abbag-botti | bracc-dando | danie-forzi | fraci-lana | lance-parla | parle-ricuc | ricus-soste | sotto-verac | verbi-zuppe
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
1002 3, 17| alcune cose del mirabile Daniel Barbaro e del grave e divin
1003 5, 19| quelle due robe di seta, e danne ad Antino una, e l'altra
1004 5, 8 | corre dietro al Fora, che dappoi il voltar d'un canto, ne
1005 3, 8 | sì che qualche santo ci darà di mano. Ma io veggo Marmilia:
1006 4, 13| la camera, la quale gli darai, senza dir né che né come.~
1007 5, 2 | m'ha disviato la figlia, daranno a le armi.~BRANCA Bel principio.~
1008 5, 2 | BRANCA Di poi pigliamo i dardi, che ser Cupido v'ha lanciato
1009 2, 13| perché le puttane non ne darebbono un bicchiere al Paradiso.~
1010 1, 12| Veneziano.~ORFINIO Vogliam dargli dieci piattonate?~PIZIO
1011 2, 10| intendesti che il capitano doveva dargliene, il fingere d'amare detta
1012 3, 18| benché il buon giovane nel darmela m'abbia detto, spendi, godi
1013 1, 1 | la schiavettina che diè darmi il milite, non è per capitarmi
1014 4, 21| vedere la sua sepoltura, darò anco uno sguardo a sì mirando
1015 4, 16| BRANCA Lo dirà forse nel darsigli il sì.~TINCA Noi ci vogliamo
1016 Epi | troviate nulla di sostanza, datene parte de la colpa al mio
1017 Pro | ripiglia in atto disdegnoso, e datogli due trattine co' denti,
1018 3, 18| Talanta, tentando col cenno datomi di far venir via la putta;
1019 5, 8 | vivere.~PIZZICAGNOLO Se non dava nel lume, mi fendeva fino
1020 2, 3 | perocché il vigore che mi davano i raggi sfavillanti da gli
1021 2, 7 | di questa Schiavetta, non debba stare in capo di tavola?~
1022 2, 3 | insegnamelo; se non, va' dove debbi.~PIZIO Se volete che la
1023 5, 2 | archibusi e le celate si debbon consegnare a' luoghi.~TINCA
1024 1, 13| promesse loro dal Romano non si debbono gettar via; ben che io,
1025 2, 1 | io, onde sarò a te a ora debita.~COSTA Et io intanto andrò
1026 1, 12| tignosi, le partite de' debiti, che al libro de' vostri
1027 4, 3 | mia conscienza, son per deciderla.~NECESSITAS Vi rispondo
1028 5, 8 | PIZZICAGNOLO Di più di una decina di scudi me l'ha fatta.~
1029 4, 11| figliuoli, e non ho visto le decine imparentarsi ne' postriboli
1030 4, 23| Romano, anzi servate il decoro de la nazion propria, avvenga
1031 4, 3 | rimessa nel primo che viene, degnatevi a risolverci che immagine
1032 Pro | ballare le più belle e le più degne. A la fine vado guardando
1033 2, 8 | Vedetela.~TALANTA Noi ci degnerem d'accettar i doni.~PIZIO
1034 5, 12| incaco la morte.~FEDELE Se ti degni di menarmi a loro, ti farò
1035 Ded | umiltà che io debbo a la deità loro, e non perché se gli
1036 5, 1 | prima letto che sepolcro, mi deliberai d'allevare cotali figlioli
1037 1, 7 | lasciarla.~PIZIO Non può deliberar chi non è libero.~ORFINIO
1038 4, 10| toglierne per forza.~PENO La deliberazion prima è tanto onorevole,
1039 3, 12| imbattuto?~BRANCA Dio me ne deliberi.~TINCA Perché mo?~BRANCA
1040 Pro | dicono: poi che tu sei qui, deliberiamo che tu diventi un Dio, o
1041 | dell'
1042 | dello
1043 3, 12| TINCA Quei poveracci, che denno portar le altre cose, rinnegavano,
1044 2, 1 | varuolo, orata, cefalo, dentale, tonno, trutta, lampreda,
1045 Pro | due dita di raso verde, e deplorato seco alquanto, ve la ripone;
1046 4, 23| ch'io porsi gli occhi al deposito de l'uomo celeberrimo, m'
1047 1, 12| quali i lor genitori gli desiderano. Oltre a ciò le mogliere
1048 1, 13| ch'io faccio non meno a desiderare cotali presenti, che a volergli,
1049 3, 12| Al fermo.~TINCA Come io desidero?~BRANCA Né più, né meno.~
1050 Pro | tutto ferro, e tutto fuoco, desideroso di sapere ciò che si fa
1051 2, 18| che qualunque possesso ci dessero di lor medesime quante cortigiane
1052 Pro | percossa ne la lettiera, che mi destai con tutte le dita rotte;
1053 1, 5 | ALDELLA Scrocca, o Scrocca, destati; su dico, che t'è fuggita
1054 5, 1 | BLANDO Non è fato, non e' destino, non è sorte, non è caso,
1055 Pro | fanti, trarrei l'armi in un destro; e nel vedere come ciascuno,
1056 Pro | la sciocchezza d'alcuni dettarelli tisichi e d'altre lor facezie
1057 1, 3 | nobiltà Veneta, o sancte Deus! e la compagnia galante
1058 2, 12| preso ad amare Talanta, si deve anco al mio che l'ama.~ORFINIO
1059 4, 19| questo non era.~FORA Le devozioni non ci han colpa.~VERGOLO
1060 3, 10| cinquanta anni, i figliuoli devrebbeno rimanere senza, perché essi
1061 3, 17| scrive di mandarmelo con un dialogo del grande Sperone, e con
1062 3, 13| altiera ammonizione.~BRANCA Diamola a gambe, perocché è meglio
1063 4, 15| Via in buona ora.~STELLINA Diavol trova la legaccia.~FORA
1064 3, 14| oggi tocca a me.~VERGOLO Dicalo Talanta.~TINCA Talanta il
1065 2, 5 | orecchie di questo e di quello, dicendogli: la tale madre poverina
1066 2, 1 | sarei tenuto uomo degno, dicendomisi la maestà, la eccellenza
1067 1, 13| Traditorissima!~PIZIO Pur lo dicesti.~ORFINIO Arciribalda!~TALANTA
1068 3, 16| non è affettazione, le diceva io, in Orfinio; egli non
1069 4, 3 | K dal Q.~NECESSITAS Noi diciam del miglior senno del mondo.~
1070 1, 14| Diciassette, queto, diciotto, diciannove, venti: non più: e ventuno,
1071 1, 14| fatto un presente.~TALANTA Diciassette, queto, diciotto, diciannove,
1072 4, 4 | vogliam mo, è che voi ci diciate che pittura è quella che
1073 3, 1 | turchese, che mio zio mi diede in mancia, che le ne porterai
1074 4, 16| ch'io me ne valsi ne la dieta, che noi condottieri facemmo
1075 4, 10| prevalersene, talché si difese dal furore d'Orfinio più
1076 4, 3 | NECESSITAS Noi siamo in differenzia di parere.~FORA Cosa che
1077 2, 3 | pittore illustre, che è difficile a comprendere quali siano
1078 4, 4 | rimoreggiate, perché la diffinirei col peggio che ella potesse
1079 2, 12| Belle cose! ~ORFINIO La diffiniremo altrove.~ARMILEO Un cenno
1080 2, 19| io, che non ho stomaco da digestire sì fatti umori, subito che
1081 2, 10| restano, prigioni son liberi, digiunando si saziano e morti risuscitano.~
1082 Pro | mandar giù le calzette e diguazzar la spada, vuol esser quel
1083 1, 13| parole del mio Orfinio, mi dilettan tanto, che me le par tuttavia
1084 2, 10| avversità che par che se ne dilettino.~ARMILEO È pur gran cosa
1085 2, 19| mai uomo, che avesse più diletto di favellare con seco solo,
1086 5, 23| diromperebbe nel pianto?~PENO La dilezion de' figli è sustanzia del
1087 5, 1 | affezion di padre, né de la diligenzia di balia, gli condussi a
1088 3, 6 | grazie in mio scambio, e dille che non sarebbe nata d'un
1089 5, 14| ne gode ad ogni parola, diluvia giù le lagrime.~TALANTA
1090 2, 2 | Scrocca, che ne è?~PONZIO Dimandane lui.~FORA Se voi lo facevate
1091 1, 12| amando lei, ma avveduto in dimandarmi di ciò; onde vi conforto
1092 3, 12| è in su la porta, si può dimandarne a lei. ~TINCA Tu parli bene.~ ~ ~
1093 4, 1 | che te ne vadi a lui, e dimandato il nome del dipintore che
1094 2, 19| con quanta summessione mi dimandò i tre giorni in grazia,
1095 2, 7 | quanti detti isquisiti, dimenando il capo e cadendo tutta
1096 1, 11| vogliam noi?~ALDELLA Vatti dimesticando.~BRANCA Provami e poi mi
1097 4, 6 | tolto il fiato.~ARMILEO Dimmelo.~BIFFA Per credermi che
1098 3, 18| da me pensata è solo per dimostrare al Costa, che ne vuol fare
1099 2, 10| costante, da che non puoi dimostrarti temperato e continente,
1100 1, 6 | prometterle l'equivalente, dimostraste animo di Re, et adesso vi
1101 2, 10| di natura.~PENO Se da le dimostrazioni de' risi e de' cenni, dei
1102 2, 1 | roba per dieci mangiatori, dipignimi.~FORA Così voglio io.~COSTA
1103 4, 21| pittore e non ha giudicio nel dipingere, giudica senza scrupolo,
1104 2, 3 | dì del giudizio, che ha dipinto Michelagnolo; che dice fra
1105 4, 1 | e dimandato il nome del dipintore che ha fatta sì degna figura,
1106 1, 3 | dicono le lettere scritte da' dipintori ne le targhe di coloro che
1107 4, 4 | BRANCA Padroni miei dolci, la dipintura è un San Cristofano ben
1108 3, 10| MARCHETTO Andiamo in casa, ché dipoi che avrai sentito ciò ch'
1109 Arg | la signora, lo sforza a dipositarla, e se stesso, ne la sua
1110 4, 15| Che maledetto sia, non vo' dir...~STELLINA Non bestemmie.~ ~ ~
1111 4, 16| bastasse per dota."~BRANCA Lo dirà forse nel darsigli il sì.~
1112 2, 15| raccomandami a Orfinio, e diragli che io ho caro che si pigli
1113 2, 3 | amore in commedia, che ci dirai la tua parte.~PIZIO Se io
1114 2, 16| la rifiuti.~VERGOLO Che direbbe il popolo, usando io sì
1115 Pro | Sempiterni non farebbono e non direbbono, allegando la varietà de
1116 3, 14| fossi a la villa, ve lo direi; ma essendo a Roma, non
1117 3, 16| doppiezza altrui, di che specie direm noi che sia la sagacità
1118 1, 8 | ah!~TALANTA Or saprà tu dirgli cibi che io t'ho detto?~
1119 1, 3 | dopo la colazione, fu il dirgliene.~VERGOLO Io, M. Ponzio caro,
1120 4, 4 | una buona cera di persona diritta.~NECESSITAS. Madesine.~BRANCA
1121 3, 16| tuttavia ripieno di cose diritte e semplici, solo con l'acqua
1122 5, 23| abbracciarvi.~FEDELE Chi non si diromperebbe nel pianto?~PENO La dilezion
1123 1, 13| Ch'è per questo?~TALANTA Dirottelo: il Veniziano ha un bel
1124 3, 12| foracchio pelle pelle.~TINCA Dirotti: il sentirsi et in cronica
1125 5, 1 | intendo il perché.~PENO Dirovvi: un certo Capitano veramente
1126 4, 18| fuggite?~BRANCA Che accade dirvelo, se ve ne indovinate?~TINCA
1127 5, 17| gli avversari, è forza che discancelli da l'animo la ricordanza
1128 5, 23| che io, costoro, e chi discenderà di tal seme, aviamo a non
1129 4, 10| PENO Sì che, se il mio discepolo l'abbraccia con misura e
1130 5, 24| tua gioventù, quanto si disconveniva a la nostra vecchiaia.~ORFINIO
1131 3, 17| ARMILEO Chi sa che tu non discorra filosofescamente?~BIFFA
1132 2, 19| cuius che egli ha, e, così discorrendo de agibilibus, nego e confermo,
1133 2, 10| sacro l'altrui?~ARMILEO Voi discorrete con ottimo giudizio, onde
1134 1, 3 | questa Roma.~VERGOLO Tu discorri da cittadino, e pugni pro
1135 5, 10| discorrere meglio che non l'ho discorsa; questo parlo per conto
1136 4, 3 | pocolino.~FORA La fretta mi fa discortese.~COSTA Di grazia, signor
1137 5, 20| pazienzia,~BLANDO Io non sono sì discosto da la umanità de la carne,
1138 Pro | alto lo ripiglia in atto disdegnoso, e datogli due trattine
1139 5, 22| M. Blando, perocché si disdice a l'uomo degno ne le miserie
1140 1, 3 | pagherei assai assai a potermi disdire; pur è meglio osservar le
1141 2, 7 | PIZIO La corte, che non disepara cotale lor individuo ne
1142 3, 4 | che ella è cagione del suo disfacimento. Certo che non era in Roma,
1143 4, 6 | intoppato a ventura.~ARMILEO Son disfatto.~BIFFA Un certo uomo di
1144 5, 5 | amore de la signora e la disfazione ne la quale mi pone il mio
1145 5, 17| subito che la calma lo disgonfia, una conca d'acqua che piova
1146 3, 9 | MARMILIA Come io son morta, ne disgrazio i conforti.~STELLINA State
1147 Ded | guarda, tanto più crescono in disiderio d'adorarla.~ ~Umilissimo
1148 3, 6 | piacere.~STELLINA Se la volete disobbligare in perpetuo, fate carezze
1149 5, 3 | ghiotto di Marchetto m'ha disolato, e forse con tuo consiglio.~
1150 1, 7 | temere.~ORFINIO È pur troppo disonesto, che le spalle de la mia
1151 3, 17| aveste fatto in ciò qualche disordine a la scatenata, vi succederebbe
1152 1, 3 | temperando con le volontà de' disordini, che se io guardassi a l'
1153 1, 3 | per sua virtù o per mio dispendio ottenere qualche grado di
1154 3, 1 | creatura.~MARMILIA Io son disperata.~STELLINA Egli vi ha pur
1155 2, 10| tormentarsi quando le imprese son disperate, e non a l'ora che elle
1156 4, 7 | sono uno dei mal contenti disperati, che zappi terra.~TALANTA
1157 4, 19| han colpa.~VERGOLO Io son disperato: vien meco, drento là, traditor
1158 5, 5 | torto, padrone.~TINCA La disperazion m'ha per gli capegli.~ARMILEO
1159 2, 10| rancori, di pravità, di disperazioni e di pene; pure la somma
1160 2, 9 | subito a me, e però non me ne dispero. È ben vero che, tornando
1161 2, 9 | essere maliziosi, fastidiosi, dispettosi e cavillosi, non restano
1162 Pro | infiammato, chi non mangia per dispiacere, chi non dorme per letizia,
1163 3, 17| dispiace che non le sia dispiaciuto il caso?~ARMILEO No.~BIFFA
1164 2, 17| proprio.~PIZIO Tosto che mi dispicco da me, verrò a ritaccarmi
1165 4, 23| dureranno sempre!~ARMILEO Disponetevi a ripigliare il prezzo,
1166 4, 11| facendoti sapere che se tu disponi Marchetto a scampar con
1167 3, 11| qual signore, e giunti là disponiamo i nostri cuori a supplicare
1168 2, 10| di me medesimo il poter dispormi a far ciò, ma d'adattarmi
1169 1, 14| nel caso de' tre giorni disporre di se stessa, potrebbe,
1170 1, 14| anco incitata da lo sdegno, dispregiar voi; e con questo vi lascio
1171 5, 2 | togliesti: questo faccio per un dispregiare il mondo, non che il suo
1172 2, 12| dico.~ORFINIO Amarla in mio dispregio?~PENO Belle cose! ~ORFINIO
1173 5, 1 | dee essere Filosofo con la disputa e Cristiano con la mente;
1174 5, 23| simiglianza, che non vi dissepara l'una effigie da l'altra,
1175 4, 17| l'uscio che noi vediamo disserrato, dico che colui che ardisse
1176 Pro | si vanta de la bugia, chi dissimula la veritade, chi celebra
1177 2, 17| Orfinio, che langue per una dissoluta, sono entrato a discorrere
1178 2, 10| quanto a me, non sono per dissuaderti da l'amore né da la liberalità,
1179 4, 10| coloro, che co' precetti dissuadon il seguirlo, avvenga che
1180 2, 7 | individuo ne l'atto, non lo distingue anche nel nome.~FORA Non
1181 5, 1 | medesima effigie, mi bisognava distinguer l'un da l'altro con la diversità
1182 4, 10| cotesto dubbio; sì che non ti distorre da l'uno nè da l'altro,
1183 2, 12| come la infamia, vi prego a distorvi da la pratica di quella
1184 2, 10| quale tien per fermo che ti distrugga per lei? e se niente mancava,
1185 3, 19| ad ogni modo il vederla distruggere pel suo amante, mi son coltella
1186 2, 10| nega, che non isforzi, non disturbi, e non levi e la memoria,
1187 1, 12| tutto il dì perversata dal disturbo e dal cordoglio, che al
1188 4, 19| bene istanti, sono i figli disviati.~FORA Egli non è il primo.~
1189 5, 2 | sputo a dosso di chi m'ha disviato la figlia, daranno a le
1190 2, 16| questo, Marchetto non se gli disvierà più dietro. Ma dimmi, il
1191 5, 1 | giustizia, clemenzia, ordine e diterminazione divina; né altro mi paiono
1192 2, 19| favellano per combattere, e diventando nemici di chi non gli cede
1193 Pro | nel pensarsi ch'io volessi diventar Bacco, protettore de' briachi
1194 2, 5 | disperare, poi che anco io posso diventare di cotal setta.~PIZIO La
1195 3, 12| a l'esercito.~TINCA Ella diventarebbe una Marfisa, udendo ciò,
1196 3, 18| in me; che certo gli son diventato affezionato di cuore, e
1197 5, 23| presenti contentezze mi diventavano esequie.~PENO La religion
1198 3, 17| sopra cotale amore, io ne diventerei matto.~BIFFA Se voi aveste
1199 3, 13| Come è possibile, che non diventiate intrepida, guardando me?~
1200 3, 20| suto cagione che io sia divenuta moglie del figliuolo del
1201 5, 1 | distinguer l'un da l'altro con la diversità del vestire e non con la
1202 3, 17| Daniel Barbaro e del grave e divin Fortunio.~BIFFA In Banchi,
1203 3, 17| addobbato de la vostra divisa, senza saputa de la Ninfa,
1204 5, 1 | BLANDO Se io vi volessi divisare come il fanciullo, che vi
1205 3, 17| avanzarsi i vestimenti, che tu divisi, le parrà mille anni che
1206 4, 9 | anni; oltre a questo, mi divisò in che modo mena con seco
1207 4, 14| altro madonna Marmilia ed il Divo, e Stellina è la vanguardia.~ ~ ~
1208 4, 2 | e COSTA~ ~NECESSITAS La divozion, che io ho in questa madre
1209 Pro | scongiura con preghi, chi divulga il fine ottenuto, chi non
1210 5, 1 | la lor fuga, onde bisogna divulgarla con premiar chi la rivela.~
1211 3, 17| ha un poco alleggerito la doglia, che mi preoccupa tutto;
1212 Pro | voltare mi manderiano i dogliosi e gli infermi, e nel suo
1213 2, 17| da me stesso pur troppo dolcemente il mio pensiero, e per dispetto
1214 4, 4 | espediteci.~BRANCA Padroni miei dolci, la dipintura è un San Cristofano
1215 2, 18| faccia segno con un ghignetto dolciato, che io le son caro; rinnego
1216 5, 9 | et il tuo pistolese.~FORA Doman da sera ci ritrovaremo a
1217 5, 18| figliuolo.~BRANCA Verrà pur domandasera.~FORA Onde mi truovo tanto
1218 3, 20| LUCILLA Poi che Messer Domeneddio ha fatta grazia a noi poverelli,
1219 4, 19| sputaccio.~FORA Anche egli si domerà.~VERGOLO La santificetur
1220 2, 2 | ha causato ciò.~FORA Come domin sì?~PONZIO Qualcun che vuol
1221 4, 18| ha fatto un repulisti me, domine.~TINCA Dove è Marmilia,
1222 2, 3 | che un liberale si piglia donando, che se ben le cose presentate
1223 4, 8 | mi sono, io arrischiato a donar me stesso a Talanta?~ALDELLA
1224 Arg | schiava e del saracino, donatale dal capitano Tinca da Napoli
1225 2, 3 | supplisce la volontà del donatore.~PIZIO Se io potessi fare,
1226 1, 1 | ALDELLA Dite al nostro dondolo?~TALANTA Quanto piacere
1227 1, 13| Vedova o maritata?~TALANTA Donzella certo.~PIZIO Può esser,
1228 3, 17| BIFFA Voi signori, sete pur doppi?~ARMILEO A che te ne avvedi
1229 3, 20| fece le case con le porte doppie; onde possiamo entrare ne
1230 3, 16| due scarpe si specifica la doppiezza altrui, di che specie direm
1231 5, 18| e presto, che importa il doppio.~BRANCA Non so s'io mi senta
1232 3, 4 | sempre voluto, che egli dorma con la figlia, onde ne segue
1233 Pro | tosto in letto, che volai dormendo, dove non seppi trottar
1234 2, 3 | notte vi paia un soffio, dormitela tutta, se anche il giorno,
1235 5, 21| Lucilla di tre mila fiorini doro in oro, ed altrettanti ne
1236 2, 11| la dimostrazione del suo dotarla; onde mi risolvo, o che
1237 5, 21| MESSER VERGOLO~ ~BLANDO Io doto Lucilla di tre mila fiorini
1238 3, 17| composto, in gloria del non men dotto che magnanimo Cardinal di
1239 4, 1 | spasseggiare qui oltre una certa dottoressa, che per non si trovare
1240 2, 19| chiamano la loro sciocchezza dottrina e la lor presunzione scienza.
1241 | Dov'
1242 5, 20| umanità de la carne, ch'io mi dovessi mostrar duro in verso la
1243 1, 12| caricatela de l'odio che dovete portarle a ragione, e così
1244 3, 16| fatto per modestia.~ORFINIO Dovevate contenervi nel rispetto,
1245 Pro | più mossi a credere che ci doviamo onorare; e che sia il vero,
1246 1, 10| confessa.~PIZIO Anzi si dovrebbe tenere in palma di mano.~
1247 1, 1 | Egli et il Veneziano si dovrebbono espedir gratis, tanto ci
1248 2, 12| e de la pace vostra, che dovreste entrare in gara di concorrenza
1249 3, 17| lo mercatante che vende i drappi, et il sarto che gli taglia,
1250 1, 1 | averzi, vienzà qua, in drio, in cao.~ALDELLA Stupisco
1251 Pro | amica, chi v'entra per la dritta, chi si aggrappa per le
1252 1, 3 | PONZIO Traiano la fece drizzare insuso; gli scultori fanno
1253 5, 23| prevaricar mio.~VERGOLO Drizzati in piedi, Marco fio, perché
1254 2, 2 | migliore?~PONZIO Chi ne dubita?~FORA Quale è mo la più
1255 Arg | nostri compagni di dentro dubitano che voi, che sete di fuori,
1256 2, 16| Mandisigli, dico; e senza punto dubitare, lasciate poi fare a me.~
1257 2, 1 | viso ne la cappa mi facea dubitarne.~FORA Un poco di stizza
1258 5, 3 | FORA Eccoci in su le dubitazioni.~VERGOLO Andiamo verso la
1259 4, 12| un poco di comunella di ducatuzzi per le cose che accascano;
1260 5, 15| leva del letto cantando ducento volte quel verso o quei
1261 Pro | esser Imeneo, padrino ne' duelli matrimoniali, per non aver
1262 3, 12| de l'avermi a condurre in duello con non so chi Armileo,
1263 4, 23| le mie colpe, i miei guai dureranno sempre!~ARMILEO Disponetevi
1264 Pro | co' denti, fa segno de la durezza de la diva e de la crudeltà
1265 3, 13| a me.~TINCA Bene stia la durlindana del suo Orlando.~BRANCA
1266 1, 4 | non possa scarpinar via eauh... euhe...~BRANCA Il padrone
1267 4, 10| veramente colui che gli Ebrei, chiamano Hahavà, i Greci
1268 2, 7 | scorgersi d'uno ingegno eccellente, non s'apre punto la bocca.~
1269 2, 5 | amatissimo.~PIZIO Ben venga l'eccellenzia del Branca.~BRANCA Come
1270 3, 10| MARCHETTO Furfanta!~FORA Eccene più?~MARCHETTO Perché non
1271 | Eccoci
1272 4, 22| oneste son buone.~ARMILEO Eccogli.~ ~ ~
1273 5, 2 | bombarde per le batterie èccotele, nel fulminar de le mie
1274 1, 3 | chiamava già il Panteon edificato per Agrippa, et ora è detta
1275 4, 21| uno sguardo a sì mirando edificio.~FEDELE Quei due colà vengono
1276 Ded | i più intrinsechi, i più efficaci, i più teneri, i più candidi,
1277 | eglino
1278 3, 15| apriresti bocca, se tu mi fussi eguale ne la dignità.~ORFINIO Che
1279 | ei
1280 3, 19| Schiava è Antino.~STELLINA Eimè!~FORA Come anche a te non
1281 5, 1 | costò altrettanti, pensava d'eleggermi per patria Vinezia, amministrata
1282 4, 1 | l'atto de la scommessa ed eleggimi per giudice. ~COSTA Ti arcintendo.~ ~ ~
1283 Pro | quelle che ci sono, sì che eleggiti quel che più ti piace, che
1284 4, 10| e de la concordia de gli elementi. Il nome, ch'io dico, è
1285 2, 16| vostro nemico, avendo l'eletta, vi produrrà qualche arme
1286 2, 18| abbia visto in su quei passi eletti, co' quali cammina lo innamorato,
1287 2, 16| ci conduciate, o che la elezion de l'armi fia vostra, o
1288 2, 2 | per chi vuole udire, come elleno san ben sonare, ben favellare
1289 3, 13| militaria.~TINCA Che c'è, elmetto del mio capo, corazza del
1290 1, 12| costretti da la disperazione ad emancipargli et a maledirgli; perocché
1291 2, 1 | quel di sturione, il quale empie la lingua di tutta botta.~
1292 Pro | rivale, chi è ucciso dagli emuli, chi si cruccia per una
1293 2, 10| ARMILEO Odiar chi l'adora è enormità di natura.~PENO Se da le
1294 3, 12| il torchio a colui, che, entrando di mezzo dì ne la battaglia,
1295 2, 2 | FORA Se voi lo facevate entrar in casa, questo non era.~
1296 2, 14| non lo 'ncontrare, me ne entrarò in casa per la porta che
1297 1, 10| Perché, essendo così, ci entrasti tu dianzi col non aprirgli?~
1298 5, 13| questa.,~TALANTA È una bella entrata l'uscire in un colpo di
1299 4, 14| fatti contrabbandi sono l'entrate di noi poveri saccardelli,
1300 2, 5 | chiaro che i farisei sono entrati in luogo nostro; la ipocrisia,
1301 2, 17| per una dissoluta, sono entrato a discorrere la beatitudine
1302 4, 21| quella quivi è la Ritonda, entriamoci, ché dopo il vedere la sua
1303 1, 1 | pianto, nel quale iersera entrò quel corrivo, perch'io gli
1304 3, 17| onore fattogli dal mondo, l'epigramma da lui composto, in gloria
1305 Epi | Epilogo~Pietro Aretino al Piccolomini~ ~
1306 5, 23| religion di questo uomo equipera la sua bontà.~BLANDO Ma,
1307 1, 6 | signora, col prometterle l'equivalente, dimostraste animo di Re,
1308 | erat
1309 3, 17| del sonetto, che sopra l'Ercole, impresa de l'Accademia
1310 | ero
1311 4, 10| chiamano Hahavà, i Greci Eros e noi Amore, è guida, guardia,
1312 2, 2 | questo non era.~PONZIO Noi errammo a non menarlo in camera
1313 5, 1 | sempre il vero, non ha saputo errare, benché io volessi che ella
1314 5, 1 | benché io volessi che ella errasse, dicovi, che colui che vi
1315 5, 24| di peggior sorte, che lo error da me commesso con voi,
1316 3, 11| senza por mente a' nostri errori, ci suol talor consolare,
1317 2, 1 | l'un comanda che io non esca di casa, e l'altro mi prega
1318 3, 16| Sforzar la porta?~ORFINIO Escane ciò che vuole. ~TALANTA
1319 4, 1 | laudalo, e laudandolo, esclama che mai vedesti il più mirabile
1320 Pro | rimetter le genti in quelle esclamazioni, con le quali affermavano,
1321 2, 2 | giustiziava nel vedere il compare, esclamò: io son condotto a questo
1322 3, 16| perché le parole non t'escon de la lingua con furia,
1323 5, 1 | che istrumenti i quali eseguiscono i cenni di Dio.~PENO In
1324 5, 23| incontra, servidori, acciò l'esempio de' nostri matrimoni la
1325 5, 23| contentezze mi diventavano esequie.~PENO La religion di questo
1326 2, 11| colpa non è di lei, che esercita l'uffizio de la sua natura,
1327 2, 9 | darsi, e ne' casi d'amore esercitano ogni sorte di sollecitudine,
1328 5, 20| conciossiaché l'una v'ha esercitato ne la discrezion de' pensieri,
1329 1, 14| dico che voglio che vi esercitiate nel continuo considerare,
1330 4, 26| perocché si vede spesso ottimi esiti di cattivi principi.~FEDELE
1331 5, 16| più.~PIZIO Attendiamo lo esito de la cosa ne la Ritonda,
1332 2, 2 | volte, e tu mi hai sempre esortato a starci. Io, rispose l'
1333 1, 1 | Veneziano si dovrebbono espedir gratis, tanto ci sono di
1334 4, 4 | manico.~NECESSITAS Or su espediteci.~BRANCA Padroni miei dolci,
1335 2, 11| uffizio de la sua natura, esperimentando ogni sorte di crudeltà sopra
1336 1, 14| sono instruite da l'ozio et esplicate dal tedio.~TALANTA Se t'
1337 Arg | cosa che essi vengono ad esporvi, vi notifico come Talanta
1338 1, 12| PIZIO~ ~ORFINIO Ho caro d'esserciti piaciuto, e che tu mi tenga
1339 3, 12| BRANCA Me ne ero accorto, per essermene avvisto.~TINCA Be' il dono
1340 | esserne
1341 | essersi
1342 | esservi
1343 5, 17| vittorie.~VERGOLO Io vado in estasi, parente osservando.~PENO
1344 5, 1 | servitori sta sempre in su gli estremi.~BLANDO A la persona, ch'
1345 4, 10| gravità a le semplici et eternità a le scritte.~ARMILEO Mai
1346 2, 12| ciò facendo, voglio che in eterno disponiate di questa vita,
1347 3, 12| Adunque ella mi tiene per uno Ettor Troiano?~BRANCA Più ancora.~
1348 1, 4 | un pezzo di sonno, euh... euah... eh... questo sbadigliacciare
1349 1, 4 | la mula per ora. ~SCROCCA Eufre... fra... fri... frue...
1350 1, 4 | di ridere il mio.~SCROCCA Eufri... fre...~BRANCA Rèstati
1351 1, 4 | anco un pezzo di sonno, euh... euah... eh... questo
1352 1, 4 | possa scarpinar via eauh... euhe...~BRANCA Il padrone mi
1353 1, 13| esser, perché i vecchi sono eunuchi del tempo.~TALANTA L'uno
1354 | extra
1355 4, 1 | Prima che io venga a te a la facchina, ti vo' far vedere che anch'
1356 | facea
1357 4, 11| ch'io ti venga a trovare, facendoti sapere che se tu disponi
1358 2, 14| bravo, come le malandrine facessino quel conto de la vita d'
1359 | Faceste
1360 | facevate
1361 Pro | dettarelli tisichi e d'altre lor facezie oppilate, per via de le
1362 4, 14| Cielo, non che la vita e la facultà di chi gli ingenerò. Ma
1363 5, 14| Marchetto di paura.~TALANTA Che fagiolata conta costui?~FORA Un miracolo
1364 | fai
1365 5, 8 | Aquila, in Nibbio et in Falcone, e con quello impeto che
1366 5, 1 | Signore corregge ancora i miei falli con gli effetti de la sua
1367 5, 1 | grande che risibile.~PENO Il fallire è sì proprio de gli amanti,
1368 3, 1 | favoluzza fariano la moneta falsa.~MARMILIA Tolle questa chiavicina
1369 2, 10| PENO Non ci sono le più false pazzie, che quelle che talor
1370 1, 12| accese le chiarezze de le sue falsitadi.~ORFINIO Lo farò, e farollo.~
1371 | fammi
1372 3, 17| vogliono esser guidate a la fanciullesca et a la cieca.~ARMILEO Chi
1373 2, 15| accorar per via di cotal fanfaluga, per parergli poco la passione
1374 3, 14| pel caldo, a trescare pel fango, a spianar mura, a legar
1375 Pro | allegando la varietà de le fantasie, come che il mutar proposito
1376 3, 17| mandai a lei, et andatomene fantasticando fino da certi miei amici,
1377 Pro | è messo in zambra da la fante, chi trattone dal famiglio,
1378 5, 2 | BRANCA Sta bene.~TINCA Le fanterie, le forze de le mie forze.~
1379 5, 11| perché non può essere che fantesche o famigli, offeriscasigli
1380 Pro | Cibeca dimanda cavalli e fanti, trarrei l'armi in un destro;
1381 3, 14| Hai tu visto, come quel fantolin di Marchetto ha levato il
1382 | faranno
1383 Pro | affermavano, che i Sempiterni non farebbono e non direbbono, allegando
1384 2, 1 | spiegarle in fila.~FORA Tu faresti bene i statuti.~COSTA Ecci
1385 | farete
1386 | fargli
1387 2, 11| prima, ch'io venga a l'armi, fargliene motto, e perché questa è
1388 2, 7 | scorpacciate di taverne, che faria il Raspa, maneggiandone
1389 3, 1 | che per ogni favoluzza fariano la moneta falsa.~MARMILIA
1390 3, 14| invidia a niuno circa il farmela morir dietro; intendimi
1391 2, 10| bellezza di parole nasce da' farnetichi di voi altri filosofi, e
1392 4, 9 | più tosto bianchi per li fastidi che per gli anni; oltre
1393 3, 11| femine, è di pur troppo fastidio.~FEDELE Non ci mancheranno
1394 2, 9 | oltre lo essere maliziosi, fastidiosi, dispettosi e cavillosi,
1395 4, 11| STELLINA Et in che modo?~FORA Fata!~STELLINA La mia madonna,
1396 4, 26| discoprirà il vero.~PENO Fatelo, perocché si vede spesso
1397 | Fatemi
1398 5, 1 | Schiava, e forse forse... fatevi in qua: come è il vostro
1399 3, 5 | Scena V~ALDELLA, fattasi alla finestra, e STELLINA~ ~
1400 1, 7 | portare la soma de le ingiurie fattemi da persona così fatta.~PIZIO
1401 3, 17| veramente degno de l'onore fattogli dal mondo, l'epigramma da
1402 3, 15| donato la Schiava. ~BRANCA Favellate onesto, ché in vero il capitano
1403 1, 12| prole del puttanesimo, non favello.~ORFINIO Da le cose da te
1404 2, 2 | FORA Lasciamo andar le favole: voi avete fatto un gran
1405 3, 1 | sì scarse, che per ogni favoluzza fariano la moneta falsa.~
1406 5, 5 | pugno la verità, spero, favorendoci Iddio, che la consolazione,
1407 2, 18| cambierei il mio stato co' favori, non che co' favoriti; ma
1408 5, 1 | azioni, e la sollecitudine le favorisce.~BLANDO Non potei quando
1409 2, 18| co' favori, non che co' favoriti; ma se mi paresse di essere
1410 4, 16| volentieri, perché la poltrona di feccia di cane ha preso tanto orgoglio
1411 2, 3 | che mentre gli mirava, fecer gagliarde quelle promessioni,
1412 2, 14| BIFFA Dio ne scampi ogni fedel cristiano!~TALANTA Odi Biffa,
1413 1, 14| ORFINIO Io che non son Fedria di Taide, se ben paio, perché
1414 Pro | per cavargli il grillo del fegato; ma parendomi biasimo il
1415 1, 12| morirebbono non men beati che felici, ché essendo la lor vecchiezza
1416 5, 20| grazia; ch'io sopporti le felicità presenti con la modestia
1417 3, 11| intorno a le case di tali femine, è di pur troppo fastidio.~
1418 3, 14| il maschio procede a la feminina, il Saracin donato vuol
1419 5, 15| fosse la schiava, è generis femininibus, et non masculinarum, arum.~
1420 1, 8 | ALDELLA~ ~TALANTA Perché noi femmine siamo il ferro che ferisce
1421 5, 8 | Se non dava nel lume, mi fendeva fino a' denti.~FORA Se talor
1422 1, 12| uomo et ella si rimarrà una fera.~ORFINIO Me ne conforti
1423 4, 22| Se le innamorate fossero fere e gli amanti bracchi, elle
1424 Pro | ma parendomi biasimo il ferire un par suo di strale, mi
1425 3, 12| Capitano e BRANCA~ ~TINCA A ferirmi tu? volsi dire, afferrimi
1426 1, 8 | femmine siamo il ferro che ferisce e l'unguento che risana
1427 3, 12| arme, e due ce ne restar feriti, io fui quello che buscai
1428 1, 13| verità è, l'àncora che mi ferma al tacere; certo quella
1429 1, 15| questo anelluzzo e questo fermaglio.~ALDELLA Ah, ah, ah!~TALANTA
1430 1, 2 | perderia più tempo in tentar di fermargli, che non gettano gli Alchimisti
1431 2, 17| medesimo, perocché anch'io fernetico meco proprio.~PIZIO Tosto
1432 Ded | teneri, i più candidi, i più fervidi et i più incomparabili,
1433 Pro | setta de' compariti a le feste, mi si fece stomaco, solo
1434 5, 24| Costa e Branca, oggi tocca a festeggiare a loro, e domane a pettinare
1435 2, 5 | gli vadino incontra, lo festeggino, lo invitino e lo intertengano,
1436 4, 25| TINCA Taglierolla in fette, come il pane.~VERGOLO Io
1437 5, 22| accompagnò Tobia.~BLANDO O fi... figliuolo!~VERGOLO Isfibbiamolo.~
1438 1, 15| veli, ha levato un poco fiamma ed havvi arso il più bello.~
1439 2, 4 | fare coi colori che gli fiammeggiano nel viso; insomma la indole
1440 4, 20| e non mi ti staccar da' fianchi, e chi ha il capo si guardi.~ ~ ~
1441 5, 2 | che ci sarem vendicati col ficcargli ne la milza di chi vuole,
1442 1, 1 | perch'io gli giurai di ficcarmi ne le Convertite?~ALDELLA
1443 1, 7 | e PIZIO~ ~ORFINIO Va' e fidati di meretrici tu, va' e credi
1444 4, 14| perocché essendo forza che si fidino di noi altri, è anco necessario
1445 3, 19| non sia qualche baro.~FORA Fiditi pur di me, Stellina.~STELLINA
1446 2, 10| sentenzie, perocché ella è sì fiera e sì ardente, ch'io son
1447 5, 1 | stretta, mi partorisce due figlie et un figlio intanto la
1448 5, 1 | tinsi me et una de le mie figliuole da moro, credendomi che
1449 3, 12| sentirsi et in cronica et in figurato de le mie faccende è per
1450 2, 18| gioia divina; ecco ch'io la figuro sul balcone mezza dentro
1451 2, 1 | sono, senza spiegarle in fila.~FORA Tu faresti bene i
1452 1, 10| fuso, chi non vuole esser filato.~PIZIO Perché, essendo così,
1453 3, 17| Chi sa che tu non discorra filosofescamente?~BIFFA Vado pescando al
1454 2, 10| verità.~PENO Se non fusse la filosofia, non sarebbe la ragione,
1455 5, 1 | PENO In somma si dee essere Filosofo con la disputa e Cristiano
1456 2, 5 | BRANCA Quetiamci, ché i filosomi parlano.~ ~ ~
1457 1, 10| misericordia.~PIZIO Che fina ghiotta!~ORFINIO Perch'io
1458 Per | SCROCCA, villano.~ARMILEO, che finge d'amar Talanta.~PENO, precettore
1459 2, 16| esser tenuti valenti, col finger di voler combattere.~VERGOLO
1460 5, 7 | cerotto in suso uno occhio, fingerò d'esser zoppo; il perché
1461 5, 1 | quello, che sì fatte creature finir di uscirle del ventre; onde
1462 1, 7 | e mentre con un sospiro finto tutte languide e tutte tenere
1463 1, 1 | facesse talora di simili finzioni, onde il martello non lavorasse,
1464 1, 10| petto, tremar le gambe e fiocar la voce, ismarrir la memoria,
1465 Pro | astratto ne le galle di cotali fioramuzzi, andai registrando la sciocchezza
1466 3, 17| in Navona, in Campo di Fiore ed in presso che nol dissi,
1467 1, 1 | affermando di aver tenuto un Fiorentino due anni per farsi dottore
1468 Pro | favore, chi basciucchia un fioretto tocco da la manza, chi trimpella
1469 5, 21| doto Lucilla di tre mila fiorini doro in oro, ed altrettanti
1470 3, 22| FEDELE Colui là ci mira molto fiso.~BLANDO È usanza de' forestieri
1471 3, 17| Milano: o che unguento da fistole, o che sapone da macchie!~
1472 3, 12| posta in cima de la lancia, fitta nel bastione, isfidava la
1473 3, 6 | muta e col tenere il viso fitto in seno, mi fa venir caldo.~
1474 4, 3 | vedete voi i pesci che gli fiutano le gambe?~NECESSITAS Io
1475 4, 7 | Costoro, che soglion sempre fiutarmi la casa, come i topi de
1476 4, 2 | su la spalla, il baston floritogli in mano?~NECESSITAS Il giocarci
1477 2, 19| che lana da pettinar col foco che è quel Branca! ed anco
1478 2, 7 | precedenzia a questo oro folgorante, tonante et innamorante;
1479 3, 17| posta ismarritovi ne la più folta calca, mi lasciarete seco
1480 4, 11| lui e di lei son ricchi in fondo, ognun ne grappi il più
1481 3, 12| intendimento.~BRANCA Lo foracchio pelle pelle.~TINCA Dirotti:
1482 1, 4 | si getta a un'oca, o vero forargli la trippa, per vedere se
1483 3, 17| chi, che balenava per li fori de la gelosia, fosse la
1484 1, 14| vi ridurrò ne la mente in forma viva, e presupponendola
1485 2, 1 | di pavoni, di salami e di formaggi, che questi giorni di carnovale
1486 5, 1 | onde parve che esse, nel formar le prime voci, fossero più
1487 5, 24| TALANTA Non credo che le forme gli potesser far più simili.~
1488 4, 4 | FORA Oh che volete che la forniamo, o no!~BRANCA Io ho la vanga
1489 1, 3 | mangiar le brasciole.~PONZIO Forniamola.~VERGOLO La benevolenzia
1490 2, 15| TALANTA Egli mi vorrebbe fornir d'accorar per via di cotal
1491 5, 20| petto, che basterebbe a fornire mille di quegli che sono
1492 Epi | forza che mi costrinse a fornirla in meno tempo che non si
1493 5, 8 | truffa. Dimmi: hai tu da fornirmi di roba per cena?~PIZZICAGNOLO
1494 1, 14| presenza.~TALANTA Tu mi fornisci d'accorare con le dolcezze
1495 4, 10| scritte.~ARMILEO Mai non forniscon le lor cantilene.~PENO Sì
1496 2, 1 | armata in bianco, che navi fornite! che stanze intappezzate!
1497 3, 12| ancora.~TINCA Stimandomi fortemente?~BRANCA Ben sapete.~TINCA
1498 5, 17| tal volta tempesta con le fortune, subito che la calma lo
1499 3, 17| Barbaro e del grave e divin Fortunio.~BIFFA In Banchi, in Navona,
1500 3, 1 | chiavicina e guarda nel forzieretto ch'io tengo a piè del letto,
1501 1, 12| non gli usciriano mai de' forzieri, se non quando se ne volessero
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