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Jean de La Fontaine Favole IntraText CT - Lettura del testo |
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Madamigella Donnola, fresca di malattia, e fatta ancor di corpo più lungo e mingherlino, in un vicin granaio un giorno penetrò per un foro, che meglio diremo un forellino. E qui tanto mangiò, con tanta indiscrezione, di lardo e d'ogni tenero boccone, che grassa e bella in breve diventò.
Un dì, verso la fine di quella settimana, udito dopo il pranzo un gran rumor di là, volea fuggir, ma - Come? - esclama, - è cosa strana! Non sono io forse un giorno passata per di qua? Com'è che il buco a un tratto divenne così stretto? - E dopo molti inutili giri e rigiri, ovunque ch'ella vada crede sempre d'aver sbagliato strada.
Un topo che la vede in imbarazzo e in pena, che allora non avevi ancor la pancia piena? Magra venisti, amica, e magra tornerai -. Ciò che di te si dice, anima mia, a molti altri conviene, ma confonder le cose non conviene per far gran pompa di filosofia.
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