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Pietro Aretino La Talanta IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena XII
TINCA A ferirmi tu? volsi dire, afferrimi tu? TINCA Io le ne ho donata, prima perch'io l'amo e poi per tormi dinanzi il pericolo de l'avermi a condurre in duello con non so chi Armileo, che la civettava d'ogni ora. BRANCA Me ne ero accorto, per essermene avvisto. TINCA Be' il dono le ha cavato l'anima, eh? TINCA Quei poveracci, che denno portar le altre cose, rinnegavano, ah? TINCA Rodevano i catenacci dentro in casa, o pur di fuori? TINCA Che grazie rendette ella a coloro che le mandarono i presenti? BRANCA Quelle che renderebbe il Tevere a chi gettasse dentro un tesoro. TINCA Magnificando solamente la mia magnifica magnificienzia, eh? TINCA Toccossi punto de le mie prove? BRANCA Non ve ne ragguaglio, per non parere adulatore. TINCA Le paion grandi, n'è vero? TINCA Adunque ella mi tiene per uno Ettor Troiano? BRANCA Più ancora. TINCA Me ne congratulo. BRANCA Avete ben ragione di farlo. TINCA Di donde si cominciò il ragionamento? BRANCA Da l'organo de la voce; e dice che bisogna che le orecchie che l'ascoltano abbino un buon nerbo. TINCA Sua Maestà la commendò quasi in simil senso. TINCA Dicendo che ella rimbombava ne' petti, come i tuoni ne l'aria. BRANCA Sua Altezza vorria sentirvi fare un proemio a l'esercito. TINCA Ella diventarebbe una Marfisa, udendo ciò, perocché la mia eloquenza metteria cuore a' tarocchi. TINCA Che le pare de la sbriccarìa de gli sbricchi che teme sino de la mia ombra? BRANCA Ne stupisce non meno che si stupisca del credito che i bravi a credenza si usurpano del vostro nome, onde nel comparir uno di questi lasciami stare con le sue tàttere intorno, se gli dice soldato del Tinca. TINCA Intendendosi però di me? TINCA Di me proprio? TINCA Trovami domattina un poeta che metta i miei fatti in canto, et un musico che gli ponga in rima. BRANCA Fate conto che si faccia. BRANCA È che di già sia fatto. TINCA Io non so se tu trapani nel secreto del mio intendimento. BRANCA Lo foracchio pelle pelle. TINCA Dirotti: il sentirsi et in cronica et in figurato de le mie faccende è per causar due effetti: l'uno tirerà ad adorarmi la Dea solita e le Dee insolite, e l'altro spaventerà non pur gli innamorati di lei e de l'altre, ma tutti quegli che ardissero d'innamorarsi e de l'altre e di lei. BRANCA Onde venite ad inferire che rimarrete signor del campo. TINCA Tu l'hai. BRAMA. Oh, che stratagemma! TINCA Noi sfodereremo de' maggiori per sanità. BRANCA I gallinelli andranno a spasso barbine, puntaluzzi, medagline e ricametti, in là. TINCA Sarà ella così? BRANCA Né più, né meno. TINCA Ecco, poi che egli è così, che io saprei trivellare una punta di questa tacca. TINCA Spiccando un salto di cotal fatta. TINCA Facendo un capotòmolo in simil modo. TINCA Sputando nel mostaccio de' poltroncioni a cotal foggia. TINCA Recandomi con lo stocco in questa guardia. TINCA Facendo a' miei nemici di tal maniera fica in su gli occhi. BRANCA Non ne sarà mai più. TINCA Mi do ad intendere che tu lo possa, non che altro, giurare. TINCA Che vuol dire armorum et cetera? BRANCA Non so sì volgarezzarlo. TINCA Se i balordi sapessero in che pericolo stiano le cose, quando io torco il muso, e come la turba netta il paese se io rabbuffo le ciglia, et in che modo gli faccio venire il cancaro con l'arcigno del volto, non ci sarebbe via pe' mezzi. BRANCA Ricogliete un poco di fiato. TINCA Hai tu mal visto come io so far questione? TINCA Dimmi, se ti ci sei mai imbattuto? BRANCA Perché, se mi fa il culo lappe lappe, ragionandone voi, che mi farebbe egli, vedendovi a ferri? TINCA Veramente tu potresti essere caporale de la tavola ritonda, resistendo a' baleni de' colpi che mena ne gli assalti il mio furore armigero. TINCA Di che ragionavamo noi? BRANCA Di porre al libro le manifatture de le vostre virtù. TINCA Tu abbondi d'una perfettissima ritentiva. BRANCA O che scampanate faran l'istorie de la bona memoria di vostra signoria! TINCA Sappi che ne la giornata de la Cerignuola, che durò fino ad una ora di notte, onde ci morì uno uomo d'arme, e due ce ne restar feriti, io fui quello che buscai il fuoco, che accese il torchio a colui, che, entrando di mezzo dì ne la battaglia, riguardata l'una parte e l'altra, disse: Signori, egli si è fatto assai per oggi. BRANCA Fu una bestiale avvertenza la vostra, che trovò il fuoco in sì gran baruffa. TINCA Vuoi tu altro che l'atto, che tu intendi, si antipone a quello, che ne' frangenti de l'assedio di Padova procacciò la corda, con la quale si legò la gatta; che posta in cima de la lancia, fitta nel bastione, isfidava la gente a venire a sciorla; e questo onore mi si dà, perché hanno più brusca fronte i fatti d'arme che gli assedi. BRANCA Così si dice. TINCA Ma a che siam noi de l'amica? BRANCA Poi che ella è in su la porta, si può dimandarne a lei.
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