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Jean de La Fontaine Favole IntraText CT - Lettura del testo |
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- Oh Dio, non passa dì che la mascella del lupo fra le mille non mi rapisca qualche pecorella. Erano mille, ahimè! non son più mille, e ancora m'ha rapito quel rabbioso il Ricciolin, un pecorin grazioso.
ben mi avrebbe accompagnato, e seguiva dove sei, buon Ricciolino? -
Così Taddeo con funebre lamento piangeva celebrando la memoria di Ricciolin, la gioia dell'armento, di poema degnissimo e di storia.
Quindi il gregge adunò, capri e montoni e tutti fino agli ultimi agnelletti, e disse lor di camminar più stretti, se volevan salvarsi dagli unghioni.
di popolo di star dentro il confine, strette serrate per non far la fine che fece quella onesta bestiola.
e l'ingorda
Lieto Taddeo delle promesse, crede ma quando un'altra notte ancor sbucò la mala bestia, l'armento scappò.
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