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Jean de La Fontaine
Favole

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  • LIBRO SESTO
    • IX - Il Cervo che si specchia nell'acqua
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IX - Il Cervo che si specchia nell'acqua

 

D'una fonte nel liquido cristallo,

con suo dolore ed ira

esclama un Cervo, mentre si rimira:

- Quale contrasto, oh vedi,

fra la mia testa e i piedi!

Mentre le corna i bei rami dispiegano

come una selva, ahimè!

i piedi sono asciutti come legni,

per quel ch'io veggo, e non degni di me -.

 

Un can, mentr'ei si duole,

uscendo a un tratto, tronca le parole.

Il Cervo presto, via,

nei boschi per un pezzo si fuggìa.

Se non che noia e danno

le belle corna a un bel fuggir gli fanno,

inutil benefizio

che in testa gli regala il Cielo ogni anno,

e che de' piedi intralciano il servizio.

 

Questo Cervo, che si specchia

alla fonte, ti fa prova

di non poche genti insane,

che disprezzan ciò che giova

per amor di cose vane.

 

 




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