Scena IV
FORA, MESSER NECESSITAS, COSTA e BRANCA
FORA Giochiamone una dozzina insieme, e
qualunche altro uomo, donna, capra, o anitra ci dà ne' pié, di quello il
rigiudichi.
NECESSITAS Più presto meglio.
BRANCA Che cicalan costoro?
FORA Ma se la sentenza viene in mio, favore, non
ci rimoreggiate, perché la diffinirei col peggio che ella potesse andare.
NECESSITAS S'io ci fiato, ti dò licenzia che mi
scortichi.
BRANCA Qualche truffa.
COSTA Ecco una buona cera di persona diritta.
NECESSITAS. Madesine.
BRANCA Ben trovate le signorie vostre.
COSTA Con cento buon'anni.
FORA Parlate, messere.
NECESSITAS
Pur voi.
FORA Stendete la palma, giovane da bene.
BRANCA Eccola stesa.
FORA Questi son dodici ducati di camera.
NECESSITAS E questi altrettanti.
FORA Quel che noi vogliam mo, è che voi ci
diciate che pittura è quella che vedete.
NECESSITAS A che proposito t'alzi tu su le punte
de' piedi?
COSTA Per simigliare un gigante.
NECESSITAS Cotesto è un qualche cenno, che mi
tradisce.
COSTA Mi pare essere un cofano.
FORA Oh
che volete che la forniamo, o no!
BRANCA Io ho la vanga pel manico.
NECESSITAS Or su espediteci.
BRANCA Padroni miei dolci, la dipintura è un San
Cristofano ben fatto al possibile.
COSTA Voletene più?
NECESSITAS Chi ha vinto tiri.
FORA Togli tu, e date qua voi.
NECESSITAS Poi che egli è cosi, mi dee esser
caro, avvenga che ce ne coglierò a giocate una milizia;ed a Dio.
BRANCA
Non la beccai su di tratto?
FORA
Eccotene un paio pel bene intenderci: tu, Costa, rendimi il credito e pigliati
il capitale.
COSTA A
tanti perdici si potrebbe stare.
BRANCA A
rivederci.
FORA Oh,
metti mo in ordine la tua, Costa.
COSTA
Vedrai pure.
FORA
Vado a caparrare la stanza per gli amici.
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