Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Jean de La Fontaine Favole IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
d'una Volpe ai Tacchini era una pianta La perfida sprecava i suoi bei salti, che sempre in sentinella eran le bestie contro le insidie. Ond'ella si rodea. - Costor, - dicea, - si vogliono burlare, ma per gli dèi! scommetto che una volta o un'altra saprò ben farla pagare -.
E mantenne il suo dir. Splendea la luna lucida a favorir l'accampamento del tacchinesco esercito. E la Volpe, maestra in argomento ricorse al vecchio sacco delle astuzie. balla sui piè, fa il morto, fa il risorto, con tanta abilità, che nessun Arlecchin meglio non sa. Spiega la coda al bel lume d'argento ed i Tacchini in guardia sulla pianta
Ma il tener l'occhio fisso e sempre teso in un oggetto fa che del nemico si confonda la vista entro una nebbia quasi di sonno; e tratto dal suo peso qualcun già casca addormentato e stanco. addenta e il porta, nella sua dispensa. Poi casca un altro, un terzo, e mezzo infine l'esercito nell'ugne sue volpine.
La paura del mal è l'occasione che tira qualche volta in perdizione.
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |