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Jean de La Fontaine Favole IntraText CT - Lettura del testo |
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XVI - La Foresta e il Boscaiolo
Avendo un Boscaiol rotto o perduto il legno che fa manico alla scure, non così presto v'ebbe provveduto, che la Foresta non facesse frattanto un po' di festa.
A lei quindi volgendosi, umilmente la prega di voler lasciarsi un unico ramo strappare molto dolcemente, per poter fare un manico alla scure. che sarebbe partito a cercar pane lasciando intatte l'alte querce e cheti
L'innocente Foresta all'uomo indegno il luccicante acciaro, ma il beneficio suo pagò ben caro. Perché colui la sfronda e la dispoglia, non dando ai rami teneri perdono. Geme la selva del suo stesso dono.
Così fa il mondo e i suoi seguaci fanno, di quelli che lo fanno il benefizio. Stanco son di parlarne e vado via, ma tuttavia qual uomo al mondo c'è che non si duoli, vedendo i dolci rami in terra sparsi?
E se non piangi di che pianger suoli? Invano io grido e chiamo alcun che m'oda: saran sempre di moda.
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