,~bruciò quattr'ossa al naso del gran dio~ 4032 VIII, 12| venderli e pigliare dei quattrini.~ ~Il sor Porcello non faceva 4033 | que' 4034 | quegl 4035 XII, 21| definir l'ingrata grande querela, quando~si disse che una 4036 II, 17| narra che un Pavone~dicesse, querelandosi, a Giunone), -~m'hai dato 4037 VIII, 2 | non facea che deplorare~e querelarsi in collera col fato,~che 4038 VIII, 18| ascolta~senz'andar per noiose querimonie~una fiaba che a lor calza 4039 XI, 4 | risolvere non son gli alti quesiti,~oh almeno qui m'inviti~ 4040 IX, 4 | Non potendo risolvere il quesito~Taddeo, che sa che col rifletter 4041 XI, 2 | avresti detto~ch'era in lui questïon d'esperienza,~tanto pareva 4042 IV, 18| bella, ma inviluppata da questioni e cause~con prossimi e vicini, 4043 XII, 7 | indiscreti,~un momento non erano quieti~dallo spuntare al tramontar 4044 VIII, 12| tu ne stordisci, stattene quieto,~hai l'esempio di questi 4045 II, 7 | chiede in grazia un'altra quindicina.~ ~Quando ancora tornò la 4046 V | LIBRO QUINTO~ 4047 IV, 12| albergo di soavi aurette.~Quivi accusa il Leon non so qual 4048 | quo 4049 | quondam 4050 X, 1 | cui giammai non sazia~cibo quotidian di freschi onori.~ ~Non 4051 VIII, 1 | almen, Morte, ch'io possa~rabberciare quest'angolo di casa...~ 4052 XII, 26| la crudele è morta -.~ ~Rabbrividì di Dafni il nudo spirito~ 4053 XII, 4 | che a vederle ti metton raccapriccio,~vanno queste signore ad 4054 XI, 2 | un po' d'educazione,~fa raccoglier gli Dèi e: - Amici, è vero, -~ 4055 X, 16| un altro non si stanca~di raccogliere legna, e in pagamento~ne 4056 IX, 9 | uno si abbassa e tenta di raccoglierla,~ma l'altro: - Amico, - 4057 IV, 18| il genitore, i tre figli raccolgono~la bella eredità,~bella, 4058 IX, 14| via~a un certo santuario.~Raccolti, il collo torto e col rosario~ 4059 IV, 7 | della prima nobiltà:~posso raccomandarti ad un cugino~ch'è giudice 4060 V, 16| Vicino a un oriolaio~abitava, raccontano, un serpente~(incomodo vicino 4061 XI, 7 | conosciutissima, mi pare,~e insieme raccontare~ciò che da Marco Aurelio 4062 XII, 5 | Muori dunque e discendi a raccontarla~questa tua bella ciarla~ 4063 III, 1 | sopra la gente voglio or raccontarvi questo:~Or non ricordo il 4064 VI, 5 | pigliato, e il brutto rischio~raccontava alla mamma sua così:~ ~- 4065 VI, 21| chiudetemi ove possa le mie pene~raddolcire e dell'animo il tormento -.~ 4066 III, 6 | resti~di tanti un solo a raddolcirmi il pianto! -.~Ciò detto 4067 VI, 4 | posto le stagioni,~i frutti raddoppiarono dell'anno.~ ~Allora il pover' 4068 IV, 1 | troppo ardenti.~Fatti prima rader l'unghia~e limare un poco 4069 III, 16| sesso, -~con questo vizio radicato in l'ossa,~sempre contradirà 4070 XI, 1 | buoi~ed infinite pecore~radunati nei boschi e parchi suoi.~ ~ 4071 X, 7 | svolazzando, agile toglie~quant'io raduno in casa e sulle soglie.~ 4072 V, 10| fuori e vera in fondo,~mi raffiguro certi poetonzoli~che prometton 4073 V, 7 | dita, e quindi soffio~per raffreddar il liquido -.~Disse il Satiro 4074 VII, 7 | mostrandosi d'avere il raffreddore,~volle uscire dal rotto 4075 IX, 5 | il Padrone dell'orto~ ~Un Ragazzaccio allievo di collegio,~vo' 4076 VIII, 15| ov'è la meraviglia~che ai ragazzetti fa levar le ciglia?~Così 4077 X, 12| cotanto imperator.~ ~Il ragazzin per natural suo spirito~ 4078 IV, 4 | Signor con tenere parole~la ragazzina fa sedere accanto,~le carezza 4079 V, 11| Tornando dalla scuola un ragazzino,~si pose a sonnecchiar soavemente~ 4080 II, 19| della foresta, -~mandasti ragghi proprio della festa,~anzi 4081 XI, 5 | e forse non sorpassa~il ragghiamento il cicalar che fanno~tanti 4082 II, 19| e d'altre erbette,~e di ragghiar coverto gli commette,~e 4083 II, 19| gli commette,~e l'Asino ragghiò.~Quella voce, che subito 4084 X, 12| del principe~padre non può raggiungerlo il furor.~ ~Per attirarlo, 4085 X, 15| potrei~confortar questo bel ragionamento,~ma l'opere più corte~son 4086 X, 16| dal cielo si conceda~di ragionar men male? no, un villano~ 4087 VIII, 10| non è sempre il miglior ragionatore,~e che peggiore d'un leal 4088 IV, 1 | quel tempo che le bestie~ragionavan più d'adesso,~i Leoni pretendevano~ 4089 XI, 9 | voi se Aristotele ed i sui~ragionavano meglio di costui.~ ~ ~Epilogo~ ~ 4090 XII, 3 | lasciamo star se è cosa ragionevole)~a chi più butta via.~ ~ 4091 IX, 7 | marito.~Poiché ci siamo, ragioniam di questa~strana dottrina 4092 I, 4 | testa~che invan sospira e ragli al cielo manda.~- Poveretto, - 4093 XI, 5 | mondo e con superbia chiama~ragliar il nostro ridere e ragliare~ 4094 XI, 5 | ragliar il nostro ridere e ragliare~il nostro bel parlare.~ ~ 4095 IV, 21| difficoltà~a toglier quattro ragnatele ai muri?~Brutti figuri, 4096 I, 5 | della sua fortuna~il Lupo si rallegra fino al pianto.~Ma camminando 4097 I, 5 | buone.~Comincia in prima a rallegrarsi tanto~di vedere il buon 4098 III, 2 | ed ecco che le braccia si rallentano,~le mani più non stringono,~ 4099 X, 16| sospinti dal furor dell'Oceàno,~raminghi, ignudi, come Belisario~ 4100 IX, 1 | granaio (e ne ho fatta aspra rampogna~a' miei servi) sen venne 4101 II, 15| correndo a noi~e porta certo il ramuscel d'ulivo.~Mentre egli arriva, 4102 II, 8 | nel core~il vecchio suo rancore,~e un'altra volta all'ova 4103 XI, 7 | affetti pria che un popolo rapace~ci togliesse ai tranquilli 4104 VIII, 9 | e sazio,~lasciò cavoli e rape, ed un più bello~luogo cercando 4105 XII, 4 | Aggiungete che l'onda rapidissima~e assai profonda alle cornute 4106 II, 8 | L'altra dietro gli serra~rapidissimamente, e sopra gli piombò.~ ~- 4107 XII, 3 | il gusto e tanta~la sua rapidità,~che il mucchio a poco a 4108 IX, 1 | va. Tre giorni dopo~ei fa rapire al suo vicino il figlio.~ 4109 IX, 19| lupo fra le mille~non mi rapisca qualche pecorella.~Erano 4110 I, 11| è quel fiume che l'anima rapisce.~ ~ ~ 4111 II, 16| Corvo l'Aquila, che audace~rapiva un agnelletto,~più debol, 4112 VIII, 7 | quattro colpi fu tabula rasa.~Chi stette peggio fu il 4113 X, 6 | torto ed alla vita~non si rassegna ancor dell'eremita,~se può 4114 III, 2 | in via straordinaria,~può rassegnarsi anch'egli a viver d'aria -.~ ~ 4115 VII, 5 | ebbe in cortesia,~al destin rassegnata delle cose,~di trovare un 4116 III, 14| fiato~ancora di ruggire.~ ~Rassegnato apparecchiasi alla morte,~ 4117 II, 19| se al carattere suo si rassegnò:~ché un asino spaccone è 4118 IV, 8 | devoto a quella vista.~- Va', rassomigli a quella gente trista,~che 4119 II, 20| da pagarsi alla madre in rate... eccetera”.~ ~Così ben 4120 VI, 10| Testuggine~era per vincere,~ratta partì qual lampo,~ma furon 4121 IV, 11| dice: - O salve, messer Ratto,~qua qua venite a trovar 4122 VII, 3 | confini:~che stretta era Rattopoli d'assedio~dal popolo di 4123 IV, 11| Rana si accosta e colla rauca~sua lingua dice: - O salve, 4124 XII, 24| Il Sole e le Rane~ ~Le rauche degli stagni abitatrici~ 4125 V, 18| goffi, rognosi e cupi e rauchi al canto,~- Questi non son 4126 XII, 24| creatura~col gracchiar, col rauco stridere~contro l'occhio 4127 VIII, 7 | prepotente~che pretende la sua razion di manzo.~Ma fece i conti 4128 IV, 6 | Se pei crepi passò la razzapaglia,~per quanto numerosa,~per 4129 I, 20| La Gallina e la Perla~ ~Razzolando, una Gallina~una Perla ritrovò,~ 4130 XII, 24| alla fine~col nome lor non reca disonore),~quest'umide regine~ 4131 V, 2 | po' dura~non fia che ti rechi dolore o frattura -.~ ~A 4132 XII, 15| due che son più lesti~si rechino sul luogo che fu da lui 4133 XII, 20| papa a Roma.~ ~Toglieva, recideva il troppo e il vano,~di 4134 IV, 4 | giardino~fiorito, verdeggiante,~recinto intorno da una siepe viva.~ ~ 4135 IX, 4 | fosse stata Zucca -.~ ~E recitando quindi un laus deo~a Quei 4136 III, 5 | fondo, volle per zimbello~recitar la moral con un sermone:~- 4137 VII, 11| col breviario in mano,~e recitava come d'ordinario,~o un pezzo 4138 V, 17| Esopo,~e questa ancor ch'io recito~mira diritta a non diverso 4139 III, 15| giorno~sul bel corpo ti recò.~Vieni adunque, son mill' 4140 III, 13| istrumento~col processo verbale~è redatto per via di commissari~nei 4141 XII, 15| Gazzella! Quando il cacciator rediva,~il Topo scompariva in una 4142 VI, 9 | benefizio~che in testa gli regala il Cielo ogni anno,~e che 4143 IX, 8 | stizza e meraviglia,~gli regalava il resto del carlino.~Altri 4144 III, 8 | sarete al seme umano~un regaletto d'oro.~Andate allegramente 4145 IX, 4 | e alle querce le ghiande regalò -.~ ~Non potendo risolvere 4146 VII, 2 | tornano dai solchi,~come regger potranno tutto il giorno~ 4147 I, 16| chiamai,~perché mi aiuti a reggere un po' questo fardello -.~ ~ 4148 X, 10| dunque l'armento e vieni e reggi,~ministro di giustizia, 4149 IV, 16| di cui ne passa sempre un reggimento.~ ~Un che si annoiava, 4150 VII, 15| raggiri e cabale~e pregiudizi reggono la vita.~ ~Non c'è rimedio, 4151 III, 2 | anch'ei lavora.~ ~Così la Regia Maestà ridona~alla social 4152 XII, 24| reca disonore),~quest'umide regine~osaron contro il Sol levar 4153 I, 4 | ecco una banda~piomba sul regio Mulo, e una tempesta~di 4154 X, 1 | inutilmente spia.~ ~Nella region del polo gli abitanti~selvatici, 4155 VII, 6 | conta e conta e scrivi sui registri,~ahi! non c'è tempo per 4156 XII, 21| disse, - che in cielo regna~e gli altri Numi avranno 4157 XI, 5 | dire:~- Innanzi tutto, per regnar, o Sire,~con onestà, conviene~ 4158 X, 3 | immensa fin... fin in America,~regni e gente vedrai, mondo diverso.~ ~ 4159 XII, 8 | nell'universo la Discordia~regnò sovrana in tutti quanti 4160 III, 13| via di commissari~nei modi regolari,~e questa fu la pace universale.~ ~ 4161 XII, 8 | mancasse agli ordini e alle regole~dei pasti e delle varie 4162 VII, 1 | davanti al Ciel tutti siam rei~di colpe, ed è perciò che 4163 XII, 10| verso un contrario~punto coi remi tendono talvolta i marinari,~ 4164 II, 10| vi sarebber morti~e senza remissione,~se non li soccorrean anime 4165 X, 5 | ad una vigna un po' di remota,~dove il fardel depongono 4166 IX, 2 | andate a cercar spiagge remote,~ma in voi cercate ciò che 4167 VII, 14| Vincendola sui venti, nei più remoti mari,~un certo Mercatante 4168 VII, 14| sei più ricco, almen ti renda saggio.~ ~ ~ 4169 X, 1 | piombo?~Con questa essenza io renderei la bestia~atta molto a sentir 4170 IV, 5 | favola,~che, pensando di rendersi simpatico,~disse un giorno 4171 II, 20| oppur si stabilisca un'annua rendita,~dalla morte del padre decorribile,~ 4172 XII, 1 | trattenesse. Vincitor del Reno~in un breve girar di soli 4173 X, 10| si paga poi, ché a voli repentini~sogliono i precipizi esser 4174 II, 19| Volea la bestia sciocca replicare,~ma tanto non osò,~conoscendo 4175 II, 3 | molte proteste e grida e repliche,~il giudice, ch'è vecchio 4176 II, 10| troppo ber troppo pesanti,~resero il bel servizio~di tirare 4177 III, 14| dai suoi sudditi stessi, resi audaci~dal vederlo ridotto 4178 VI, 20| in qualche luogo stabil residenza,~dove potrebbe sulla tarda 4179 IX, 2 | aprile della vita mia.~Come resister può~l'alma inquieta a tanti~ 4180 IV, 6 | le bandiere,~e le schiere respingono le schiere.~ ~Ondeggia la 4181 IX, 6 | la mira~esclama: - Essa respira! -.~E tanta meraviglia egli 4182 VIII, 9 | alcuna~che al dolce soffio respirando, apriva~le labbra, bella 4183 VI, 20| alloggiare~chi volesse un momento respirare.~ ~In casa d'Imeneo,~vale 4184 XII, 6 | missione~di togliere il respiro al poveretto.~E quand'ebbe 4185 V, 11| mondo d'ogni male~è fatta responsabile.~Sempre gli sciocchi pensano~ 4186 V, 17| alla testa era Grifone)~restaron colla voglia del boccone.~ 4187 III, 1 | dura un po', dell'asino non resterà che il cuoio...~- Se dura 4188 IV, 11| me nell'umido~mio regno e resterete stupefatto -.~Il Topo curioso 4189 VIII, 1 | ciarle. È sempre il più restìo~a morir chi alla Morte più 4190 VIII, 2 | mattino,~e: - I cento scudi le restituisco,~lei mi torni il mio sonno 4191 XI, 5 | che fanno~tanti avvocati e rètori?~Non ti curar di lor ma 4192 VIII, 18| novo Alessandro,~non diede retta e con sereno spirto~trova 4193 X, 1 | maccatelle,~arte infernale e ria~che degli eroi fu madre~ 4194 VIII, 25| vento soffia.~Non ti senti riarso e sitibondo?~Proviamo a 4195 VI, 13| fuoco adagio lo distende~e riaver lo fa.~Il gelato animale 4196 IX, 11| è un chiodo~che tutti ribadiscono,~ma tutti a un modo istesso~ 4197 XII, 8 | violazioni tutte a loro danno.~ ~Ribeccan gli avvocati e infin si 4198 V, 20| due zimarre contro il più ribelle~freddo della stagione.~ ~ 4199 IX, 2 | forte è il desiderio e tanta~ribellion nell'anima gli corse,~che 4200 XII, 1 | e stanco, mentre in voi ribolle~e cresce e grida giovinezza 4201 VIII, 20| Furia cancellò~e nel buio la ricaccia.~Quindi fa l'esperimento~ 4202 VI, 5 | quell'altra bestiaccia~a ricacciarmi indietro,~subito gli correvo 4203 II, 20| schiave abili e destre~in ricamar, in pettinar maestre.~ ~ 4204 IX, 3 | grande varietà~che nel pel ricamato a geroglifi.~Ma la Scimmia, 4205 VI, 1 | del Pastore,~e con qualche ricamo sottilissimo~quella che 4206 VI, 4 | affittaiol che a stenti~ricava invece il frutto dei denari,~ 4207 X, 10| di lui si mormora~che di ricchezze confiscate ha colmo~un suo 4208 VIII, 26| d'un ruscello in riva~a ricercar per entro ai laberinti~d' 4209 XII, 7 | mare~la mercanzia perduta a ricercare.~ ~Conosco debitori, che 4210 VII, 12| come vuole il suo sesso, a ricercarti -.~ ~Furon due buoni amici 4211 III, 15| verde solitudine~della selva ricercò,~dove spiega dolce al vento~ 4212 IX, 12| e prima ritrovâr dolce ricetto~sui gioghi dell'Imetto,~ 4213 VIII, 19| esilio trovò, mentre il poeta~ricevette accoglienza onesta e lieta.~ 4214 IV, 12| usa dir di no.~Anzi vien ricevuto con rispetto,~e sollevato, 4215 I, 12| intelligente, -~un certo caso mi richiama in mente~strano, ma ver, 4216 XI, 7 | anche il delitto all'onta.~Richiamate i carnefici, o Romani,~che 4217 V, 8 | Ahimè, son mali seri~e che richiedon qualche operazione~un po' 4218 XII, 27| santo e a lui consiglio~richieggon per la vita.~- Egli bisogna, -~ 4219 V, 6 | disgraziate.~ ~L'una si stira e ricomincia i guai,~l'altra, schiudendo 4220 VII, 18| verrà questa diletta pace~a ricondur tra noi dell'arti il regno?~ ~ 4221 III, 2 | famoso apologo,~la turba ricondusse a miglior senno.~ ~ ~ 4222 XII, 9 | agnello.~Vedrai che ti sarò riconoscente.~ ~- Va ben, - rispose il 4223 V, 1 | piangendo chiedi,~la sai tu riconoscer se la vedi? -~ ~- Altro 4224 XII, 3 | a contare, a contare, a ricontare.~Ma per quanto pigliasse 4225 III, 1 | raccontarvi questo:~Or non ricordo il libro, ma so d'averlo 4226 VIII, 10| parte?~Il vecchierel si ricordò dell'arte~che piace ad Arlecchino,~ ~ 4227 III, 3 | e farne un gran macello,~ricorre ad un cattivo esperimento.~ ~ 4228 IV, 13| vincerlo nel corso,~all'Uomo fa ricorso,~perché l'aiuti a vendicar 4229 X, 15| paura~nella città sotterra~ricovera e si serra:~se non che poco 4230 XII, 23| L'avrà qualche villan ricoverata, -~dice, - ma tornerà. Non 4231 VI, 20| fu Discordia per sorte ricovrata,~e vi rimane ancora.~ ~ ~ 4232 VI, 13| Guizza e cerca il Serpente~di ricucir le membra - inutilmente.~ ~ 4233 XII, 26| estremo bene imploro,~da chi ricusa ogni altro ben gentile~e 4234 XII, 19| grida~che diresti ch'egli rida.~E già cotto innamorato~ 4235 III, 1 | incontravano, la cosa è naturale,~ridean di quella scena, di lor, 4236 XII, 12| attirarlo e invano lo minaccia.~Ridendosi di lui, dell'altra gente,~ 4237 VIII, 21| capponi o appesi al muro,~non rideresti, amico, di sicuro.~ ~ ~ 4238 XI, 3 | fatiche~seguita sempre a ridermi sul muso.~E mentre io corro 4239 XII, 5 | arresta la ruota e allegro ridesi~de' suoi nemici come fa 4240 VIII, 15| lontan pellegrinaggio.~ ~Rideva il Topolin perché la gente~ 4241 IX, 1 | anche tu la vuota ampolla, e ridi.~ ~ ~ 4242 XI, 6 | pozzo trasse fuore.~Non ridiam, ché sovente a noi succede~ 4243 XI, 5 | Questi sono gli esempi più ridicoli~che voi mi avete chiesto.~ 4244 XI, 5 | nulla d'ingiusto, nulla di ridicolo~e che non sia da re -.~ ~ 4245 XII, 11| girando, e quindi all'Aquila~ridirà tutto ciò ch'ella saprà.~ ~ 4246 III, 2 | Così la Regia Maestà ridona~alla social famiglia~ciò 4247 XII, 1 | volto umano,~parli, ché ridonata è la parola .~Parla il Leon, 4248 XII, 23| stratagemma non mai visto.~Ridotta quasi agli ultimi,~inseguita 4249 VI, 12| svaporato il mondo,~sarem ridotte dello Stige in fondo -.~ ~ 4250 XII, 26| e stanca,~è forza ch'io riduca oggi la voce~a pochi temi 4251 XI, 5 | talenti in fondo~all'arte si riducono~di saper darla a bere.~Il 4252 I, 18| servizio in ultimo costrutto~si ridusse a una broda trasparente~ 4253 X, 2 | vitelli~egli ingrassò, si riempì la mano,~io lo mantenni 4254 VIII, 27| bottino;~ma tutto è poco a riempir la pancia~dell'uom ghiottone, 4255 V, 10| partorire~di tali strida l'aria riempiva~che la gente, che udiva 4256 VII, 11| perché non gli scappasse,~e rifaceva intanto~i suoi conti, dicendo: - 4257 IX, 14| e col rosario~in man si rifacevan del viaggio,~rubacchiando 4258 VII, 5 | procuro,~ma né in parte rifar posso, né in tutto,~un bel 4259 VII, 5 | oggi mi crolla un muro,~di rifarlo dimani ancor procuro,~ma 4260 III, 8 | bella~scopa che la cancella;~rifatta, ecco di nuovo a sua disdetta~ 4261 IV, 2 | anni rifece i cenci suoi.~ ~Rifatti i cenci, quando dalle sponde~ 4262 IV, 2 | operar poi~che in pochi anni rifece i cenci suoi.~ ~Rifatti 4263 XII, 11| spia, tosto s'incarica~di riferir le grandi novità,~ascoltando, 4264 XII, 10| volo di penna~a qualche riferirlo nostro conquistatore,~che 4265 I, 7 | disadatto,~che i pittori si rifiutano~fin di pingerne il ritratto.~ ~ 4266 VIII, 17| naturale~a un amico un servigio rifiutò.~ ~Il caso avvenne un 4267 VI, 17| nel ruscel l'imagine~vista riflessa, il pezzo abbandonò~ch'aveva 4268 XII, 2 | ed eccellente -.~E questa riflession naturalmente~indusse il 4269 X, 6 | per necessità,~fece una riflessione assai severa~sul suo brutto 4270 VII, 18| drizza del baston l'angol riflesso~nell'onda chiara, e da ragion 4271 IX, 4 | quesito~Taddeo, che sa che col rifletter troppo~si può perdere il 4272 IV, 21| Cervo entro una stalla a rifugiarsi~corse un giorno, ma i buoi~ 4273 IV, 1 | tu che in cor ti vanti rigida~quanto splende il viso bello,~ 4274 XII, 20| sua men lunga e trista~un rigido Filosofo di Scizia~correa 4275 VI, 3 | scommessa e s'empie e si rigonfia,~come un pallon, di nebbie 4276 VII, 3 | le cose di quaggiù non mi riguardano.~Che posso far se non dire 4277 X, 3 | parlare, e giù~a piè de' riguardanti ancora estatici~rovinò, 4278 X, 8 | sperar, oltre ai doveri~ed ai riguardi d'ospitalità.~ ~Ma questa 4279 IX, 9 | avvocati,~ai litiganti non riman che l'osso,~il danno e l' 4280 I, 7 | Barba Giove soddisfatto~li rimanda in santa pace.~Per venire 4281 VII, 2 | orribili tormenti,~dovette rimandare a' suoi parenti.~ ~Nulla 4282 VII, 2 | ben rotta l'orecchia,~la rimandò in campagna presso i suoi~ 4283 IV, 12| Lasciate, - dice, - ch'io rimanga in questo~luogo tranquillo 4284 XII, 12| qui m'arresto e passo~a rimar quel che fece un uccellaccio.~ ~ 4285 V, 18| son quelli”.~In mente ben rimarca~questi segnali e fa' che 4286 I, 8 | accadde a quelli,~quando rimaser presi~pur troppo s'avverò 4287 X, 10| Come scornati innanzi a lui rimasero~maligni e accusatori! Entro 4288 VII, 15| l'apparenza:~la fede era rimasta sul solaio.~È l'insegna 4289 IX, 7 | monte alla proposta~questa rimbalza subita risposta:~ ~- Se 4290 IV, 21| entra ed adocchia,~chiama, rimbrotta i suoi.~- Ehi , - dice, - 4291 VIII, 1 | un numerobello?~Tu mi rimbrotti che non t'abbia a tempo~ 4292 VIII, 1 | inutilmente io so che ti rimbrotto,~né spero di trar mai frutto 4293 IX, 11| soverchio danno,~ma Dio rimedia al male,~mandando un animale~ 4294 XII, 14| questo affare~agli amanti rimetto il giudicare.~ ~Amor giuocava 4295 VI, 9 | esclama un Cervo, mentre si rimira:~- Quale contrasto, oh vedi,~ 4296 VIII, 20| dall'alto scanno,~i peccati rimirando,~che dagli uomini si fanno,~- 4297 X, 1 | si passa a piedi.~ ~Ma a rimirar l'industria ed il lavoro~ 4298 VII, 5 | poco a poco~in casa col rimorso anche il dolore.~ ~Cadono 4299 VII, 18| comun~fonte d'errori; ma rimosso il velo,~che al Senso fa 4300 IX, 5 | canta~al maestro una buona rimostranza.~ ~Che fa costui? Volendo 4301 XII, 20| vecchio, - reco oltraggio~rimovendo il superfluo, ma gli sterili~ 4302 XII, 25| esercito fugge.~Nei buchi si rimpiattano~per timore di peggio e stanno 4303 XII, 1 | diranno~qual senso ascoso si rimpiatti in fondo~di quel racconto, 4304 XI, 2 | feroci ambasce~e l'idra che rinasce~sempre nel cor. Vedrà~che 4305 IV, 18| So che Fedro non esita a rincarar sovente~per ambizion la 4306 VIII, 16| palagio il figlio~tosto rinchiuse e proibì che il piede~ei 4307 I, 5 | m'innamora -.~E presa la rincorsa, corre ancora.~ ~ ~ 4308 VIII, 18| lungo andar questo pagar rincrebbe~al nostro greco, e sen dolea, 4309 II, 6 | se delle nostre penne~non rinforzasse il cacciator lo strale.~ 4310 VII, 6 | buoni compagni, il campo rinfrescavano,~e il nostro giardiniere,~ 4311 VII, 9 | o bene o mal cammina,~si ringalluzza tutta la sciocchina.~ ~Va 4312 VIII, 4 | anni~in cotesti mezzucci di ringhiera,~di qua, di guardava, 4313 VII, 1 | minimi trascorsi,~dal più ringhioso all'ultimo dei cani~per 4314 II, 19| potesti adunar tanto bottino,~ringraziami, vicino.~- È ver, - rispose 4315 IV, 6 | nei buchi, nelle fratte,~e ringraziar le stelle,~i pezzi grossi 4316 I, 14| dell'elogio in prima il ringraziarono,~poi - Vattene, - gli dissero, -~ 4317 X, 13| Ècuba pensate,~e il cielo ringraziate.~ ~ ~ 4318 VII, 9 | colline.~Ehi, signori cavalli, ringraziatemi,~la strada ora va in piano,~ 4319 IX, 15| col matrimonio,~anzi ne ringraziava ognor gli dèi,~ma coll'amor 4320 VIII, 22| fratello mio,~ma ognor ringrazio il ciel nell'orazioni.~E 4321 V, 8 | quando i prati la mite aura rinnova~ed escon gli animali alla 4322 IV, 18| tribunale~ripigliano le cause, rinnovan le procure,~trovan le cose 4323 VIII, 4 | contro l'Idra che sempre rinnovella,~perché le tagli la sua 4324 IX, 2 | il tornar di Zefiro~april rinnovi. Ascolta, ascolta il torvo~ 4325 XII, 21| che Elefantide al regno Rinoceresco intenta,~che sono due nazioni 4326 XII, 21| Aveva l'Elefante contro il Rinoceronte~gran lite a chi toccasse 4327 XII, 26| la terra~che tanto amor rinserra!~E mentre danza e ride~alla 4328 X, 2 | è preso, dentro un sacco rinserrato~e colpevole o meno, io non 4329 V, 20| disse l'Orso e nel bosco si rintana.~Un degli amici scende allor 4330 II, 19| risona~e nell'aria terribile rintuona,~le bestie spaventò.~ ~Costoro, 4331 XI, 5 | io già che vostra Maestà~rinunci al suo valore,~cosa assurda 4332 XII, 1 | Per me non son sì matto,~e rinunciar non voglio ad ogni patto~ 4333 X, 2 | tagliar corto, e tuttavia~rinuncio al mio diritto e vo' che 4334 X, 1 | la Volpe.~Come salvar e riparar nel covo~quell'ovo benedetto?~ 4335 XII, 14| opre sì nefande;~ma poi che riparata esser dovea~l'ingiuria, 4336 VI, 3 | uscito un giorno appunto~ben riparato contro ogni incostanza~della 4337 III, 16| tale,~volendo il caro corpo ripescare~per fargli il funerale,~ 4338 VIII, 19| deve fare di cappello, -~ei ripeteva, - ogni fedel corbello,~ 4339 X, 10| È un frustino.” “Io vi ripeto~ch'egli è un serpente, e 4340 III, 1 | anch'io di rabbia muoio, -~ripicchia il vecchio. - Perdesi tempo, 4341 II, 18| un certo punto più non si ripiega:~invano poi di toglier si 4342 IV, 20| sotto terra una pentola ripiena~di bei doppioni ed il suo 4343 VII, 2 | Dopo un bel pezzo a casa la ripiglia,~sperando che le sian passati 4344 IV, 18| che ancora in tribunale~ripigliano le cause, rinnovan le procure,~ 4345 XII, 15| detto, in un suo sacco la ripone.~Ma il Corvo che sull'albero 4346 X, 5 | benone -. E il ladro onesto~a riporre il tesor corre e propone~ 4347 III, 8 | zappare, non c'è scampo~di riposare e dice un zibaldone~che 4348 III, 13| ammazzan detto fatto,~che riposavan sul firmato patto.~La strage 4349 XII, 27| Fratelli miei, lasciate che riposi~l'anima vostra. Nel silenzio 4350 IX, 13| disse il luogo ove giacea riposto,~ma i ladri che nol credono 4351 IV, 12| che non osan fiatar. Indi ripresa~lemme lemme la strada, ad 4352 XII, 8 | buone~gambe, la casa tutta ripulirono.~Chi guadagnò stavolta fu 4353 III, 16| per contradizione~il fiume risalito in senso inverso -.~ ~Non 4354 IV, 12| questo~luogo tranquillo a risanar la febbre.~Andate voi, lasciatemi 4355 I, 11| belle,~ovunque insomma a risanarlo il caso~gli facea balenar 4356 XI, 6 | cosa,~sarebbe in un momento risanato,~tanto è squisita e tanto 4357 VII, 9 | sciocchina.~ ~Va e viene e si riscalda colla boria~d'un capitan 4358 V, 7 | che freddo ed umido,~per riscaldarsi l'unghie~col fiato si soffiò 4359 XII, 1 | parola al volo~e comperò il riscatto facilmente~di tutta la sua 4360 VII, 14| male:~in nuovi giochi e in rischi, perdette un capitale.~Si 4361 VI, 5 | essere pigliato, e il brutto rischio~raccontava alla mamma sua 4362 IX, 7 | sentir chiamare il topo~si riscosse la donzella,~e la bella 4363 III, 2 | lo Stomaco~patisce, sen risente il corpo intero:~e lo dimostra 4364 X, 2 | suoi.~Qual era il premio riserbato ai buoi?~Botte a bizzeffe 4365 I, 12| non so quante code alla riserva,~dietro alla siepe a un 4366 II, 16| far gola agli Dèi~e ch'era riservato al sacrificio,~a lui gridando: - 4367 XII, 12| naso.~ ~Quando alfin si risolse e prese il volo,~- Lasciatelo 4368 II, 19| Quella voce, che subito risona~e nell'aria terribile rintuona,~ 4369 XII, 3 | un tratto il padron fe' risonare~la chiave nella toppa~e 4370 XII, 18| piè, fa il morto, fa il risorto,~con tanta abilità,~che 4371 VIII, 18| mezzani~mastini prese e risparmiò dei pani.~Ma se il grosso 4372 VI, 15| il mondo regge, ed è:~Tu rispetta altrui, se vuoi~che rispettin 4373 X, 6 | lupo~starò digiuno e avrò rispetti umani?~ ~No, per tutti gli 4374 VI, 15| rispetta altrui, se vuoi~che rispettin gli altri te.~Se i perversi 4375 VIII, 22| che stava a una distanza rispettosa.~- Fratel, o vieni, abbracciami, -~ 4376 XII, 26| cori (e qui non conto~i rispettosi amici e quei che in petto~ 4377 VIII, 17| non ogni giorno in ciel risplende il sole.~ ~Il Cane, che 4378 IX, 5 | giardino.~ ~In primavera risplendea dei doni~di Flora più superbi 4379 IX, 16| se al bisogno suo giusta risponda.~Appena il galantuomo~sen 4380 VIII, 19| sulle prime~gran voglia di risponder per le rime,~ma la giustizia 4381 VII, 12| tanto? - Anzi tu sei, - rispondo, -~più degno ancor, ma la 4382 IV, 7 | Ti son molto obbligato, -~risposele il Delfino,~- e allor, suppongo, 4383 I, 8 | mangiate -.~Ma gli Uccelli risposero a fischiate.~ ~Essi risero 4384 IV, 17| sinceri amici -.~E fu bene risposto in fede mia!~Ognun si chiama 4385 X, 1 | vecchio tempo in sanguinose risse~sempre fra lor, che della 4386 III, 5 | un pozzo, e ciascuno si ristora,~ma poi disse la Volpe: - 4387 VI, 1 | ma quasi una moral sono ristretta.~Coloro che s'annoiano alla 4388 V, 1 | seconda vita! -~Nell'Olimpo risuonan questi guai~tal che Mercurio, 4389 III, 18| Quando a un tratto il messer risuscitò~e sui più grassi rapido 4390 VI, 11| spesso prima ancora~che si risvegli il gallo... e ciò perché?~- 4391 VIII, 11| s'alza e corre dritto~a risvegliar l'amico addormentato.~ ~ 4392 III, 7 | addormentò.~ ~Quando si risvegliò, vide... oh spettacolo!~ 4393 IX, 4 | peli della barba, ei la ritiene~come un segno che Dio dal 4394 IX, 3 | guardata una volta,~ognuno si ritira.~ ~Nell'altra tenda intanto 4395 IV, 6 | tolsero a fior d'eroi la ritirata.~Qualunque evento accada,~ 4396 XI, 7 | Non temete che il ciel ritorca queste,~che voi stringete, 4397 V, 15| per lui! ché allo stormir ritornano~i cani, e addosso, piglia,~ 4398 VII, 15| era un continuo andare e ritornare.~Invan la donna cerca protestare~ 4399 I, 8 | faccenda, -~la rondinella ritornava a dire, -~mal'erba cresce 4400 I, 14| benissimo, mi pare,~se dal lavor ritrae qualche compenso.~Si stima 4401 VIII, 16| adorno e di pitture,~che ritraevan cacciatori e cacce,~ed animali 4402 VII, 18| miei Sensi io nego e so ritrarne~contro la stessa illusïon 4403 VII, 3 | la vita~di buon romita si ritrasse in fondo,~lontano dal mondano 4404 VI, 1 | Babria fe' sul Cacciatore.~ ~Ritrovando ogni momento~qualche vuoto 4405 IV, 21| grassa prateria~ed erba ritrovar buona per voi -.~A quest' 4406 IX, 12| abitar nel mondo,~e prima ritrovâr dolce ricetto~sui gioghi 4407 VII, 14| solo condusse la Fortuna~a riveder la patria, e qui gli fe' 4408 II, 15| la mia strada è lunga:~a rivederci, a caso, domattina -.~E 4409 XII, 12| gl'illustrissimi~padroni riverirli da lontano.~Del resto io 4410 VII, 3 | santo~chiuse la porta... e riverisco tanto.~ ~ ~ 4411 III, 2 | tratto.~Il sangue più non si riversa al core,~soffre e perde 4412 VIII, 4 | d'impedir che d'armati si riversi~sulla patria un torrente 4413 XII, 26| adornare,~ove di freschi fiori~rivestiran l'altare.~ ~Di questo tempio 4414 II, 1 | stile. -~Son bagattelle rivestite a nuovo -.~Critici miei, 4415 IX, 7 | son diverse fra lor. Ognun riviene~a quel destin che sta scolpito 4416 XII, 15| Ai suoi compagni subito rivola~il Corvo e in vane chiacchiere~ 4417 X, 4 | maniera per uscir d'impaccio.~Rivolgendosi a un gambero vicino:~- Amico, - 4418 IX, 14| fuori a un tratto~a dir rivolta al Gatto:~ ~- O tu che d' 4419 II, 20| gli avvocati,~ma voltala e rivoltala, è sì buia~la cosa, che 4420 VI, 20| Che-sì-che-no,~e con suo padre Roba-data-e-tolta.~ ~Scelse il nostro emisfer 4421 V, 1 | omeri e braccia d'Ercole robuste.~ ~Invidia e vanità sono 4422 XII, 4 | senza strade e su per l'erte~rocce e su balze aeree,~che a 4423 XII, 15| il sacco e quel che c'è.~Rode la cordicella ancora e disviluppa~ 4424 XII, 18| le insidie. Ond'ella si rodea.~- Costor, - dicea, - si 4425 XI, 3 | la gran fame~di dentro si rodeva.~- Il padrone, - diceva, - 4426 VIII, 22| rubaformaggio~e un Topo rodicorda assai stimato,~un'orrida 4427 XII, 15| che sul gobbo porta.~ ~Va Rodicordicelle (il nome è di diritto)~i 4428 V, 18| sembianza offesa,~goffi, rognosi e cupi e rauchi al canto,~- 4429 XI, 7 | a placar questa dell'oro~romana fame, non la terra e l'aspro~ 4430 XI, 1 | diventato.~Un giorno a un tratto romba~nell'aria un suon di tocsin, 4431 IX, 2 | fratello, le novelle,~e romperan la noia~del soggiornar. 4432 X, 13| lor morti~come voi fate a romperci la testa.~Tacete e che il 4433 VI, 11| con pianti e con parole~di rompergli la testa?~ ~ ~ 4434 VIII, 20| capo delle genti,~e va a rompersi lontano~sopra l'erta~d'una 4435 XII, 11| quattro parole.~ ~Discorriamo, rompiam questa tetraggine,~sorella 4436 VI, 11| gran ragion qual è~che mi rompon il sonno mio beato?~Son 4437 XII, 20| Egli sen stava colla ronca in mano~nel suo giardin 4438 IV, 11| Nibbio, che nell'aria fa la ronda,~vede quei cosi diguazzar 4439 VII, 9 | Intanto che l'insetto ronza queste~note moleste, il 4440 VII, 9 | punzecchiando, e di qua, di ronzando,~pensa che tocchi a lei 4441 I, 21| bestie alate~giallo-nere, ronzanti e fusolate,~ma in queste 4442 XII, 9 | intorno alle cascine io ronzo,~più libero tu vai pei boschi 4443 V, 12| Medici~ ~Dottor Nero e dottor Rosa~d'un malato accanto al letto~ 4444 XII, 26| procurate di salvarbelle~rose dai troppi spini, il 4445 II, 14| che da paura internamente rosi,~non c'è piacer che non 4446 V, 16| La virtù per l'invidia rosicchianteferro duro, è bronzo, 4447 IX, 17| se mai possibil fosse~di rosicchiarle... Il caso davver era attraente~ 4448 VIII, 27| giorni, e intanto all'arco~rosicchierò la corda. Ell'è di nervo~ 4449 IX, 1 | venne un picciol topo,~che rosicchiò tutto il tuo ferro... tutto -.~ ~ 4450 VII, 8 | la terra del lor sangue rossa.~ ~S'io volessi narrar ad 4451 VI, 5 | aveva in testa un elmo rosso e vivo,~e tratto tratto 4452 IX, 2 | ghermirlo l'unghie~ferocemente rota.~E sarebbe per lui certo 4453 X, 1 | porta in cielo~tra le sfere rotanti. Entra e si snoda~senz'angustie 4454 VI, 18| regola,~or fa forza alle rote ed ora al carro,~e fatto 4455 XI, 9 | altri inquilini,~grassi, rotondi uscirono,~ma coi piè mozzi, 4456 XII, 17| sanguinoso in terra~coi denti rotti voltolar lo fa.~ ~La Volpe 4457 XI, 7 | anche il momento~in cui rovesci il ciel sul vincitore~di 4458 II, 13| in pianto e in lutto col rovesciar le sorti.~Giran le stelle 4459 II, 8 | avvedersi, l'ova in terra rovesciò.~ ~Strilla la forsennata 4460 II, 1 | mura,~le case e i templi rovinar di Troia.~Così l'inganno 4461 X, 5 | finir male.~Goderlo è un rovinare il capitale~ed io divento 4462 III, 8 | e ve ne son di brutte e rovinate.~Dica ciascun le preferenze 4463 X, 3 | riguardanti ancora estatici~rovinò, si spezzò, non fiatò più.~ ~ 4464 IX, 14| si rifacevan del viaggio,~rubacchiando per via polli e formaggio~ 4465 VIII, 22| Topo~ ~Un certo Gatto gran rubaformaggio~e un Topo rodicorda assai 4466 VIII, 7 | comincia il più valente,~e ruban tutti di dentro e di fuori.~ 4467 VII, 1 | brucò dell'erba (e fu cosa rubata~per essere sincero),~ma 4468 III, 18| Escon quindi a mangiare i Rubatocchi~e dàn dentro la pania:~solo 4469 IX, 5 | pedanti di guastar le teste,~rubava con discreta abilità~a un 4470 IV, 12| ben che il ladro mai non rubi al ladro,~dice il proverbio, 4471 X, 1 | sempre involgerà l'altra più rude~anima sensual serva a natura.~ ~ ~ 4472 II, 11| contro la qual non valgono i ruggiti.~Morta sarìa, se il Topo 4473 VII, 16| fuori a far l'amore~nella rugiada, in mezzo al timo in fiore,~ 4474 I, 13| prepotente.~Mentre il Turco, il Rumeno o il Transilvano~accorrono 4475 X, 2 | e dopo un lento~e lungo ruminar apre la bocca,~e dice che 4476 VI, 18| che v'è troppo~presso le ruote, e da' forza alla leva.~ 4477 VIII, 20| lontano~sopra l'erta~d'una rupe alta e deserta.~Un buon 4478 VIII, 23| bel sogno d'estate,~non rupi a picco, ingrate,~ma un 4479 VI, 17| favola,~che della preda nel ruscel l'imagine~vista riflessa, 4480 VIII, 13| estasi in mezzo ai boschi. Il ruscelletto~luccica sempre in una vaga 4481 IV, 12| a variopinti fiori,~tra ruscelli scorrenti, ove le mandre~ 4482 XI, 7 | Aurelio si descrive~d'un rustico villan che del Danubio~viveva 4483 V, 4 | orecchi, se ad alcuno il ruzzo~o l'interesse torna~di dire 4484 VI, 8 | pascolasse.~E l'Asino saltando e ruzzolando~e sgambettando,~mangiò dell' 4485 VII, 15| miseria piena,~che puzzava di sabato e di morte.~ ~L'altra donna 4486 VIII, 23| ma un passo limpidissimo, sabbioso.~ ~Col suo cavallo il buon 4487 IV, 3 | Dunque, amica, non far più la saccente,~e non parlarforte.~ 4488 IX, 5 | ebbero i cento la comodità~di saccheggiare in cento luoghi il brolo.~ ~ 4489 IV, 12| Si tolgono,~si slegano i sacchetti e - O vista! - esclama~il 4490 VII, 15| buccicata~a consultare la sacerdotessa.~ ~Chi perdeva uno spillo 4491 X, 1 | antichi~siccome a Nume avrian sacrata un'ara;~Cartesio, che fra 4492 XII, 26| possesso~i frutti ch'io sacrava ai santi dèi,~e ad essi 4493 VII, 18| a questi~studi soltanto sacrerai l'ingegno!~Marte ha di palme 4494 XI, 7 | ormai la crudeltà,~che i sacri altari e gl'Immortali sfida.~ 4495 VII, 1 | peccato~nella sua vita, sia sacrificato.~ ~Il suo sangue (e la storia 4496 XI, 4 | voglio alla mia Parca~far sacrifici, e quando comanderà la Sorte~ 4497 IV, 8 | renderlo propizio~offriva in sacrifizio.~ ~Il Dio con tutto ciò 4498 VIII, 16| avvenne che il giovine alle sagge~avvertenze sentia balzar 4499 II, 10| veloci:~l'altro, carco di sal, stentava il passo,~come 4500 XII, 8 | a rovina~il granaio, la sala e la cucina.~ ~Si radunano 4501 VII, 11| proporzione,~s'intende, del salario.~ ~Don Abbondio seguia, 4502 I, 14| per far la vendetta più salata,~per conto del poeta,~ebbe 4503 II, 1 | sue pecorelle: ma tra i salci e l'erba~ecco Tirsi si avanza, 4504 IX, 6 | strinsero~siccome a cose salde i ciechi popoli.~E ciò mi


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