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Jean de La Fontaine
Favole

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  • LIBRO DECIMO
    • XVI - Il Mercante, il Nobile, il Pastore e il Principe
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XVI - Il Mercante, il Nobile, il Pastore e il Principe

 

Un Mercatante, un Nobile signore,

un Principe, un Pastore,

esploratori di novelli mondi,

sospinti dal furor dell'Oceàno,

raminghi, ignudi, come Belisario

eran ridotti a stendere la mano.

 

Assai lungo saria

il dir come ciascun nella miseria

precipitasse per diversa via.

Quella sventura che li fa fratelli

li condusse a tener tra lor consiglio

d'una fontana sull'erboso ciglio.

 

Il Principe narrò la lunga istoria

dei grandi decaduti.

- Che importa la memoria, -

disse il Pastor, - di quelli

che son già morti e chiusi negli avelli?

Per noi si tratta di mangiar, signore,

e il piangere, per quel che ho sempre udito,

non toglie l'appetito.

Andiamo, lavoriamo. Chi lavora

sta sano e va lontano -.

 

Non vi stupisca, se costui rincora

i suoi compagni. Forse che alle sole

teste dei re dal cielo si conceda

di ragionar men male? no, un villano

infin non è una pecora,

ovvero è molto men che non si creda.

 

Il suo consiglio parve veramente

a tutti gli altri naufraghi eccellente.

Il Mercante valente in aritmetica

soggiunse allor: - Di conti a un tanto al mese

darò lezioni e caverò le spese.

- Ed io nella politica, - esclamò

il Principe, - la gente instruirò.

- Ed io, - concluse il Nobile, -

lezioni d'alta araldica darò -.

 

Pensate voi che voglia hanno in America,

verso Patagonia,

di queste vanitose rarità!

Onde il Pastore a dire ancor riprese:

- Sta ben, ma trenta giorni ha ciascun mese

e spesso n'ha trentuno;

intanto chi un boccone mi darà

per rompere il digiuno?

 

Voi mi offrite una splendida speranza

molto lontana e brontola frattanto

il ventre che non pranza.

Chi mi procura intanto per dimane

anzi per oggi il pane?

Questo importa anzitutto e in questo affare

la vostra scienza è debole, mi pare -.

 

Per supplir colla mano a quel che manca,

dentro al bosco il Pastore un giorno intero

e un altro non si stanca

di raccogliere legna, e in pagamento

ne trasse il necessario

per sostentar la vita del momento.

Senza di lui, nemmeno i suoi compagni

avrian potuto vendere

ai popoli lontani il lor talento.

 

Per vivere quaggiù non val la pena

d'essere dotti, ma per te procura

allegra volontà di man, di schiena,

il primo aiuto che ti natura.

 

 




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