abbai-attin | attir-cessi | cesso-darla | darmi-fiato | ficca-incar | incen-marco | maren-panch | pando-pudor | pugna-salde | saldo-sosso | sosta-traba | trabo-zufol
grassetto = Testo principale
Libro, Favola grigio = Testo di commento
4005 XI, 8 | d'onor, per la sua patria~pugnando, entro la mischia~d'un colpo
4006 I, 13| rubato un Somarello~e a pugni il disputavan fra di loro:~
4007 VIII, 10| afferrato, s'appressa, il pugno chiuso,~dov'è la mosca,
4008 VI, 5 | quell'altro animal tanto pulito.~ ~Questo ha un pel di velluto,
4009 IV, 22| bella stagion che si apre e pullula~la terra ai primi amori,~
4010 VIII, 25| bevi... bevvero~tanto che punf... scoppiarono di botto.~ ~
4011 VII, 18| molto, un dotto~astronomo, puntando il telescopio,~ben credette
4012 XII, 24| Sole un dì si mette~sui puntigli, poverette!~ ~ ~
4013 VII, 9 | una Mosca, che volando,~punzecchiando, e di qua, di là ronzando,~
4014 VI, 14| reggia ben si vede~come puossi porre il piede:~non così~
4015 VI, 3 | facendo men di ciò ch'ei puote; indizio~che la dolcezza
4016 VIII, 13| per ogni cosa è cieca la pupilla~fuor di quella parvenza.
4017 VIII, 1 | punto~chiudon per sempre le pupille al sole~principi e re.~Che
4018 | purché
4019 V, 8 | il Cavallo, -~ci ho una pustema grossa sotto un piede -.~
4020 VI, 1 | sgozzerò,~se mi fai che il reo quadrupede~resti preso nel tranello -.~ ~
4021 VII, 3 | legge,~arrivaron non so quai pellegrini~di popoli vicini~
4022 | qualcheduna
4023 | qualcosa
4024 | quamquam
4025 VIII, 4 | aereo,~invecchiato oramai da quarant'anni~in cotesti mezzucci
4026 | quaranta
4027 I, 6 | perché sono il Leone,~e se la quarta qualcuno osasse contrastarmi~
4028 III, 6 | casa l'odio ed il sospetto,~quatta la trista si rinchiude in
4029 II, 2 | il muso cacciar fuora.~ ~Quatti nei buchi sen morian di
4030 III, 18| infarina,~e così bianco quatto s'accovaccia~a dar la caccia~
4031 IX, 13| piede sulla riva,~bruciò quattr'ossa al naso del gran dio~
4032 VIII, 12| venderli e pigliare dei quattrini.~ ~Il sor Porcello non faceva
4033 | que'
4034 | quegl
4035 XII, 21| definir l'ingrata grande querela, quando~si disse che una
4036 II, 17| narra che un Pavone~dicesse, querelandosi, a Giunone), -~m'hai dato
4037 VIII, 2 | non facea che deplorare~e querelarsi in collera col fato,~che
4038 VIII, 18| ascolta~senz'andar per noiose querimonie~una fiaba che a lor calza
4039 XI, 4 | risolvere non son gli alti quesiti,~oh almeno qui m'inviti~
4040 IX, 4 | Non potendo risolvere il quesito~Taddeo, che sa che col rifletter
4041 XI, 2 | avresti detto~ch'era in lui questïon d'esperienza,~tanto pareva
4042 IV, 18| bella, ma inviluppata da questioni e cause~con prossimi e vicini,
4043 XII, 7 | indiscreti,~un momento non erano quieti~dallo spuntare al tramontar
4044 VIII, 12| tu ne stordisci, stattene quieto,~hai l'esempio di questi
4045 II, 7 | chiede in grazia un'altra quindicina.~ ~Quando ancora tornò la
4046 V | LIBRO QUINTO~
4047 IV, 12| albergo di soavi aurette.~Quivi accusa il Leon non so qual
4048 | quo
4049 | quondam
4050 X, 1 | cui giammai non sazia~cibo quotidian di freschi onori.~ ~Non
4051 VIII, 1 | almen, Morte, ch'io possa~rabberciare quest'angolo di casa...~
4052 XII, 26| la crudele è morta -.~ ~Rabbrividì di Dafni il nudo spirito~
4053 XII, 4 | che a vederle ti metton raccapriccio,~vanno queste signore ad
4054 XI, 2 | un po' d'educazione,~fa raccoglier gli Dèi e: - Amici, è vero, -~
4055 X, 16| un altro non si stanca~di raccogliere legna, e in pagamento~ne
4056 IX, 9 | uno si abbassa e tenta di raccoglierla,~ma l'altro: - Amico, -
4057 IV, 18| il genitore, i tre figli raccolgono~la bella eredità,~bella,
4058 IX, 14| via~a un certo santuario.~Raccolti, il collo torto e col rosario~
4059 IV, 7 | della prima nobiltà:~posso raccomandarti ad un cugino~ch'è giudice
4060 V, 16| Vicino a un oriolaio~abitava, raccontano, un serpente~(incomodo vicino
4061 XI, 7 | conosciutissima, mi pare,~e insieme raccontare~ciò che da Marco Aurelio
4062 XII, 5 | Muori dunque e discendi a raccontarla~questa tua bella ciarla~
4063 III, 1 | sopra la gente voglio or raccontarvi questo:~Or non ricordo il
4064 VI, 5 | pigliato, e il brutto rischio~raccontava alla mamma sua così:~ ~-
4065 VI, 21| chiudetemi ove possa le mie pene~raddolcire e dell'animo il tormento -.~
4066 III, 6 | resti~di tanti un solo a raddolcirmi il pianto! -.~Ciò detto
4067 VI, 4 | posto le stagioni,~i frutti raddoppiarono dell'anno.~ ~Allora il pover'
4068 IV, 1 | troppo ardenti.~Fatti prima rader l'unghia~e limare un poco
4069 III, 16| sesso, -~con questo vizio radicato in l'ossa,~sempre contradirà
4070 XI, 1 | buoi~ed infinite pecore~radunati nei boschi e parchi suoi.~ ~
4071 X, 7 | svolazzando, agile toglie~quant'io raduno in casa e sulle soglie.~
4072 V, 10| fuori e vera in fondo,~mi raffiguro certi poetonzoli~che prometton
4073 V, 7 | dita, e quindi soffio~per raffreddar il liquido -.~Disse il Satiro
4074 VII, 7 | mostrandosi d'avere il raffreddore,~volle uscire dal rotto
4075 IX, 5 | il Padrone dell'orto~ ~Un Ragazzaccio allievo di collegio,~vo'
4076 VIII, 15| ov'è la meraviglia~che ai ragazzetti fa levar le ciglia?~Così
4077 X, 12| cotanto imperator.~ ~Il ragazzin per natural suo spirito~
4078 IV, 4 | Signor con tenere parole~la ragazzina fa sedere accanto,~le carezza
4079 V, 11| Tornando dalla scuola un ragazzino,~si pose a sonnecchiar soavemente~
4080 II, 19| della foresta, -~mandasti ragghi proprio della festa,~anzi
4081 XI, 5 | e forse non sorpassa~il ragghiamento il cicalar che fanno~tanti
4082 II, 19| e d'altre erbette,~e di ragghiar coverto gli commette,~e
4083 II, 19| gli commette,~e l'Asino ragghiò.~Quella voce, che subito
4084 X, 12| del principe~padre non può raggiungerlo il furor.~ ~Per attirarlo,
4085 X, 15| potrei~confortar questo bel ragionamento,~ma l'opere più corte~son
4086 X, 16| dal cielo si conceda~di ragionar men male? no, un villano~
4087 VIII, 10| non è sempre il miglior ragionatore,~e che peggiore d'un leal
4088 IV, 1 | quel tempo che le bestie~ragionavan più d'adesso,~i Leoni pretendevano~
4089 XI, 9 | voi se Aristotele ed i sui~ragionavano meglio di costui.~ ~ ~Epilogo~ ~
4090 XII, 3 | lasciamo star se è cosa ragionevole)~a chi più butta via.~ ~
4091 IX, 7 | marito.~Poiché ci siamo, ragioniam di questa~strana dottrina
4092 I, 4 | testa~che invan sospira e ragli al cielo manda.~- Poveretto, -
4093 XI, 5 | mondo e con superbia chiama~ragliar il nostro ridere e ragliare~
4094 XI, 5 | ragliar il nostro ridere e ragliare~il nostro bel parlare.~ ~
4095 IV, 21| difficoltà~a toglier quattro ragnatele ai muri?~Brutti figuri,
4096 I, 5 | della sua fortuna~il Lupo si rallegra fino al pianto.~Ma camminando
4097 I, 5 | buone.~Comincia in prima a rallegrarsi tanto~di vedere il buon
4098 III, 2 | ed ecco che le braccia si rallentano,~le mani più non stringono,~
4099 X, 16| sospinti dal furor dell'Oceàno,~raminghi, ignudi, come Belisario~
4100 IX, 1 | granaio (e ne ho fatta aspra rampogna~a' miei servi) sen venne
4101 II, 15| correndo a noi~e porta certo il ramuscel d'ulivo.~Mentre egli arriva,
4102 II, 8 | nel core~il vecchio suo rancore,~e un'altra volta all'ova
4103 XI, 7 | affetti pria che un popolo rapace~ci togliesse ai tranquilli
4104 VIII, 9 | e sazio,~lasciò cavoli e rape, ed un più bello~luogo cercando
4105 XII, 4 | Aggiungete che l'onda rapidissima~e assai profonda alle cornute
4106 II, 8 | L'altra dietro gli serra~rapidissimamente, e sopra gli piombò.~ ~-
4107 XII, 3 | il gusto e tanta~la sua rapidità,~che il mucchio a poco a
4108 IX, 1 | va. Tre giorni dopo~ei fa rapire al suo vicino il figlio.~
4109 IX, 19| lupo fra le mille~non mi rapisca qualche pecorella.~Erano
4110 I, 11| è quel fiume che l'anima rapisce.~ ~ ~
4111 II, 16| Corvo l'Aquila, che audace~rapiva un agnelletto,~più debol,
4112 VIII, 7 | quattro colpi fu tabula rasa.~Chi stette peggio fu il
4113 X, 6 | torto ed alla vita~non si rassegna ancor dell'eremita,~se può
4114 III, 2 | in via straordinaria,~può rassegnarsi anch'egli a viver d'aria -.~ ~
4115 VII, 5 | ebbe in cortesia,~al destin rassegnata delle cose,~di trovare un
4116 III, 14| fiato~ancora di ruggire.~ ~Rassegnato apparecchiasi alla morte,~
4117 II, 19| se al carattere suo si rassegnò:~ché un asino spaccone è
4118 IV, 8 | devoto a quella vista.~- Va', rassomigli a quella gente trista,~che
4119 II, 20| da pagarsi alla madre in rate... eccetera”.~ ~Così ben
4120 VI, 10| Testuggine~era lì lì per vincere,~ratta partì qual lampo,~ma furon
4121 IV, 11| dice: - O salve, messer Ratto,~qua qua venite a trovar
4122 VII, 3 | confini:~che stretta era Rattopoli d'assedio~dal popolo di
4123 IV, 11| Rana si accosta e colla rauca~sua lingua dice: - O salve,
4124 XII, 24| Il Sole e le Rane~ ~Le rauche degli stagni abitatrici~
4125 V, 18| goffi, rognosi e cupi e rauchi al canto,~- Questi non son
4126 XII, 24| creatura~col gracchiar, col rauco stridere~contro l'occhio
4127 VIII, 7 | prepotente~che pretende la sua razion di manzo.~Ma fece i conti
4128 IV, 6 | Se pei crepi passò la razzapaglia,~per quanto numerosa,~per
4129 I, 20| La Gallina e la Perla~ ~Razzolando, una Gallina~una Perla ritrovò,~
4130 XII, 24| alla fine~col nome lor non reca disonore),~quest'umide regine~
4131 V, 2 | po' dura~non fia che ti rechi dolore o frattura -.~ ~A
4132 XII, 15| due che son più lesti~si rechino sul luogo che fu da lui
4133 XII, 20| papa a Roma.~ ~Toglieva, recideva il troppo e il vano,~di
4134 IV, 4 | giardino~fiorito, verdeggiante,~recinto intorno da una siepe viva.~ ~
4135 IX, 4 | fosse stata Zucca -.~ ~E recitando quindi un laus deo~a Quei
4136 III, 5 | fondo, volle per zimbello~recitar la moral con un sermone:~-
4137 VII, 11| col breviario in mano,~e recitava come d'ordinario,~o un pezzo
4138 V, 17| Esopo,~e questa ancor ch'io recito~mira diritta a non diverso
4139 III, 15| giorno~sul bel corpo ti recò.~Vieni adunque, son mill'
4140 III, 13| istrumento~col processo verbale~è redatto per via di commissari~nei
4141 XII, 15| Gazzella! Quando il cacciator rediva,~il Topo scompariva in una
4142 VI, 9 | benefizio~che in testa gli regala il Cielo ogni anno,~e che
4143 IX, 8 | stizza e meraviglia,~gli regalava il resto del carlino.~Altri
4144 III, 8 | sarete al seme umano~un regaletto d'oro.~Andate allegramente
4145 IX, 4 | e alle querce le ghiande regalò -.~ ~Non potendo risolvere
4146 VII, 2 | tornano dai solchi,~come regger potranno tutto il giorno~
4147 I, 16| chiamai,~perché mi aiuti a reggere un po' questo fardello -.~ ~
4148 X, 10| dunque l'armento e vieni e reggi,~ministro di giustizia,
4149 IV, 16| di cui ne passa sempre un reggimento.~ ~Un dì che si annoiava,
4150 VII, 15| raggiri e cabale~e pregiudizi reggono la vita.~ ~Non c'è rimedio,
4151 III, 2 | anch'ei lavora.~ ~Così la Regia Maestà ridona~alla social
4152 XII, 24| reca disonore),~quest'umide regine~osaron contro il Sol levar
4153 I, 4 | ecco una banda~piomba sul regio Mulo, e una tempesta~di
4154 X, 1 | inutilmente spia.~ ~Nella region del polo gli abitanti~selvatici,
4155 VII, 6 | conta e conta e scrivi sui registri,~ahi! non c'è tempo per
4156 XII, 21| disse, - che in cielo regna~e gli altri Numi avranno
4157 XI, 5 | dire:~- Innanzi tutto, per regnar, o Sire,~con onestà, conviene~
4158 X, 3 | immensa fin... fin in America,~regni e gente vedrai, mondo diverso.~ ~
4159 XII, 8 | nell'universo la Discordia~regnò sovrana in tutti quanti
4160 III, 13| via di commissari~nei modi regolari,~e questa fu la pace universale.~ ~
4161 XII, 8 | mancasse agli ordini e alle regole~dei pasti e delle varie
4162 VII, 1 | davanti al Ciel tutti siam rei~di colpe, ed è perciò che
4163 XII, 10| verso un contrario~punto coi remi tendono talvolta i marinari,~
4164 II, 10| vi sarebber morti~e senza remissione,~se non li soccorrean anime
4165 X, 5 | ad una vigna un po' di là remota,~dove il fardel depongono
4166 IX, 2 | andate a cercar spiagge remote,~ma in voi cercate ciò che
4167 VII, 14| Vincendola sui venti, nei più remoti mari,~un certo Mercatante
4168 VII, 14| sei più ricco, almen ti renda saggio.~ ~ ~
4169 X, 1 | piombo?~Con questa essenza io renderei la bestia~atta molto a sentir
4170 IV, 5 | favola,~che, pensando di rendersi simpatico,~disse un giorno
4171 II, 20| oppur si stabilisca un'annua rendita,~dalla morte del padre decorribile,~
4172 XII, 1 | trattenesse. Vincitor del Reno~in un breve girar di soli
4173 X, 10| si paga poi, ché a voli repentini~sogliono i precipizi esser
4174 II, 19| Volea la bestia sciocca replicare,~ma tanto non osò,~conoscendo
4175 II, 3 | molte proteste e grida e repliche,~il giudice, ch'è vecchio
4176 II, 10| troppo ber troppo pesanti,~resero il bel servizio~di tirare
4177 III, 14| dai suoi sudditi stessi, resi audaci~dal vederlo ridotto
4178 VI, 20| in qualche luogo stabil residenza,~dove potrebbe sulla tarda
4179 IX, 2 | aprile della vita mia.~Come resister può~l'alma inquieta a tanti~
4180 IV, 6 | le bandiere,~e le schiere respingono le schiere.~ ~Ondeggia la
4181 IX, 6 | la mira~esclama: - Essa respira! -.~E tanta meraviglia egli
4182 VIII, 9 | alcuna~che al dolce soffio respirando, apriva~le labbra, bella
4183 VI, 20| alloggiare~chi volesse un momento respirare.~ ~In casa d'Imeneo,~vale
4184 XII, 6 | missione~di togliere il respiro al poveretto.~E quand'ebbe
4185 V, 11| mondo d'ogni male~è fatta responsabile.~Sempre gli sciocchi pensano~
4186 V, 17| alla testa era Grifone)~restaron colla voglia del boccone.~
4187 III, 1 | dura un po', dell'asino non resterà che il cuoio...~- Se dura
4188 IV, 11| me nell'umido~mio regno e resterete stupefatto -.~Il Topo curioso
4189 VIII, 1 | ciarle. È sempre il più restìo~a morir chi alla Morte più
4190 VIII, 2 | mattino,~e: - I cento scudi le restituisco,~lei mi torni il mio sonno
4191 XI, 5 | che fanno~tanti avvocati e rètori?~Non ti curar di lor ma
4192 VIII, 18| novo Alessandro,~non diede retta e con sereno spirto~trova
4193 X, 1 | maccatelle,~arte infernale e ria~che degli eroi fu madre~
4194 VIII, 25| vento soffia.~Non ti senti riarso e sitibondo?~Proviamo a
4195 VI, 13| fuoco adagio lo distende~e riaver lo fa.~Il gelato animale
4196 IX, 11| è un chiodo~che tutti ribadiscono,~ma tutti a un modo istesso~
4197 XII, 8 | violazioni tutte a loro danno.~ ~Ribeccan gli avvocati e infin si
4198 V, 20| due zimarre contro il più ribelle~freddo della stagione.~ ~
4199 IX, 2 | forte è il desiderio e tanta~ribellion nell'anima gli corse,~che
4200 XII, 1 | e stanco, mentre in voi ribolle~e cresce e grida giovinezza
4201 VIII, 20| Furia cancellò~e nel buio la ricaccia.~Quindi fa l'esperimento~
4202 VI, 5 | quell'altra bestiaccia~a ricacciarmi indietro,~subito gli correvo
4203 II, 20| schiave abili e destre~in ricamar, in pettinar maestre.~ ~
4204 IX, 3 | grande varietà~che nel pel ricamato a geroglifi.~Ma la Scimmia,
4205 VI, 1 | del Pastore,~e con qualche ricamo sottilissimo~quella che
4206 VI, 4 | affittaiol che a stenti~ricava invece il frutto dei denari,~
4207 X, 10| di lui si mormora~che di ricchezze confiscate ha colmo~un suo
4208 VIII, 26| d'un ruscello in riva~a ricercar per entro ai laberinti~d'
4209 XII, 7 | mare~la mercanzia perduta a ricercare.~ ~Conosco debitori, che
4210 VII, 12| come vuole il suo sesso, a ricercarti -.~ ~Furon due buoni amici
4211 III, 15| verde solitudine~della selva ricercò,~dove spiega dolce al vento~
4212 IX, 12| e prima ritrovâr dolce ricetto~sui gioghi dell'Imetto,~
4213 VIII, 19| esilio trovò, mentre il poeta~ricevette accoglienza onesta e lieta.~
4214 IV, 12| usa dir di no.~Anzi vien ricevuto con rispetto,~e sollevato,
4215 I, 12| intelligente, -~un certo caso mi richiama in mente~strano, ma ver,
4216 XI, 7 | anche il delitto all'onta.~Richiamate i carnefici, o Romani,~che
4217 V, 8 | Ahimè, son mali seri~e che richiedon qualche operazione~un po'
4218 XII, 27| santo e a lui consiglio~richieggon per la vita.~- Egli bisogna, -~
4219 V, 6 | disgraziate.~ ~L'una si stira e ricomincia i guai,~l'altra, schiudendo
4220 VII, 18| verrà questa diletta pace~a ricondur tra noi dell'arti il regno?~ ~
4221 III, 2 | famoso apologo,~la turba ricondusse a miglior senno.~ ~ ~
4222 XII, 9 | agnello.~Vedrai che ti sarò riconoscente.~ ~- Va ben, - rispose il
4223 V, 1 | piangendo chiedi,~la sai tu riconoscer se la vedi? -~ ~- Altro
4224 XII, 3 | a contare, a contare, a ricontare.~Ma per quanto pigliasse
4225 III, 1 | raccontarvi questo:~Or non ricordo il libro, ma so d'averlo
4226 VIII, 10| parte?~Il vecchierel si ricordò dell'arte~che piace ad Arlecchino,~ ~
4227 III, 3 | e farne un gran macello,~ricorre ad un cattivo esperimento.~ ~
4228 IV, 13| vincerlo nel corso,~all'Uomo fa ricorso,~perché l'aiuti a vendicar
4229 X, 15| paura~nella città sotterra~ricovera e si serra:~se non che poco
4230 XII, 23| L'avrà qualche villan ricoverata, -~dice, - ma tornerà. Non
4231 VI, 20| fu Discordia per sorte ricovrata,~e vi rimane ancora.~ ~ ~
4232 VI, 13| Guizza e cerca il Serpente~di ricucir le membra - inutilmente.~ ~
4233 XII, 26| estremo bene imploro,~da chi ricusa ogni altro ben gentile~e
4234 XII, 19| grida~che diresti ch'egli rida.~E già cotto innamorato~
4235 III, 1 | incontravano, la cosa è naturale,~ridean di quella scena, di lor,
4236 XII, 12| attirarlo e invano lo minaccia.~Ridendosi di lui, dell'altra gente,~
4237 VIII, 21| capponi o appesi al muro,~non rideresti, amico, di sicuro.~ ~ ~
4238 XI, 3 | fatiche~seguita sempre a ridermi sul muso.~E mentre io corro
4239 XII, 5 | arresta la ruota e allegro ridesi~de' suoi nemici come fa
4240 VIII, 15| lontan pellegrinaggio.~ ~Rideva il Topolin perché la gente~
4241 IX, 1 | anche tu la vuota ampolla, e ridi.~ ~ ~
4242 XI, 6 | pozzo trasse fuore.~Non ridiam, ché sovente a noi succede~
4243 XI, 5 | Questi sono gli esempi più ridicoli~che voi mi avete chiesto.~
4244 XI, 5 | nulla d'ingiusto, nulla di ridicolo~e che non sia da re -.~ ~
4245 XII, 11| girando, e quindi all'Aquila~ridirà tutto ciò ch'ella saprà.~ ~
4246 III, 2 | Così la Regia Maestà ridona~alla social famiglia~ciò
4247 XII, 1 | volto umano,~parli, ché ridonata è la parola .~Parla il Leon,
4248 XII, 23| stratagemma non mai visto.~Ridotta quasi agli ultimi,~inseguita
4249 VI, 12| svaporato il mondo,~sarem ridotte dello Stige in fondo -.~ ~
4250 XII, 26| e stanca,~è forza ch'io riduca oggi la voce~a pochi temi
4251 XI, 5 | talenti in fondo~all'arte si riducono~di saper darla a bere.~Il
4252 I, 18| servizio in ultimo costrutto~si ridusse a una broda trasparente~
4253 X, 2 | vitelli~egli ingrassò, si riempì la mano,~io lo mantenni
4254 VIII, 27| bottino;~ma tutto è poco a riempir la pancia~dell'uom ghiottone,
4255 V, 10| partorire~di tali strida l'aria riempiva~che la gente, che udiva
4256 VII, 11| perché non gli scappasse,~e rifaceva intanto~i suoi conti, dicendo: -
4257 IX, 14| e col rosario~in man si rifacevan del viaggio,~rubacchiando
4258 VII, 5 | procuro,~ma né in parte rifar posso, né in tutto,~un bel
4259 VII, 5 | oggi mi crolla un muro,~di rifarlo dimani ancor procuro,~ma
4260 III, 8 | bella~scopa che la cancella;~rifatta, ecco di nuovo a sua disdetta~
4261 IV, 2 | anni rifece i cenci suoi.~ ~Rifatti i cenci, quando dalle sponde~
4262 IV, 2 | operar poi~che in pochi anni rifece i cenci suoi.~ ~Rifatti
4263 XII, 11| spia, tosto s'incarica~di riferir le grandi novità,~ascoltando,
4264 XII, 10| volo di penna~a qualche riferirlo nostro conquistatore,~che
4265 I, 7 | disadatto,~che i pittori si rifiutano~fin di pingerne il ritratto.~ ~
4266 VIII, 17| naturale~a un amico un servigio rifiutò.~ ~Il caso avvenne un dì
4267 VI, 17| nel ruscel l'imagine~vista riflessa, il pezzo abbandonò~ch'aveva
4268 XII, 2 | ed eccellente -.~E questa riflession naturalmente~indusse il
4269 X, 6 | per necessità,~fece una riflessione assai severa~sul suo brutto
4270 VII, 18| drizza del baston l'angol riflesso~nell'onda chiara, e da ragion
4271 IX, 4 | quesito~Taddeo, che sa che col rifletter troppo~si può perdere il
4272 IV, 21| Cervo entro una stalla a rifugiarsi~corse un giorno, ma i buoi~
4273 IV, 1 | tu che in cor ti vanti rigida~quanto splende il viso bello,~
4274 XII, 20| sua men lunga e trista~un rigido Filosofo di Scizia~correa
4275 VI, 3 | scommessa e s'empie e si rigonfia,~come un pallon, di nebbie
4276 VII, 3 | le cose di quaggiù non mi riguardano.~Che posso far se non dire
4277 X, 3 | parlare, e giù~a piè de' riguardanti ancora estatici~rovinò,
4278 X, 8 | sperar, oltre ai doveri~ed ai riguardi d'ospitalità.~ ~Ma questa
4279 IX, 9 | avvocati,~ai litiganti non riman che l'osso,~il danno e l'
4280 I, 7 | Barba Giove soddisfatto~li rimanda in santa pace.~Per venire
4281 VII, 2 | orribili tormenti,~dovette rimandare a' suoi parenti.~ ~Nulla
4282 VII, 2 | ben rotta l'orecchia,~la rimandò in campagna presso i suoi~
4283 IV, 12| Lasciate, - dice, - ch'io rimanga in questo~luogo tranquillo
4284 XII, 12| qui m'arresto e passo~a rimar quel che fece un uccellaccio.~ ~
4285 V, 18| son quelli”.~In mente ben rimarca~questi segnali e fa' che
4286 I, 8 | accadde a quelli,~quando rimaser presi~pur troppo s'avverò
4287 X, 10| Come scornati innanzi a lui rimasero~maligni e accusatori! Entro
4288 VII, 15| l'apparenza:~la fede era rimasta sul solaio.~È l'insegna
4289 IX, 7 | monte alla proposta~questa rimbalza subita risposta:~ ~- Se
4290 IV, 21| entra ed adocchia,~chiama, rimbrotta i suoi.~- Ehi là, - dice, -
4291 VIII, 1 | un numero sì bello?~Tu mi rimbrotti che non t'abbia a tempo~
4292 VIII, 1 | inutilmente io so che ti rimbrotto,~né spero di trar mai frutto
4293 IX, 11| soverchio danno,~ma Dio rimedia al male,~mandando un animale~
4294 XII, 14| questo affare~agli amanti rimetto il giudicare.~ ~Amor giuocava
4295 VI, 9 | esclama un Cervo, mentre si rimira:~- Quale contrasto, oh vedi,~
4296 VIII, 20| dall'alto scanno,~i peccati rimirando,~che dagli uomini si fanno,~-
4297 X, 1 | si passa a piedi.~ ~Ma a rimirar l'industria ed il lavoro~
4298 VII, 5 | poco a poco~in casa col rimorso anche il dolore.~ ~Cadono
4299 VII, 18| comun~fonte d'errori; ma rimosso il velo,~che al Senso fa
4300 IX, 5 | canta~al maestro una buona rimostranza.~ ~Che fa costui? Volendo
4301 XII, 20| vecchio, - reco oltraggio~rimovendo il superfluo, ma gli sterili~
4302 XII, 25| esercito fugge.~Nei buchi si rimpiattano~per timore di peggio e stanno
4303 XII, 1 | diranno~qual senso ascoso si rimpiatti in fondo~di quel racconto,
4304 XI, 2 | feroci ambasce~e l'idra che rinasce~sempre nel cor. Vedrà~che
4305 IV, 18| So che Fedro non esita a rincarar sovente~per ambizion la
4306 VIII, 16| palagio il figlio~tosto rinchiuse e proibì che il piede~ei
4307 I, 5 | m'innamora -.~E presa la rincorsa, corre ancora.~ ~ ~
4308 VIII, 18| lungo andar questo pagar rincrebbe~al nostro greco, e sen dolea,
4309 II, 6 | se delle nostre penne~non rinforzasse il cacciator lo strale.~
4310 VII, 6 | buoni compagni, il campo rinfrescavano,~e il nostro giardiniere,~
4311 VII, 9 | o bene o mal cammina,~si ringalluzza tutta la sciocchina.~ ~Va
4312 VIII, 4 | anni~in cotesti mezzucci di ringhiera,~di qua, di là guardava,
4313 VII, 1 | minimi trascorsi,~dal più ringhioso all'ultimo dei cani~per
4314 II, 19| potesti adunar tanto bottino,~ringraziami, vicino.~- È ver, - rispose
4315 IV, 6 | nei buchi, nelle fratte,~e ringraziar le stelle,~i pezzi grossi
4316 I, 14| dell'elogio in prima il ringraziarono,~poi - Vattene, - gli dissero, -~
4317 X, 13| Ècuba pensate,~e il cielo ringraziate.~ ~ ~
4318 VII, 9 | colline.~Ehi, signori cavalli, ringraziatemi,~la strada ora va in piano,~
4319 IX, 15| col matrimonio,~anzi ne ringraziava ognor gli dèi,~ma coll'amor
4320 VIII, 22| fratello mio,~ma ognor ringrazio il ciel nell'orazioni.~E
4321 V, 8 | quando i prati la mite aura rinnova~ed escon gli animali alla
4322 IV, 18| tribunale~ripigliano le cause, rinnovan le procure,~trovan le cose
4323 VIII, 4 | contro l'Idra che sempre rinnovella,~perché le tagli la sua
4324 IX, 2 | il tornar di Zefiro~april rinnovi. Ascolta, ascolta il torvo~
4325 XII, 21| che Elefantide al regno Rinoceresco intenta,~che sono due nazioni
4326 XII, 21| Aveva l'Elefante contro il Rinoceronte~gran lite a chi toccasse
4327 XII, 26| la terra~che tanto amor rinserra!~E mentre danza e ride~alla
4328 X, 2 | è preso, dentro un sacco rinserrato~e colpevole o meno, io non
4329 V, 20| disse l'Orso e nel bosco si rintana.~Un degli amici scende allor
4330 II, 19| risona~e nell'aria terribile rintuona,~le bestie spaventò.~ ~Costoro,
4331 XI, 5 | io già che vostra Maestà~rinunci al suo valore,~cosa assurda
4332 XII, 1 | Per me non son sì matto,~e rinunciar non voglio ad ogni patto~
4333 X, 2 | tagliar corto, e tuttavia~rinuncio al mio diritto e vo' che
4334 X, 1 | la Volpe.~Come salvar e riparar nel covo~quell'ovo benedetto?~
4335 XII, 14| opre sì nefande;~ma poi che riparata esser dovea~l'ingiuria,
4336 VI, 3 | uscito un giorno appunto~ben riparato contro ogni incostanza~della
4337 III, 16| tale,~volendo il caro corpo ripescare~per fargli il funerale,~
4338 VIII, 19| deve fare di cappello, -~ei ripeteva, - ogni fedel corbello,~
4339 X, 10| È un frustino.” “Io vi ripeto~ch'egli è un serpente, e
4340 III, 1 | anch'io di rabbia muoio, -~ripicchia il vecchio. - Perdesi tempo,
4341 II, 18| un certo punto più non si ripiega:~invano poi di toglier si
4342 IV, 20| sotto terra una pentola ripiena~di bei doppioni ed il suo
4343 VII, 2 | Dopo un bel pezzo a casa la ripiglia,~sperando che le sian passati
4344 IV, 18| che ancora in tribunale~ripigliano le cause, rinnovan le procure,~
4345 XII, 15| detto, in un suo sacco la ripone.~Ma il Corvo che sull'albero
4346 X, 5 | benone -. E il ladro onesto~a riporre il tesor corre e propone~
4347 III, 8 | zappare, non c'è scampo~di riposare e dice un zibaldone~che
4348 III, 13| ammazzan detto fatto,~che riposavan sul firmato patto.~La strage
4349 XII, 27| Fratelli miei, lasciate che riposi~l'anima vostra. Nel silenzio
4350 IX, 13| disse il luogo ove giacea riposto,~ma i ladri che nol credono
4351 IV, 12| che non osan fiatar. Indi ripresa~lemme lemme la strada, ad
4352 XII, 8 | buone~gambe, la casa tutta ripulirono.~Chi guadagnò stavolta fu
4353 III, 16| per contradizione~il fiume risalito in senso inverso -.~ ~Non
4354 IV, 12| questo~luogo tranquillo a risanar la febbre.~Andate voi, lasciatemi
4355 I, 11| belle,~ovunque insomma a risanarlo il caso~gli facea balenar
4356 XI, 6 | cosa,~sarebbe in un momento risanato,~tanto è squisita e tanto
4357 VII, 9 | sciocchina.~ ~Va e viene e si riscalda colla boria~d'un capitan
4358 V, 7 | che freddo ed umido,~per riscaldarsi l'unghie~col fiato si soffiò
4359 XII, 1 | parola al volo~e comperò il riscatto facilmente~di tutta la sua
4360 VII, 14| male:~in nuovi giochi e in rischi, perdette un capitale.~Si
4361 VI, 5 | essere pigliato, e il brutto rischio~raccontava alla mamma sua
4362 IX, 7 | sentir chiamare il topo~si riscosse la donzella,~e la bella
4363 III, 2 | lo Stomaco~patisce, sen risente il corpo intero:~e lo dimostra
4364 X, 2 | suoi.~Qual era il premio riserbato ai buoi?~Botte a bizzeffe
4365 I, 12| non so quante code alla riserva,~dietro alla siepe a un
4366 II, 16| far gola agli Dèi~e ch'era riservato al sacrificio,~a lui gridando: -
4367 XII, 12| naso.~ ~Quando alfin si risolse e prese il volo,~- Lasciatelo
4368 II, 19| Quella voce, che subito risona~e nell'aria terribile rintuona,~
4369 XII, 3 | un tratto il padron fe' risonare~la chiave nella toppa~e
4370 XII, 18| piè, fa il morto, fa il risorto,~con tanta abilità,~che
4371 VIII, 18| mezzani~mastini prese e risparmiò dei pani.~Ma se il grosso
4372 VI, 15| il mondo regge, ed è:~Tu rispetta altrui, se vuoi~che rispettin
4373 X, 6 | lupo~starò digiuno e avrò rispetti umani?~ ~No, per tutti gli
4374 VI, 15| rispetta altrui, se vuoi~che rispettin gli altri te.~Se i perversi
4375 VIII, 22| che stava a una distanza rispettosa.~- Fratel, o vieni, abbracciami, -~
4376 XII, 26| cori (e qui non conto~i rispettosi amici e quei che in petto~
4377 VIII, 17| non ogni giorno in ciel risplende il sole.~ ~Il Cane, che
4378 IX, 5 | giardino.~ ~In primavera risplendea dei doni~di Flora più superbi
4379 IX, 16| se al bisogno suo giusta risponda.~Appena il galantuomo~sen
4380 VIII, 19| sulle prime~gran voglia di risponder per le rime,~ma la giustizia
4381 VII, 12| tanto? - Anzi tu sei, - rispondo, -~più degno ancor, ma la
4382 IV, 7 | Ti son molto obbligato, -~risposele il Delfino,~- e allor, suppongo,
4383 I, 8 | mangiate -.~Ma gli Uccelli risposero a fischiate.~ ~Essi risero
4384 IV, 17| sinceri amici -.~E fu bene risposto in fede mia!~Ognun si chiama
4385 X, 1 | vecchio tempo in sanguinose risse~sempre fra lor, che della
4386 III, 5 | un pozzo, e ciascuno si ristora,~ma poi disse la Volpe: -
4387 VI, 1 | ma quasi una moral sono ristretta.~Coloro che s'annoiano alla
4388 V, 1 | seconda vita! -~Nell'Olimpo risuonan questi guai~tal che Mercurio,
4389 III, 18| Quando a un tratto il messer risuscitò~e sui più grassi rapido
4390 VI, 11| spesso prima ancora~che si risvegli il gallo... e ciò perché?~-
4391 VIII, 11| s'alza e corre dritto~a risvegliar l'amico addormentato.~ ~
4392 III, 7 | addormentò.~ ~Quando si risvegliò, vide... oh spettacolo!~
4393 IX, 4 | peli della barba, ei la ritiene~come un segno che Dio dal
4394 IX, 3 | guardata una volta,~ognuno si ritira.~ ~Nell'altra tenda intanto
4395 IV, 6 | tolsero a fior d'eroi la ritirata.~Qualunque evento accada,~
4396 XI, 7 | Non temete che il ciel ritorca queste,~che voi stringete,
4397 V, 15| per lui! ché allo stormir ritornano~i cani, e addosso, piglia,~
4398 VII, 15| era un continuo andare e ritornare.~Invan la donna cerca protestare~
4399 I, 8 | faccenda, -~la rondinella ritornava a dire, -~mal'erba cresce
4400 I, 14| benissimo, mi pare,~se dal lavor ritrae qualche compenso.~Si stima
4401 VIII, 16| adorno e di pitture,~che ritraevan cacciatori e cacce,~ed animali
4402 VII, 18| miei Sensi io nego e so ritrarne~contro la stessa illusïon
4403 VII, 3 | la vita~di buon romita si ritrasse in fondo,~lontano dal mondano
4404 VI, 1 | Babria fe' sul Cacciatore.~ ~Ritrovando ogni momento~qualche vuoto
4405 IV, 21| grassa prateria~ed erba ritrovar buona per voi -.~A quest'
4406 IX, 12| abitar nel mondo,~e prima ritrovâr dolce ricetto~sui gioghi
4407 VII, 14| solo condusse la Fortuna~a riveder la patria, e qui gli fe'
4408 II, 15| la mia strada è lunga:~a rivederci, a caso, domattina -.~E
4409 XII, 12| gl'illustrissimi~padroni riverirli da lontano.~Del resto io
4410 VII, 3 | santo~chiuse la porta... e riverisco tanto.~ ~ ~
4411 III, 2 | tratto.~Il sangue più non si riversa al core,~soffre e perde
4412 VIII, 4 | d'impedir che d'armati si riversi~sulla patria un torrente
4413 XII, 26| adornare,~ove di freschi fiori~rivestiran l'altare.~ ~Di questo tempio
4414 II, 1 | stile. -~Son bagattelle rivestite a nuovo -.~Critici miei,
4415 IX, 7 | son diverse fra lor. Ognun riviene~a quel destin che sta scolpito
4416 XII, 15| Ai suoi compagni subito rivola~il Corvo e in vane chiacchiere~
4417 X, 4 | maniera per uscir d'impaccio.~Rivolgendosi a un gambero vicino:~- Amico, -
4418 IX, 14| fuori a un tratto~a dir rivolta al Gatto:~ ~- O tu che d'
4419 II, 20| gli avvocati,~ma voltala e rivoltala, è sì buia~la cosa, che
4420 VI, 20| Che-sì-che-no,~e con suo padre Roba-data-e-tolta.~ ~Scelse il nostro emisfer
4421 V, 1 | omeri e braccia d'Ercole robuste.~ ~Invidia e vanità sono
4422 XII, 4 | senza strade e su per l'erte~rocce e su balze aeree,~che a
4423 XII, 15| il sacco e quel che c'è.~Rode la cordicella ancora e disviluppa~
4424 XII, 18| le insidie. Ond'ella si rodea.~- Costor, - dicea, - si
4425 XI, 3 | la gran fame~di dentro si rodeva.~- Il padrone, - diceva, -
4426 VIII, 22| rubaformaggio~e un Topo rodicorda assai stimato,~un'orrida
4427 XII, 15| che sul gobbo porta.~ ~Va Rodicordicelle (il nome è di diritto)~i
4428 V, 18| sembianza offesa,~goffi, rognosi e cupi e rauchi al canto,~-
4429 XI, 7 | a placar questa dell'oro~romana fame, non la terra e l'aspro~
4430 XI, 1 | diventato.~Un giorno a un tratto romba~nell'aria un suon di tocsin,
4431 IX, 2 | fratello, le novelle,~e romperan la noia~del soggiornar.
4432 X, 13| lor morti~come voi fate a romperci la testa.~Tacete e che il
4433 VI, 11| con pianti e con parole~di rompergli la testa?~ ~ ~
4434 VIII, 20| capo delle genti,~e va a rompersi lontano~sopra l'erta~d'una
4435 XII, 11| quattro parole.~ ~Discorriamo, rompiam questa tetraggine,~sorella
4436 VI, 11| gran ragion qual è~che mi rompon il sonno mio beato?~Son
4437 XII, 20| Egli sen stava colla ronca in mano~nel suo giardin
4438 IV, 11| Nibbio, che nell'aria fa la ronda,~vede quei cosi diguazzar
4439 VII, 9 | Intanto che l'insetto ronza queste~note moleste, il
4440 VII, 9 | punzecchiando, e di qua, di là ronzando,~pensa che tocchi a lei
4441 I, 21| bestie alate~giallo-nere, ronzanti e fusolate,~ma in queste
4442 XII, 9 | intorno alle cascine io ronzo,~più libero tu vai pei boschi
4443 V, 12| Medici~ ~Dottor Nero e dottor Rosa~d'un malato accanto al letto~
4444 XII, 26| procurate di salvar sì belle~rose dai troppi spini, il dì
4445 II, 14| che da paura internamente rosi,~non c'è piacer che non
4446 V, 16| La virtù per l'invidia rosicchiante~è ferro duro, è bronzo,
4447 IX, 17| se mai possibil fosse~di rosicchiarle... Il caso davver era attraente~
4448 VIII, 27| giorni, e intanto all'arco~rosicchierò la corda. Ell'è di nervo~
4449 IX, 1 | venne un picciol topo,~che rosicchiò tutto il tuo ferro... tutto -.~ ~
4450 VII, 8 | la terra del lor sangue rossa.~ ~S'io volessi narrar ad
4451 VI, 5 | aveva in testa un elmo rosso e vivo,~e tratto tratto
4452 IX, 2 | ghermirlo l'unghie~ferocemente rota.~E sarebbe per lui certo
4453 X, 1 | porta in cielo~tra le sfere rotanti. Entra e si snoda~senz'angustie
4454 VI, 18| regola,~or fa forza alle rote ed ora al carro,~e fatto
4455 XI, 9 | altri inquilini,~grassi, rotondi uscirono,~ma coi piè mozzi,
4456 XII, 17| sanguinoso in terra~coi denti rotti voltolar lo fa.~ ~La Volpe
4457 XI, 7 | anche il momento~in cui rovesci il ciel sul vincitore~di
4458 II, 13| in pianto e in lutto col rovesciar le sorti.~Giran le stelle
4459 II, 8 | avvedersi, l'ova in terra rovesciò.~ ~Strilla la forsennata
4460 II, 1 | mura,~le case e i templi rovinar di Troia.~Così l'inganno
4461 X, 5 | finir male.~Goderlo è un rovinare il capitale~ed io divento
4462 III, 8 | e ve ne son di brutte e rovinate.~Dica ciascun le preferenze
4463 X, 3 | riguardanti ancora estatici~rovinò, si spezzò, non fiatò più.~ ~
4464 IX, 14| si rifacevan del viaggio,~rubacchiando per via polli e formaggio~
4465 VIII, 22| Topo~ ~Un certo Gatto gran rubaformaggio~e un Topo rodicorda assai
4466 VIII, 7 | comincia il più valente,~e ruban tutti di dentro e di fuori.~
4467 VII, 1 | brucò dell'erba (e fu cosa rubata~per essere sincero),~ma
4468 III, 18| Escon quindi a mangiare i Rubatocchi~e dàn dentro la pania:~solo
4469 IX, 5 | pedanti di guastar le teste,~rubava con discreta abilità~a un
4470 IV, 12| ben che il ladro mai non rubi al ladro,~dice il proverbio,
4471 X, 1 | sempre involgerà l'altra più rude~anima sensual serva a natura.~ ~ ~
4472 II, 11| contro la qual non valgono i ruggiti.~Morta sarìa, se il Topo
4473 VII, 16| fuori a far l'amore~nella rugiada, in mezzo al timo in fiore,~
4474 I, 13| prepotente.~Mentre il Turco, il Rumeno o il Transilvano~accorrono
4475 X, 2 | e dopo un lento~e lungo ruminar apre la bocca,~e dice che
4476 VI, 18| che v'è troppo~presso le ruote, e da' forza alla leva.~
4477 VIII, 20| lontano~sopra l'erta~d'una rupe alta e deserta.~Un buon
4478 VIII, 23| bel sogno d'estate,~non rupi a picco, ingrate,~ma un
4479 VI, 17| favola,~che della preda nel ruscel l'imagine~vista riflessa,
4480 VIII, 13| estasi in mezzo ai boschi. Il ruscelletto~luccica sempre in una vaga
4481 IV, 12| a variopinti fiori,~tra ruscelli scorrenti, ove le mandre~
4482 XI, 7 | Aurelio si descrive~d'un rustico villan che del Danubio~viveva
4483 V, 4 | orecchi, se ad alcuno il ruzzo~o l'interesse torna~di dire
4484 VI, 8 | pascolasse.~E l'Asino saltando e ruzzolando~e sgambettando,~mangiò dell'
4485 VII, 15| miseria piena,~che puzzava di sabato e di morte.~ ~L'altra donna
4486 VIII, 23| ma un passo limpidissimo, sabbioso.~ ~Col suo cavallo il buon
4487 IV, 3 | Dunque, amica, non far più la saccente,~e non parlar sì forte.~
4488 IX, 5 | ebbero i cento la comodità~di saccheggiare in cento luoghi il brolo.~ ~
4489 IV, 12| Si tolgono,~si slegano i sacchetti e - O vista! - esclama~il
4490 VII, 15| buccicata~a consultare la sacerdotessa.~ ~Chi perdeva uno spillo
4491 X, 1 | antichi~siccome a Nume avrian sacrata un'ara;~Cartesio, che fra
4492 XII, 26| possesso~i frutti ch'io sacrava ai santi dèi,~e ad essi
4493 VII, 18| a questi~studi soltanto sacrerai l'ingegno!~Marte ha di palme
4494 XI, 7 | ormai la crudeltà,~che i sacri altari e gl'Immortali sfida.~
4495 VII, 1 | peccato~nella sua vita, sia sacrificato.~ ~Il suo sangue (e la storia
4496 XI, 4 | voglio alla mia Parca~far sacrifici, e quando comanderà la Sorte~
4497 IV, 8 | renderlo propizio~offriva in sacrifizio.~ ~Il Dio con tutto ciò
4498 VIII, 16| avvenne che il giovine alle sagge~avvertenze sentia balzar
4499 II, 10| veloci:~l'altro, carco di sal, stentava il passo,~come
4500 XII, 8 | a rovina~il granaio, la sala e la cucina.~ ~Si radunano
4501 VII, 11| proporzione,~s'intende, del salario.~ ~Don Abbondio seguia,
4502 I, 14| per far la vendetta più salata,~per conto del poeta,~ebbe
4503 II, 1 | sue pecorelle: ma tra i salci e l'erba~ecco Tirsi si avanza,
4504 IX, 6 | strinsero~siccome a cose salde i ciechi popoli.~E ciò mi
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