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Pietro Aretino La Talanta IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena XIX
ORFINIO Non vidi mai uomo, che avesse più diletto di favellare con seco solo, di te, Pizio. PIZIO Io vi dirò: il mondo si è oggi riempito d'una razza di brigate molto strane, la prosopopea de le quali stando sempre in una certa superbia d'ignoranza, nel ragunarsi insieme con gli altri, non ragionano per piacere, ma favellano per combattere, e diventando nemici di chi non gli cede e non gli crede, chiamano la loro sciocchezza dottrina e la lor presunzione scienza. Onde io, che non ho stomaco da digestire sì fatti umori, subito che il gricciolo del confabulare mi cade in fantasia, m'accompagno con Pizio, uomo capace ad intendere quanto comporta lo istinto de la natura, aggiunto con due cuius che egli ha, e, così discorrendo de agibilibus, nego e confermo, secondo che la materia mi persuade a confermare et a negare. Per la qual cosa soddisfaccio a me stesso, senza sdegno e senza romore. ORFINIO Io cerco di sapere qualche novella buona, e non di udir poemi. PIZIO M'incontrai, portando la collana, con quei ribaldoni, che avevano li presenti de' lor signori; o che lana da pettinar col foco che è quel Branca! ed anco il Raspa ed il Fora non mondano nespole. PIZIO Non è altrettanta di malizia in chiasso; ella nel pigliar de la catena fece alcuni movimenti di capo, quasi che non se ne curasse molto, poi dandomi d'occhio, mostrava di stupirne, in tanto faceva visaccio a gli altri per parere, che solo voi le sete a cuore; onde io non ardiva di levarle il guardo da dosso. ORFINIO E perché? PIZIO Perché ella, nel rivoltarmi io altrove, non isbarleffasse ancora me, e la conclusione è che vi si raccomanda. ORFINIO Con che viso te lo commise ella? PIZIO Con niuno. ORFINIO Come così? PIZIO Non sapete voi che le meretrici non han faccia? che per non l'avere, fanno fare il suo officio a la lingua? PIZIO Ma quando l'avesse bene avuta, non poteva commettermelo se non con trista, sì perché ella è ribalda, sì per rispetto de' servidori de' vostri avversarî. ORFINIO La merita scusa in ciò, né poteva fare altrimenti, e son certo che m'ama, e tu stesso hai potuto vedere con quanta summessione mi dimandò i tre giorni in grazia, risolvendosi con dirmi: se tu non vuoi, io non voglio, e voglio, se tu vuoi. PIZIO È prudenzia quella di coloro, che si rincorano ne' pericoli, avvenga che anco chi passa la notte per li cimiteri, canta per paura. ORFINIO Per mia fe', Pizio, che poi che ti partisti per andar per la collana, che io la licenziai e richiamai venti volte, e sempre andò, e venne graziosissimamente. ORFINIO Io non te lo dissi nel tuo andare a lei per non parere di vanagloriarmene. PIZIO Parlate de le pitture dei Buonarroti. ORFINIO Io andai fino là, poi mi venne un non so che nel pensiero, che non mi lasciò ir più oltre; or io me ne entro in casa per istarci fin che io potrò. PIZIO Vi ci vo' far compagnia.
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