Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Jean de La Fontaine
Favole

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


abbai-attin | attir-cessi | cesso-darla | darmi-fiato | ficca-incar | incen-marco | maren-panch | pando-pudor | pugna-salde | saldo-sosso | sosta-traba | trabo-zufol

                                                            grassetto = Testo principale
     Libro, Favola                                          grigio = Testo di commento
4505 V, 2 | chi il corpo si sente più saldo,~qui dentro la cenere deh! 4506 XII, 26| in cima~del Parnaso, oggi salga condiviso.~Un segreto io 4507 I, 19| periva,~se non avesse un salice afferrato~che, dopo Dio, 4508 IX, 7 | per questo immenso circolo salire~ancora al Sole e renderlo 4509 IV, 15| al pascolo, la porta~col saliscendi al malguardato ovile~chiuse 4510 IX, 13| e il fumo dedicò che ne saliva.~- O babbo Giove, - disse, - 4511 XI, 3 | Allo spuntar del sol~oscene salme gli accorrenti videro~ed 4512 VII, 11| di rosario~o versetti di salmi in proporzione,~s'intende, 4513 VIII, 14| come il Leone,~lo ha detto Salomone;~ma quel Cervo leggeva così 4514 I, 18| tagliato a pezzi in una salsa spessa,~che mandava un odore 4515 II, 14| Le Rane, al suo venir, saltan nel fosso,~e dentro al fango 4516 VII, 16| Coniglio ebbe mangiato ed ebbe~saltato e rosicchiato,~a casa sua 4517 X, 1 | il vol, addio... ride e saluta~l'uom che col guardo inutilmente 4518 II, 15| sembrerà più santa.~ ~- Salùtalo! - soggiunse la beghina, -~ 4519 X, 7 | ghiottoncelli, che con grido incerto~salutano la mamma a becco aperto.~ ~ 4520 V, 6 | in punto il suo galletto~salutava il gran Febo luminoso,~la 4521 V, 14| per le piazze, per le vie,~salutavalo la gente.~ ~Ma trovò chi 4522 VIII, 26| amico che venìa. Brevi i saluti~furono e i complimenti, 4523 VII, 12| Signori e Corte, io vi saluto, addio.~A voi lascio inseguir 4524 VI, 14| un deputato,~promettendo salvaguardia~per l'insolita occasione~ 4525 IV, 7 | non ne traeva alcuni in salvamento,~fra gli altri anche una 4526 II, 9 | vedere~che molti, che si salvano dal mare,~affogan spesse 4527 VIII, 16| stesse arti trafitto,~che salvarlo dovean dal suo destino.~ ~ ~ 4528 VII, 15| vide il guaio~di non aver salvata l'apparenza:~la fede era 4529 XI, 1 | armento,~così con uno ne salvate cento -.~ ~Offese il sentimento 4530 I, 14| XIV - Simonide salvato dagli Dèi~ ~Malerba ha detto, 4531 XII, 8 | basti,~umane genti, a vostra salvazione.~Il perder tempo sulle parolone~ 4532 | salvo 4533 II, 12| promontorio.~E così la meschina si salvò.~ ~In quel mentre di 4534 X, 1 | Non sanno inver quei rozzi Samoiedi~che traversare a nuoto~dove 4535 VII, 6 | il nostro Indou divenne Samoiedo.~ ~Ma prima di partir volle 4536 VIII, 24| viva.~ ~Non sempre i figli san posar i piedi~sopra l'orme 4537 II, 9 | collo lo saetta.~ ~L'occhio sanguigno, furibondo rugge,~balza 4538 VIII, 27| appresta~a finire la belva sanguinante,~vista lontano svolazzar 4539 X, 1 | disse,~da vecchio tempo in sanguinose risse~sempre fra lor, che 4540 XII, 17| tal calcio gli sferra,~che sanguinoso in terra~coi denti rotti 4541 XI, 7 | ahi miseri! che senza~le sante leggi ogni virtù non vale,~ 4542 VII, 12| sento~che Fortuna ha divoti santuari~verso Calcutta, in pio pellegrinaggio~ 4543 V, 1 | furbi, è sempre buono di saperlo,~che il Padre eterno non 4544 X, 10| parte~da casa nostra. Vuoi saperne il nome?~Ambizïon, Amor, 4545 VIII, 25| questi miei scrigni! O s'io sapessi almeno~la chimica, la storia,~ 4546 VIII, 2 | soddisfatto,~era il re de' sapienti il Ciabattino.~ ~Il suo 4547 X, 12| accanto agli dèi l'aspro sapor~gustò della vendetta, ove 4548 II, 1 | Non ci si sente quel sapore classico~in questi vostri 4549 VI, 5 | mite,~fa dei topi polpette saporite.~Mentre vivrai, ritieni~ 4550 X, 2 | cortese,~ma ancor di frutti saporito e bello.~Ebben, per sua 4551 XI, 7 | parla, odio, furore.~E noi sappiamo, ahi miseri! che senza~le 4552 IV, 20| ben non usa~del suo denar, sappiatelo, o taccagni,~che i guadagni 4553 IX, 19| destino,~Ricciolino,~noi sapremo vendicar,~e l'ingorda~faccia 4554 VIII, 2 | gli domandò, - non mi sapreste dire~quanto voi guadagnate 4555 | saran 4556 VIII, 8 | Accosta un piccol piatto di sardelle,~e grandi cose a loro susurrò,~ 4557 X, 1 | La Sablière)~ ~A me facil saría tesser di lodi~un serto 4558 IV, 7 | naufragò.~ ~Tutti morti sarian, se in quel momento~un buon 4559 X, 7 | pazientemente~e forti io tesso e che sariano piene,~ma sul più bel la 4560 XII, 22| prova a fare con lui la sassaiola,~ma questa volta altre monete 4561 VII, 9 | una strada lunga, erta, sassosa~e tortuosa, esposta a pieno 4562 VIII, 19| vendetta~fu più crudele d'ogni satiretta.~A ferro e a fuoco è messa 4563 IV, 4 | ogni mattina e sera,~si satolla di cavoli e di bieta,~ridendo 4564 II, 20| mano stretta;~dicendo il savio Frigio~che coll'usar quest' 4565 XI, 7 | chiara ed aperta~a molti fia savor di forte agrume,~a me togliete 4566 III, 4 | Rane vogliono un re~ ~Già sazie le Rane di stare in repubblica,~ 4567 X, 15| che svegliasi l'aurora~e sbadiglia la notte in braccio al giorno,~ 4568 XI, 1 | se il mio pronostico non sbaglia,~questo Leon terribile in 4569 XII, 2 | l'estratto,~ma non vorrei sbagliare.~A voi lascio, Signor, l' 4570 III, 17| vada~crede sempre d'aver sbagliato strada.~ ~Un topo che la 4571 VIII, 14| graziosi:~per quanto grosse le sballate loro~digeriran le vostre 4572 XII, 4 | libertà, le Capre ecco si sbandano~qua e su per le bricche 4573 X, 1 | bosco~d'urla e di corni e va sbandato il gregge,~spingere in bocca 4574 V, 4 | levar fin anco l'occasione~sbandì tutte le bestie dal suo 4575 II, 20| danari o per trovar marito~a sbarazzarsi della loro parte.~ ~Così 4576 IV, 2 | tesori,~che ogni giorno sbarcavan sulla sponda,~tanto accese 4577 I, 5 | pitocchi ed alla luna~e sbasoffiare poi certi bocconi~di carne 4578 II, 2 | avello~n'avea sospinti e sbigottiti tanti,~che i pochi vivi 4579 XII, 7 | far ballare l'orso.~ ~Con sbirri, e carte, e citazioni intorno,~ 4580 II, 5 | topi, e che a momenti me lo sbrana.~ ~- Eccome! - dice, - ed 4581 VIII, 14| vendicherò,~ma dai lupi sbranare ti farò~a placar l'ombra 4582 VIII, 7 | vedendo ch'eran pronti~a sbranarlo quei mostri in cento pezzi,~ 4583 VII, 15| od un amante,~chi voleva sbrigarsi d'un eterno~marito, una 4584 I, 10| cheto un Agnello,~quand'ecco sbuca un lupo maledetto,~che non 4585 IV, 12| fuor delle tane a torme sbucano~e nel deserto in assemblea 4586 VI, 19| anni? eh, eh!... prima che scada il termine,~saremo morti 4587 VIII, 1 | un'ora buona~al pagar la scadenza. Infimi e grandi,~soggiaccion 4588 VIII, 20| perdono,~dal lor trono~ce li scagliano gli dèi:~quei che fanno 4589 VIII, 20| Quindi fa l'esperimento~di scagliare una saetta~per minaccia~ 4590 VI, 3 | faccion lucente,~e tanto scalda al galantuom la schiena,~ 4591 IV, 9 | formano la casta!~Potrei scaldarmi contro lor la testa,~ma 4592 V, 7 | Soffiando, come ho fatto, scaldo in pria~le dita, e quindi 4593 XII, 7 | questo dono~d'uscir per la scaletta dei garbugli.~ ~ ~ 4594 XI, 5 | valenti credendosi e più scaltri,~passeggiando su e giù per 4595 VIII, 1 | giusto ch'un sen vada~a piedi scalzi? aspetta almanco un poco.~ ~ 4596 XII, 11| Aquila~sua serva... Orsù, scambiam quattro parole.~ ~Discorriamo, 4597 III, 12| della gola~prese il Cigno, scambiandolo col Papero,~per metterlo 4598 IX, 2 | Quindi, piangendo, si scambiar l'addio.~Parte il viaggiator, 4599 V, 18| Gufo un , fatta la pace~e scambiato l'amplesso,~l'una giurò, 4600 III, 8 | in peggio i mali.~Dello scambio dei loro appartamenti~i 4601 VI, 18| suo libro prediletto.~Ti scampi Iddio da quella brutta landa!~ ~ 4602 II, 5 | sostenne,~che un'altra volta la scampò a buon patto.~ ~Molti son 4603 IX, 10| dicea la bestia entro le scane, -~hai preso una sì misera 4604 X, 2 | rispetto,~finché vecchi e scannati sull'altare~andavan del 4605 VIII, 20| Giove un dall'alto scanno,~i peccati rimirando,~che 4606 IV, 16| ch'a cria~a sua masnà, ma scapè subit via.~ ~ ~ 4607 VII, 11| bel morto~perché non gli scappasse,~e rifaceva intanto~i suoi 4608 VIII, 21| brianzol, maestro in furberia,~scappava via~e lasciava gridare inutilmente.~ ~- 4609 VIII, 17| E forse credi~che ti scappi quest'erba sotto i piedi? -.~ 4610 VIII, 21| uccello,~se ti piace. Per me scappo e ti chiedo,~in carità, 4611 IX, 7 | vada l'anima~in qualche scarafaggio o in altra bestia~che più 4612 IX, 3 | nipote di Bertuccia,~rival di Scaramuccia,~Scimmia Cesarea,~in barca 4613 V, 11| gli sciocchi pensano~di scaricar la colpa dei malanni,~tirando 4614 III, 1 | asino la pelle,~più che le scarpe... Ah! ah! sen vedono di 4615 VII, 10| essere più lesta,~e con scarpette basse cammina alla città.~ 4616 VIII, 26| fatto~il volgare giudizio. E scarsa io presto~fede a quella 4617 IX, 2 | appena~non è che l'uragano si scatena~dal ciel sul pellegrino.~ 4618 V, 17| quando un branco di cani scatenati~costrinser quella a chiedere 4619 XII, 9 | all'artificio poco dura~e scatta sulla prima tentazione.~ ~ 4620 VIII, 27| ecco distende~all'arco, che scattò, lo stral partì,~e cadde 4621 IX, 16| ruppe il muro vecchio~e scaturì dal foro~un bel tesoro.~ ~ 4622 III, 6 | produrre.~Di quanti danni scaturir dal vaso~di Pandora, per 4623 V, 9 | corrono i figli e zappano,~scavan di qua di la terra in 4624 V, 9 | gran tesor... Zappatelo,~scavatelo, frugatelo,~e troverete 4625 III, 6 | come col grifo eternamente scavi~le radici dell'albero laggiuso~ 4626 IX, 7 | apri la bocca, chiedi,~scegli, gioiel grazioso,~e forse 4627 VIII, 22| in mezzo a tre pericoli~sceglie il minore. Rosicchiando 4628 XI, 1 | due, date del grasso bue,~scegliendo il più pasciuto dell'armento,~ 4629 IX, 14| lascio al tuo cervello~di scegliere il più bello:~per me, - 4630 IX, 7 | disse la bella, - io scelgo il più potente -.~Il Bramino 4631 III, 8 | licenza.~ ~Il Ragno intanto, scelta una cornice~di camera elegante,~ 4632 XI, 7 | lui data l'insegna,~poi, scelti nuovi magistrati, esempio~ 4633 X, 2 | Biscia:~- E credi a questa scema,~a una vecchia bisbetica 4634 XI, 4 | comanderà la Sorte~ch'io scenda di Caronte nella sdruscita 4635 VII, 2 | presto,~e troppo tardi si scendeva poi.~O bianco o nero che 4636 XI, 6 | fortuna~due secchie, che scendevano a vicenda,~e la Volpe, sedendo 4637 II, 15| Mentre egli arriva, io scendo dalla pianta,~così la pace 4638 IV, 3 | maniera~la falsa gloria scerner dalla vera.~ ~Ma il tempo 4639 VIII, 8 | anni ad uno ad uno~eran scesi nel regno di Nettuno.~ ~ ~ 4640 V, 17| buona? -~le dice la Pernice,~scherzandola... quand'ecco~i cani addosso 4641 III, 16| Non era forse il tempo di scherzare,~ma l'uom avea ragione.~ 4642 V, 1 | indole allegra, che allo scherzo mira,~e che conduce il vizio 4643 VIII, 10| plaf proprio sul muso~la schiaccia del padrone.~ ~Così l'Orso 4644 VII, 18| Terra. Il contadin lo crede~schiacciato scudo, ma il pensier del 4645 II, 4 | sconquasso.~In men d'un'ora ne schiacciava venti.~ ~Si vede già da 4646 III, 18| Topi ripulire il mondo.~ ~Schiaccie, veleni e trappole~eran 4647 IX, 8 | saggio avvertimento,~e questi schiaffi e questo fil dimostrano~ 4648 XII, 25| entro un armadio~a mangiar, schiamazzando, d'un cortese~lor ospite 4649 XI, 2 | Giove ebbe finito, un grande~schiamazzare per l'etere si spande.~- 4650 IX, 18| ladro patentato,~ebbe assai schiamazzato ed eccitato~dei ragazzi 4651 VI, 12| sponsali,~beveva e allegro schiamazzava il popolo,~affogando nel 4652 VI, 21| senza pianto~e senza grande schianto di sospiri.~Ma dopo alcuni 4653 IX, 2 | fiorìa,~de' suoi guardi schiarìa l'erba ed i fiori.~Io primo 4654 XI, 7 | vostri,~e per la man di schiavi vi dimostri~la sua vendetta 4655 VII, 7 | E tu che senti? dillo schiettamente -.~ ~La Volpe ch'era pronta 4656 VII, 5 | che parla anche alle donne schifiltose;~ed ebbe in cortesia,~al 4657 II, 8 | povero babbeo~un grande colpo schiocca,~poi preso il suo Coniglio, 4658 V, 6 | ricomincia i guai,~l'altra, schiudendo un occhio, il consueto~augurio 4659 VIII, 24| che le fatiche volentieri schiva,~e si consuma a far girar 4660 VIII, 14| grandi,~se prima vi parevan schizzinosi,~diventan tosto morbidi 4661 VI, 5 | non si fa d'un'orca o d'un sciacallo,~né di qualunque bestia 4662 VII, 17| la meschina col cervello.~Sciagurati quegli stati~che la pigliano 4663 VII, 6 | piovon le tasse... O voto sciagurato!~ ~Quella povera gente disperata,~ 4664 IV, 2 | mare,~e s'anco non avea da scialacquare,~di quel poco vivea sicuramente.~ ~ 4665 XII, 13| corpo mio piagato,~un altro sciame subito ne viene~più feroce 4666 XII, 13| Mosche anche mangiarla!~ ~- A sciami ecco si gettano, - dicea, -~ 4667 I, 19| più in chiacchiere che in scienze,~che Dio conserva a nostra 4668 IV, 7 | i Greci usanza~e Cani e Scimie di condur sui mari~per gioco 4669 XII, 19| cotto innamorato~d'altre scimmie~un'eguale cortesia~lor prepara 4670 XII, 19| greggia~della gente che scimmieggia.~ ~ 4671 I, 19| questa paternale:~ ~- Ah scimunito, ah sciocco, ah babbuasso!~ 4672 VI, 20| destando incendio dove son scintille,~va per città, per ville,~ 4673 VII, 9 | si ringalluzza tutta la sciocchina.~ ~Va e viene e si riscalda 4674 XI, 5 | quanto bestia, stolida, scioccona~a cui l'uomo dell'asino 4675 VIII, 22| mani io metto la mia vita,~sciogli i nodi e procurami un'uscita.~- 4676 IX, 7 | che sapesse mandar l'anima sciolta~del topolino in quel corpo 4677 X, 10| fio,~che il feroce animal, sciolte le membra,~al suo padrone 4678 III, 2 | malumore,~giuraron di far sciopero,~e sull'esempio stesso del 4679 VIII, 4 | tanto a cuore~vi sta questa scipita favoletta?~ ~E non vi punge, 4680 VIII, 15| lor difetto sia,~è più che scipitezza una pazzia.~ ~L'esempio 4681 VII, 5 | circostanza),~che non fosse scipito e avesse poi~oltre i denari 4682 XII, 20| fertili e robusti -.~ ~Lo Scita torna a' suoi luoghi infelici~ 4683 VIII, 22| Civetta vede...~Or come fare? scivola~di quell'abete al piede~ 4684 V, 7 | un Satiro~a desinar colla scodella in mano.~ ~Accanto i figli 4685 X, 4 | credete, vi porto a una scogliera~dove abito di solito,~luogo 4686 III, 11| pasto buono~per ghiri e per scoiattoli -.~ ~Ciò che non posso aver, 4687 XII, 10| cammini? io sono alla tua scola.~Andar dritta non oso~dove 4688 VI, 10| lo scommettere ti piace, scommettiamo -.~ ~Non parmi necessario~ 4689 XII, 15| cacciator rediva,~il Topo scompariva in una macchia,~il Corvo 4690 I, 14| Non volendo mostrarsi scompiacente,~e per non perder forse 4691 IX, 14| dentro i campi, or fuori,~scompigliando le tracce ogni momento~e 4692 VIII, 24| in cucina a mangiar, si sconcia tanto,~che quasi stenta 4693 IX, 13| impara a dire il vero -.~E sconciamente l'ammazzâr sul posto.~ ~ ~ 4694 I, 16| dura sorte in questo mondo sconclusionato~il cielo mi serbò!~Sempre 4695 III, 2 | patria,~per altra terra sconsigliato e menno~avrebbe abbandonate:~ 4696 VI, 21| fuggir la gente~col volto sconsolato,~dopo attira più d'uno innamorato.~ ~ 4697 IV, 13| ancora adesso il suo peccato sconta.~ ~Saggio chi sa dimenticar 4698 VII, 1 | pastore.~ ~Io son pronto a scontar colle mie vene~le colpe 4699 VII, 18| e col suo regal occhio scoperse~il mostro... Ebben, che 4700 VI, 5 | nome,~quando a un tratto scopersi, o mamma mia,~due diversi 4701 IX, 16| e si diverte~a far certe scoperte~e più gode se più si mostra 4702 III, 1 | Greci antichi lode d'aver scoperto~pei primi dell'Apologo l' 4703 X, 15| Coniglio una saetta.~ ~Allo scoppiar del fulmine~i Conigli adunati 4704 VII, 1 | gli va -.~ ~A questo dir scoppiâr grandi gli applausi~tra 4705 IV, 18| mezzo,~e liti e controversie scoppiaron tra di loro~a lor danno 4706 VIII, 25| bevvero~tanto che punf... scoppiarono di botto.~ ~Tal è l'uomo. 4707 VI, 3 | scommessa~a chi prima saprà scoprir le spalle~del galantuomo. 4708 I, 7 | facciam lo stesso?~Linci a scorgere del prossimo~i difetti, 4709 X, 10| sua man e, oh vista!~Come scornati innanzi a lui rimasero~maligni 4710 XII, 12| animali cangiam noi,~oggi scorpioni od uomini~diman pesci o 4711 IV, 12| variopinti fiori,~tra ruscelli scorrenti, ove le mandre~lieta fanno 4712 VI, 21| prudente,~lasciò del pianto scorrere il torrente,~poi disse: - 4713 VII, 15| mondo, e a guisa di torrente~scorron le cose irreparabilmente.~ ~ 4714 IV, 6 | vittoria,~di sangue i campi scorrono,~ma alfin, narra l'istoria,~ 4715 IX, 16| cerca attaccarla e farne uno scorsoio.~Ma al primo colpo dato 4716 III, 8 | dice un zibaldone~che Gotta scossa è assai presto rimossa.~ ~- 4717 IV, 12| Scimmia e gli altri restanoscossi,~che non osan fiatar. Indi 4718 II, 8 | ben tradur non so.~Giove, scotendo il lembo del gran mantello, 4719 XI, 7 | popoli germani,~o voi vedrete scotere la soma~questa gente mal 4720 XI, 2 | m'aiuti a farlo dotto e scozzonato.~ ~Per meritar la stima 4721 VII, 18| nuotan le cose, e i cento screzi~che la macchina umana e 4722 XII, 12| Pilpay che questa istoria scrisse,~sul Gange e sempre in quel 4723 XII, 19| osteria.~ ~O sia scimmia o sia scrittore~(e quest'ultimo è peggiore)~ 4724 X, 15| nome in questa~leggenda io scriva o che l'invochi almeno~contro 4725 II, 13| esercitar gl'ingegni~di chi scrive trattati di pazza astrologia?~ 4726 VII, 6 | Speranza.~ ~E conta e conta e scrivi sui registri,~ahi! non c' 4727 VII, 1 | come voi forse non c'è.~Che scrupoli son questi, Maestà,~per 4728 I, 5 | sempre in guerra e sempre in scrupolo~di dover morir di fame:~ 4729 II, 13| caso o la fortuna?~Chi può scrutar nell'intimo pensier di Lui, 4730 IX, 6 | o vaso, o statua, -~uno scultor diceva allo scalpello, -~ 4731 IX, 6 | VI - Lo Scultore e la Statua di Giove~ ~- 4732 VIII, 11| eri apparso colla faccia scura~e corsi a te pensando a 4733 IV, 13| albergo mio selvaggio -.~ ~- Scusami, amico! - a lui l' altro 4734 X, 13| Orsa gridò: - Buona comare,~scusate, o che vi pare~che anch' 4735 X, 1 | d'essi sulla schiena si sdraiò,~e l'ovo strinse in un soave 4736 VII, 14| messo su una strada~che sdrucciola bisogna che chi tentenna 4737 XI, 4 | scenda di Caronte nella sdruscita barca,~me d'ogni affanno 4738 | Sebbene 4739 XII, 6 | esclama l'animale,~che già si secca della cortesia, -~cessi 4740 II, 4 | Vacca erano in guerra~- Mi seccano, - esclamò, - questi signori.~- 4741 I, 8 | crepacci d'un cadente muro -.~ ~Seccati di sentirla predicare,~a 4742 IV, 3 | finché la troppa lunga seccatura~morte improvvisa spesso 4743 VII, 14| fece de' buoni affari;~né secche mai, né scogli gli chiesero 4744 VI, 12| moriranno~le canne e i giunchi e seccherà lo stagno.~Addio, ranocchi! 4745 XI, 6 | al pozzo per fortuna~due secchie, che scendevano a vicenda,~ 4746 XII, 12| cetra.~Poi che sarete un secolo rimasto~nell'amplesso d' 4747 XI, 6 | scendevano a vicenda,~e la Volpe, sedendo in fondo ad una,~ ~vi si 4748 VII | Olimpia,~se mai la Musa mia sedette a caso~qualche volta alla 4749 IV, 5 | un che il suo padron sedeva a tavola,~alzò una brutta 4750 VII, 15| di scopa e quattro storte~sedie, e quell'aria di miseria 4751 X, 10| credere all'inganno che seduce,~ma credi a me, fratello. 4752 X, 10| detto fatto, ecco il Pastor seduto~colla bilancia in man. D' 4753 XI, 2 | tanti mortali e invitti eroi~seggono ancor fra noi.~- A lui sarò 4754 V, 8 | medicina questo è un gran segnale~ch'egli si sente male.~Se 4755 V, 18| mente ben rimarca~questi segnali e fa' che per tuo mezzo~ 4756 IX, 9 | mar, e ognun coll'indice~segnandola e coll'occhio trangugiandola,~ 4757 Dedica | poco i giorni suoi~col nome segnerà delle vittorie,~altri canti 4758 XII, 10| il bandolo~coll'arte sua segreta. Ancora non accenna,~e già 4759 VII, 13| volo esercita, ed aspetta~segretamente il della vendetta.~ ~ 4760 VI, 20| che son della Discordia i segretari.~ ~La Fama messaggiera a 4761 II, 11| la prova è in fondo~delle seguenti favole,~ed anche in fondo 4762 XII, 14| gli occhi e il mal che ne seguì,~un mal, che a parer mio~ 4763 IX, 19| Ricciolin, che per il prato~mi seguìa come un cagnòlo,~Ricciolin, 4764 III, 1 | disse Malerba, - o Marte~seguiate, oppur di Venere comechessia 4765 XII, 12| uomini non fanno.~Non che seguir questi comuni esempi,~per 4766 V, 1 | cui cerco a quel fine~alto seguirlo, ove egli tende, anch'io.~ 4767 X, 10| buon Pastor. E l'eremita,~seguitando la predica, soggiunse:~- 4768 III, 16| sentinne compassione,~di seguitar gli disse la corrente,~che 4769 VII | maestra e guida~a rigo a rigo seguitate il canto~del povero poeta. 4770 X, 5 | certo ancora se verrà? -~ ~E seguitava a dir quell'uom sincero~ 4771 V, 5 | tale~fracasso generale,~che seguitò la coda~a rimaner di moda.~ ~ ~ 4772 IX, 19| conoscea del suo padrone~e seguiva~lieto il suono della piva,~ 4773 VI, 21| gridava: - Aspetta che ti seguo anch'io...~Con te voglio 4774 XII, 1 | sono i tutelari~geni e vi seguon sempre ombre fedeli,~non 4775 X, 14| com'era scritto, sta.~ ~Sel piglia sulle braccia, al 4776 IV, 13| ignoti~tanti basti e tante selle,~e predelle e ferri e maglie~ 4777 VII, 8 | tristi~piacque aggiustare le selvagge imprese!~ ~Dividi i tristi 4778 V, 7 | e divano,~in fondo a una selvatica~grotta si trasse un Satiro~ 4779 X, 1 | region del polo gli abitanti~selvatici, ignoranti~vivono ancor 4780 II, 12| mira, e nel suo cor già sembragli~d'averla bella e cotta nella 4781 VII, 10| vitello,~anzi una vacca, e sembrale vedere già sul prato~saltare 4782 VII, 1 | ultimo dei cani~per poco non sembrarono al capitolo~dei santi a 4783 VI, 5 | Gatto, questo Gatto~che t'è sembrato così bello e mite,~fa dei 4784 XII, 20| mi paghi con usura -.~ ~Sembrava al pellegrin poco da saggio~ 4785 I, 8 | Venne il tempo che getta le sementi~della canape in terra il 4786 I, 8 | questa faccenda;~per voi semina insidie quella mano.~Per 4787 VIII, 3 | migliorar la sorte~cercate, seminando ed odii e guai:~dai pari 4788 VI, 10| suo pesante e lento~passo senatoriale~non perde tempo e va.~ ~ 4789 IX, 1 | mostri,~come vanno di Libia e Senegallo~per i deserti.~ ~- Udite, - 4790 X, 1 | involgerà l'altra più rude~anima sensual serva a natura.~ ~ ~ 4791 III, 4 | più tardi un re travicel.~Sentendo dell'acqua finito il subbuglio,~ 4792 VI, 21| letto la fedel consorte,~sentendosi mancare ogni coraggio,~gridava: - 4793 I, 19| bisogna ch'essi sputino sentenze.~ ~Prima di pena tirami, 4794 I, 8 | succede tal e quale,~che non sentiam che il sentimento nostro.~ 4795 XI, 2 | sempre nel cor. Vedrà~che per sentier insolito,~per infinite asprezze~ 4796 IV, 4 | universale.~Ah povero padron! ah sentieroli,~ah fresche insalatine!~ 4797 X, 1 | Avanguardie, spïoni, sentinelle,~imboscate conoscono ed 4798 III, 16| annegata.~ ~Qualcuno, che sentinne compassione,~di seguitar 4799 XII, 24| stagni per gli Stati.~A sentirle in conclusione~iva il mondo 4800 V, 20| ucciso ancor né preso.~ ~A sentirli, degli orsi era il campione,~ 4801 IX, 2 | dell'antico ardore!~Non sentirò più mai d'una magìa~il filo 4802 VII, 1 | onore~a ognun d'essi il sentirsi rosicchiato~dai vostri denti. 4803 II, 20| tribunal la questione,~si senton gli avvocati,~ma voltala 4804 IV, 22| mostri marini e allodolette sentono~a un modo i dolci ardori.~ ~ 4805 X, 12| Pappagallo anche lui n'ebbe sentor.~ ~Chi mi sa dir le strida 4806 VIII, 2 | e in un angolo del muro~seppellì la sua pace col tesoro.~ 4807 III, 2 | bella vita del signore.~ ~- Ser Stomaco, - dicean, - vive 4808 X, 6 | lesinare sul boccone.~ ~Vogliam serbare a loro~soltanto a loro dell' 4809 IX, 5 | il campicello,~e Pomona serbavagli i più buoni~frutti d'autunno, 4810 I, 16| sconclusionato~il cielo mi serbò!~Sempre col pane in lite 4811 V, 8 | burlone:~- Ahimè, son mali seri~e che richiedon qualche 4812 IX, 1 | Lupo entro il mio libro~sermoneggia col Can che gli risponde.~ 4813 IX, 19| dentro il confine,~strette serrate per non far la fine~che 4814 III, 7 | sua donna lo prese e lo serrò~in fondo a un bugigattolo,~ 4815 VIII, 9 | come dentro a una trappola serrollo.~ ~Dimostra questa istoria 4816 IX, 17| bello, zitto! arriva una servetta,~si scappa e Topolone~pare 4817 X, 2 | veduto il prezzo~io de' servigi miei, da cui l'uom suole~ 4818 VIII, 17| legge naturale~a un amico un servigio rifiutò.~ ~Il caso avvenne 4819 IV, 20| mai,~mettici un sasso, e servirà lo stesso -.~ ~ ~ 4820 III, 7 | come vanno le fantasime,~a servirgli una broda nera e sordida.~ 4821 V, 8 | disse fra sé, -~a chi saprà servirselo per cena.~Se invece di caval 4822 IV, 7 | si avvia.~- D' Atene per servirti, - a lui la Scimia~risponde, 4823 I, 18| a una broda trasparente~servita in un piattello. Or capirete~ 4824 XII, 1 | cadevan di se stessi in servitù.~ ~Avrei voluto, o Principe, 4825 XI, 9 | mezza provvidenza:~ché li serviva a tavola~con tanta carità, 4826 IV, 20| Allor, amico, a che servono i guai? -~il passeggier 4827 VI | LIBRO SESTO~ 4828 III, 5 | che non sale.~ ~Morti di sete, scendono per bere~in un 4829 III, 17| verso la fine di quella settimana,~udito dopo il pranzo un 4830 X, 6 | fece una riflessione assai severa~sul suo brutto carattere 4831 XII, 12| decente?~ ~Sopra quel naso lo sfacciato uccello~come nel proprio 4832 VII, 14| inganno degli agenti,~lo sfarzo, le baldorie e l'altre spese 4833 XII, 12| mano~il dio Vulcano,~si sfasciò dalle risa, a quel che narrano,~ 4834 XI, 9 | cosa nel mondo e in ogni sfera~che non ragioni nella sua 4835 X, 1 | ci porta in cielo~tra le sfere rotanti. Entra e si snoda~ 4836 XII, 17| Cavallo un tal calcio gli sferra,~che sanguinoso in terra~ 4837 XII, 27| avvolti e stretti,~voi cui sferza il dolor, guasta fortuna,~ 4838 VIII, 4 | burattini, e l'Orator... si sfiati.~ ~Allor pensa costui cambiar 4839 XI, 7 | sacri altari e gl'Immortali sfida.~Mercé vostra, gli dèi non 4840 VII, 13| giorno~superbo mena intorno,~sfidando la gelosa ira e il coraggio~ 4841 VII, 12| usbergo,~colui che primo osò sfidar l'abisso~e le mobili vie 4842 II, 9 | rispondea~per vendicarsi e per sfidarlo a guerra:~ ~- Pensi tu che 4843 I, 22| contro il sol la cresta,~ma sfido il temporale.~Per te sembra 4844 VI, 14| parola di Leone.~ ~Mentre sfilan l'altre bestie~in solenne 4845 IX, 5 | citando Virgilio e Cicerone,~sfodera tutto il vecchio zibaldone~ 4846 X, 2 | qualche ragione~l'Uomo gli sfoderò questo sermone:~ ~- O simbol 4847 II, 13| ora che mi sento un po' sfogato il gozzo,~ritorno a quell' 4848 V, 21| apologo di moda.~Lusso e sfoggio e di servi una gran coda~ 4849 VIII, 16| leon dipinto~si scaglia, e sfonda la dipinta tela...~Ahimè! 4850 IX, 15| credeva un uomo disperato~e sfortunato in tutte le sue voglie,~ 4851 XII, 1 | in quel soave ardore~che sforza a favellar voci d'amore.~ 4852 III, 18| tenendosi d'un tetto,~si sforzava di fare l'impiccato.~ ~I 4853 VI, 10| partì qual lampo,~ma furon sforzi inutili,~ché vinse la Testuggine 4854 IV, 18| anche il più forte~con gran sforzo di muscoli,~ma invano. D' 4855 III, 8 | scopa non c'è che dia lo sfratto,~e la Gotta pacifica si 4856 I, 10| sempre uno di voi~che mi fa sfregio, è un pezzo che lo so.~Di 4857 XII, 20| che l'anima,~per volerla sfrondar dal sentimento,~fanno morir 4858 XI, 7 | ladroni,~che già troppo sfruttar dei nostri buoni~popoli 4859 VIII, 13| Essa si duol che a lei sfugga il segreto~spirto de' miei 4860 XII, 15| mar, del mondo,~e nulla sfugge all'occhio indagatore.~ ~ 4861 XII, 1 | natura~astuto accorgimento,~sfuggì della malvagia al tradimento.~ 4862 XII, 9 | parte adesso impara,~se vuoi sfuggire al fino accorgimento~dei 4863 VII, 3 | che partiti in fretta alla sfuggita~non avean quasi da campar 4864 VI, 15| tomba.~ ~La poverina avea sfuggito appena~il perfido tranello~ 4865 VII, 12| mani il fantasma agile e sfuma.~ ~Povera gente! io la compiango. 4866 VI, 8 | saltando e ruzzolando~e sgambettando,~mangiò dell'erba fino a 4867 V, 6 | Febo luminoso,~la Vecchia sgambettava fuor del letto~in un giubbone 4868 II, 10| ci resta.~Ma a furia di sgambetti, in quella piena~la bestia 4869 XI, 7 | losco lo sguardo; il naso sgangherato,~le labbra enfiate e addosso 4870 VII, 18| e da ragion guidati,~non sgarrano gli sguardi, e più non sogni~ 4871 VIII, 14| disse il re, -~ed osi sghignazzare innanzi a me,~mentre si 4872 XII, 24| Chi credeva alle parole,~sgocciolar dovea del Sole~la candela 4873 XI, 8 | giammai~pur troppo non vedrai.~Sgombra dal cor gl'inutili~pensieri, - 4874 VII, 16| Topi del paese~che la faran sgombrar ed a sue spese.~ ~- Che? 4875 XI, 9 | questo modesto vanto~d'aver sgombrata la novella via.~All'opra 4876 IX, 2 | affanno~il tuo grande coraggio sgomentare!~Aspetta almeno che il tornar 4877 I, 11| fiume, che da pura fonte~sgorga e l'attira di sì strano 4878 VI, 1 | candido vitello~sull'altare io sgozzerò,~se mi fai che il reo quadrupede~ 4879 II, 16| corbaccio~così bene gli sgraffi,~che non poté più trarsene 4880 II, 11| dente,~che ruppe i nodi e sgrovigliò quel laccio.~ ~Più d'ogni 4881 IX, 9 | prende in esame l'Ostrica,~la sguscia e te l'inghiotte~innanzi 4882 | siano 4883 IX, 7 | valor dell'ali~e l'altro sibilando in terra striscia.~ ~Tutto 4884 II, 20| A tutti parve un caso sibillino.~Come pagar potevano quel 4885 IV, 2 | scialacquare,~di quel poco vivea sicuramente.~ ~Ma la vista di tanti 4886 III, 1 | dieci passi, che sono al sicutera.~L'un dice: - E si può dare 4887 VIII, 25| nostro cor, si vede~che siedono anche quelli~che van con 4888 VI, 3 | gli antichi~una stagion siffatta, in cui mai troppe~le previdenze 4889 VII, 12| bocca una nocciòla.~ ~- Che significa ciò? - disse. - Quest'aria~ 4890 X, 6 | vita a prezzo,~e non c'è signorotto di campagna~che non bandisca 4891 VIII, 6 | fatto un ovo.~ ~- Un ovo? - Signorsì, tre volte tanto~i soliti, 4892 XII, 27| riposi~l'anima vostra. Nel silenzio verde~del deserto l'immagine 4893 VII, 17| imposto come serva~d'obbedire silenziosa.~ ~- E non sono anch'io 4894 VIII, 26| alte del Bene,~sull'uom sillogizzando e sullo spirito,~parlando 4895 IX, 8 | questi burlati, che nei simboli~crede, e suppon che un senso 4896 XI, 1 | non ho la compassione,~per simili orfanelli, che tu senti:~ 4897 IX, 7 | Solefacile trovar, ma similmente~da una pulce dirai vinto 4898 IV, 5 | di natura~d'esser cari e simpatici.~Contro il suo genio invan 4899 IV, 5 | che, pensando di rendersi simpatico,~disse un giorno fra sé:~“ 4900 X, 2 | onesto~quel che pensa di me sinceramente -.~ ~Ma l'albero chiamato 4901 VII, 1 | ciaschedun con altrettanta~sincerità confessi, onde il più reo~ 4902 IX, 7 | topo? oibò! -~Fa l'amore, sissignori,~questi scherzi traditori.~ ~ 4903 X, 14| siccome si narra di fra Sisto~che, nominato papa: - Ahi, - 4904 VIII, 25| soffia.~Non ti senti riarso e sitibondo?~Proviamo a ber quest'acqua 4905 XII, 7 | spese~vanno in cerca d'un sito un po' più bello.~ ~Con 4906 X, 14| prudente~l'altro nell'acqua slanciasi e passa oltre il torrente,~ 4907 IV, 12| denar -. Si tolgono,~si slegano i sacchetti e - O vista! - 4908 V, 8 | Quando un Cavallo va così slegato,~- gli dice, - in mezzo 4909 VII, 5 | e muore un gioco,~diman sloggia l'amore,~ed entra a poco 4910 IV, 22| Allodola~senza trombetta subito sloggiò.~ ~ 4911 XII, 8 | Onde nuovo fracasso e nuove smanie~dei Gatti contro il popolo 4912 V, 1 | argomento.~ ~Un Boscaiol un smarrì la scure,~da cui traeva 4913 IV, 1 | andasse sulle furie:~o che, smessa la modestia,~non facesse 4914 VII, 7 | L'Orso arricciò con tale smorfia il suo,~che il re, fuori 4915 X, 2 | vendetta il suo corruccio smorza,~battendo il sacco contro 4916 VI, 6 | passò col suo bel corpo snello~nella corona come in un 4917 V, 11| ragazzino,~si pose a sonnecchiar soavemente~sopra l'orlo d'un pozzo 4918 XI, 2 | sospiri e tenerezze e dolce~soavità che il cor agita e molce~ 4919 X, 1 | pagano~indomito ottomano:~Sobieschi io dico, onor della Polonia,~ 4920 VI, 18| Intorno non v'è gente che il soccorra~e il luogo è un non ameno~ 4921 II, 10| senza remissione,~se non li soccorrean anime buone.~A noi basta 4922 VII, 14| patria, e qui gli fe' trovare~soci ed agenti onesti, perle 4923 III, 2 | Regia Maestà ridona~alla social famiglia~ciò che alle membra 4924 VII, 6 | concesso~ancora m'è permesso~di soddisfar tre vostri desideri,~e il 4925 IX, 1 | opporre a sciocche~ciarle sodi argomenti. Invece ingrossa,~ 4926 VIII, 11| assenza del sol, dormivan sodo.~Allor che trabuffato~un 4927 XII, 1 | natura.~ ~Dopo dieci anni di sofferti affanni~i compagni d'Ulisse 4928 I, 21| tutti quanti~i codici, o, sofferto strazi e croci,~il giudice 4929 V, 7 | giova ora il soffiare?~ ~- Soffiando, come ho fatto, scaldo in 4930 V, 7 | dimandò: - Che giova ora il soffiare?~ ~- Soffiando, come ho 4931 V, 7 | riscaldarsi l'unghie~col fiato si soffiò sopra le dita.~ ~E quando 4932 IV, 19| scappar, o piano piano~a soffocarlo. S'ingannò lo sciocco,~ché 4933 III, 2 | non si riversa al core,~soffre e perde ogni parte ogni 4934 XI, 6 | Giove, quando fosse un po' soffrente,~ ~se mangiasse un pochin 4935 VII, 8 | assicura,~credilo a me, sempre soffrirne i buoni.~ ~ ~ 4936 VIII, 20| prese a dire, -~questa razza soffrirò?~D'altra gente riempire~ 4937 XI, 1 | tal consiglio e intanto~soffriron poco o tanto~tutti gli stati 4938 VII, 18| macchina umana e gli apparati~soffron nel tempo, ancor il Senso 4939 X, 1 | vi allaccia dei moderni sofi~la facile dottrina. A noi 4940 IX, 7 | la favola, ma forse~co' sofismi arzigogola sul tema.~Certo 4941 IV, 12| render le cose al scettro suo soggette.~Quindi ordinato avea che 4942 VI, 21| l'estrema fatica, a cui soggetto~mi tien di Psiche il prediletto 4943 VIII, 1 | scadenza. Infimi e grandi,~soggiaccion tutti al gran tributo, e 4944 IX, 2 | e romperan la noia~del soggiornar. Colui che non si muove~ 4945 XI, 4 | goder l'ombre ed i freschi soggiorni e i chiusi asili~dei boschi, 4946 II, 19| proprio della festa,~anzi soggiungerò~che avrei potuto spaventarmi 4947 X, 7 | io raduno in casa e sulle soglie.~Squarcia le reti che pazientemente~ 4948 X, 10| poi, ché a voli repentini~sogliono i precipizi esser vicini -.~ ~ 4949 VII, 6 | come di quei che sempre sognano~fantasmi, e il bene perdono 4950 IX, 2 | soltanto ed orridi~sparvieri io sognerò: te in pena, in pianto~sempre 4951 | solamente 4952 VII, 12| detto, ecco s'imbarca~e solca il mar.~Oh! ben ebbe di 4953 XII, 12| diman pesci o volatili~che solcan l'aria... e creda chi vuol 4954 XI, 3 | che una Volpe delle fini~solesse venir spesso per rubare~ 4955 IV, 5 | subito~ballar con altra solfa me lo fa.~ ~ 4956 VI, 21| tornano gli amori,~risa e sollazzi e danze, a poco a poco,~ 4957 I, 14| donne e i re.~La lode il cor solletica alle belle,~che si mostrano 4958 II, 16| morale~che l'esempio è un solletico fatale:~l'un nasce ladro 4959 XI, 5 | L'amor di sé, mentre solleva al settimo~ciel la nostra 4960 XII, 6 | capezzale~a visitarlo e voglion sollevarlo,~o almeno consolarlo.~- 4961 VIII, 4 | voi, Signor, dall'animo sollevo.~Alla vostra modestia ogni 4962 III, 1 | vita disceso ogni gradino,~solvetemi un gran nodo intorno al 4963 XI, 7 | o voi vedrete scotere la soma~questa gente mal doma e 4964 IV, 3 | festa~dei re volate e dei somari in testa,~finché la troppa 4965 IX, 3 | come molti signori, che somigliano~al Leopardo e ch'hanno~tutto 4966 I, 17| fosse a ciascuna d'esse somigliante.~e strappa e strappa, il 4967 X, 1 | le biasmo perciò. Ben le somiglio~invece ai prenci della terra 4968 XII, 1 | stesso anche diviene.~Tutto sommato adunque il male e il bene,~ 4969 IV, 11| quella che tira pensa di sommergerlo~per farne ghiotto pasto 4970 I, 19| voce burbera e nasale,~gli somministra questa paternale:~ ~- Ah 4971 XI, 3 | Perché dunque chiamasti, o sommo Giove,~la figlia tua di 4972 I, 4 | la criniera~colla bella sonagliera~del nemico ei fu cagione~ 4973 I, 14| rotta.~ ~La fama andò a sonar la sua trombetta~per dritto 4974 VIII, 16| sorte sua quanti indovini~e sonnambuli vanno per la via,~facea 4975 V, 11| un ragazzino,~si pose a sonnecchiar soavemente~sopra l'orlo 4976 VI, 10| mangiare un boccone,~di fare un sonnellino e di fiutar il vento.~Intanto 4977 VIII, 2 | di tutti i mali, o dolci sonni, addio!~Sempre in agguato, 4978 IX, 1 | poco e allor saria minore~e sopportabil danno; ma che tutti~grandi 4979 VII, 15| parole,~ed essa con un'arte sopraffina~di dire a ciaschedun ciò 4980 I, 16| Sempre col pane in lite e per soprammercato~la moglie, i figli, i debiti, 4981 I, 13| ecco sul più bello~un terzo sopraviene,~che piglia Orecchialunga 4982 IV, 21| venne nientemeno~il sor soprintendente,~non che d'un Cervo, quella 4983 IX, 15| sua casa mettesse anche a soqquadro.~ ~- O ladro, e che tu sia 4984 III, 18| non v'era un Topo in tutta Sorceria.~Mangialardo, anzi Cerbero 4985 XII, 25| dei gatti,~se non avrà più sorci, è naturale~che senza pepe 4986 XII, 8 | dei Gatti contro il popolo sorcino,~che vide decretato il suo 4987 III, 7 | servirgli una broda nera e sordida.~Ah! proprio egli credé~ 4988 IV, 20| d'oro.~ ~Questo avaraccio sordido,~padrone no, ma schiavo 4989 II, 15| noi sarem per voi buone sorelle.~Sian fuochi ed allegrezze 4990 VIII, 20| Aletto~fanno il ghetto.~ ~Sorge Aletto, e con perverso~giuramento, 4991 I, 10| io mi bagno più sotto la sorgente~d'un tratto, e che non posso 4992 XI, 5 | Bella superbia! e forse non sorpassa~il ragghiamento il cicalar 4993 VIII, 1 | povera gente?~ ~- Non ti sorprendo io già, - disse la Morte, -~ 4994 XI, 4 | un gambero.~ ~Tanta fu la sorpresa, che si scosse:~e pensando 4995 VII, 1 | Lupo, intinto di teologia,~sorto a parlar sul tema,~mostrò 4996 VIII, 14| i suoi ministri attenti~sorvegliasser la lunga processione.~Grande 4997 IX, 4 | avrei la Zucca ai rami almen sospesa~di questa grossa quercia 4998 XI, 6 | formaggio tondo.~ ~Eran sospese al pozzo per fortuna~due 4999 II, 14| conficca in gola,~vivi e dormi sospeso, in crucci, in pene:~ogni 5000 XII, 23| non vede~la bestia e non sospetta il tradimento.~Della forca 5001 IX, 9 | altro: - Amico, - grida, sospingendolo, -~a chi tocca vediam prima, 5002 VIII, 27| quasi terzo all'Orco~lo sospinse. Tre volte alla feroce~belva 5003 II, 1 | avanza, e della bella~ode i sospir ch'essa confida al vento,~ 5004 XII, 8 | avvenne, questa babilonia~mise sossopra, a chiasso ed a rovina~il


abbai-attin | attir-cessi | cesso-darla | darmi-fiato | ficca-incar | incen-marco | maren-panch | pando-pudor | pugna-salde | saldo-sosso | sosta-traba | trabo-zufol

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License