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Jean de La Fontaine Favole IntraText CT - Lettura del testo |
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La Volpe, che in materia furberia andava un certo dì per una via in compagnia d'un Becco, un animale che avea più corna in testa che non sale.
Morti di sete, scendono per bere in un pozzo, e ciascuno si ristora, ma poi disse la Volpe: - Ora, messere, ch'abbiam bevuto, il punto più difficile Mi par che tu dovresti alzare i piedi ed appoggiar le corna accanto al muro, sì ch'io possa aggrapparmi alla tua schiena Quindi anche te saprò cavar di pena.
- Per la mia barba! - disse il buon caprone, - questo si chiama avere del talento. Una macchina simile né in cento, né in trecent'anni non avrei trovata sì bene congegnata -.
Uscì la Volpe ed al grullo bestione, rimasto in fondo, volle per zimbello recitar la moral con un sermone: - Abbi pazienza; non saresti in molle, se avessi meno barba e più cervello.
Addio, bello, per me mi accuso fuori. In quanto a te provvedici, se puoi, io vo per un affare di premura -.
In tutti i casi tuoi sempre alla fine di guardar procura.
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