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Jean de La Fontaine
Favole

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  • LIBRO OTTAVO
    • XVIII - Il Bascià e il Mercante
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XVIII - Il Bascià e il Mercante

 

Col segreto favor d'un gran Bascià,

in orïente un greco Mercatante

faceva affari d'oro, e poi che costa

cara d'un alto protettor la grazia,

pagava il protettor non da mercante

ma da bascià... Ma paga e paga e paga,

a lungo andar questo pagar rincrebbe

al nostro greco, e sen dolea, dicendo

di non poterne più, quando tre turchi

s'offriron di concedergli favore

a meno prezzo, in tre, che non spendesse

prima per uno. Il greco accetta.

Intanto

si conobbe la cosa e ognuno dicea

che avrìa dovuto il gran Bascià vendetta

trarne, mandando i suoi vassalli in cielo

a portare un messaggio a Maometto.

 

- Se tu nol fai, - dicea qualcun de' suoi, -

ti preverranno per paura i tristi,

e per quanto tu chiuda anche i cancelli

del tuo palagio, con sottil veleno

a protegger ti mandano in turbante

i falsi mercatanti in paradiso -.

 

Ma il Turco a questo dir, novo Alessandro,

non diede retta e con sereno spirto

trova un bel giorno il suo Mercante in casa,

siede alla mensa ed in diversi e schietti

discorsi entrando, gli mostrò che nulla

diffidenza era in lui. Quindi gli disse:

 

- Amico, io so che tu mi lasci e alcuni

voglion ch'io tragga orribili paure,

ma tu sei troppo galantuomo, amico,

e la faccia non hai d'uom che il suo tempo

passi a mescer veleni, ond'io men rido

delle chiacchiere altrui. Pace! e se brami

sul conto di codesti a te novelli

amici udir quel ch'io ne penso, ascolta

senz'andar per noiose querimonie

una fiaba che a lor calza a pennello.

 

C'era una volta un Cane ed un Pastore,

e c'era anche un armento.

Dicea la gente: “A che ti serve un cane

grosso, che per solito alimento

ti mangia ad ogni pasto un grosso pane?

Sarai più saggio

se lo vendi al signore del villaggio.

 

Un paio o tre

di piccoli mastini costan meno

a un uomo come te,

e fan la guardia più che non la faccia

da sola questa grossa bestiaccia”.

Il buon Pastor credé,

e tre mezzani

mastini prese e risparmiò dei pani.

Ma se il grosso mangiava almen per tre,

era tre volte a mordere più forte,

quando per sorte

con general spavento

venìano i lupi a minacciar l'armento,

mentre quell'altre bestie assai men care

erano tre a scappare.

 

- Se tu sei saggio, fidati di me, -

soggiunse il buon Bascià, -

o proverai di questa favoletta

la triste verità -.

 

La qual dimostra ancora

come convenga ai piccoli paesi

appoggiarsi a un monarca di gran prezzo,

che non ai cento re d'un soldo al pezzo.

 

 




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