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Jean de La Fontaine
Favole

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  • LIBRO SESTO
    • V - Il Galletto, il Gatto e il Topolino
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V - Il Galletto, il Gatto e il Topolino

 

Un Topolino ingenuo,

che nulla ancora conoscea del mondo,

un giorno fu lì lì

per essere pigliato, e il brutto rischio

raccontava alla mamma sua così:

 

- Non ero ancora andato

oltre i monti, che fan cerchio allo Stato,

e camminavo lesto, alacre, come

un giovin topo che vuol farsi un nome,

quando a un tratto scopersi, o mamma mia,

due diversi animali sulla via.

 

L'un di questi parea dolce, grazioso,

ma l'altro turbolento,

fiero, agitato, iroso,

aveva in testa un elmo rosso e vivo,

e tratto tratto apria

sul fianco un certo braccio, ond'egli spicca

nell'aria il vol. Lo strano spauracchio

voce ha feroce e stridula

e a guisa di pennacchio

spiega una coda variopinta e ricca -.

 

Voleva il Topolin parlar d'un gallo,

ma fece una pittura così strana,

che non si fa d'un'orca o d'un sciacallo,

né di qualunque bestia americana.

 

- Vedessi, mamma, egli si batte i fianchi

colle due braccia e strilla e fa un fracasso

che pare satanasso.

Anch'io, che, grazie al ciel, non fo per dire,

non manco d'ardimento,

provai tanto spavento

che a buon conto ho pensato di fuggire.

Ma son quasi pentito,

ché avrei voluto stringere amicizia

con quell'altro animal tanto pulito.

 

Questo ha un pel di velluto, sulla moda

del nostro pelo, variegato e liscio,

ha morbida, magnifica la coda,

e un occhio così mite e sì lucente

da innamorar la gente.

Io credo che fra i topi egli sarìa

capace d'ispirare simpatia...

Di più, che cosa vuoi?

Ha perfino le orecchie come noi.

Se non era quell'altra bestiaccia

a ricacciarmi indietro,

subito gli correvo nelle braccia.

 

- Male per te, figliuol, - disse la madre, -

l'animal grazioso e benigno

sotto apparenza ipocrita

è un nemico terribile e maligno;

mentre l'altro, di cui tanta paura

racconti, è un animal inconcludente,

che un giorno o l'altro, quasi son sicura,

vedrò sopra il mio piatto.

Ma il Gatto, questo Gatto

che t'è sembrato così bello e mite,

fa dei topi polpette saporite.

Mentre vivrai, ritieni

che da topo non è troppo prudente

dall'apparenza il giudicar la gente.

 

 




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