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Jean de La Fontaine
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  • LIBRO DECIMOSECONDO
    • VIII - Lite dei Cani e dei Gatti, dei Gatti e dei Topi
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VIII - Lite dei Cani e dei Gatti, dei Gatti e dei Topi

 

Sempre nell'universo la Discordia

regnò sovrana in tutti quanti i tempi,

come a mille dimostrano gli esempi.

 

L'aria, l'acqua, la terra, il foco stridono

sempre fra lor, ed oltre agli elementi,

non si fanno la guerra anche i viventi?

 

Ho sempre e in tutti gli ordini veduto

la gente a questa dea pagar tributo.

 

Con decreti solenni e indiscutibili

tra i molti Cani d'una casa e i Gatti

fu messa un po' di pace, a questi patti:

 

che chi mancasse agli ordini e alle regole

dei pasti e delle varie occupazioni

provasse della frusta le ragioni.

 

In un momento le bestie ribelli

divennero cugini, anzi fratelli.

 

Quest'amicizia così dolce e armonica

valea per gli altri più che le parole,

ma non durò più che la neve al sole.

 

Per cagione d'un piatto, od anche dicono

per un osso concesso a un prediletto,

scoppiò di nuovo la tempesta in ghetto.

 

(Qualcuno parla di parzialità

verso una cagna incinta... e chi lo sa?)

 

Comunque avvenne, questa babilonia

mise sossopra, a chiasso ed a rovina

il granaio, la sala e la cucina.

 

Si radunano i Cani e si lamentano

i Gatti, perché dicon che si fanno

violazioni tutte a loro danno.

 

Ribeccan gli avvocati e infin si vuole

vedere del decreto le parole.

 

Vanno dunque a cercar la cartapecora

che stava in un cantuccio sotterrata,

ma i topi se l'avevano mangiata.

 

Onde nuovo fracasso e nuove smanie

dei Gatti contro il popolo sorcino,

che vide decretato il suo destino.

 

I vecchi Gatti astuti, dalle buone

gambe, la casa tutta ripulirono.

Chi guadagnò stavolta fu il padrone.

 

Tornando al tema io dico che natura

ha stabilito ch'ogni creatura

abbia il suo contrapposto, e inutil è

di queste leggi il chiedere un perché.

Iddio fa ben ciò ch'egli fa, ciò basti,

umane genti, a vostra salvazione.

Il perder tempo sulle parolone

e a decifrar difficili contrasti

è cosa che vi stanca

e fa la barba bianca.

 

 




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