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Jean de La Fontaine Favole IntraText CT - Lettura del testo |
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Un cacciator avea tolto alla mamma Leonessa il suo piccolo leone, e la povera bestia iva mugghiando, di compassione. Non la pace notturna e l'aer fosco, potean frenare gli ululati e i pianti.
N'aveva il sonno rotto ogni animale, finché l'Orsa gridò: - Buona comare, che anch'essi non avessero parenti che son passati sotto i vostri denti?
- Li avevano. - Sta bene, è naturale, ma non hanno strillato pei lor morti come voi fate a romperci la testa. Tacete e che il diavolo vi porti. - Me sciagurata! io no, non tacerò, perduto il leoncello, un'assai mesta vecchiezza trascinare ora dovrò. - Chi vi condanna? - Il mio crudel destino -. chi vuole a' mali suoi dare una scusa.
per tutti i vostri mali, guardate indietro, ad Ècuba pensate, e il cielo ringraziate.
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