Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Jean de La Fontaine
Favole

IntraText CT - Lettura del testo

  • LIBRO DECIMO
    • XIII - La Leonessa e l'Orsa
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

XIII - La Leonessa e l'Orsa

 

Un cacciator avea tolto alla mamma

Leonessa il suo piccolo leone,

e la povera bestia iva mugghiando,

empiendo l'aria e il bosco

di compassione.

Non la pace notturna e l'aer fosco,

non i notturni incanti

potean frenare gli ululati e i pianti.

 

N'aveva il sonno rotto ogni animale,

finché l'Orsa gridò: - Buona comare,

scusate, o che vi pare

che anch'essi non avessero parenti

quei poveri innocenti,

che son passati sotto i vostri denti?

 

- Li avevano. - Sta bene, è naturale,

ma non hanno strillato pei lor morti

come voi fate a romperci la testa.

Tacete e che il diavolo vi porti.

- Me sciagurata! io no, non tacerò,

perduto il leoncello, un'assai mesta

vecchiezza trascinare ora dovrò.

- Chi vi condanna? - Il mio crudel destino -.

Sempre il destino accusa

chi vuole a' mali suoi dare una scusa.

 

O miseri mortali,

che avete un mar di lagrime

per tutti i vostri mali,

guardate indietro, ad Ècuba pensate,

e il cielo ringraziate.

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License