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Jean de La Fontaine Favole IntraText CT - Lettura del testo |
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VI - Battaglia di Topi e di Donnole
Se penetrar le Donnole potesser nelle strette casupole dei Topi, vedreste quelle bestie in men d'un'ora fare di lor polpette, tanto è l'odio che sempre le divora.
Un anno che sul numero poté contar de' suoi re Topolon, l'esercito spiegò dei Topi eroi. Di contro anche le Donnole spiegaron le bandiere, e le schiere respingono le schiere.
Ondeggia la vittoria, di sangue i campi scorrono, ma alfin, narra l'istoria, i Topi le toccarono. In fuga vanno, scappano, per quanto Psicarpace e il gran Meridarpace e il forte, invitto Artapace sostengano il conflitto.
Alfin bisognò cedere soldati e generali: ma se la minutaglia e la minor canaglia poté trovar ricovero nei buchi, nelle fratte, e ringraziar le stelle, i pezzi grossi vi lasciâr la pelle.
E la ragion fu questa che sui nemici per incuter tema, o per segno di grado e dignità, avea ciascuno in testa qualche cimiero o piuma o diadema.
Se pei crepi passò la razzapaglia, per quanto numerosa, per le piume non fu la stessa cosa.
Non è picciol pericolo, amici, aver la testa coronata, e i troppi lunghi strascichi tolsero a fior d'eroi la ritirata. Qualunque evento accada, state sicuri, o piccoli, che avrete per scappar sempre una strada.
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