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Jean de La Fontaine
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  • LIBRO DECIMOSECONDO
    • XXIII - La Volpe Inglese
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XXIII - La Volpe Inglese

(Alla signora Harvey)

 

Col buon senso s'accorda in voi buon cuore,

Signora, ed altre belle qualità,

come sarebbe a dir, la nobiltà

 

del sentire e l'ingegno e il lieto umore,

non che l'arte ingegnosa

d'intendere ogni cosa e dolcemente

commovere la gente.

Nella fortuna lieta e nella misera

sempre leale amica,

per quanto io canti e dica - il panegirico

sempre è minor di voi, cui meglio piace

breve la lode o il labbro che si tace.

 

Taccio, ma in tenue rima,

lasciate che l'onor, la gloria esprima

di quella terra che nel cor vi sta,

dico Albïon, ove la gente è grave

ne' pensamenti e forte d'onestà,

che delle cose suol guardare in fondo,

e tiene in man la chiave

d'ogni saper nel mondo.

 

Né questo io dico già per far la corte.

Non son gli inglesi acuti

d'ogni argomento a penetrar le porte?

Perfino i cani in quel paese

sono più fini e astuti,

perfin le volpi, come sto per dire,

dimostrano una rara abilità.

 

Una maligna Volpe d'Inghilterra,

per trarsi da un pericolo imprevisto,

ricorse a un stratagemma non mai visto.

Ridotta quasi agli ultimi,

inseguita da cani di buon naso,

ai piedi di un patibolo

un giungea per caso,

ove altre volpi e gufi e tassi e cento

animali di tristo sentimento

in aria grave

esempio al passeggier pendean da un trave.

 

La Volpe, stanca e rotta, si distese

in mezzo ai morti, come fece Annibale

allor che inutil rese

la caccia dell'esercito romano,

e, vecchia volpe, uscì loro di mano.

I Cani della muta giunti al campo,

dove la Volpe finge l'impiccata,

di tale abbaiamento empion le nuvole

che il padrone rispose alla chiamata.

E fattili tacer guarda e non vede

la bestia e non sospetta il tradimento.

Della forca si arresta intanto al piede

perché dei cani il grande abbaiamento

non accenna più in , dove stan questi

buoni impiccati onesti.

 

- L'avrà qualche villan ricoverata, -

dice, - ma tornerà. Non sempre è bene

quello che ben per una volta avviene -.

Un altro giorno ancor perseguitata

torna la Volpe all'artifizio vecchio

di salir su quell'orrido apparecchio

e di far come prima l'impiccata.

Ahimè! scoperta e còlta

ci lasciò le calzette questa volta.

 

Quel bravo cacciatore certamente

non avrebbe trovato un così fino

e pronto espedïente.

Agli inglesi non manca già lo spirito,

tutt'altro, ma non fanno

quel conto del destino

che salva spesso da un estremo danno.

 

Or torno a voi, Signora, e non mi chiama

desio di nuove e graziose fole;

adulazion la cetra mia non ama

cerco io già con lusinghieri accenti

andar famoso tra straniere genti.

Un re del vostro amore non indegno

dicea che un piccol segno

d'amor vale un volume di parole.

 

Udite adunque di una stanca musa

l'estreme voci ch'ella innalza a voi,

di sua pochezza timida e confusa.

Pago sarò se de' favori suoi

l'onorerà con voi,

diva d'amor, l'amabile Mancini,

che muta d'Albïon le fredde nebbie

di Cipro nei giardini.

 

 




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