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Jean de La Fontaine Favole IntraText CT - Lettura del testo |
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XI - La Fortuna e il Ragazzo
Tornando dalla scuola un ragazzino, si pose a sonnecchiar soavemente sopra l'orlo d'un pozzo assai profondo. Ogni cosa ai ragazzi è un buon cuscino. Se un vecchio fosse stato sì imprudente, o un padre di famiglia, scommetto che sarìa cascato in fondo. Fortuna volle che la dea Fortuna passasse a lui vicino, e assai cortesemente lo svegliò. - Mio caro, - disse, - ascolta, non esser sì imprudente un'altra volta, perché sempre vicina non sarò. Se tu cadi la colpa mia non è, ma la gente la piglia poi con me -.
Avea ragion da vendere la buona dea volubile, che al mondo d'ogni male è fatta responsabile. Sempre gli sciocchi pensano di scaricar la colpa dei malanni, tirando la Fortuna per i panni. Sia l'uomo dritto o storto, sempre Fortuna ha il torto.
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