abbai-attin | attir-cessi | cesso-darla | darmi-fiato | ficca-incar | incen-marco | maren-panch | pando-pudor | pugna-salde | saldo-sosso | sosta-traba | trabo-zufol
grassetto = Testo principale
Libro, Favola grigio = Testo di commento
4505 V, 2 | chi il corpo si sente più saldo,~qui dentro la cenere deh!
4506 XII, 26| in cima~del Parnaso, oggi salga condiviso.~Un segreto io
4507 I, 19| periva,~se non avesse un salice afferrato~che, dopo Dio,
4508 IX, 7 | per questo immenso circolo salire~ancora al Sole e renderlo
4509 IV, 15| al pascolo, la porta~col saliscendi al malguardato ovile~chiuse
4510 IX, 13| e il fumo dedicò che ne saliva.~- O babbo Giove, - disse, -
4511 XI, 3 | Allo spuntar del sol~oscene salme gli accorrenti videro~ed
4512 VII, 11| di rosario~o versetti di salmi in proporzione,~s'intende,
4513 VIII, 14| come il Leone,~lo ha detto Salomone;~ma quel Cervo leggeva così
4514 I, 18| tagliato a pezzi in una salsa spessa,~che mandava un odore
4515 II, 14| Le Rane, al suo venir, saltan nel fosso,~e dentro al fango
4516 VII, 16| Coniglio ebbe mangiato ed ebbe~saltato e rosicchiato,~a casa sua
4517 X, 1 | il vol, addio... ride e saluta~l'uom che col guardo inutilmente
4518 II, 15| sembrerà più santa.~ ~- Salùtalo! - soggiunse la beghina, -~
4519 X, 7 | ghiottoncelli, che con grido incerto~salutano la mamma a becco aperto.~ ~
4520 V, 6 | in punto il suo galletto~salutava il gran Febo luminoso,~la
4521 V, 14| per le piazze, per le vie,~salutavalo la gente.~ ~Ma trovò chi
4522 VIII, 26| amico che venìa. Brevi i saluti~furono e i complimenti,
4523 VII, 12| Signori e Corte, io vi saluto, addio.~A voi lascio inseguir
4524 VI, 14| un deputato,~promettendo salvaguardia~per l'insolita occasione~
4525 IV, 7 | non ne traeva alcuni in salvamento,~fra gli altri anche una
4526 II, 9 | vedere~che molti, che si salvano dal mare,~affogan spesse
4527 VIII, 16| stesse arti trafitto,~che salvarlo dovean dal suo destino.~ ~ ~
4528 VII, 15| vide il guaio~di non aver salvata l'apparenza:~la fede era
4529 XI, 1 | armento,~così con uno ne salvate cento -.~ ~Offese il sentimento
4530 I, 14| XIV - Simonide salvato dagli Dèi~ ~Malerba ha detto,
4531 XII, 8 | basti,~umane genti, a vostra salvazione.~Il perder tempo sulle parolone~
4532 | salvo
4533 II, 12| promontorio.~E così la meschina si salvò.~ ~In quel mentre di là
4534 X, 1 | Non sanno inver quei rozzi Samoiedi~che traversare a nuoto~dove
4535 VII, 6 | il nostro Indou divenne Samoiedo.~ ~Ma prima di partir volle
4536 VIII, 24| viva.~ ~Non sempre i figli san posar i piedi~sopra l'orme
4537 II, 9 | collo lo saetta.~ ~L'occhio sanguigno, furibondo rugge,~balza
4538 VIII, 27| appresta~a finire la belva sanguinante,~vista lontano svolazzar
4539 X, 1 | disse,~da vecchio tempo in sanguinose risse~sempre fra lor, che
4540 XII, 17| tal calcio gli sferra,~che sanguinoso in terra~coi denti rotti
4541 XI, 7 | ahi miseri! che senza~le sante leggi ogni virtù non vale,~
4542 VII, 12| sento~che Fortuna ha divoti santuari~verso Calcutta, in pio pellegrinaggio~
4543 V, 1 | furbi, è sempre buono di saperlo,~che il Padre eterno non
4544 X, 10| parte~da casa nostra. Vuoi saperne il nome?~Ambizïon, Amor,
4545 VIII, 25| questi miei scrigni! O s'io sapessi almeno~la chimica, la storia,~
4546 VIII, 2 | soddisfatto,~era il re de' sapienti il Ciabattino.~ ~Il suo
4547 X, 12| accanto agli dèi l'aspro sapor~gustò della vendetta, ove
4548 II, 1 | Non ci si sente quel sapore classico~in questi vostri
4549 VI, 5 | mite,~fa dei topi polpette saporite.~Mentre vivrai, ritieni~
4550 X, 2 | cortese,~ma ancor di frutti saporito e bello.~Ebben, per sua
4551 XI, 7 | parla, odio, furore.~E noi sappiamo, ahi miseri! che senza~le
4552 IV, 20| ben non usa~del suo denar, sappiatelo, o taccagni,~che i guadagni
4553 IX, 19| destino,~Ricciolino,~noi sapremo vendicar,~e l'ingorda~faccia
4554 VIII, 2 | gli domandò, - non mi sapreste dire~quanto voi guadagnate
4555 | saran
4556 VIII, 8 | Accosta un piccol piatto di sardelle,~e grandi cose a loro susurrò,~
4557 X, 1 | La Sablière)~ ~A me facil saría tesser di lodi~un serto
4558 IV, 7 | naufragò.~ ~Tutti morti sarian, se in quel momento~un buon
4559 X, 7 | pazientemente~e forti io tesso e che sariano piene,~ma sul più bel la
4560 XII, 22| prova a fare con lui la sassaiola,~ma questa volta altre monete
4561 VII, 9 | una strada lunga, erta, sassosa~e tortuosa, esposta a pieno
4562 VIII, 19| vendetta~fu più crudele d'ogni satiretta.~A ferro e a fuoco è messa
4563 IV, 4 | ogni dì mattina e sera,~si satolla di cavoli e di bieta,~ridendo
4564 II, 20| mano stretta;~dicendo il savio Frigio~che coll'usar quest'
4565 XI, 7 | chiara ed aperta~a molti fia savor di forte agrume,~a me togliete
4566 III, 4 | Rane vogliono un re~ ~Già sazie le Rane di stare in repubblica,~
4567 X, 15| che svegliasi l'aurora~e sbadiglia la notte in braccio al giorno,~
4568 XI, 1 | se il mio pronostico non sbaglia,~questo Leon terribile in
4569 XII, 2 | l'estratto,~ma non vorrei sbagliare.~A voi lascio, Signor, l'
4570 III, 17| vada~crede sempre d'aver sbagliato strada.~ ~Un topo che la
4571 VIII, 14| graziosi:~per quanto grosse le sballate loro~digeriran le vostre
4572 XII, 4 | libertà, le Capre ecco si sbandano~qua e là su per le bricche
4573 X, 1 | bosco~d'urla e di corni e va sbandato il gregge,~spingere in bocca
4574 V, 4 | levar fin anco l'occasione~sbandì tutte le bestie dal suo
4575 II, 20| danari o per trovar marito~a sbarazzarsi della loro parte.~ ~Così
4576 IV, 2 | tesori,~che ogni giorno sbarcavan sulla sponda,~tanto accese
4577 I, 5 | pitocchi ed alla luna~e sbasoffiare poi certi bocconi~di carne
4578 II, 2 | avello~n'avea sospinti e sbigottiti tanti,~che i pochi vivi
4579 XII, 7 | far ballare l'orso.~ ~Con sbirri, e carte, e citazioni intorno,~
4580 II, 5 | topi, e che a momenti me lo sbrana.~ ~- Eccome! - dice, - ed
4581 VIII, 14| vendicherò,~ma dai lupi sbranare ti farò~a placar l'ombra
4582 VIII, 7 | vedendo ch'eran pronti~a sbranarlo quei mostri in cento pezzi,~
4583 VII, 15| od un amante,~chi voleva sbrigarsi d'un eterno~marito, una
4584 I, 10| cheto un Agnello,~quand'ecco sbuca un lupo maledetto,~che non
4585 IV, 12| fuor delle tane a torme sbucano~e nel deserto in assemblea
4586 VI, 19| anni? eh, eh!... prima che scada il termine,~saremo morti
4587 VIII, 1 | un'ora buona~al pagar la scadenza. Infimi e grandi,~soggiaccion
4588 VIII, 20| perdono,~dal lor trono~ce li scagliano gli dèi:~quei che fanno
4589 VIII, 20| Quindi fa l'esperimento~di scagliare una saetta~per minaccia~
4590 VI, 3 | faccion lucente,~e tanto scalda al galantuom la schiena,~
4591 IV, 9 | formano la casta!~Potrei scaldarmi contro lor la testa,~ma
4592 V, 7 | Soffiando, come ho fatto, scaldo in pria~le dita, e quindi
4593 XII, 7 | questo dono~d'uscir per la scaletta dei garbugli.~ ~ ~
4594 XI, 5 | valenti credendosi e più scaltri,~passeggiando su e giù per
4595 VIII, 1 | giusto ch'un sen vada~a piedi scalzi? aspetta almanco un poco.~ ~
4596 XII, 11| Aquila~sua serva... Orsù, scambiam quattro parole.~ ~Discorriamo,
4597 III, 12| della gola~prese il Cigno, scambiandolo col Papero,~per metterlo
4598 IX, 2 | Quindi, piangendo, si scambiar l'addio.~Parte il viaggiator,
4599 V, 18| Gufo un dì, fatta la pace~e scambiato l'amplesso,~l'una giurò,
4600 III, 8 | in peggio i mali.~Dello scambio dei loro appartamenti~i
4601 VI, 18| suo libro prediletto.~Ti scampi Iddio da quella brutta landa!~ ~
4602 II, 5 | sostenne,~che un'altra volta la scampò a buon patto.~ ~Molti son
4603 IX, 10| dicea la bestia entro le scane, -~hai preso una sì misera
4604 X, 2 | rispetto,~finché vecchi e scannati sull'altare~andavan del
4605 VIII, 20| Giove un dì dall'alto scanno,~i peccati rimirando,~che
4606 IV, 16| ch'a cria~a sua masnà, ma scapè subit via.~ ~ ~
4607 VII, 11| bel morto~perché non gli scappasse,~e rifaceva intanto~i suoi
4608 VIII, 21| brianzol, maestro in furberia,~scappava via~e lasciava gridare inutilmente.~ ~-
4609 VIII, 17| E forse credi~che ti scappi quest'erba sotto i piedi? -.~
4610 VIII, 21| uccello,~se ti piace. Per me scappo e ti chiedo,~in carità,
4611 IX, 7 | vada l'anima~in qualche scarafaggio o in altra bestia~che più
4612 IX, 3 | nipote di Bertuccia,~rival di Scaramuccia,~Scimmia Cesarea,~in barca
4613 V, 11| gli sciocchi pensano~di scaricar la colpa dei malanni,~tirando
4614 III, 1 | asino la pelle,~più che le scarpe... Ah! ah! sen vedono di
4615 VII, 10| essere più lesta,~e con scarpette basse cammina alla città.~
4616 VIII, 26| fatto~il volgare giudizio. E scarsa io presto~fede a quella
4617 IX, 2 | appena~non è che l'uragano si scatena~dal ciel sul pellegrino.~
4618 V, 17| quando un branco di cani scatenati~costrinser quella a chiedere
4619 XII, 9 | all'artificio poco dura~e scatta sulla prima tentazione.~ ~
4620 VIII, 27| ecco distende~all'arco, che scattò, lo stral partì,~e cadde
4621 IX, 16| ruppe il muro vecchio~e scaturì dal foro~un bel tesoro.~ ~
4622 III, 6 | produrre.~Di quanti danni scaturir dal vaso~di Pandora, per
4623 V, 9 | corrono i figli e zappano,~scavan di qua di là la terra in
4624 V, 9 | gran tesor... Zappatelo,~scavatelo, frugatelo,~e troverete
4625 III, 6 | come col grifo eternamente scavi~le radici dell'albero laggiuso~
4626 IX, 7 | apri la bocca, chiedi,~scegli, gioiel grazioso,~e forse
4627 VIII, 22| in mezzo a tre pericoli~sceglie il minore. Rosicchiando
4628 XI, 1 | due, date del grasso bue,~scegliendo il più pasciuto dell'armento,~
4629 IX, 14| lascio al tuo cervello~di scegliere il più bello:~per me, -
4630 IX, 7 | disse la bella, - io scelgo il più potente -.~Il Bramino
4631 III, 8 | licenza.~ ~Il Ragno intanto, scelta una cornice~di camera elegante,~
4632 XI, 7 | lui data l'insegna,~poi, scelti nuovi magistrati, esempio~
4633 X, 2 | Biscia:~- E credi a questa scema,~a una vecchia bisbetica
4634 XI, 4 | comanderà la Sorte~ch'io scenda di Caronte nella sdruscita
4635 VII, 2 | presto,~e troppo tardi si scendeva poi.~O bianco o nero che
4636 XI, 6 | fortuna~due secchie, che scendevano a vicenda,~e la Volpe, sedendo
4637 II, 15| Mentre egli arriva, io scendo dalla pianta,~così la pace
4638 IV, 3 | maniera~la falsa gloria scerner dalla vera.~ ~Ma il tempo
4639 VIII, 8 | anni ad uno ad uno~eran scesi nel regno di Nettuno.~ ~ ~
4640 V, 17| buona? -~le dice la Pernice,~scherzandola... quand'ecco~i cani addosso
4641 III, 16| Non era forse il tempo di scherzare,~ma l'uom avea ragione.~
4642 V, 1 | indole allegra, che allo scherzo mira,~e che conduce il vizio
4643 VIII, 10| plaf proprio sul muso~la schiaccia del padrone.~ ~Così l'Orso
4644 VII, 18| Terra. Il contadin lo crede~schiacciato scudo, ma il pensier del
4645 II, 4 | sconquasso.~In men d'un'ora ne schiacciava venti.~ ~Si vede già da
4646 III, 18| Topi ripulire il mondo.~ ~Schiaccie, veleni e trappole~eran
4647 IX, 8 | saggio avvertimento,~e questi schiaffi e questo fil dimostrano~
4648 XII, 25| entro un armadio~a mangiar, schiamazzando, d'un cortese~lor ospite
4649 XI, 2 | Giove ebbe finito, un grande~schiamazzare per l'etere si spande.~-
4650 IX, 18| ladro patentato,~ebbe assai schiamazzato ed eccitato~dei ragazzi
4651 VI, 12| sponsali,~beveva e allegro schiamazzava il popolo,~affogando nel
4652 VI, 21| senza pianto~e senza grande schianto di sospiri.~Ma dopo alcuni
4653 IX, 2 | fiorìa,~de' suoi guardi schiarìa l'erba ed i fiori.~Io primo
4654 XI, 7 | vostri,~e per la man di schiavi vi dimostri~la sua vendetta
4655 VII, 7 | E tu che senti? dillo schiettamente -.~ ~La Volpe ch'era pronta
4656 VII, 5 | che parla anche alle donne schifiltose;~ed ebbe in cortesia,~al
4657 II, 8 | povero babbeo~un grande colpo schiocca,~poi preso il suo Coniglio,
4658 V, 6 | ricomincia i guai,~l'altra, schiudendo un occhio, il consueto~augurio
4659 VIII, 24| che le fatiche volentieri schiva,~e si consuma a far girar
4660 VIII, 14| grandi,~se prima vi parevan schizzinosi,~diventan tosto morbidi
4661 VI, 5 | non si fa d'un'orca o d'un sciacallo,~né di qualunque bestia
4662 VII, 17| la meschina col cervello.~Sciagurati quegli stati~che la pigliano
4663 VII, 6 | piovon le tasse... O voto sciagurato!~ ~Quella povera gente disperata,~
4664 IV, 2 | mare,~e s'anco non avea da scialacquare,~di quel poco vivea sicuramente.~ ~
4665 XII, 13| corpo mio piagato,~un altro sciame subito ne viene~più feroce
4666 XII, 13| Mosche anche mangiarla!~ ~- A sciami ecco si gettano, - dicea, -~
4667 I, 19| più in chiacchiere che in scienze,~che Dio conserva a nostra
4668 IV, 7 | i Greci usanza~e Cani e Scimie di condur sui mari~per gioco
4669 XII, 19| cotto innamorato~d'altre scimmie~un'eguale cortesia~lor prepara
4670 XII, 19| greggia~della gente che scimmieggia.~ ~
4671 I, 19| questa paternale:~ ~- Ah scimunito, ah sciocco, ah babbuasso!~
4672 VI, 20| destando incendio dove son scintille,~va per città, per ville,~
4673 VII, 9 | si ringalluzza tutta la sciocchina.~ ~Va e viene e si riscalda
4674 XI, 5 | quanto bestia, stolida, scioccona~a cui l'uomo dell'asino
4675 VIII, 22| mani io metto la mia vita,~sciogli i nodi e procurami un'uscita.~-
4676 IX, 7 | che sapesse mandar l'anima sciolta~del topolino in quel corpo
4677 X, 10| fio,~che il feroce animal, sciolte le membra,~al suo padrone
4678 III, 2 | malumore,~giuraron di far sciopero,~e sull'esempio stesso del
4679 VIII, 4 | tanto a cuore~vi sta questa scipita favoletta?~ ~E non vi punge,
4680 VIII, 15| lor difetto sia,~è più che scipitezza una pazzia.~ ~L'esempio
4681 VII, 5 | circostanza),~che non fosse scipito e avesse poi~oltre i denari
4682 XII, 20| fertili e robusti -.~ ~Lo Scita torna a' suoi luoghi infelici~
4683 VIII, 22| Civetta vede...~Or come fare? scivola~di quell'abete al piede~
4684 V, 7 | un Satiro~a desinar colla scodella in mano.~ ~Accanto i figli
4685 X, 4 | credete, vi porto a una scogliera~dove abito di solito,~luogo
4686 III, 11| pasto buono~per ghiri e per scoiattoli -.~ ~Ciò che non posso aver,
4687 XII, 10| cammini? io sono alla tua scola.~Andar dritta non oso~dove
4688 VI, 10| lo scommettere ti piace, scommettiamo -.~ ~Non parmi necessario~
4689 XII, 15| cacciator rediva,~il Topo scompariva in una macchia,~il Corvo
4690 I, 14| Non volendo mostrarsi scompiacente,~e per non perder forse
4691 IX, 14| dentro i campi, or fuori,~scompigliando le tracce ogni momento~e
4692 VIII, 24| in cucina a mangiar, si sconcia tanto,~che quasi stenta
4693 IX, 13| impara a dire il vero -.~E sconciamente l'ammazzâr sul posto.~ ~ ~
4694 I, 16| dura sorte in questo mondo sconclusionato~il cielo mi serbò!~Sempre
4695 III, 2 | patria,~per altra terra sconsigliato e menno~avrebbe abbandonate:~
4696 VI, 21| fuggir la gente~col volto sconsolato,~dopo attira più d'uno innamorato.~ ~
4697 IV, 13| ancora adesso il suo peccato sconta.~ ~Saggio chi sa dimenticar
4698 VII, 1 | pastore.~ ~Io son pronto a scontar colle mie vene~le colpe
4699 VII, 18| e col suo regal occhio scoperse~il mostro... Ebben, che
4700 VI, 5 | nome,~quando a un tratto scopersi, o mamma mia,~due diversi
4701 IX, 16| e si diverte~a far certe scoperte~e più gode se più si mostra
4702 III, 1 | Greci antichi lode d'aver scoperto~pei primi dell'Apologo l'
4703 X, 15| Coniglio una saetta.~ ~Allo scoppiar del fulmine~i Conigli adunati
4704 VII, 1 | gli va -.~ ~A questo dir scoppiâr grandi gli applausi~tra
4705 IV, 18| mezzo,~e liti e controversie scoppiaron tra di loro~a lor danno
4706 VIII, 25| bevvero~tanto che punf... scoppiarono di botto.~ ~Tal è l'uomo.
4707 VI, 3 | scommessa~a chi prima saprà scoprir le spalle~del galantuomo.
4708 I, 7 | facciam lo stesso?~Linci a scorgere del prossimo~i difetti,
4709 X, 10| sua man e, oh vista!~Come scornati innanzi a lui rimasero~maligni
4710 XII, 12| animali cangiam noi,~oggi scorpioni od uomini~diman pesci o
4711 IV, 12| variopinti fiori,~tra ruscelli scorrenti, ove le mandre~lieta fanno
4712 VI, 21| prudente,~lasciò del pianto scorrere il torrente,~poi disse: -
4713 VII, 15| mondo, e a guisa di torrente~scorron le cose irreparabilmente.~ ~
4714 IV, 6 | vittoria,~di sangue i campi scorrono,~ma alfin, narra l'istoria,~
4715 IX, 16| cerca attaccarla e farne uno scorsoio.~Ma al primo colpo dato
4716 III, 8 | dice un zibaldone~che Gotta scossa è assai presto rimossa.~ ~-
4717 IV, 12| Scimmia e gli altri restano sì scossi,~che non osan fiatar. Indi
4718 II, 8 | ben tradur non so.~Giove, scotendo il lembo del gran mantello,
4719 XI, 7 | popoli germani,~o voi vedrete scotere la soma~questa gente mal
4720 XI, 2 | m'aiuti a farlo dotto e scozzonato.~ ~Per meritar la stima
4721 VII, 18| nuotan le cose, e i cento screzi~che la macchina umana e
4722 XII, 12| Pilpay che questa istoria scrisse,~sul Gange e sempre in quel
4723 XII, 19| osteria.~ ~O sia scimmia o sia scrittore~(e quest'ultimo è peggiore)~
4724 X, 15| nome in questa~leggenda io scriva o che l'invochi almeno~contro
4725 II, 13| esercitar gl'ingegni~di chi scrive trattati di pazza astrologia?~
4726 VII, 6 | Speranza.~ ~E conta e conta e scrivi sui registri,~ahi! non c'
4727 VII, 1 | come voi forse non c'è.~Che scrupoli son questi, Maestà,~per
4728 I, 5 | sempre in guerra e sempre in scrupolo~di dover morir di fame:~
4729 II, 13| caso o la fortuna?~Chi può scrutar nell'intimo pensier di Lui,
4730 IX, 6 | o vaso, o statua, -~uno scultor diceva allo scalpello, -~
4731 IX, 6 | VI - Lo Scultore e la Statua di Giove~ ~-
4732 VIII, 11| eri apparso colla faccia scura~e corsi a te pensando a
4733 IV, 13| albergo mio selvaggio -.~ ~- Scusami, amico! - a lui l' altro
4734 X, 13| Orsa gridò: - Buona comare,~scusate, o che vi pare~che anch'
4735 X, 1 | d'essi sulla schiena si sdraiò,~e l'ovo strinse in un soave
4736 VII, 14| messo su una strada~che sdrucciola bisogna che chi tentenna
4737 XI, 4 | scenda di Caronte nella sdruscita barca,~me d'ogni affanno
4738 | Sebbene
4739 XII, 6 | esclama l'animale,~che già si secca della cortesia, -~cessi
4740 II, 4 | Vacca erano in guerra~- Mi seccano, - esclamò, - questi signori.~-
4741 I, 8 | crepacci d'un cadente muro -.~ ~Seccati di sentirla predicare,~a
4742 IV, 3 | finché la troppa lunga seccatura~morte improvvisa spesso
4743 VII, 14| fece de' buoni affari;~né secche mai, né scogli gli chiesero
4744 VI, 12| moriranno~le canne e i giunchi e seccherà lo stagno.~Addio, ranocchi!
4745 XI, 6 | al pozzo per fortuna~due secchie, che scendevano a vicenda,~
4746 XII, 12| cetra.~Poi che sarete un secolo rimasto~nell'amplesso d'
4747 XI, 6 | scendevano a vicenda,~e la Volpe, sedendo in fondo ad una,~ ~vi si
4748 VII | Olimpia,~se mai la Musa mia sedette a caso~qualche volta alla
4749 IV, 5 | un dì che il suo padron sedeva a tavola,~alzò una brutta
4750 VII, 15| di scopa e quattro storte~sedie, e quell'aria di miseria
4751 X, 10| credere all'inganno che seduce,~ma credi a me, fratello.
4752 X, 10| detto fatto, ecco il Pastor seduto~colla bilancia in man. D'
4753 XI, 2 | tanti mortali e invitti eroi~seggono ancor fra noi.~- A lui sarò
4754 V, 8 | medicina questo è un gran segnale~ch'egli si sente male.~Se
4755 V, 18| mente ben rimarca~questi segnali e fa' che per tuo mezzo~
4756 IX, 9 | mar, e ognun coll'indice~segnandola e coll'occhio trangugiandola,~
4757 Dedica | poco i giorni suoi~col nome segnerà delle vittorie,~altri canti
4758 XII, 10| il bandolo~coll'arte sua segreta. Ancora non accenna,~e già
4759 VII, 13| volo esercita, ed aspetta~segretamente il dì della vendetta.~ ~
4760 VI, 20| che son della Discordia i segretari.~ ~La Fama messaggiera a
4761 II, 11| la prova è in fondo~delle seguenti favole,~ed anche in fondo
4762 XII, 14| gli occhi e il mal che ne seguì,~un mal, che a parer mio~
4763 IX, 19| Ricciolin, che per il prato~mi seguìa come un cagnòlo,~Ricciolin,
4764 III, 1 | disse Malerba, - o Marte~seguiate, oppur di Venere comechessia
4765 XII, 12| uomini non fanno.~Non che seguir questi comuni esempi,~per
4766 V, 1 | cui cerco a quel fine~alto seguirlo, ove egli tende, anch'io.~
4767 X, 10| buon Pastor. E l'eremita,~seguitando la predica, soggiunse:~-
4768 III, 16| sentinne compassione,~di seguitar gli disse la corrente,~che
4769 VII | maestra e guida~a rigo a rigo seguitate il canto~del povero poeta.
4770 X, 5 | certo ancora se verrà? -~ ~E seguitava a dir quell'uom sincero~
4771 V, 5 | tale~fracasso generale,~che seguitò la coda~a rimaner di moda.~ ~ ~
4772 IX, 19| conoscea del suo padrone~e seguiva~lieto il suono della piva,~
4773 VI, 21| gridava: - Aspetta che ti seguo anch'io...~Con te voglio
4774 XII, 1 | sono i tutelari~geni e vi seguon sempre ombre fedeli,~non
4775 X, 14| com'era scritto, sta.~ ~Sel piglia sulle braccia, al
4776 IV, 13| ignoti~tanti basti e tante selle,~e predelle e ferri e maglie~
4777 VII, 8 | tristi~piacque aggiustare le selvagge imprese!~ ~Dividi i tristi
4778 V, 7 | e divano,~in fondo a una selvatica~grotta si trasse un Satiro~
4779 X, 1 | region del polo gli abitanti~selvatici, ignoranti~vivono ancor
4780 II, 12| mira, e nel suo cor già sembragli~d'averla bella e cotta nella
4781 VII, 10| vitello,~anzi una vacca, e sembrale vedere già sul prato~saltare
4782 VII, 1 | ultimo dei cani~per poco non sembrarono al capitolo~dei santi a
4783 VI, 5 | Gatto, questo Gatto~che t'è sembrato così bello e mite,~fa dei
4784 XII, 20| mi paghi con usura -.~ ~Sembrava al pellegrin poco da saggio~
4785 I, 8 | Venne il tempo che getta le sementi~della canape in terra il
4786 I, 8 | questa faccenda;~per voi semina insidie quella mano.~Per
4787 VIII, 3 | migliorar la sorte~cercate, seminando ed odii e guai:~dai pari
4788 VI, 10| suo pesante e lento~passo senatoriale~non perde tempo e va.~ ~
4789 IX, 1 | mostri,~come vanno di Libia e Senegallo~per i deserti.~ ~- Udite, -
4790 X, 1 | involgerà l'altra più rude~anima sensual serva a natura.~ ~ ~
4791 III, 4 | più tardi un re travicel.~Sentendo dell'acqua finito il subbuglio,~
4792 VI, 21| letto la fedel consorte,~sentendosi mancare ogni coraggio,~gridava: -
4793 I, 19| bisogna ch'essi sputino sentenze.~ ~Prima di pena tirami,
4794 I, 8 | succede tal e quale,~che non sentiam che il sentimento nostro.~
4795 XI, 2 | sempre nel cor. Vedrà~che per sentier insolito,~per infinite asprezze~
4796 IV, 4 | universale.~Ah povero padron! ah sentieroli,~ah fresche insalatine!~
4797 X, 1 | Avanguardie, spïoni, sentinelle,~imboscate conoscono ed
4798 III, 16| annegata.~ ~Qualcuno, che sentinne compassione,~di seguitar
4799 XII, 24| stagni per gli Stati.~A sentirle in conclusione~iva il mondo
4800 V, 20| ucciso ancor né preso.~ ~A sentirli, degli orsi era il campione,~
4801 IX, 2 | dell'antico ardore!~Non sentirò più mai d'una magìa~il filo
4802 VII, 1 | onore~a ognun d'essi il sentirsi rosicchiato~dai vostri denti.
4803 II, 20| tribunal la questione,~si senton gli avvocati,~ma voltala
4804 IV, 22| mostri marini e allodolette sentono~a un modo i dolci ardori.~ ~
4805 X, 12| Pappagallo anche lui n'ebbe sentor.~ ~Chi mi sa dir le strida
4806 VIII, 2 | e in un angolo del muro~seppellì la sua pace col tesoro.~
4807 III, 2 | bella vita del signore.~ ~- Ser Stomaco, - dicean, - vive
4808 X, 6 | lesinare sul boccone.~ ~Vogliam serbare a loro~soltanto a loro dell'
4809 IX, 5 | il campicello,~e Pomona serbavagli i più buoni~frutti d'autunno,
4810 I, 16| sconclusionato~il cielo mi serbò!~Sempre col pane in lite
4811 V, 8 | burlone:~- Ahimè, son mali seri~e che richiedon qualche
4812 IX, 1 | Lupo entro il mio libro~sermoneggia col Can che gli risponde.~
4813 IX, 19| dentro il confine,~strette serrate per non far la fine~che
4814 III, 7 | sua donna lo prese e lo serrò~in fondo a un bugigattolo,~
4815 VIII, 9 | come dentro a una trappola serrollo.~ ~Dimostra questa istoria
4816 IX, 17| bello, zitto! arriva una servetta,~si scappa e Topolone~pare
4817 X, 2 | veduto il prezzo~io de' servigi miei, da cui l'uom suole~
4818 VIII, 17| legge naturale~a un amico un servigio rifiutò.~ ~Il caso avvenne
4819 IV, 20| mai,~mettici un sasso, e servirà lo stesso -.~ ~ ~
4820 III, 7 | come vanno le fantasime,~a servirgli una broda nera e sordida.~
4821 V, 8 | disse fra sé, -~a chi saprà servirselo per cena.~Se invece di caval
4822 IV, 7 | si avvia.~- D' Atene per servirti, - a lui la Scimia~risponde,
4823 I, 18| a una broda trasparente~servita in un piattello. Or capirete~
4824 XII, 1 | cadevan di se stessi in servitù.~ ~Avrei voluto, o Principe,
4825 XI, 9 | mezza provvidenza:~ché li serviva a tavola~con tanta carità,
4826 IV, 20| Allor, amico, a che servono i guai? -~il passeggier
4827 VI | LIBRO SESTO~
4828 III, 5 | che non sale.~ ~Morti di sete, scendono per bere~in un
4829 III, 17| verso la fine di quella settimana,~udito dopo il pranzo un
4830 X, 6 | fece una riflessione assai severa~sul suo brutto carattere
4831 XII, 12| decente?~ ~Sopra quel naso lo sfacciato uccello~come nel proprio
4832 VII, 14| inganno degli agenti,~lo sfarzo, le baldorie e l'altre spese
4833 XII, 12| mano~il dio Vulcano,~si sfasciò dalle risa, a quel che narrano,~
4834 XI, 9 | cosa nel mondo e in ogni sfera~che non ragioni nella sua
4835 X, 1 | ci porta in cielo~tra le sfere rotanti. Entra e si snoda~
4836 XII, 17| Cavallo un tal calcio gli sferra,~che sanguinoso in terra~
4837 XII, 27| avvolti e stretti,~voi cui sferza il dolor, guasta fortuna,~
4838 VIII, 4 | burattini, e l'Orator... si sfiati.~ ~Allor pensa costui cambiar
4839 XI, 7 | sacri altari e gl'Immortali sfida.~Mercé vostra, gli dèi non
4840 VII, 13| giorno~superbo mena intorno,~sfidando la gelosa ira e il coraggio~
4841 VII, 12| usbergo,~colui che primo osò sfidar l'abisso~e le mobili vie
4842 II, 9 | rispondea~per vendicarsi e per sfidarlo a guerra:~ ~- Pensi tu che
4843 I, 22| contro il sol la cresta,~ma sfido il temporale.~Per te sembra
4844 VI, 14| parola di Leone.~ ~Mentre sfilan l'altre bestie~in solenne
4845 IX, 5 | citando Virgilio e Cicerone,~sfodera tutto il vecchio zibaldone~
4846 X, 2 | qualche ragione~l'Uomo gli sfoderò questo sermone:~ ~- O simbol
4847 II, 13| ora che mi sento un po' sfogato il gozzo,~ritorno a quell'
4848 V, 21| apologo di moda.~Lusso e sfoggio e di servi una gran coda~
4849 VIII, 16| leon dipinto~si scaglia, e sfonda la dipinta tela...~Ahimè!
4850 IX, 15| credeva un uomo disperato~e sfortunato in tutte le sue voglie,~
4851 XII, 1 | in quel soave ardore~che sforza a favellar voci d'amore.~
4852 III, 18| tenendosi d'un tetto,~si sforzava di fare l'impiccato.~ ~I
4853 VI, 10| partì qual lampo,~ma furon sforzi inutili,~ché vinse la Testuggine
4854 IV, 18| anche il più forte~con gran sforzo di muscoli,~ma invano. D'
4855 III, 8 | scopa non c'è che dia lo sfratto,~e la Gotta pacifica si
4856 I, 10| sempre uno di voi~che mi fa sfregio, è un pezzo che lo so.~Di
4857 XII, 20| che l'anima,~per volerla sfrondar dal sentimento,~fanno morir
4858 XI, 7 | ladroni,~che già troppo sfruttar dei nostri buoni~popoli
4859 VIII, 13| Essa si duol che a lei sfugga il segreto~spirto de' miei
4860 XII, 15| mar, del mondo,~e nulla sfugge all'occhio indagatore.~ ~
4861 XII, 1 | natura~astuto accorgimento,~sfuggì della malvagia al tradimento.~
4862 XII, 9 | parte adesso impara,~se vuoi sfuggire al fino accorgimento~dei
4863 VII, 3 | che partiti in fretta alla sfuggita~non avean quasi da campar
4864 VI, 15| tomba.~ ~La poverina avea sfuggito appena~il perfido tranello~
4865 VII, 12| mani il fantasma agile e sfuma.~ ~Povera gente! io la compiango.
4866 VI, 8 | saltando e ruzzolando~e sgambettando,~mangiò dell'erba fino a
4867 V, 6 | Febo luminoso,~la Vecchia sgambettava fuor del letto~in un giubbone
4868 II, 10| ci resta.~Ma a furia di sgambetti, in quella piena~la bestia
4869 XI, 7 | losco lo sguardo; il naso sgangherato,~le labbra enfiate e addosso
4870 VII, 18| e da ragion guidati,~non sgarrano gli sguardi, e più non sogni~
4871 VIII, 14| disse il re, -~ed osi sghignazzare innanzi a me,~mentre si
4872 XII, 24| Chi credeva alle parole,~sgocciolar dovea del Sole~la candela
4873 XI, 8 | giammai~pur troppo non vedrai.~Sgombra dal cor gl'inutili~pensieri, -
4874 VII, 16| Topi del paese~che la faran sgombrar ed a sue spese.~ ~- Che?
4875 XI, 9 | questo modesto vanto~d'aver sgombrata la novella via.~All'opra
4876 IX, 2 | affanno~il tuo grande coraggio sgomentare!~Aspetta almeno che il tornar
4877 I, 11| fiume, che da pura fonte~sgorga e l'attira di sì strano
4878 VI, 1 | candido vitello~sull'altare io sgozzerò,~se mi fai che il reo quadrupede~
4879 II, 16| corbaccio~così bene gli sgraffi,~che non poté più trarsene
4880 II, 11| dente,~che ruppe i nodi e sgrovigliò quel laccio.~ ~Più d'ogni
4881 IX, 9 | prende in esame l'Ostrica,~la sguscia e te l'inghiotte~innanzi
4882 | siano
4883 IX, 7 | valor dell'ali~e l'altro sibilando in terra striscia.~ ~Tutto
4884 II, 20| A tutti parve un caso sibillino.~Come pagar potevano quel
4885 IV, 2 | scialacquare,~di quel poco vivea sicuramente.~ ~Ma la vista di tanti
4886 III, 1 | dieci passi, che sono al sicutera.~L'un dice: - E si può dare
4887 VIII, 25| nostro cor, si vede~che siedono anche quelli~che van con
4888 VI, 3 | gli antichi~una stagion siffatta, in cui mai troppe~le previdenze
4889 VII, 12| bocca una nocciòla.~ ~- Che significa ciò? - disse. - Quest'aria~
4890 X, 6 | vita a prezzo,~e non c'è signorotto di campagna~che non bandisca
4891 VIII, 6 | fatto un ovo.~ ~- Un ovo? - Signorsì, tre volte tanto~i soliti,
4892 XII, 27| riposi~l'anima vostra. Nel silenzio verde~del deserto l'immagine
4893 VII, 17| imposto come serva~d'obbedire silenziosa.~ ~- E non sono anch'io
4894 VIII, 26| alte del Bene,~sull'uom sillogizzando e sullo spirito,~parlando
4895 IX, 8 | questi burlati, che nei simboli~crede, e suppon che un senso
4896 XI, 1 | non ho la compassione,~per simili orfanelli, che tu senti:~
4897 IX, 7 | Sole~è facile trovar, ma similmente~da una pulce dirai vinto
4898 IV, 5 | di natura~d'esser cari e simpatici.~Contro il suo genio invan
4899 IV, 5 | che, pensando di rendersi simpatico,~disse un giorno fra sé:~“
4900 X, 2 | onesto~quel che pensa di me sinceramente -.~ ~Ma l'albero chiamato
4901 VII, 1 | ciaschedun con altrettanta~sincerità confessi, onde il più reo~
4902 IX, 7 | topo? oibò! -~Fa l'amore, sissignori,~questi scherzi traditori.~ ~
4903 X, 14| siccome si narra di fra Sisto~che, nominato papa: - Ahi, -
4904 VIII, 25| soffia.~Non ti senti riarso e sitibondo?~Proviamo a ber quest'acqua
4905 XII, 7 | spese~vanno in cerca d'un sito un po' più bello.~ ~Con
4906 X, 14| prudente~l'altro nell'acqua slanciasi e passa oltre il torrente,~
4907 IV, 12| denar -. Si tolgono,~si slegano i sacchetti e - O vista! -
4908 V, 8 | Quando un Cavallo va così slegato,~- gli dice, - in mezzo
4909 VII, 5 | e muore un gioco,~diman sloggia l'amore,~ed entra a poco
4910 IV, 22| Allodola~senza trombetta subito sloggiò.~ ~
4911 XII, 8 | Onde nuovo fracasso e nuove smanie~dei Gatti contro il popolo
4912 V, 1 | argomento.~ ~Un Boscaiol un dì smarrì la scure,~da cui traeva
4913 IV, 1 | andasse sulle furie:~o che, smessa la modestia,~non facesse
4914 VII, 7 | L'Orso arricciò con tale smorfia il suo,~che il re, fuori
4915 X, 2 | vendetta il suo corruccio smorza,~battendo il sacco contro
4916 VI, 6 | passò col suo bel corpo snello~nella corona come in un
4917 V, 11| ragazzino,~si pose a sonnecchiar soavemente~sopra l'orlo d'un pozzo
4918 XI, 2 | sospiri e tenerezze e dolce~soavità che il cor agita e molce~
4919 X, 1 | pagano~indomito ottomano:~Sobieschi io dico, onor della Polonia,~
4920 VI, 18| Intorno non v'è gente che il soccorra~e il luogo è un non ameno~
4921 II, 10| senza remissione,~se non li soccorrean anime buone.~A noi basta
4922 VII, 14| patria, e qui gli fe' trovare~soci ed agenti onesti, perle
4923 III, 2 | Regia Maestà ridona~alla social famiglia~ciò che alle membra
4924 VII, 6 | concesso~ancora m'è permesso~di soddisfar tre vostri desideri,~e il
4925 IX, 1 | opporre a sciocche~ciarle sodi argomenti. Invece ingrossa,~
4926 VIII, 11| assenza del sol, dormivan sodo.~Allor che trabuffato~un
4927 XII, 1 | natura.~ ~Dopo dieci anni di sofferti affanni~i compagni d'Ulisse
4928 I, 21| tutti quanti~i codici, o, sofferto strazi e croci,~il giudice
4929 V, 7 | giova ora il soffiare?~ ~- Soffiando, come ho fatto, scaldo in
4930 V, 7 | dimandò: - Che giova ora il soffiare?~ ~- Soffiando, come ho
4931 V, 7 | riscaldarsi l'unghie~col fiato si soffiò sopra le dita.~ ~E quando
4932 IV, 19| scappar, o piano piano~a soffocarlo. S'ingannò lo sciocco,~ché
4933 III, 2 | non si riversa al core,~soffre e perde ogni parte ogni
4934 XI, 6 | Giove, quando fosse un po' soffrente,~ ~se mangiasse un pochin
4935 VII, 8 | assicura,~credilo a me, sempre soffrirne i buoni.~ ~ ~
4936 VIII, 20| prese a dire, -~questa razza soffrirò?~D'altra gente riempire~
4937 XI, 1 | tal consiglio e intanto~soffriron poco o tanto~tutti gli stati
4938 VII, 18| macchina umana e gli apparati~soffron nel tempo, ancor il Senso
4939 X, 1 | vi allaccia dei moderni sofi~la facile dottrina. A noi
4940 IX, 7 | la favola, ma forse~co' sofismi arzigogola sul tema.~Certo
4941 IV, 12| render le cose al scettro suo soggette.~Quindi ordinato avea che
4942 VI, 21| l'estrema fatica, a cui soggetto~mi tien di Psiche il prediletto
4943 VIII, 1 | scadenza. Infimi e grandi,~soggiaccion tutti al gran tributo, e
4944 IX, 2 | e romperan la noia~del soggiornar. Colui che non si muove~
4945 XI, 4 | goder l'ombre ed i freschi soggiorni e i chiusi asili~dei boschi,
4946 II, 19| proprio della festa,~anzi soggiungerò~che avrei potuto spaventarmi
4947 X, 7 | io raduno in casa e sulle soglie.~Squarcia le reti che pazientemente~
4948 X, 10| poi, ché a voli repentini~sogliono i precipizi esser vicini -.~ ~
4949 VII, 6 | come di quei che sempre sognano~fantasmi, e il bene perdono
4950 IX, 2 | soltanto ed orridi~sparvieri io sognerò: te in pena, in pianto~sempre
4951 | solamente
4952 VII, 12| detto, ecco s'imbarca~e solca il mar.~Oh! ben ebbe di
4953 XII, 12| diman pesci o volatili~che solcan l'aria... e creda chi vuol
4954 XI, 3 | che una Volpe delle fini~solesse venir spesso per rubare~
4955 IV, 5 | subito~ballar con altra solfa me lo fa.~ ~
4956 VI, 21| tornano gli amori,~risa e sollazzi e danze, a poco a poco,~
4957 I, 14| donne e i re.~La lode il cor solletica alle belle,~che si mostrano
4958 II, 16| morale~che l'esempio è un solletico fatale:~l'un nasce ladro
4959 XI, 5 | L'amor di sé, mentre solleva al settimo~ciel la nostra
4960 XII, 6 | capezzale~a visitarlo e voglion sollevarlo,~o almeno consolarlo.~-
4961 VIII, 4 | voi, Signor, dall'animo sollevo.~Alla vostra modestia ogni
4962 III, 1 | vita disceso ogni gradino,~solvetemi un gran nodo intorno al
4963 XI, 7 | o voi vedrete scotere la soma~questa gente mal doma e
4964 IV, 3 | festa~dei re volate e dei somari in testa,~finché la troppa
4965 IX, 3 | come molti signori, che somigliano~al Leopardo e ch'hanno~tutto
4966 I, 17| fosse a ciascuna d'esse somigliante.~e strappa e strappa, il
4967 X, 1 | le biasmo perciò. Ben le somiglio~invece ai prenci della terra
4968 XII, 1 | stesso anche diviene.~Tutto sommato adunque il male e il bene,~
4969 IV, 11| quella che tira pensa di sommergerlo~per farne ghiotto pasto
4970 I, 19| voce burbera e nasale,~gli somministra questa paternale:~ ~- Ah
4971 XI, 3 | Perché dunque chiamasti, o sommo Giove,~la figlia tua di
4972 I, 4 | la criniera~colla bella sonagliera~del nemico ei fu cagione~
4973 I, 14| rotta.~ ~La fama andò a sonar la sua trombetta~per dritto
4974 VIII, 16| sorte sua quanti indovini~e sonnambuli vanno per la via,~facea
4975 V, 11| un ragazzino,~si pose a sonnecchiar soavemente~sopra l'orlo
4976 VI, 10| mangiare un boccone,~di fare un sonnellino e di fiutar il vento.~Intanto
4977 VIII, 2 | di tutti i mali, o dolci sonni, addio!~Sempre in agguato,
4978 IX, 1 | poco e allor saria minore~e sopportabil danno; ma che tutti~grandi
4979 VII, 15| parole,~ed essa con un'arte sopraffina~di dire a ciaschedun ciò
4980 I, 16| Sempre col pane in lite e per soprammercato~la moglie, i figli, i debiti,
4981 I, 13| ecco sul più bello~un terzo sopraviene,~che piglia Orecchialunga
4982 IV, 21| venne nientemeno~il sor soprintendente,~non che d'un Cervo, quella
4983 IX, 15| sua casa mettesse anche a soqquadro.~ ~- O ladro, e che tu sia
4984 III, 18| non v'era un Topo in tutta Sorceria.~Mangialardo, anzi Cerbero
4985 XII, 25| dei gatti,~se non avrà più sorci, è naturale~che senza pepe
4986 XII, 8 | dei Gatti contro il popolo sorcino,~che vide decretato il suo
4987 III, 7 | servirgli una broda nera e sordida.~Ah! proprio egli credé~
4988 IV, 20| d'oro.~ ~Questo avaraccio sordido,~padrone no, ma schiavo
4989 II, 15| noi sarem per voi buone sorelle.~Sian fuochi ed allegrezze
4990 VIII, 20| Aletto~fanno il ghetto.~ ~Sorge Aletto, e con perverso~giuramento,
4991 I, 10| io mi bagno più sotto la sorgente~d'un tratto, e che non posso
4992 XI, 5 | Bella superbia! e forse non sorpassa~il ragghiamento il cicalar
4993 VIII, 1 | povera gente?~ ~- Non ti sorprendo io già, - disse la Morte, -~
4994 XI, 4 | un gambero.~ ~Tanta fu la sorpresa, che si scosse:~e pensando
4995 VII, 1 | Lupo, intinto di teologia,~sorto a parlar sul tema,~mostrò
4996 VIII, 14| i suoi ministri attenti~sorvegliasser la lunga processione.~Grande
4997 IX, 4 | avrei la Zucca ai rami almen sospesa~di questa grossa quercia
4998 XI, 6 | formaggio tondo.~ ~Eran sospese al pozzo per fortuna~due
4999 II, 14| conficca in gola,~vivi e dormi sospeso, in crucci, in pene:~ogni
5000 XII, 23| non vede~la bestia e non sospetta il tradimento.~Della forca
5001 IX, 9 | altro: - Amico, - grida, sospingendolo, -~a chi tocca vediam prima,
5002 VIII, 27| quasi terzo all'Orco~lo sospinse. Tre volte alla feroce~belva
5003 II, 1 | avanza, e della bella~ode i sospir ch'essa confida al vento,~
5004 XII, 8 | avvenne, questa babilonia~mise sossopra, a chiasso ed a rovina~il
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